• User

    @druir said:

    Ciao ragazzi,
    come sempre vi seguo con interesse assoluto, considerando che questo nuovo regime lascia ancora molte perplessità...

    Una curiosità: ho letto che alcuni di voi indicano l'apposizione del bollo sulle fatture superiori a 77,47 Euro.
    Il mio commercialista dice che non serve.

    In effetti, l'operazione non è esente da IVA ma sono io a non applicare l'iva perché sono in regime speciale
    Tanto che nessuno di quelli che aderisce agli altri regimi agevolati (tipo quello del 10%) l'ha mai messo sto bollo.

    Che ne dite?
    La marca ci va. Infatti, gli unici casi in cui non va apposta la marca da bollo sono le fatture di esportazione e quelle relative a cessioni intracomunitarie.
    Per tutte le altre operazioni, sia esenti, sia esclue che non imponibili, deve essere apposta la marca (naturalmente sopra i 77,47 euro).
    A questo aggiungo una uguale risposta ricevuta ad un convegno.
    Infine ricordo che il regime che tu chiami del "10%" (che immagino sia quello previsto dall'art. 13 L.388/2000) ha l'IVA, quindi la questione del bollo non si pone. Non ci va! :wink3:


  • User Attivo

    @bruco_mela said:

    fedclaud, non so se hai ancora pazienza ma non capisco (colpa mia tu sei bravissimo) :vai:

    ...io sto cercando di immaginare diciamo approssimativamente quanto mi resterebbe in tasca del fatturato annuo. Tu mi parli di inps al 24,72% sui 20.000 ipotizzati: ok arrotondiamo a 5000 euro questa cifra.

    Domanda: questi 5000 euro sono ulteriori detrazioni rispetto alla ritenuta del 20% o si andrà a vedere se sono a debito o a credito rispetto a quanto ho già versato in ritenuta?

    Intendo dire nella mia stupidità fiscale: ho fatturato 20000, di questi un 9000 circa (tra 20% e INPS) li consegno, oppure un 4-5000 circa saranno quelli da sottrarre (giusto a spanne, solo per avere un ordine di grandezza di quel che rimane!).
    Risposta:
    Supponiamo, per comodità, che nell'anno 2008 tu abbia versato contributi previdenziali per ?. 5000.
    Hai un reddito da regime dei minimi di ?. 20.000 su cui sono state trattenute ritenute a titolo di acconto per ?. 4.000.
    Di imposta sostitutiva dovresti pagare il 20% x (20.000 - 5.000) = ?. 3.000.
    Poichè hai già subito ?. 4.000 di ritenute non dovrai versare niente, anzi avrai un credito verso l'erario di ?. 1.000 (da sfruttare in compensazione).
    Quindi, in tasca ti dovrebbe rimanere:
    netto percepito (20.000-ritenute 4.000) = 16.000 meno
    contributi versati ?. 5.000 meno
    tasse dovute ?. 3.000 più
    tasse già versate con la ritenuta ?. 4.000
    totale in tasca = 12.000 (di cui 1.000 come credito di imposta).

    intendi dire che se non riesco a differenziare i contratti a progetto pre-esistenti per tipologia di attività rispetto a quella da professionista, non posso nemmeno mantenerli in essere?! :crying:
    Risposta:
    I contratti a progetto li potrai comunque mantenere in essere, ma si modificherà il tipo di rapporto, nel senso che non potrebbero più configurarsi come rapporto assimilato a quello di lavoro dipendente bensì come rapporto di prestazione professionale (il committente non ti dovrebbe fare più il cedolino, ma saresti tu a fargli la fattura).

    Risposte all'interno.
    Ciao


  • User

    grazie fedclaud, finalmente chiara anche la parte fiscale!

    per la parte dei contratti a progetto invece...beh, immagino che dovrò ridiscutere le cifre...o sostanzialmente se prendessi il lordo che attualmente paga l'azienda potrei limitarmi a fatturare quella cifra?

    grazie ancora


  • User

    Un saluto a tutta la comunità, visto il luogo dove posto, potete comprendere che ho dei dubbi sul nuovo regime fiscale, molti sono stati risolti leggendo i vostri interventi, ma ci sono altri che devo ancora chiarire. A tutto ciò premetto che sono un lavoratore dipendente e che sto valutando l'ipotesi di avviare un'attività (non in conflitto con la posizione occupata in azienda) come libero professionista nel campo della consulenza informatica e dello sviluppo sia web, che windows-based. Di seguito elenco i miei dubbi:

    1- Esiste una tabella o in generale della documentazione, da cui poter apprendere le percentuali di deducibilità?

    2- Quando presenterò la dichiarazione dei redditi, dovrò compilare due dichiarazioni, ossia 730 per lavoro dipendente e Unico per lavoro Autonomo?

    3- E' possibile svolgere l'attività da libero professionista in casa? Se sì, occorre qualche dichiarazione particolare?

    Nella speranza di chiarire questi concetti,vi ringrazio anticipatamente.


  • User

    @piolo229 said:

    Il bollo viene emesso in quanto la prestazione è esente Iva, come per le ricevute e per le quitanze del dottore. Il regime sostitutivo 10% applica l'iva invece. Sono d'accordo sul mettere il bollo in quanto la Legge prescrive che per le quitanze e le fatture dove non viene indicata l'iva si applica la marca da bollo per importi superiori ad euro 77,47.

    AH! Vabbè, andiamo bene.... bei consigli mi dà il mio consulente.. ma sto bollo lo devo mettere sulla fattura che dò al cliente o su quella che tengo io?


  • User

    a me hanno detto che non è necessario applicare sto bollo...


  • User Attivo

    @druir said:

    AH! Vabbè, andiamo bene.... bei consigli mi dà il mio consulente.. ma sto bollo lo devo mettere sulla fattura che dò al cliente o su quella che tengo io?
    Non è detto che il tuo consulente abbia torto!
    "contribuenti minimi" essendo un regime speciale potrebbe anche non essere
    soggetto a bollo in fatturazione esente da iva (DPR 642/72)
    L'Agenzia dovrà chiarire e dare una risposta definitiva. Per ora ...nessuna certezza.


  • User Newbie

    Buona sera a tutti, avrei bisogno di un chiarimento.
    Per rientrare in tale regime è necessario, anche, che nel triennio precedente non siano stati effettuati acquisti di beni strumentali per un ammontare superiore a E. 15000. Tale ammontare si considera compreso di IVA o al netto di IVA?
    Grazie per l'attenzione.


  • User Attivo

    @Marydicesare said:

    Buona sera a tutti, avrei bisogno di un chiarimento.
    Per rientrare in tale regime è necessario, anche, che nel triennio precedente non siano stati effettuati acquisti di beni strumentali per un ammontare superiore a E. 15000. Tale ammontare si considera compreso di IVA o al netto di IVA?
    Grazie per l'attenzione.
    La circ.73/E a pag.6 riporta :.....Il valore dei beni strumentali cui far riferimento è costituito dall'ammontare dei corrispettivi relativi alle operazioni di acquisto......
    Parlando quindi di "corrispettivi" l'ammontare si considera comprensivo d'IVA.:vai:


  • User Newbie

    Quindi io che ho iniziato un'attività come lavoratore autonomo a maggio 2007 e ho dovuto sostenere spese relative ad un minimo di arredamento, impianti e attrezzature pari a 15300 non rietro, pur avendo tutti gli altri requisiti, nel regime dei minimi?:x
    Grazie.


  • User Attivo

    Ovviamente sei fuori di 300?!
    Ma sono "solo" beni strumentali ?.......:wink3:


  • User

    Ma allora siamo proprio sicuri che sia necessario applicare la ritenuta d'acconto in fattura?? O c'è solo imposta sostitutiva 2009?
    Noi minimi sempre a credito d'imposta......:gtsad:

    Quando ci saranno maggiori delucidazioni?

    Cosa mi conviene fare per le prime fatture viste le incertezze?

    GRAZIE!


  • User Newbie

    Penso di si. Ho comprato: scrivania, sedie, PC, stampante, fancoil, luci e relativi binari, deumidificatore, porte, cancello, cavalletti, software....
    Sono beni strumentali?


  • User Attivo

    @Marydicesare said:

    Penso di si. Ho comprato: scrivania, sedie, PC, stampante, fancoil, luci e relativi binari, deumidificatore, porte, cancello, cavalletti, software....
    Sono beni strumentali?
    Ok,lo sono!
    Ma vedi tra i vari acquisti se puoi "scorporarne" qualcuno... fino a 300 ?
    Non dovrebbe essere difficile!:wink3:


  • User Newbie

    Secondo te posso scorporarne qualcuno anche se finanziati da Sviluppo Italia? Dovrò rimanere a Regime agevolato, vero? e per tre anni mi toccheranno gli studi di settore............ dimmi di no........
    grazie


  • User Attivo

    Il finanziamento di Sviluppo Italia può riguardare anche le "spese di gestione"
    oltre che l'investimento in beni strumentali. Perciò ritengo possibile l'estrapolazione di 300 ?.
    A mio parere dal 2008 potresti passare ai "minimi" abbandonando......gli studi di settore.:vai:


  • User Newbie

    Avrei da porti un altra domanda che esula dal regime minimo:
    io ho iniziato una attività come lavoratore autonomo a maggio 2007, cioè a maggio 2007 ho aperto la P.IVA. Prima di tale data ho sostenuto spese come: allaccio luce, gas, o di ristrutturazione, presso la sede operativa della mia attività. I fornitori di tali servizi mi hanno emesso fattura con il mio Codice fiscale prima che io iniziassi l'attività (cioè prima che io avessi un numero di p.iva). La mia domanda è: tali documenti li posso inserire in contabilità? l'iva relativa la posso scaricare? se no che cosa ne devo fare?
    PS. su tali fatture è inicato l'indirizzo della mia sede operativa.
    Grazie mille.


  • User Attivo

    Le spese documentate, effettuate nei 30 giorni precedenti la data di apertura della P.Iva puoi contabilizzarle come costo e detrarre l'Iva ove consentito.


  • User Attivo

    @serman said:

    La circ.73/E a pag.6 riporta :.....Il valore dei beni strumentali cui far riferimento è costituito dall'ammontare dei corrispettivi relativi alle operazioni di acquisto......
    Parlando quindi di "corrispettivi" l'ammontare si considera comprensivo d'IVA.:vai:
    Anche qui c'è qualche dubbio.
    Leggo a tal proposito su "L'esperto risponde" del sole 24 Ore del 20/01/08, quesito n. 209, così intitolato:
    Beni strumentali. il valore si calcola al netto dell'iva.
    ........ gli importi devono essere considerati al netto dell'iva che è stata detratta..... "
    ??????????????????????
    :yuppi:


  • User Newbie

    Buonasera a tutti.
    Sto cercando, come molti, di chiarirmi i dubbi circa questo regime dei minimi
    (e non avete idea quanto aiuti questo forum).

    Bollo su fattura se superiore a 77,47 ?. Si o no?
    Ho chiesto informazioni in merito al contact center dell'Agenzia delle entrate, e (non ci speravo) mi ha risposto. (sotto in corsivo)
    Ovviamente non ho capito nulla...
    Vi giro il tutto sperando che qualcuno più esperto "interpreti" la risposta.

    *--------------------------------------------------
    Testo richiesta informazioni:
    Le fatture emesse in tale regime (contribuenti minimi, art. 1 commi da 96 a 117 Finanziaria 2008) se superiori ad euro 77,47 devono essere assoggettate ad imposta di bollo?..In attesa di un gentile riscontro porgo cordiali saluti.

    Testo risposta:
    Gentile contribuente,
    la Circolare n. 73/07, al punto 3.1.3 ("Esclusione del diritto di rivalsa e di detrazione"), chiarisce quanto segue:
    "I contribuenti minimi non possono esercitare il diritto di rivalsa né possono detrarre l'Iva assolta sugli acquisti nazionali e comunitari e sulle importazioni. La fattura o lo scontrino emessi non devono, pertanto, recare l'addebito dell'imposta. ...".
    L'art. 6 della Tabella allegata al DPR n. 642/72 prevede che sono esenti in modo assoluto dall'imposta di bollo "Fatture ed altri documenti di cui agli artt. 19 e 20 della tariffa riguardanti il pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate ad imposta sul valore aggiunto.
    Per i suddetti documenti sui quali non risulta evidenziata l'imposta sul valore aggiunto, l'esenzione è applicabile a condizione che gli stessi contengano l'indicazione che trattasi di documenti emessi in relazione al pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate ad imposta sul valore aggiunto.".
    L'art 13 ("Atti e scritti soggetti all'imposta di bollo fin dall'origine. Fatture, note, conti e documenti simili. Ricevute e quietanze rilasciate a liberazione totale o parziale di obbligazioni pecuniarie.") specifica che l'imposta non è dovuta "quando la somma non supera L. 150.000, a meno che si tratti di ricevute o quietanze rilasciate a saldo per somma inferiore al debito originario, senza l'indicazione di questo o delle precedenti quietanze, ovvero rilasciare per somma indeterminata; ...".
    Cordiali saluti

    La presente risposta non è resa a titolo di interpello ordinario ai sensi dell'art.11 della legge n.212 del 2000, bensì a titolo di assistenza al contribuente ai sensi della Circolare Ministeriale n.99/E del 18/05/2000.
    --------------------------------------------------*