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- Nuovo Regime per i Contribuenti Minimi - FINANZIARIA 2008
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@Marco La Russa said:
ho letto sul sole 24 ore un articolo nel quale è espressamente riportato:
«La riforma - spiega il vice ministro dell'Economia Vincenzo Visco - consente di non avere partita Iva, registri e contabilità e rappresenta una svolta verso un sistema più semplificato»Sono andato all'agenzia delle entrate ed invece mi è stato detto (hanno premesso che ancora non hanno avuto comunicazioni chiare a riguardo questo nuovo regime finanziario) che la P.IVA deve essere ugualmente aperta.
La mia riflessione è semplice: non scarico IVA dagli acquisti, non metto IVA nelle fatture, in sintesi non muovo IVA quindi che senso avrebbe avere la partita IVA?...non sarebbe più logico fare solo la ricevuta di pagamento con l'indicazione "operazione effettuata ai sensi dell?articolo 1, comma 100, della legge finanziaria per il 2008" e lì finisce tutto senza apertura di partita IVA?Grazie
Marco
Come recita l'art. 35 del DPR 633/72, chiunque intraprende l'esercizio di una impresa, arte o professione nel territorio dello Stato deve farne dichiarazione entro trenta giorni..... L'ufficio attribuisce un numero di partita iva che .....E' un obbligo indipendentemente dal regime iva adottato e dal tipo di attività esercitata, anche se le operazioni effettuate fossero non soggette ad iva.
Il numero di partita iva non sta ad indicare, appunto, che si effettuato operazioni iva, ma serve ad identificare non già il soggetto (a ciò è preposto il codice fiscale), ma il soggetto in quanto esercità un'impresa o una professione.
Infine, anche se si aderisce al regime dei minimi, non è del tutto vero che non si muove Iva.
Vi sono delle operazioni (intracomunitarie, reverse charge) per le quali il contribuente è tenuto a versare l'iva stessa.A volte i ministri dicono delle corb............. solo per farsi pubblicità.
Saluti.;)
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GRAZIE..
un altro chiarimento veloce...- la rivalsa INPS potrei farla pagare al mio committente?
- è soltanto opzionale vero?
- posso evitare di iscrivermi ad eventuale cassa previdenziale?
- il tetto dei 30.000 di ricavi CHE NON DEVO SUPERARE è calcolato al netto o al lordo della rivalsa? Per chiarezza:
ES. X ASSURDO FATTURA UNICA ANNUA
Prestazione: Euro 28.800
Rivalsa 4% INPS: Euro 1.200
Imponibile: Euro 30.000
Ritenuta d?acconto (20%): Euro 6.000
Netto a pagare: Euro 24.000
O POSSO FARE ANCHE PRESTAZIONE 30.000 + 1200 RIVALSA MANTENENDO IL NUOVO REGIME?
ma è corretto che la ritenuta venga pagata anche sulla rivalsa?? rischio di aumentare il mio credito d'imposta?GRAZIE MILLE!
<p>@dmorand said:
Jolly, provo a risponderti io:</p>
<p>1)</p>
<p>Ricavi anno: 30.000</p>
<p>Costi: 0</p>
<p>Ritenute subite (20%): 6.000</p>
<p> </p>
<p>Quando fai la dichiarazione:</p>
<p>Ricavi: 30.000</p>
<p>Meno costi: 0</p>
<p>Meno INPS (23%): 6.900</p>
<p>Reddito: 23.100</p>
<p>Imposta sostitutiva (20% su 23.100) = 4.620</p>
<p>Ritenute subite: 6.000</p>
<p>Differenza tra imp.sost. e ritenute = 1.380 = CREDITO da utilizzare in compensazione per altri tributi (Inps o altro).</p>
<p> </p>
<p>2) Le regole di deducibilità dei costi sono le stesse previste per i professionisti in regime ordinario o semplificato che sia. In più si tenga presente che l'IVA col nuovo regime diventa costo, in quanto non più detraibile.</p>
<p> </p>
@dmorand said:
Jolly, provo a risponderti io:Ricavi anno: 30.000
Costi: 0
Ritenute subite (20%): 6.000Quando fai la dichiarazione:
Ricavi: 30.000
Meno costi: 0
Meno INPS (23%): 6.900
Reddito: 23.100
Imposta sostitutiva (20% su 23.100) = 4.620
Ritenute subite: 6.000
Differenza tra imp.sost. e ritenute = 1.380 = CREDITO da utilizzare in compensazione per altri tributi (Inps o altro).- Le regole di deducibilità dei costi sono le stesse previste per i professionisti in regime ordinario o semplificato che sia. In più si tenga presente che l'IVA col nuovo regime diventa costo, in quanto non più detraibile.
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Scusate, ma la mia ignoranza in materia è evidente e ve ne accorgerete subito dalla mia osservazione.
Io ho fatto l'anno scorso un lavororetto occasionale e, come da ottime indicazioni trovate in questo forum, ho adottato la ritenuta d'acconto, versatami dal committente, ed il tutto senza aprire partita IVA.
Non sarebbe la stessa cosa?....nel senso io faccio un lavoretto occasionale ed invece che applicare la ritenuta d'acconto che mi deve versare il sostituto d'imposta pago io il 20% a fine anno del mio ricavo netto (ed il tutto senza apertura P.IVA).
Questo avevo pensato sulla base di quanto dichiarato dal Vice-Ministro Visco...mi chiedo come può un Vice Ministro spararla così grossa???...la ritenevo una voce autorevole!!!
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@Black Angel said:
se superi i 30000 passi automaticamente all'ordinario solo per la rimanenza (in questo caso per i 1000), l'iva di fatto l'hai già versata perchè tu la paghi se acquisti cose, ma credo dovresti andare in compensazione per eventuali rimanenze... poi non so io al tuo posto al 6° mese mi calcolerei il netto che ho guadagnato (i 30000 sono di reddito netto)... se vedo che sono a 26000 comincio a farci molta attenzione.
Io lavoro nel settore informatico anche come commerciante, ho deciso di optare per il regime dei minimi, tutto sommato lo ritengo vantaggioso (ovviamente e soprattutto perchè non devo scaricare affitto, bollette ecc...)
Il mio commercialista mi ha detto diversamente!
Se superi i 30000 per il 2008 non fa nulla, ma nel 2009 passi autometicamente al regime normale.
Il problema è se lo superi del 50% cioè se superi i 45000 perchè dovrai pagare l'iva per tutto il 2008, infatti il cambio di regime è immediato.
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Una cortesia.
Il limite per accedere al regime, o per rimanervi, è di €. 30.000 di ricavi e/o compensi.
Non di reddito netto!!!!!
Ciao.
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@rivax said:
Ciao a tutti,
mi unisco anch'io alla discussione perchè mi è venuto un dubbio...
con il regime dei minimi per il calcolo del reddito imponibile 2008 dovrò adottare il principio di "cassa"... quindi se ho ben capito se io per caso ho una fattura al 31/12/07 che mi verrà pagata solo al 31/01/08 entrerà sia a far parte del calcolo dell'imponibile del 2007 che dell'imponibile del 2008.
E' giusto il ragionamento che ho fatto o ho detto un'emerita costroneria???
Risposta marzacas:
io direi solo del 2008 visto che vale il principio di cassaScusate se mi intrometto, ma non trovo giuste le vs. risposte al quesito.
Il problema non sussiste se si tratta di un professionista.
Per le imprese, indipendentemente dal regime adottato, occorre innanzitutto guardare alla competenza economica.
Quindi, supponendo che nel 2007 si è operato con il regime ordinario e che la competenza economica della fattura sia del 2007, il componente va dichiarato per competenza nel 2007. La sua manifestazione finanziaria nel 2008 (quando si è scelto il regime dei minimi) non ha alcuna rilevanza sia in base ai principi di tassazione tributaria (è vietata la doppia imposizione) sia in base a quanto stabilito dallo stesso comma 112 della finanziaria.
Pertanto, il principio da osservare è che se un componente di reddito ha partecipato già al reddito di un periodo non può essere assoggettato ad imposizione in un altro periodo e... viceversa.
Salutissimi.
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@dmorand said:
Jolly, provo a risponderti io:
Ricavi anno: 30.000
Costi: 0
Ritenute subite (20%): 6.000Quando fai la dichiarazione:
Ricavi: 30.000
Meno costi: 0
Meno INPS (23%): 6.900
Reddito: 23.100
Imposta sostitutiva (20% su 23.100) = 4.620
Ritenute subite: 6.000
Differenza tra imp.sost. e ritenute = 1.380 = CREDITO da utilizzare in compensazione per altri tributi (Inps o altro).- Le regole di deducibilità dei costi sono le stesse previste per i professionisti in regime ordinario o semplificato che sia. In più si tenga presente che l'IVA col nuovo regime diventa costo, in quanto non più detraibile.
Sulla 2^ risposta (le regole da seguire) non sono completamente d'accordo, almeno fino a quando l'autorità competente non lo metterà per iscritto.
Vorrei solo precisare che l'aliquota inps per la gestione separata è per il 2008 di: 24,72%!!!!!!!!!
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GRAZIE per la precisazione..
avresti una risposta anche pe la rivalsa INPS che ho fatto successivamente?@fedclaud said:
Sulla 2^ risposta (le regole da seguire) non sono completamente d'accordo, almeno fino a quando l'autorità competente non lo metterà per iscritto.
Vorrei solo precisare che l'aliquota inps per la gestione separata è per il 2008 di: 24,72%!!!!!!!!!
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@Jolly said:
GRAZIE per la precisazione..
avresti una risposta anche pe la rivalsa INPS che ho fatto successivamente?
Cioè?
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Eccomi..
- la rivalsa INPS 4% potrei farla pagare al mio committente?
- è soltanto opzionale vero?
- posso evitare di iscrivermi ad eventuale cassa previdenziale? non capisco se convenga o meno..
- il tetto dei 30.000 di ricavi CHE NON DEVO SUPERARE per rientrare nel regime è calcolato al netto o al lordo della rivalsa? Per chiarezza:
ES. X ASSURDO FATTURA UNICA ANNUA
Prestazione: Euro 28.800
Rivalsa 4% INPS: Euro 1.200
Imponibile: Euro 30.000
Ritenuta d?acconto (20%): Euro 6.000
Netto a pagare: Euro 24.000O POSSO FARE ANCHE PRESTAZIONE 30.000 + 1200 RIVALSA MANTENENDO IL NUOVO REGIME?
ma è corretto che la ritenuta venga pagata anche sulla rivalsa??
GRAZIE
@fedclaud said:Cioè?
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@Jolly said:
Eccomi..
- la rivalsa INPS 4% potrei farla pagare al mio committente?
- è soltanto opzionale vero?
- posso evitare di iscrivermi ad eventuale cassa previdenziale? non capisco se convenga o meno..
- il tetto dei 30.000 di ricavi CHE NON DEVO SUPERARE per rientrare nel regime è calcolato al netto o al lordo della rivalsa? Per chiarezza:
ES. X ASSURDO FATTURA UNICA ANNUA
Prestazione: Euro 28.800
Rivalsa 4% INPS: Euro 1.200
Imponibile: Euro 30.000
Ritenuta d?acconto (20%): Euro 6.000
Netto a pagare: Euro 24.000O POSSO FARE ANCHE PRESTAZIONE 30.000 + 1200 RIVALSA MANTENENDO IL NUOVO REGIME?
ma è corretto che la ritenuta venga pagata anche sulla rivalsa??
GRAZIE- La rivalsa verso il committente è facoltativa e non obbligatoria, ma se la inserisci il committente è tenuto a pagartela;
- Non si tratta di convenienza o meno. Se vi è obbligo di legge ci si deve iscrivere.
- La finanziaria parla solo di ricavi e compensi senza nessuna altra precisazione. Se ci rifacciamo alla Risoluzione 109/96 la rivalsa del 4%, poichè facoltativa e rientrante nei rapporti interni tra le parti, costituirebbe parte integrante del compenso, soggetto a ritenuta e ad iva. Di conseguenza, essendo considerata compenso, essa rivalsa dovrebbe concorrere ai fini del limite di ?. 30.000.
Infine, su quel 4% che fa reddito vai a pagare altri contributi.
Questi e molti altri sono i dubbi e le perplessità di questo regime.
Un ulteriore intervento esplicativo di tutto ciò sarebbe proprio auspicabile nel più breve tempo possibile, altrimenti ciò che Visco si auspicava rimarrà una chimera. Molti non vi aderiranno....
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Provo a rispondere io...
@Jolly said:
Eccomi..
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la rivalsa INPS 4% potrei farla pagare al mio committente?
SI -
è soltanto opzionale vero?
SI -
posso evitare di iscrivermi ad eventuale cassa previdenziale? non capisco se convenga o meno..
Sicuramente non conviene, ma è obbligatoria -
il tetto dei 30.000 di ricavi CHE NON DEVO SUPERARE per rientrare nel regime è calcolato al netto o al lordo della rivalsa? Per chiarezza:
ES. X ASSURDO FATTURA UNICA ANNUA
Prestazione: Euro 28.800
Rivalsa 4% INPS: Euro 1.200
Imponibile: Euro 30.000
Ritenuta d?acconto (20%): Euro 6.000
Netto a pagare: Euro 24.000O POSSO FARE ANCHE PRESTAZIONE 30.000 + 1200 RIVALSA MANTENENDO IL NUOVO REGIME?
ma è corretto che la ritenuta venga pagata anche sulla rivalsa??
Nel tuo caso (quando ti iscriverai alla Gestione Separata) la rivalsa INPS sarà parte integrante del compenso per cui è da ricomprendere nell'imponibile ai fini dell'applicazione sia della ritenuta d'acconto che del calcolo dei ricavi.
Vedi Risoluzione n. 109 del 11/07/1996 Ministero delle Finanze - Dipartimento delle Entrate.
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@dmorand said:
Se sei nel nuovo regime dei contribuenti minimi che prevede la Finanziaria 2008, non hai l'IVA e devi fare:
Imponibile: ? 1000,00 -
Rivalsa 4% INPS: ?. 40,00
Totale: ?. 1.040,00
Meno ritenuta d'acconto (20%): ? 208,00 =Totale fattura ? 832,00
Scrivi in fondo alla fatture:
"Operazione effettuata ai sensi dell?articolo 1, comma 100, della legge finanziaria per il 2008". (Per giustificare la non applicazione dell'IVA).Metti il bollo da ?. 1,81 sull'originale e sulla copia che resta a te scrivi che il bollo è stato posto sull'originale (o frase analoga). Il bollo va sempre sugli imponibili superiori a ?. 77,41.
Scusa, ma la marca da bollo da 1,81 va applicata solo nel caso sia una parcella o anche per le fatture? Grazie
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@dmorand said:
Se sei nel nuovo regime dei contribuenti minimi che prevede la Finanziaria 2008, non hai l'IVA e devi fare:
Imponibile: ? 1000,00 -
Rivalsa 4% INPS: ?. 40,00
Totale: ?. 1.040,00
Meno ritenuta d'acconto (20%): ? 208,00 =Totale fattura ? 832,00
Scrivi in fondo alla fatture:
"Operazione effettuata ai sensi dell?articolo 1, comma 100, della legge finanziaria per il 2008". (Per giustificare la non applicazione dell'IVA).Metti il bollo da ?. 1,81 sull'originale e sulla copia che resta a te scrivi che il bollo è stato posto sull'originale (o frase analoga). Il bollo va sempre sugli imponibili superiori a ?. 77,41.
Ma la marca da bollo va applicata anche per le fatture effettuate con esenzione iva del regime dei contribuenti minimi? o solo per le parcelle.
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@Anniuska said:
Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo in un forum, e questo grazie a voi, perché ho passato la mattina a leggere tutti i vostri utilissimi post sull'argomento...
Sono libera professionista, e ho appena optato per questo nuovo regime dopo aver valutato con la commercialista se mi conveniva o no visto che da quest'anno mi scadeva il regime agevolato e dovevo iniziare quello ordinario. Intanto, mi avete risolto il primo problema, quello della ritenuta d'acconto da indicare oppure no...Adesso speriamo bene, visto che in Italia si vive così :bho: Seguo con interesse quindi lo sviluppo della discussione sul trovarsi a credito al momento della compensazione delle ritenute: vedremo come se ne uscirà...
saluti!
Io mi trovo nella tua stessa situazione.Potrei sapere,se puoi,quali sono state le ragioni per cui la commercialista ti ha suggerito questa scelta(a parte il non avere l'obbligo della dichiarazione IVA,niente IRAP)?E poi in fattura devi sempre indicare la ritenuta d'acconto?Se vai in credito con la ritenuta versata,puoi chiedere il rimborso?Grazie delle risposte che mi darete.Un saluto
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Molti di noi (e degli esperti) danno per scontata l'applicazione della ritenuta di acconto. Questo dopo la pubblicazione del D.M., poichè prima di esso tutti si aveva il dubbio. Dubbio risolto (sembra) dall'art. 6 che dispone:"le ritenute subite....si considerano effettuate a titolo di acconto dell'imposta sostitutiva....".
Si potrebbe ritenere, invece, che il decreto non volesse riferirsi al fatto che sui compensi dei professionisti in regime dei minimi si debba continuare ad effettuare la ritenuta (questo dubbio è venuto anche ad un esperto del Sole 24 Ore). Ma quell'inciso potrebbe riferirsi all'ipotesi di cui ho scritto al post n. 436 e alle previsioni del comma 112 della finanziaria.
Mi sembra che neanche la circolare dica qualcosa in merito alla r.a.
D'altronde, come è stato più volte rimarcato in questo forum, la ritenuta di acconto dell'irpef non si concilierebbe affatto con l'imposta sostitutiva, visto anche che con il regime delle nuove iniziative produttive non viene applicata la ritenuta d'acconto.
Non mi meraviglierei se fra qualche giorno l'Ade ci dicesse che le ritenute non andranno effettuate.Cosa ne pensate?
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Ultima riflessione e per .....un pò chiudo.
Chi transita nel regime dei minimi, in sede di dichiarazione (giugno - luglio 2008) è tenuto comunque a versare gli acconti, nonostante (dandola per scontata (?) ) l'applicazione della ritenuta d'acconto.
Ma non è tutto, l'acconto va versato senza poter considerare che si è passati nel nuovo regime (comma 117). Quindi, supponendo che per il 2007 io abbia subito una aliquota media irpef del 25%, dovrò versare un acconto irpef con tale aliquota, ben sapendo che, a parità di reddito, a giugno 2009 pagherò un'imposta sostitutiva del 20%!!!!!!
Questo è tanto più vessatorio se il contribuente non ha altri redditi su cui pagare imposte (andremo a credito irpef e di ritenute di acconto. Bohhh).
Forse il legislatore, prevedendo una forte adesione a questo regime, ha avuto paura di perdere il gettito degli acconti!!!!!!!!!!!!!!!!!
Come stiamo messi bene!!!
Ci hanno abbassato l'Irap di 0,35%.
Tutti: Evviva! Adesso è del 3,9%. Evviva!.
Regione Puglia: Aumento di 1% dell'Irap.
I pugliesi: ma come ?????????????
Dall'alto ci dite che abbassate le tasse.
Di fianco e alle spalle ce le aumentate?.Scusatemi.
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ma quando si saprà quali costi professionali è possibile scaricare?
Tra qualche giorno?Grazie:D
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@fedclaud said:
...Infine, anche se si aderisce al regime dei minimi, non è del tutto vero che non si muove Iva.
Vi sono delle operazioni (intracomunitarie, reverse charge) per le quali il contribuente è tenuto a versare l'iva stessa.Mi riferisco a questa parte di una risposta data da fedclaud; è uno dei pochi riferimenti ad operazioni internazionali che ho trovato finora in questo interessantissimo forum.
A tal proposito, vorrei cortesemente domandare:
a) Quando, nel regime dei minimi, si parla di operazioni intracomunitarie, ci si riferisce a quelle tra i 27 Paesi che fanno parte della Comunità Europea, e tali operazioni sono consentite, è così?
b) Ai committenti di detti Paesi si addebita l'Iva, proprio come a quelli residenti in Italia?
c) Quando si dice che non sono ammesse cessioni all'esportazione, ci si riferisce a quelle con Paesi extracomunitari (insomma, il resto del mondo), e così?
d) Come dovrà comportarsi, nella pratica, un contribuente che abbia adottato il regime dei minimi, nel momento in cui un potenziale cliente, residente in un Paese extracomunitario, dovesse chiedergli una prestazione? Potrà mai dirgli "mi spiace Signore/a, ma il regime contabile che ho adottato non mi consente di soddisfare la sua richiesta"?Forse ho fatto troppe domande, ma spero che l'argomento interessi i più.
Mille grazie!
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@OldMan said:
Mi riferisco a questa parte di una risposta data da fedclaud; è uno dei pochi riferimenti ad operazioni internazionali che ho trovato finora in questo interessantissimo forum.
A tal proposito, vorrei cortesemente domandare:
a) Quando, nel regime dei minimi, si parla di operazioni intracomunitarie, ci si riferisce a quelle tra i 27 Paesi che fanno parte della Comunità Europea, e tali operazioni sono consentite, è così?
**Tutte le operazioni attive sono consentite, eccetto le cessioni all'esportazione, i servizi internazionali o connessi agli scambi inter.li, operazioni con il Vaticano e San Marino, ... (art. 8, 8-bis, 9, 71 e 72 dpr 633). **
b) Ai committenti di detti Paesi si addebita l'Iva, proprio come a quelli residenti in Italia?
No, trattandosi di operazioni con paesi aderenti alla Comunità, le cessioni sono considerate non imponibili, quindi senza addebito di iva (salvo alcune eccezioni e casi particolari).
c) Quando si dice che non sono ammesse cessioni all'esportazione, ci si riferisce a quelle con Paesi extracomunitari (insomma, il resto del mondo), e così?
Si, in generale.
d) Come dovrà comportarsi, nella pratica, un contribuente che abbia adottato il regime dei minimi, nel momento in cui un potenziale cliente, residente in un Paese extracomunitario, dovesse chiedergli una prestazione? Potrà mai dirgli "mi spiace Signore/a, ma il regime contabile che ho adottato non mi consente di soddisfare la sua richiesta"?
L'operazione la puoi fare comunque, ma sappi che essa (se rientra nelle previsioni di cui agli articoli citati 8, 8-bis, ecc...) è una causa di fuoriuscita dal regime anche se non superi i 30.000 euro.
Forse ho fatto troppe domande, ma spero che l'argomento interessi i più.
Mille grazie!Le risposte all'interno del quote.
Ciao.