• User Newbie

    @Black Angel said:

    se superi i 30000 passi automaticamente all'ordinario solo per la rimanenza (in questo caso per i 1000), l'iva di fatto l'hai già versata perchè tu la paghi se acquisti cose, ma credo dovresti andare in compensazione per eventuali rimanenze... poi non so io al tuo posto al 6° mese mi calcolerei il netto che ho guadagnato (i 30000 sono di reddito netto)... se vedo che sono a 26000 comincio a farci molta attenzione.

    Io lavoro nel settore informatico anche come commerciante, ho deciso di optare per il regime dei minimi, tutto sommato lo ritengo vantaggioso (ovviamente e soprattutto perchè non devo scaricare affitto, bollette ecc...)
    Il mio commercialista mi ha detto diversamente!
    Se superi i 30000 per il 2008 non fa nulla, ma nel 2009 passi autometicamente al regime normale.
    Il problema è se lo superi del 50% cioè se superi i 45000 perchè dovrai pagare l'iva per tutto il 2008, infatti il cambio di regime è immediato.


  • User Attivo

    Una cortesia.
    Il limite per accedere al regime, o per rimanervi, è di €. 30.000 di ricavi e/o compensi.
    Non di reddito netto!!!!!
    Ciao.


  • User Attivo

    @rivax said:

    Ciao a tutti,

    mi unisco anch'io alla discussione perchè mi è venuto un dubbio...

    con il regime dei minimi per il calcolo del reddito imponibile 2008 dovrò adottare il principio di "cassa"... quindi se ho ben capito se io per caso ho una fattura al 31/12/07 che mi verrà pagata solo al 31/01/08 entrerà sia a far parte del calcolo dell'imponibile del 2007 che dell'imponibile del 2008.

    E' giusto il ragionamento che ho fatto o ho detto un'emerita costroneria??? :bigsmile:

    Risposta marzacas:
    io direi solo del 2008 visto che vale il principio di cassa

    Scusate se mi intrometto, ma non trovo giuste le vs. risposte al quesito.
    Il problema non sussiste se si tratta di un professionista.
    Per le imprese, indipendentemente dal regime adottato, occorre innanzitutto guardare alla competenza economica.
    Quindi, supponendo che nel 2007 si è operato con il regime ordinario e che la competenza economica della fattura sia del 2007, il componente va dichiarato per competenza nel 2007. La sua manifestazione finanziaria nel 2008 (quando si è scelto il regime dei minimi) non ha alcuna rilevanza sia in base ai principi di tassazione tributaria (è vietata la doppia imposizione) sia in base a quanto stabilito dallo stesso comma 112 della finanziaria.
    Pertanto, il principio da osservare è che se un componente di reddito ha partecipato già al reddito di un periodo non può essere assoggettato ad imposizione in un altro periodo e... viceversa.
    Salutissimi.:wink3:


  • User Attivo

    @dmorand said:

    Jolly, provo a risponderti io:

    Ricavi anno: 30.000
    Costi: 0
    Ritenute subite (20%): 6.000

    Quando fai la dichiarazione:
    Ricavi: 30.000
    Meno costi: 0
    Meno INPS (23%): 6.900
    Reddito: 23.100
    Imposta sostitutiva (20% su 23.100) = 4.620
    Ritenute subite: 6.000
    Differenza tra imp.sost. e ritenute = 1.380 = CREDITO da utilizzare in compensazione per altri tributi (Inps o altro).

    1. Le regole di deducibilità dei costi sono le stesse previste per i professionisti in regime ordinario o semplificato che sia. In più si tenga presente che l'IVA col nuovo regime diventa costo, in quanto non più detraibile.

    Sulla 2^ risposta (le regole da seguire) non sono completamente d'accordo, almeno fino a quando l'autorità competente non lo metterà per iscritto.
    Vorrei solo precisare che l'aliquota inps per la gestione separata è per il 2008 di: 24,72%!!!!!!!!!😢
    :ciauz:


  • User

    GRAZIE per la precisazione..
    avresti una risposta anche pe la rivalsa INPS che ho fatto successivamente?

    @fedclaud said:

    Sulla 2^ risposta (le regole da seguire) non sono completamente d'accordo, almeno fino a quando l'autorità competente non lo metterà per iscritto.
    Vorrei solo precisare che l'aliquota inps per la gestione separata è per il 2008 di: 24,72%!!!!!!!!!😢
    :ciauz:


  • User Attivo

    @Jolly said:

    GRAZIE per la precisazione..
    avresti una risposta anche pe la rivalsa INPS che ho fatto successivamente?
    Cioè?


  • User

    Eccomi..

    • la rivalsa INPS 4% potrei farla pagare al mio committente?
    • è soltanto opzionale vero?
    • posso evitare di iscrivermi ad eventuale cassa previdenziale? non capisco se convenga o meno..
    • il tetto dei 30.000 di ricavi CHE NON DEVO SUPERARE per rientrare nel regime è calcolato al netto o al lordo della rivalsa? Per chiarezza:

    ES. X ASSURDO FATTURA UNICA ANNUA

    Prestazione: Euro 28.800
    Rivalsa 4% INPS: Euro 1.200
    Imponibile: Euro 30.000
    Ritenuta d?acconto (20%): Euro 6.000
    Netto a pagare: Euro 24.000

    O POSSO FARE ANCHE PRESTAZIONE 30.000 + 1200 RIVALSA MANTENENDO IL NUOVO REGIME?
    ma è corretto che la ritenuta venga pagata anche sulla rivalsa??
    GRAZIE
    @fedclaud said:

    Cioè?


  • User Attivo

    @Jolly said:

    Eccomi..

    • la rivalsa INPS 4% potrei farla pagare al mio committente?
    • è soltanto opzionale vero?
    • posso evitare di iscrivermi ad eventuale cassa previdenziale? non capisco se convenga o meno..
    • il tetto dei 30.000 di ricavi CHE NON DEVO SUPERARE per rientrare nel regime è calcolato al netto o al lordo della rivalsa? Per chiarezza:

    ES. X ASSURDO FATTURA UNICA ANNUA

    Prestazione: Euro 28.800
    Rivalsa 4% INPS: Euro 1.200
    Imponibile: Euro 30.000
    Ritenuta d?acconto (20%): Euro 6.000
    Netto a pagare: Euro 24.000

    O POSSO FARE ANCHE PRESTAZIONE 30.000 + 1200 RIVALSA MANTENENDO IL NUOVO REGIME?
    ma è corretto che la ritenuta venga pagata anche sulla rivalsa??
    GRAZIE

    1. La rivalsa verso il committente è facoltativa e non obbligatoria, ma se la inserisci il committente è tenuto a pagartela;
    2. Non si tratta di convenienza o meno. Se vi è obbligo di legge ci si deve iscrivere.
    3. La finanziaria parla solo di ricavi e compensi senza nessuna altra precisazione. Se ci rifacciamo alla Risoluzione 109/96 la rivalsa del 4%, poichè facoltativa e rientrante nei rapporti interni tra le parti, costituirebbe parte integrante del compenso, soggetto a ritenuta e ad iva. Di conseguenza, essendo considerata compenso, essa rivalsa dovrebbe concorrere ai fini del limite di ?. 30.000.
      Infine, su quel 4% che fa reddito vai a pagare altri contributi.
      Questi e molti altri sono i dubbi e le perplessità di questo regime.
      Un ulteriore intervento esplicativo di tutto ciò sarebbe proprio auspicabile nel più breve tempo possibile, altrimenti ciò che Visco si auspicava rimarrà una chimera. Molti non vi aderiranno....
      :ciauz:

  • User Attivo

    Provo a rispondere io...

    @Jolly said:

    Eccomi..

    • la rivalsa INPS 4% potrei farla pagare al mio committente?
      SI

    • è soltanto opzionale vero?
      SI

    • posso evitare di iscrivermi ad eventuale cassa previdenziale? non capisco se convenga o meno..
      Sicuramente non conviene, ma è obbligatoria

    • il tetto dei 30.000 di ricavi CHE NON DEVO SUPERARE per rientrare nel regime è calcolato al netto o al lordo della rivalsa? Per chiarezza:

    ES. X ASSURDO FATTURA UNICA ANNUA

    Prestazione: Euro 28.800
    Rivalsa 4% INPS: Euro 1.200
    Imponibile: Euro 30.000
    Ritenuta d?acconto (20%): Euro 6.000
    Netto a pagare: Euro 24.000

    O POSSO FARE ANCHE PRESTAZIONE 30.000 + 1200 RIVALSA MANTENENDO IL NUOVO REGIME?
    ma è corretto che la ritenuta venga pagata anche sulla rivalsa??
    Nel tuo caso (quando ti iscriverai alla Gestione Separata) la rivalsa INPS sarà parte integrante del compenso per cui è da ricomprendere nell'imponibile ai fini dell'applicazione sia della ritenuta d'acconto che del calcolo dei ricavi.
    Vedi Risoluzione n. 109 del 11/07/1996 Ministero delle Finanze - Dipartimento delle Entrate.


  • User Newbie

    @dmorand said:

    Se sei nel nuovo regime dei contribuenti minimi che prevede la Finanziaria 2008, non hai l'IVA e devi fare:

    Imponibile: ? 1000,00 -
    Rivalsa 4% INPS: ?. 40,00
    Totale: ?. 1.040,00
    Meno ritenuta d'acconto (20%): ? 208,00 =

    Totale fattura ? 832,00

    Scrivi in fondo alla fatture:
    "Operazione effettuata ai sensi dell?articolo 1, comma 100, della legge finanziaria per il 2008". (Per giustificare la non applicazione dell'IVA).

    Metti il bollo da ?. 1,81 sull'originale e sulla copia che resta a te scrivi che il bollo è stato posto sull'originale (o frase analoga). Il bollo va sempre sugli imponibili superiori a ?. 77,41.

    Scusa, ma la marca da bollo da 1,81 va applicata solo nel caso sia una parcella o anche per le fatture? Grazie
    :mmm:


  • User Newbie

    @dmorand said:

    Se sei nel nuovo regime dei contribuenti minimi che prevede la Finanziaria 2008, non hai l'IVA e devi fare:

    Imponibile: ? 1000,00 -
    Rivalsa 4% INPS: ?. 40,00
    Totale: ?. 1.040,00
    Meno ritenuta d'acconto (20%): ? 208,00 =

    Totale fattura ? 832,00

    Scrivi in fondo alla fatture:
    "Operazione effettuata ai sensi dell?articolo 1, comma 100, della legge finanziaria per il 2008". (Per giustificare la non applicazione dell'IVA).

    Metti il bollo da ?. 1,81 sull'originale e sulla copia che resta a te scrivi che il bollo è stato posto sull'originale (o frase analoga). Il bollo va sempre sugli imponibili superiori a ?. 77,41.
    Ma la marca da bollo va applicata anche per le fatture effettuate con esenzione iva del regime dei contribuenti minimi? o solo per le parcelle. :mmm:


  • User

    @Anniuska said:

    Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo in un forum, e questo grazie a voi, perché ho passato la mattina a leggere tutti i vostri utilissimi post sull'argomento...
    Sono libera professionista, e ho appena optato per questo nuovo regime dopo aver valutato con la commercialista se mi conveniva o no visto che da quest'anno mi scadeva il regime agevolato e dovevo iniziare quello ordinario. Intanto, mi avete risolto il primo problema, quello della ritenuta d'acconto da indicare oppure no...Adesso speriamo bene, visto che in Italia si vive così :bho: Seguo con interesse quindi lo sviluppo della discussione sul trovarsi a credito al momento della compensazione delle ritenute: vedremo come se ne uscirà... 🙂
    saluti!
    Io mi trovo nella tua stessa situazione.Potrei sapere,se puoi,quali sono state le ragioni per cui la commercialista ti ha suggerito questa scelta(a parte il non avere l'obbligo della dichiarazione IVA,niente IRAP)?E poi in fattura devi sempre indicare la ritenuta d'acconto?Se vai in credito con la ritenuta versata,puoi chiedere il rimborso?Grazie delle risposte che mi darete.Un saluto


  • User Attivo

    Molti di noi (e degli esperti) danno per scontata l'applicazione della ritenuta di acconto. Questo dopo la pubblicazione del D.M., poichè prima di esso tutti si aveva il dubbio. Dubbio risolto (sembra) dall'art. 6 che dispone:"le ritenute subite....si considerano effettuate a titolo di acconto dell'imposta sostitutiva....".
    Si potrebbe ritenere, invece, che il decreto non volesse riferirsi al fatto che sui compensi dei professionisti in regime dei minimi si debba continuare ad effettuare la ritenuta (questo dubbio è venuto anche ad un esperto del Sole 24 Ore). Ma quell'inciso potrebbe riferirsi all'ipotesi di cui ho scritto al post n. 436 e alle previsioni del comma 112 della finanziaria.
    Mi sembra che neanche la circolare dica qualcosa in merito alla r.a.
    D'altronde, come è stato più volte rimarcato in questo forum, la ritenuta di acconto dell'irpef non si concilierebbe affatto con l'imposta sostitutiva, visto anche che con il regime delle nuove iniziative produttive non viene applicata la ritenuta d'acconto.
    Non mi meraviglierei se fra qualche giorno l'Ade ci dicesse che le ritenute non andranno effettuate.

    Cosa ne pensate?


  • User Attivo

    Ultima riflessione e per .....un pò chiudo.
    Chi transita nel regime dei minimi, in sede di dichiarazione (giugno - luglio 2008) è tenuto comunque a versare gli acconti, nonostante (dandola per scontata (?) ) l'applicazione della ritenuta d'acconto.
    Ma non è tutto, l'acconto va versato senza poter considerare che si è passati nel nuovo regime (comma 117). Quindi, supponendo che per il 2007 io abbia subito una aliquota media irpef del 25%, dovrò versare un acconto irpef con tale aliquota, ben sapendo che, a parità di reddito, a giugno 2009 pagherò un'imposta sostitutiva del 20%!!!!!!
    Questo è tanto più vessatorio se il contribuente non ha altri redditi su cui pagare imposte (andremo a credito irpef e di ritenute di acconto. Bohhh).
    Forse il legislatore, prevedendo una forte adesione a questo regime, ha avuto paura di perdere il gettito degli acconti!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Come stiamo messi bene!!!
    Ci hanno abbassato l'Irap di 0,35%.
    Tutti: Evviva! Adesso è del 3,9%. Evviva!.
    Regione Puglia: Aumento di 1% dell'Irap.
    I pugliesi: ma come ?????????????
    Dall'alto ci dite che abbassate le tasse.
    Di fianco e alle spalle ce le aumentate?.

    Scusatemi.


  • User Newbie

    ma quando si saprà quali costi professionali è possibile scaricare?
    Tra qualche giorno?

    Grazie:D


  • User

    @fedclaud said:

    ...Infine, anche se si aderisce al regime dei minimi, non è del tutto vero che non si muove Iva.
    Vi sono delle operazioni (intracomunitarie, reverse charge) per le quali il contribuente è tenuto a versare l'iva stessa.

    Mi riferisco a questa parte di una risposta data da fedclaud; è uno dei pochi riferimenti ad operazioni internazionali che ho trovato finora in questo interessantissimo forum.

    A tal proposito, vorrei cortesemente domandare:

    a) Quando, nel regime dei minimi, si parla di operazioni intracomunitarie, ci si riferisce a quelle tra i 27 Paesi che fanno parte della Comunità Europea, e tali operazioni sono consentite, è così?
    b) Ai committenti di detti Paesi si addebita l'Iva, proprio come a quelli residenti in Italia?
    c) Quando si dice che non sono ammesse cessioni all'esportazione, ci si riferisce a quelle con Paesi extracomunitari (insomma, il resto del mondo), e così?
    d) Come dovrà comportarsi, nella pratica, un contribuente che abbia adottato il regime dei minimi, nel momento in cui un potenziale cliente, residente in un Paese extracomunitario, dovesse chiedergli una prestazione? Potrà mai dirgli "mi spiace Signore/a, ma il regime contabile che ho adottato non mi consente di soddisfare la sua richiesta"?

    Forse ho fatto troppe domande, ma spero che l'argomento interessi i più.
    Mille grazie!


  • User Attivo

    @OldMan said:

    Mi riferisco a questa parte di una risposta data da fedclaud; è uno dei pochi riferimenti ad operazioni internazionali che ho trovato finora in questo interessantissimo forum.

    A tal proposito, vorrei cortesemente domandare:

    a) Quando, nel regime dei minimi, si parla di operazioni intracomunitarie, ci si riferisce a quelle tra i 27 Paesi che fanno parte della Comunità Europea, e tali operazioni sono consentite, è così?

    **Tutte le operazioni attive sono consentite, eccetto le cessioni all'esportazione, i servizi internazionali o connessi agli scambi inter.li, operazioni con il Vaticano e San Marino, ... (art. 8, 8-bis, 9, 71 e 72 dpr 633). **

    b) Ai committenti di detti Paesi si addebita l'Iva, proprio come a quelli residenti in Italia?

    No, trattandosi di operazioni con paesi aderenti alla Comunità, le cessioni sono considerate non imponibili, quindi senza addebito di iva (salvo alcune eccezioni e casi particolari).

    c) Quando si dice che non sono ammesse cessioni all'esportazione, ci si riferisce a quelle con Paesi extracomunitari (insomma, il resto del mondo), e così?

    Si, in generale.

    d) Come dovrà comportarsi, nella pratica, un contribuente che abbia adottato il regime dei minimi, nel momento in cui un potenziale cliente, residente in un Paese extracomunitario, dovesse chiedergli una prestazione? Potrà mai dirgli "mi spiace Signore/a, ma il regime contabile che ho adottato non mi consente di soddisfare la sua richiesta"?

    L'operazione la puoi fare comunque, ma sappi che essa (se rientra nelle previsioni di cui agli articoli citati 8, 8-bis, ecc...) è una causa di fuoriuscita dal regime anche se non superi i 30.000 euro.

    Forse ho fatto troppe domande, ma spero che l'argomento interessi i più.
    Mille grazie!

    Le risposte all'interno del quote.
    Ciao.


  • User Attivo

    @dgCOM said:

    ma quando si saprà quali costi professionali è possibile scaricare?
    Tra qualche giorno?

    Grazie:D
    Per maggiori delucidazioni forse dovremo attendere il 29/01/08, quando ci sarà il "Telefisco" organizzato dal sole 24 ore.
    Ciao


  • User Attivo

    bvbvnbvnbv


  • User Attivo

    Vorrei applicare ad un geometra questo regime dei minimi, che ha aperto nel 2006 l'attività e in quest'ultimi due anni non ha superato i 30.000,00 euro di volume d'affari e i 15.000,oo di beni strumentali,, però ho dei dubbi in proposito.Posso farlo?
    Se sì, devo comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività, entro il 30 gennaio c.a.?
    Nella fatture che andrò ad emettere, devo far applicare la ritenuta d'acconto su imponibile piu' rivalsa del 4%?
    Se acquisto beni strumentali può scaricarsi solo il costo o il costo piu' l'iva indetraibile?
    I contributi versati alla cassa dei geometri,e gli ammortamenti relativi ai beni acquistati nel 2006,si possono detrarre?
    Non ho capito bene, il fatto della restituzione dell'iva.
    Poi volevo chiedervi ancora, secondo voi qual'è il vantaggio|svantaggio maggiore passando a tale regime ?Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi!:gtsad: