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- Nuovo Regime per i Contribuenti Minimi - FINANZIARIA 2008
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Scusa credo proprio di si significa che non è possibile dedurre il costo per la previdenza integrativa o significa che si può dedurre come prima? Scusami ma non ho capito a cosa si riferisca.
Grazie
Ciao a Tutti
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scusami, non sono stato chiaro.
Il credo proprio di si è riferito al fatto che tu possa dedurre la previdenza complementare, come in ordinario.
Magari però qualcno mi contraddice....
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Grazie mille, spero davvero di no!!! Anche se ieri sera sono andato ad una riunione delle Generali e li sostenevano che con i minimi non si potessero più dedurre i piani pensionistici integrativi.
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Ti ho detto così perchè nell'art 104 si dice che per il regime dei minimi:
"[...] Il reddito di impresa o di lavoro autonomo è costituito dalla differenza tra l'ammontare dei ricavi o compensi percepiti nel periodo di imposta e quello delle spese sostenute nel periodo stesso nell'esercizio dell'attività di impresa o dell'arte o della professione; concorrono, altresì, alla formazione del reddito le plusvalenze e le minusvalenze dei beni relativi all'impresa o all'esercizio di arti o professioni. I contributi previdenziali versati in ottemperanza a disposizioni di legge [...] si deducono dal reddito determinato ai sensi del presente comma."Ma ovviamente sono pronto a ricredermi....che riunione era?
Corvojoe11
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Il fatto è che nel caso dei minimi l'imposta del 20% è indicate in legge come imposta sostitutiva quindi non comparirà nel quadro N.
Solitamente non posso detrarre nulla dalle imposte sostitutive e, infatti è indicato che posso dedurre solo il contributo pensionistico di legge ovvero l'INPS.
Perciò, anche se spero di cuore che tu abbia ragione, ritengo che gli eventuali piani integrativi pensionistici non possano essere dedotti nel caso in cui ci troviamo nel regime dei minimi.
In questo caso non potendo detrarre l'iva sugli acquisti che diventa un costo, non potendo dedurre il piano integrativo pensionistico mi chiedo ad un soggetto con un ricavo totale pari a 7200 euro conviene entrare nei minimi:bho:?
:?Inizio a credere che sia conveniente restarne alla larga.
ps. la riunione è delle Assicurazioni Generali quindi niente di attendibile:D!!!
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@Eddy11 said:
Il fatto è che nel caso dei minimi l'imposta del 20% è indicate in legge come imposta sostitutiva quindi non comparirà nel quadro N.
Solitamente non posso detrarre nulla dalle imposte sostitutive e, infatti è indicato che posso dedurre solo il contributo pensionistico di legge ovvero l'INPS.
Perciò, anche se spero di cuore che tu abbia ragione, ritengo che gli eventuali piani integrativi pensionistici non possano essere dedotti nel caso in cui ci troviamo nel regime dei minimi.
In questo caso non potendo detrarre l'iva sugli acquisti che diventa un costo, non potendo dedurre il piano integrativo pensionistico mi chiedo ad un soggetto con un ricavo totale pari a 7200 euro conviene entrare nei minimi:bho:?
:?Inizio a credere che sia conveniente restarne alla larga.
ps. la riunione è delle Assicurazioni Generali quindi niente di attendibile:D!!!Scusate l'ignoranza: significa che ci sono dubbi sulla possibilità di detrarre i costi sostenuti nello svolgimento dell'attività? (luce, telefono, benzina, etc.)
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Non vorrei che si faccia confusione: i costi sostenuti nello svolgimento dell'attività si possono detrarre e dedurre alla stessa maniera del regime ordinario. In altre parole il reddito imponibile si calcola allo stesso modo.
Sui contributi previdenziali è il RFA a perderci, perchè non permette di dedurre tali contributi, essendo il 10% un'imposta sostitutiva dell'Irpef.
Sui PIP ripeto, aspetto l'illuminazione, ma il mio pensiero l'ho espresso....credo siano deducibili alla stessa maniera del'ordinario.....
Qualcuno ci salvi!
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@archeoita said:
Per l'RFA non lo so, ma per l'ordinario bisogna esercitare subito l'opzione al momento della prima dichiarazione annuale IVA, non è sufficiente fatturare con IVA.
Il regime dei minimi scatta automaticamente per tutti i contribuenti che ne hanno i requisiti, è un regime cosiddetto "naturale", quindi presumo anche per l'RFA.
Solo in via transitoria, si potrà quest'anno revocare il regime e optare per l'ordinario, o viceversa, per la durata di un solo anno, altrimenti a regime durerà 3 anni la scelta (ovviamente se si superano i requisiti richiesti dal nuovo regime il passaggio è dall'anno successivo o dallo stesso anno se si va oltre i 45000 euro di ricavi-compensi)
Si non parlavo dell'RFA... mi riferivo all'ordinario.
Però se uno non è tenuto a presentare la comunicazione IVA annuale perché non supera il volume d'affari minimo... si deve allora spuntare l'opzione direttamente su Unico 2008.
Giusto?
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@corvojoe11 said:
Ok...quindi il dubbio mi rimane. Pertanto rinnovo la richiesta: come si rimane al RFA? basta fatturare con IVA? Serve esplicita opzione a rimanere? Sarebbe strano che avendo scelto lo scorso anno di avere un regime particolare a parte (RFA) ora debba "naturalmente" passare ad altro regime....
Avendo fatto l'opzione per il regime RFA l'anno scorso (inizio attività), per rinunciare a tale regime avresti dovuto presentare disdetta, se non erro entro gennaio, barrando la casella di revoca del quadro B del modello AA9,e iniziare a fatturare senza iva, optando così (comportamento concludente) per i minimi ovvero fatturare con iva, optando così per il regime ordinario.
In questo secondo caso, se non ti sta bene, nel 2009 potresti optare per i minimi.Questo è quanto è stato risposto ad un quesito nella circolare del 28/01/08.
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@Eddy11 said:
Ciao a tutti mi si è posto un dubbio!!!
Entrando nei minimi in teoria posso dedurre tutti i costi che deducevo nel regime ordinario?
Tra questi è compresa anche la previdenza complementare?
Ovvero se entro nei minimi oltre all'INPS posso continuare a dedurmi come ora anche i versamenti ai piani pensionistici integrativi (PIP)?
Perchè se è preclusa anche questa opportunità è davvero una trappola questa regime!!!Da quanto mi sembra di capire si tratta di piani previdenziali fatti presso una compagnia assicuratrice **"*volontariamente" ***, ossia nessuna norma di legge ti ha imposto di fare ciò.
Se è così, tali contributi non li potrai dedurre poichè il regime dei minimi prevede la deduzione dei soli contributi versati per espressa disposizione di legge, quindi "obbligatori".
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@FabioC said:
Si non parlavo dell'RFA... mi riferivo all'ordinario.
Però se uno non è tenuto a presentare la comunicazione IVA annuale perché non supera il volume d'affari minimo... si deve allora spuntare l'opzione direttamente su Unico 2008.
Giusto?
Scusami se faccio qualche precisazione.
Un contribuente che non è tenuto alla comunicazione annuale iva perchè ha un basso volume d'affari (nel caso fosse questo l'unico motivo), sarà comunque tenuto a presentare la **dichiarazione annuale iva **(cosa diversa dalla comunicazione) in sede di dichiarazione unificata. L'Ade facendo riferimento al fatto che i minimi non presentano la dichiarazione iva, indica di presentare il modello VO insieme alla dichiarazione unificata.
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Chiarissimo.
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Grazie Fedclaud infatti era come temevo.
Si i piani pensionistici integrativi che finora potevano essere dedotti si fanno con compagnie assicuratrici o banche comunque in maniera volontaria nessuno ti costringe a fare la pensione integrativa.
Quindi a questo punto non potendo dedurre nemmeno quelli credo che convenga per questo soggetto che guadagna sui 7000 all'anno restare in ordinario può detrarsi l'iva sugli acquisti può dedursi i P.I.P l'unico problemuccio che rimane incombenteè dato dagli studi di settore in cui non rientrerà mai.. sarà da valutare.
Grazie a tutti davvero potrebbero essere molto più limpidi all'AE certe volte..
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Salve sono un nuovo iscritto
Ho iniziato l'attività di professionista da poco, ho aperto la partita iva il 02/02/2008 aderendo al regime dei minimi.
L'11/02/08 ho stipulato un contratto per l'acquisto di un' auto ad uso promiscuo per un importo di 29000 + iva =34800
Se ho ben interpretato la circolare 7E pto 2.8 quesito b dell'ADE, ai fini del computo del limite triennale dei 15000 per i beni strumentali promiscui devo considerare il 50% di 29000 quindi 14500.
E' giusto?
Poi quando vado a considerare le spese da detrarre devo considerare l'importo compreso iva (15000+iva), circolare 7E pto 2.14 quesito c
E' giusto?
Grazie mille
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@fedclaud said:
Una sollecitazione.
L'iva che, a seguito delle rettifiche (sui beni e/o servizi non ancora utilizzati, sui beni strumentali), un contribuente minimo riverserà, secondo voi, potrebbe essere considerata quale costo da dedurre?
Il parere di più esperti :"... Non può costituire un costo del regime dei minimi nel 2008 perché riguarda semplicemente la restituzione dell'IVA a suo tempo già detratta...."
Sembra logico....
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@serman said:
Il parere di più esperti :"... Non può costituire un costo del regime dei minimi nel 2008 perché riguarda semplicemente la restituzione dell'IVA a suo tempo già detratta...."
Sembra logico....Quali fonti ?
All'epoca, però, si sono dedotti minori costi.
Adesso si va a riversare quell'iva detratta, quindi si sostiene un maggior onere.
Comunque, come è stato e viene gestito questo regime .... non mi quadra molto.
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@fedclaud said:
Adesso si va a riversare quell'iva detratta, quindi si sostiene un maggior onere.
.a me sembra logico, restituisco l'iva ho un costo quindi lo detraggo. Quello che non mitorna è come gestire la cosa se rientro nel regime ordinario prima delle quote iva restituite.
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@fedclaud said:
Quali fonti ?
All'epoca, però, si sono dedotti minori costi........................
.
Non è proprio così,sono stati dedotti i costi effettivi,l'Iva si è recuperata.
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Ciao a tutti, qualcuno sa dirmi se nel regime dei minimi si considera esportazione anche un consulenza fatta da un professionista (progetto di un sito web) a una società inglese? (in fondo non c'è di mezzo nessuna dogana!)...grazie comunque!
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@eleon83 said:
Ciao a tutti, qualcuno sa dirmi se nel regime dei minimi si considera esportazione anche un consulenza fatta da un professionista (progetto di un sito web) a una società inglese? (in fondo non c'è di mezzo nessuna dogana!)...grazie comunque!
Le operazioni che precludono l'accesso al regime dei minimi sono le cessioni di cui all'art. 8 e 8-bis, l'effettuazione di servizi connessi agli scambi internazionai di cui all'art. 9 e le operazioni di cui agli artt. 71 e 72 DPR 633/72.
Non mi sembra che l'operazione da te citata rientri in tali norme per cui ritengo che l'effettuazione di tali operazioni non preclude l'accesso al regime dei minimi.
Saluti.