• Bannato Super User

    L'attributo rel=?nofollow? resisterà ?

    Una domanda alquanto provocatoria, mi chiedevo se l'attributo rel=”nofollow” resistera alla rivoluzione che sta scoppiando ultimamente nel web, e non mi riferisco all'era del web 2.0 ma a quella del web 3.0.

    Per ovvie esigenze penso che ci sarà ancora, vedi pannelli di gestioni vari o pagine multi layout, ma secondo me i motori di ricerca presto daranno importanza ai link con attributo rel="nofollow".

    Ricordo che tutti i Social Bookmarking hanno per i link in uscita un nofollow.

    Secondo me già da ora i motori di ricerca danno, anche se minima, un importanza a quel link diciamo un 10%.

    Voi cosa ne pensate?

    E' solo una mia sega mentale oppure ci stiamo muovendo proprio verso questo modo di vedere l'attributo nofollow?

    Spero che la discussioni non passi inosservata soprattuto dai grandi, voglio sentire i vostri pareri, su una questione che può sembrare banale ma secondo me centrale nei prossimi anni.


  • User Attivo

    Mah... secondo me è giusto pensare che i motori considereranno da qui in avanti anche i link con l'attributo rel="nofollow".

    D'altronde probabilmente già passano trustrank e secondo me potranno avere importanza per il posizionamento, d'altronde è sempre una citazione di un sito!

    Poi non so, staremo a vedre 🙂


  • User Attivo

    @mix said:

    Una domanda alquanto provocatoria, mi chiedevo se l'attributo rel=?nofollow? resistera alla rivoluzione che sta scoppiando ultimamente nel web, e non mi riferisco all'era del web 2.0 ma a quella del web 3.0.
    Scusa, ma cosa sarebbe il web 3.0? No, dato che sono stato al barCamp a Roma e mi son sorbito 17 definizioni diverse di cosa sia il web 2.0 e sembra che nessuno ancora l'abbia capito... 🙂

    Il nofollow nel tendere al web perfetto dovrebbe sparire... non so in quanto tempo però! 😉


  • Super User

    @mix said:

    Voi cosa ne pensate?

    Premesso che il sottoscritto ignora freddamente la presenza dei famigerati rel="nofollow", sotto qualunque punto di vista, penso che nel futuro i motori si limiteranno a seguire le indicazioni fornite dai webmaster o dai gestori dei siti: così come il "nofollow" nel meta tag ha da sempre significato "non seguire i link su questa pagina", il "nofollow" nell'attributo REL ha un significato analogo riferito al singolo link e come tale verrà recepito e considerato dai motori di ricerca.

    Si pongono però alcune interessanti domande sull'influenza del nofollow sulla pagina/sito che lo ospita: se da un lato è più o meno chiaro che un link nofollow non influirà in alcun modo sulla risorsa linkata, non è affatto chiaro se/come/quanto la sua presenza influirà sulla risorsa linkante.

    Questa zona oscura della conoscenza rappresenta un terreno in cui i motori di ricerca hanno carta bianca: saranno loro a decidere come trattare questa tipologia di link dal punto di vista delle risorse linkanti, anche in funzione dei nuovi scenari che vedono il Web come un ambiente sociale in cui sono gli utenti stessi a creare contenuti, promuovere contenuti e assegnare autorevolezza e popolarità ai siti.


  • Bannato Super User

    Da un mio piccolo test personale ho avuto un risultato che "smentisce", anche se non del tutto, quanto detto da te LowLevel.

    penso che nel futuro i motori si limiteranno a seguire le indicazioni fornite dai webmaster o dai gestori dei siti: così come il "nofollow" nel meta tag ha da sempre significato "non seguire i link su questa pagina", il "nofollow" nell'attributo REL ha un significato analogo riferito al singolo link e come tale verrà recepito e considerato dai motori di ricerca.Ho verificato che per yahoo l'attributo nofollow non vuol dire "non seguire i link su questa pagina", anche se non sono sicuro bene cosa voglia dire.

    In parole povere usando lo strumento yahoo site explorer e guardando i link del dominio in questione ho trovato tanti link provenienti da Social Bookmarking.

    Posso anche dirvi che se yahoo site explorer ordina i risultati di quella pagina in ordine ( scusate il gioco di parole ) d' importanza, come mi è sembrato di notare, allora alcuni link provenienti da Social Bookmarking hanno più valore di altri link provenienti da siti certamente in trust runk come per esempio Dmoz.

    Daltronde quando parliamo di motori non vuol dire che stiamo parlando di google ;).

    Comunque vorrei ancora approfondire questa discussione magari testando insieme, non vorrei che mi stia illudendo di qualcosa che non sta ne in celo ne in terra.

    non è affatto chiaro se/come/quanto la sua presenza influirà sulla risorsa linkante.

    Per quanto riguarda questa affermazione invece ho una mia mezza idea, che però non è possibile verificare almeno fin ora non ci ho mai provato.

    Il bot naviga per i siti nel momento in cui trova un sito interessante avvia lo spider giusto?

    Se lo spider si trova chiuso in un sito senza link in uscita, quindi imbottigliato nel sito stesso secondo me "penalizza" il sito in questione, questo per la natura stessa dello spider che tende sempre a scansionare per approfondire.

    Ma magari sto facendo tutto troppo evoluto, ed è tutto come detto prima una mia sega mentale.


  • Super User

    @LowLevel said:

    Si pongono però alcune interessanti domande sull'influenza del nofollow sulla pagina/sito che lo ospita: se da un lato è più o meno chiaro che un link nofollow non influirà in alcun modo sulla risorsa linkata, non è affatto chiaro se/come/quanto la sua presenza influirà sulla risorsa linkante.

    Puoi approfondire questo punto?

    Intendi dire che una risorsa che ne linka un'altra con attributo nofollow viene vista come "asociale" e quindi penalizzata?

    Chiaramente parlando sempre in via ipotetica 😉

    Grazie.


  • Super User

    @"karapoto" said:

    Intendi dire che una risorsa che ne linka un'altra con attributo nofollow viene vista come "asociale" e quindi penalizzata?

    Senza volermi sostituire a LowLevel, cui è direttamente rivolta la domanda, voglio proporre l'opinione di fradefra in materia di uso del rel=nofollow dal punto di vista della risorsa linkante:
    http://www.giorgiotave.it/forum/posizionamento-nei-motori-di-ricerca/24866-rel-nofollow.html#post188609

    .Stuart


  • Super User

    Grazie Stuart, avevo immaginato bene quindi 😉


  • User Attivo

    Poche settimane fa ho fatto un test interno per vedere se i motori di ricerca seguissero i link con attributo rel="nofollow".
    Risultato: Google, Yahoo e MSN (gli altri non so) non seguono i "nofollow-link" (le pagine non vengono indicizzate).


  • Bannato Super User

    Il famigerato no follow sta diventando uno dei principali sistemi per aumentare le masturbazioni mentali di webmaster e seo.

    L'analisi di De Francesco mi sembra particolarmente azzeccata, questo attributo serve esclusivamente per linkare un sito senza che il link in oggetto produca effetti diretti sulla popolarità del sito/pagina linkata.

    Quindi in definitiva è corretto il suo utilizzo quando lo scopo per cui lo si sta utilizzando è palesemente giustificato, in caso contrario no !

    Facciamo un esempio al volo ! Se dal mio blog seo voglio linkare un sito porno dove ho trovato delle pagine con un sistema di ottimizzazione che vorrei venisse valutata dai miei lettori, utilizzerò un link con l'attributo no follow.

    Se la cosa dovesse diventare una abitudine... allora molto probabilmente il sistema diventerebbe dannoso per il mio blog in quanto i miei link potrebbero essere scambiati come una "forma elegante" per fare spam.

    🙂

    In definitiva la questione non è tanto se resisterà o meno, a prescindere da ogni cosa tutto dipende dall'uso che ne facciamo !


  • Community Manager

    @HyperText said:

    Poche settimane fa ho fatto un test interno per vedere se i motori di ricerca seguissero i link con attributo rel="nofollow".
    Risultato: Google, Yahoo e MSN (gli altri non so) non seguono i "nofollow-link" (le pagine non vengono indicizzate).

    Attenzione, il nofollow non si riferisce alle pagine, ma ai link.

    Quindi, se beccano dei link da altre parti verranno indicizzate. So che tu HyperText lo sapevi ed era sottointeso, ma lo dico per chi legge, non vorrei che ci fossero equivoci 😉


  • User Attivo

    Sì, hai fatto bene a precisarlo 🙂
    Sono stato io poco chiaro 😉

    Comunque in seguito farò altri test...


  • User Attivo

    Beh, dato che sono stato citato, eccomi.
    Vorrei chiarire un aspetto. Secondo me non conta il fatto che Google e gli altri motori indicizzino o no le pagine "linkate" con nofollow. Intanto oggi non lo fanno e domani possono farlo, che nessuno può impedirglielo. Infatti non si tratta di un vincolo sistemistico, ma di una richiesta di non seguire.

    Il vero punto, però, è un altro. Che opinione si fa un motore di un sito che sistematicamente gli dice di non andare a vedere le risorse che lui stesso indica? Secondo me, si sente fregato ed alla grande. Io terrei conto eccome di tutti quelli che mi invitano ad una festa e poi fanno di tutto per non presentarmi nessuno 😄


  • User Attivo

    E' vero quello che dici, ma soltanto in parte...
    Ti invito alla festa, ti presento X e Y, ma non ti presento Z perchè è antipatica (mannaggia a chi l'ha invitata).

    Ovviamente non bisogna esagerare, perchè se ti invito alla festa e poi non ti presento nessuno allora è quasi una presa per i fondelli 😉


  • Super User

    @Karapoto said:

    Intendi dire che una risorsa che ne linka un'altra con attributo nofollow viene vista come "asociale" e quindi penalizzata?

    No, intendo solo dire che su questo aspetto possediamo ancora meno informazioni, non solo su come i motori di ricerca si comportano attualmente, ma anche su come questi comportamenti potrebbero mutare in futuro.

    Non ho mai amato l'uso e l'abuso del concetto di penalizzazione. Di ogni risorsa il motore si costruisce un identikit: se qualcosa non va come vorremmo che andasse, nella stragrande maggioranza dei casi non stiamo subendo una penalizzazione ma, più semplicemente, abbiamo creato una risorsa il cui identikit spinge il motore a valutarla differentemente.

    Cerco sempre di trovare relazioni causa-effetto legate alle logiche che stanno dietro la natura di una pagina, più che relazioni legate alla mera presenza o assenza di elementi.

    Ad esempio, una pagina che contiene principalmente link nofollow verso risorse esterne è una pagina con un identikit chiaro: "Questa pagina non appartiene alla tipologia di pagine usate per consigliare risorse esterne agli utenti.".

    Di fronte ad un simile identikit di pagina o tipologia di pagina, viene da chiedersi quanta valenza per la risorsa linkata possa avere su quella pagina anche un link privo di nofollow.