• Super User

    Bollino di qualità : "Etica" dei servizi SEO/SEM

    Dopo svariati anni ho trovato finalmente tempo e voglia di riscrivere listini e offerte della ns società nel campo dei servizi di posizionamento e indicizzazione:

    Vorrei modificare le nostre offerte seguendo pero' un percorso etico e corretto verso il cliente ma pur sempre mantenendo un anima commerciale ...

    Nello spirito di questo forum, mi son detto ... quale posto migliore per confrontarmi con colleghi e persone competenti? 🙂 Quale dovrebbe essere un "manifesto" o una "netiquette" , insomma quali dovrebbero le "linee guida di un offerta SEO/SEM" etica e corretta? (oltre che competente, ovviamente)

    Quali sono secondo voi gli elementi che caratterizzano un offerta SEO / SEM e i relativi listini?

    Provo a dare alcuni elementi/ provocazioni/argomenti di discussione:

    • Innanzitutto il target : si possono creare offerte valide (e a basso costo) per Piccole e medie aziende? o il SEO "etico" puo' lavorare bene solo se per progetti di alto budget ????

    • i famosi 1000 motori di ricerca... non sarebbe meglio concentrare le proprie offerte di posizionamento e indicizzazione su gg, yahoo, msn, visto che tutto il resto non serve a nulla? (a parte caratterizzazioni nazionali particolari)

    • Garanzie : quali sono le migliori garanzie che si dovrebbero offrire? determinate posizioni (<10, <20, <30) oppure determinati variazioni di % di visite, oppure conversioni ??

    • Quali sono le attività che una offerta "corretta" non dovrebbe prescindere?

    **analisi iniziale **( report iniziale, analisi concorrenza, studio keyword ....)
    ottimizzazione del sito (struttura, url rewr, tag, contenuti, landing pages, ottimizzazione per lingue, .... ecc ecc)
    **"fattori esterni" **( link pop, inserimento in propri network,....)
    analisi statistiche e tracciabilità (report periodici di posizionamento, report e analisi di statistiche visite, tracciatura del roi e delle conversioni)

    Quali invece potrebbero essere le attività che la ns offerta dovrebbe sottolineare di NON FARE: no doorway, no redirect, no testi nascosti, No rischi di ban su gg, ecc ecc

    In base a quanto sopra quale la piu' giusta forma di costo: un tot iniziale e un tot annuale ? solo annuale? un tot diverso per ognuna delle attività?

    Qualcuno ha voglia di discuterne? non sarebbe una buona idea creare appunto una sorta di "manifeesto" o "linee guida" di "netiquette del seo/sem" magari patrocinata dalla comunità seo di GT ??? a cui poi ognuno è libero di ispirarsi ... che so una sorta di "bollino di qualità" in uso solo a seo/sem o seo/sem agency che la hanno sottoscritta?? 🙂


  • Super User

    Ciao nbriani,

    Bel post. 🙂

    Hai sollevato problemi di grande rilievo, e posto questioni che non hanno una risposta facile e univoca. Cerco di darti il mio punto di vista personale (semplificando molto, per brevità).

    @nbriani said:

    Quale dovrebbe essere un "manifesto" o una "netiquette" , insomma quali dovrebbero le "linee guida di un offerta SEO/SEM" etica e corretta? (oltre che competente, ovviamente)
    Innanzitutto bisogna capire che cosa si intende per "etico" e "corretto". "Etico e corretto verso il cliente", hai specificato poco sopra. In tal caso ti rispondo che, come minimo, "etica" significa per me trasparenza nel rapporto col cliente, a partire dagli obiettivi concordati fino ad arrivare, idealmente, alle tecniche utilizzate per raggiungerli: qualunque sia il modus operandi della SEO agency alla quale si affida, è importante che il cliente sia consapevole degli eventuali rischi connessi alle attività di posizionamento, e di come verrà ripartita la responsabilità nel caso qualcosa dovesse "andare storto".

    Quali sono secondo voi gli elementi che caratterizzano un offerta SEO / SEM e i relativi listini?
    Per come la vedo io, un indicatore di qualità è l'assenza di un "listino" propriamente detto. I servizi SEO/SEM sono per loro stessa natura difficilmente "pacchettizzabili": poiché non esiste un sito uguale all'altro, una soluzione adatta per un cliente può rivelarsi inadeguata o sovradimensionata per le esigenze e gli obiettivi di un altro cliente, perciò personalmente apprezzo di più chi sceglie di lavorare con un approccio consulenziale rispetto a chi propone soluzioni "mordi-e-fuggi". Offrire servizi di "posizionamento garantito entro 48 ore" per pacchetti predefiniti di parole chiave è una scelta (anche di target), come tale perfettamente legittima. A mio avviso, però, la qualità in questo campo si vede soprattutto dalla flessibilità (intesa come capacità di proporre soluzioni personalizzate), e dalla propensione a ragionare su un arco di tempo possibilmente esteso (3 mesi come minimo), tale da permettere di apprezzare e valutare il rendimento delle attività di ottimizzazione/posizionamento/advertising. Aggiungo che in questo campo i risultati più preziosi sono quelli che si vedono sul medio/lungo periodo --non quelli istantanei ma spesso altrettanto effimeri, difficilmente misurabili e di scarso valore per il cliente, che derivano dall'approccio "tutto e subito".

    • Innanzitutto il target : si possono creare offerte valide (e a basso costo) per Piccole e medie aziende? o il SEO "etico" puo' lavorare bene solo se per progetti di alto budget ????
      Credo che si possa lavorare bene indipendentemente dal budget. Lavorare con le PMI, che tipicamente dispongono di budget molto limitati per le attività di SEM, non significa necessariamente fornire servizi di bassa qualità. Tutt'altro. Anzi, forse è lavorando con budget medio-alti e/o in settori molto competitivi che diventa più difficile mantenere un approccio "etico", perché --tendenzialmente-- più remunerativo è il mercato e più "spammosi" sono i competitor coi quali ci si deve confrontare quotidianamente.
    • i famosi 1000 motori di ricerca... non sarebbe meglio concentrare le proprie offerte di posizionamento e indicizzazione su gg, yahoo, msn, visto che tutto il resto non serve a nulla? (a parte caratterizzazioni nazionali particolari)
      Questo è quello che fanno praticamente tutte le agenzie "serie". 🙂
    • Garanzie : quali sono le migliori garanzie che si dovrebbero offrire? determinate posizioni (<10, <20, <30) oppure determinati variazioni di % di visite, oppure conversioni ??
      Non esiste una risposta univoca a questa domanda: dipende essenzialmente dagli obiettivi del cliente, che possono essere in termini di branding, traffico, contatti, vendite... A seconda dei casi, saranno diverse le soluzioni proposte per il raggiungimento di quegli obiettivi, e diverse le metriche da prendere in considerazione per valutare l'efficacia e il rendimento delle attività di SEM.
    • Quali sono le attività che una offerta "corretta" non dovrebbe prescindere?
      [snip]
      L'unica attività veramente "imprescindibile" è, a mio avviso, una survey degli obiettivi strategici del cliente, per poter tarare al meglio l'offerta sulla base delle sue specifiche esigenze. Tutto il resto è conseguente. 😉

    Quali invece potrebbero essere le attività che la ns offerta dovrebbe sottolineare di NON FARE: no doorway, no redirect, no testi nascosti, No rischi di ban su gg, ecc ecc
    Se scomparire per sempre da Google è considerato un rischio accettabile dal cliente, no problem. 🙂 L'importante è, come già detto, che il cliente sia reso consapevole non solo degli eventuali rischi, ma anche delle relative responsabilità (questo anche al fine di prevenire spiacevoli "strascichi").
    In caso contrario, e per chi se lo può permettere, sarebbe un bel gesto mettere "nero su bianco" nel preventivo (e magari in bella vista sul proprio sito web) che tutti gli interventi SEO saranno effettuati nel rispetto delle [url=http://www.seoconsultants.com/search-engines/guidelines/]quality guidelines dei maggiori motori di ricerca: quale migliore garanzia e sicurezza per il cliente sapere che, male che vada, non trarrà grossi benefici dalle attività SEO, ma almeno non potrà risultarne addirittura penalizzato? 😉

    In base a quanto sopra quale la piu' giusta forma di costo: un tot iniziale e un tot annuale ? solo annuale? un tot diverso per ognuna delle attività?
    Dipende (dagli obiettivi, dal tipo di servizio, dal budget, ecc.). A seconda dei casi si può ragionare in termini di performance (click, lead, sales, ecc.) oppure quantificare un costo per la consulenza su un periodo di tempo esteso, o per il singolo intervento. Dipende. 🙂

    non sarebbe una buona idea creare appunto una sorta di "manifeesto" o "linee guida" di "netiquette del seo/sem" magari patrocinata dalla comunità seo di GT ??? a cui poi ognuno è libero di ispirarsi ... che so una sorta di "bollino di qualità" in uso solo a seo/sem o seo/sem agency che la hanno sottoscritta?? 🙂
    Personalmente nutro una certa avversità/diffidenza nei confronti dei "bollini di qualità", e per le (auto)certificazioni in genere. Detto questo, forse la sottoscrizione spontanea di una sorta di "codice etico" da parte delle SEM agency italiane potrebbe aiutare a fare un minimo di chiarezza in un settore dove oggi il cliente medio fa già molta fatica a distinguere le aziende serie dai venditori di fumo. Non so però quante di loro sarebbero disposte oggi a fare un passo del genere. Penso anche che, più di qualsiasi "bollino" o "promessa" (per quanto prestigioso sia il bollino o solenne la promessa), possa ispirare la necessaria fiducia un portfolio ricco di case history che dimostrino, alla prova dei fatti, la propria capacità di operare in maniera trasparente ed efficace per il raggiungimento degli obiettivi di business del cliente.

    La mia l'ho detta, ora dite la vostra.


  • Super User

    Vado fuori tema e vi faccio una domanda correlata. Sto anche io aiutando il nostro esperto in contratti a stilare un listino e sono assolutamente in difficoltà.

    Quello che mi chiedo e vi chiedo: ha senso essere molto specifici quando la controparte, il cliente (e parlo dei miei clienti, non generalizzo), al 99% non sa assolutamente nulla della materia?

    In questi casi, pur non condividendo, capisco chi scrive "1000 motori": per un ignorante in materia fa un certo effetto leggere quella cifra.

    E quindi mi sto chiedendo se non sia il caso di semplificare, di lasciare da parte temini quali doorway, landing e via dicendo ed essere molto generico.

    Il mio caso è particolare, perchè siamo in start up e quindi totalmente sconosciuti: siamo noi a propore ai clienti il servizio, in un solo caso ci è stato richiesto effettivamente da una persona con una certa competenza in materia.


  • Super User

    Ciao nbriani e complimenti per il thread aperto 🙂

    Non c'è poi molto da aggiungere dopo la replica di Everfluxx, che quoto pressochè in toto.
    Come è già stato delineato, un manifesto di seo etica deve prevedere:

    Etica e trasparenza contrattuale con il cliente

    Nella Seo vale il detto "Il fine giustifica i mezzi", ma i "mezzi" devono essere chiaramente comunicati, con tutti i pro e i contro, al cliente.

    Se il committente vuole un sito spam, lo si informa dei rischi del fare spam, dopodichè gli si fa un sito spam.**Se invece il cliente desidera servizi seo/sem **(il caso più comune), è implicito che tali servizi debbano essere forniti nel pieno rispetto delle guidelines dei motori di ricerca
    Ne consegue che, nel rapporto con il cliente, il SEO non è etico (come non sarebbe etico qualsiasi professionista) se non adempie agli obblighi contrattuali.

    Etica contrattuale e pre-contrattuale significa anche non fare false promesse (il "posizionamento garantito in 48 ore", i "1000 motori" , già citati) che sono chiaramente sale teasers che difficilmente trovano applicazione nella realtà.

    Etica Seo come rispetto delle Guidelines dei motori di ricerca

    Un servizio di ottimizzazione/posizionamento e search engine marketing deve offrire come principale garanzia l'assenza di rischi che le operazioni svolte a beneficio di un sito non ne causino la cancellazione (ban) dopo un certo periodo di tempo.
    Posizionare un sito nella top 10 di una serp deve essere solo un aspetto della seo. Un altro onere del Seo deve essere quello di tenerlo sù. Un sito bannato è un errore (grave) del seo. Ed è un errore che ricade pesantemente sul cliente. E che si riflette negativamente sull'intero mercato.

    Quella "diligenza del buon padre di famiglia" cui fa riferimento il Codice Civile nell'adempimento degli obblighi contrattuali, nel campo del search engine marketing viene spesso disatteso.
    Una bella riflessione su "cos'è un Contratto", sulle "cause di annullabilità e rescissione da/del contratto", sarebbe già un ottimo deterrente contro l'utilizzo di tecniche che mettano a repentaglio la visibilità del sito del cliente.

    Oltre quindi ai suggerimenti dati da Everfluxx, il manifesto, la carta dei servizi, la netetiquette della seo etica , dovrebbe prevedere una forma standard di contratto approvata da chi aderisce al manifesto, da modificare in base al singolo caso, ma che tenga fisse le clausole che fissano la responsabilità del seo (rispetto delle guidelines, diligenza del buon padre di famiglia....)

    Quanto alla fattibilità del progetto "Bollino di qualità", ho forti dubbi sinceramente. Una sorta di certificazione unificata o la si fa bene o resta un bollino in più da apporre al proprio sito, tra quelli del W3C e dei social bookmarks.
    Persino nei franchising, i franchisor hanno perennemente problemi con i franchisee, pur con carta servizi e direttive firmate e controfirmate. Un "manifesto" che si affidi alla semplice volontarietà dei partecipanti non avrebbe credibilità.
    L'assegnazione di un bollino di qualità dovrebbe essere anticipata da un controllo diretto e un minimo continuativo del modus operandi del seo (come avviene per la ISO 9001, insomma). Inoltre come vigilare sull'operato dei seo aderenti? E in caso di spam?....

    E' una bella idea, lo dico sul serio. Ma se non è supportata dal reale desiderio dei seo di essere riconosciuti come professionisti seri non ha futuro.

    my 2 cent

    Cordialmente,
    Stuart


  • Super User

    Per prima cosa grazie ragazzi, speravo proprio potesse iniziare questa discussione prima o poi....l'avevo in testa da tempo, ma penso sia il posto e il momento giusto.

    La mia idea di partenza è: si fa un gran parlare di questo mercato (servizi seo/sem) come di un mercato abbastanza immaturo, almeno qui in italia, si sottolineano spesso e a ragione offerte a dir poco esilaranti se non quando truffaldine di varie e svarieta seo agency , si critica spesso l'improvvisazione (tipica di un settore giovane) , senza tener conto poi che la materia è molto complicata (commercialmente parlando) e si presta a variegate (anche qui per non dire di peggio ) aspettative e considerazioni da parte dei clienti (quoto catone 😄 ) ...

    Ecco perchè se potessi scrivere in fondo alla mia offerta qualcosa tipo: " **caro cliente, questa offerta si basa sulle Guidelines SEO/SEM della "GT seo italian associations" ( 😄 ) di cui puo' leggere il "manifesto" qui. **(link, magari ad un forum gt con manifesto in rilievo e moderatori a disposizione) "

    Non sarebbe una buona idea? o forse un po' utopistica...almeno invece di parlare sempre male dell'etica o non etica degli altri cominceremmo noi a mettere qualcosa nero su bianco in questo bistrattato settore!

    Poi senza bisogno di controlli o chi sa che... il cliente avrà semplicemente (se vorrà informarsi / verificare) qualcosa "da leggere" come verifica esterna all'offerta ricevuta... e la SEO agency una sorta di "certificazione di qualità" non tanto sulla qualità del lavoro (quello è troppo difficile da certificare/controllare) ma ALMENO SULLE MODALITA' DI PRESENTAZIONE E SULLE CARATTERISTICHE DELL'OFFERTA....

    Io non penso che sia davvero cosi' difficle da adottare...

    Esempio di punti GENERALI che dovrebbe contenere "il manifesto" (è solo un accenno a seguito dei primi interventi sul thred di Stuart, **Everfluxx **e Catone)

    • MOTORI - i motori su cui lavoriamo sono gg, msn , yahoo (a meno di casi particolari) .. queste le ultime statistiche di utilizzo motori ecc ecc

    • RISCHI e "PERICOLI" - i nostri servizi seguono le guidelines dei suddetti motori (+ breve spiegazione), eventuali eccezioni sono obbligatoriamente descritte e dovranno essere sottoscritte dal cliente... ecc ecc

    • DURATA del SERVIZIO - le attività prevedono l'ottenimento di certi obiettivi iniziali nel medio periodo e di certi altri per tutta la durata dell'offerta (nel senso garantiamo un obiettivo e il suo mantenimento nel tempo) ecc ecc

    • GARANZIE - le garanzie devono essere legate al raggiungimento di specifici obiettivi in termini di Posizionamento sui motori (??), aumento delle visite (??), ROI e conversioni (??)

    • ATTIVITA' - le attività garantite dovranno essere:
      analisi iniziale ( report iniziale, analisi concorrenza, studio keyword ....)
      ottimizzazione del sito (struttura, url rewr, tag, contenuti, landing pages, ottimizzazione per lingue, .... ecc ecc)
      "fattori esterni" ( link pop, inserimento in propri network,....)
      analisi statistiche e tracciabilità (report periodici di posizionamento, report e analisi di statistiche visite, tracciatura del roi e delle conversioni)

    • RESCISSIONE DEL CONTRATTO : se vengono meno almeno uno dei punti di cui sopra (in particolare: RISCHI, GARANZIE, ATTIVITA' ) è prevista la rescissione immediata e consensuale del contratto... (o qualcosa del genere...)

    • INTERRUZIONE DEL SERVIZIO - qui un punto su cui mi piacerebbe avere altri pareri: quando si interrompe il servizio ..il cliente rimane con la gran parte del lavoro fatto o il "SEO" dovrebbe/potrebbe anche impostare tutto il suo lavoro in modo che quando il cliente interrompe "perde tutto" ??

    lascerei fuori ogni accenno a prezzi e costi del servizio....

    ecco solo alcuni esempi, comunque a prescindere dal manifesto ufficale o meno, (aspetto secondario del thred) quali altri elementi dovrebbero caratterizzare , secondo voi , una proposta corretta?


  • User Attivo

    Per prima cosa :"Ciao nbriani forse non ti ricordi di me al raduno, ma io mi ricordo della grappa che mi hai offerto alla fine 😄 "
    Ti dico anche la mia in veste di autocliente nel senso che io posiziono soltanto miei siti o di amici stretti perchè con il tempo che ho a disposizione ho già saturato la macchina a disposizione (ME) 😄

    Sono uno quasi ing. meccanico/gestionale con molte esperienze di gestione-marketing ed ho una visione molto ampia di internet essendone un utilizzatore a 360°.Su queste premesse ti dico una cosa: quando decido di fare un sito la prima cosa che faccio è quella di entrare nella mentalità di utenti "tipo" e per quello sfrutto i miei amici, mio fratello lol etc. (questo naturalmente per siti con target commerciali e non specialistici).

    Rispondo quindi ai tuoi quesiti:

    themonsterCliente vuole le seguenti cose:
    parole semplice in quanto non capisce molto di posizionamento etc. quindi ai paroloni seo sem termini inglesi etc preferisce un impatto brutale diretto : "aumenta i tuoi visitatori, i tuoi clienti, i tuoi guadagni"
    A cui fa seguito una domanda ( e qui non concordo con voi sul non parlare di guadagni, almeno per gli utenti medi e non le grandi ditte che si affidano già a web agency):"si ma quanto mi costa?io non capisco nulla e di quello che non capisco non mi fido. Se costa poco una prova la farei anche."

    Ecco quindi l'esigenza di "offrire" un servizio base alemno per coprire l'enorme settore di massa: "prova il nostro piano sponsor base, aumenteremo i visitatori al tuo sito, gli acquisti (che poi è l'unica cosa che tmcliente comprende) a partire da...
    Per me è basilare, sempre se voglio coprire una clientela MEDIA di venditori online e non.

    Giro spesso in questo forum e sento parlare di statistiche, key etc., ma sono un po' controcorrente in quanto per me alla fine al cliente MEDIO interessa una sola cosa: i clienti ve i guadagni e non gli frega minimanente delle key per cui è primo : non gli interessa sapere che è primo come acquari, lui vuole vendere gli acquari.

    Con questo cosa voglio dire: un seo deve gestire lui il cliente, deve guidarlo e acquistarne la fiducia per aumentare i guadagni dei clienti e così anche i suoi e nel contempo aumentare il suo parco clienti con il passaparola dei clienti fidati.

    IL MIO PENSIERO SI SINTETIZZA IN QUESTO : IL SEO DEVE ESSERE AL PARI DI UN BROKER DI BORSA : io affido ad una persona dei soldi e voglio che me ne tornino d+. Il broker mi può dire quello che vuole tanto non capisco una mazza di covered warrant, scalate, inflazione deflazione, speculazioni etc, so solo che se alla fine se mi torna qualcosa, iogli affiderò un capitale maggiore e magari parlerò di lui ad un amico.
    Se mi porta via i soldi, non solo ha perso un cliente, ma sicuramente io parlerò di lui ai miei amici ;).
    Ci saranno enti esterni, guerre mondiali, torri abbattute che hanno portato al crollo in borsa... beh al cliente non interessano le giustificazioni.

    Con questo ho sintetizzato quello che per me vuole un cliente di una web agency, anche se ci sono moltissime considerazioni da fare e li entra in gioco la flessibilità di cui si parla.

    Per i punti da te richiesti:

    • MOTORI - la frase : ti inseriremo nei migliori motori di ricerca: Google, Msn, Yahoo, Virgilio, Arianna... va benissimo. Per l'accaparramento di un cliente medio quei nomi fanno scena, anche se alla fine il cliente vuole i fatti.
    • RISCHI e "PERICOLI" riportando l'esempio del broker : potrai anche trattenerti il compenso anche in casi negativi di posizionamento, ma il risultato sarà che identico a quello del broker. (anche se non è stata colpa tua la mancanza di successo)

    -DURATA del SERVIZIO- questa è una clausula molto particolare... il cliente vuole tutto e subito, quindi è bene chiarire subito che il posizionamento è un investimento a medio termine dai seimesi ad un anno.

    -GARANZIE- ATTIVITA' - per me si possono racchiudere in utenti "veri" che arrivano al sito. MI spiego meglio : io vendo acquari la prime cose che faccio dopo avere cacciato soldi per posizionamento (che io venditore di acquari vedo come un sinonimo di pubblicità in internet e inserisco quella spesa in spese pubblicitarie) è se dopo il tempo promesso (ma anche dopo il primo giorno che ho cacciato i soldi lol)il mio counter sale in maniera vertiginosa rispetto a prima, poi vedo se aumentano le vendite online al mio negozio, vedo se qualcuno mi telefona e compra grazie ai numeri di telefono presenti sul sito etc.
    Alla fine :"azz quel tizio ha aumentato le mie vendite, mi ha mandato anche un report su come mi cercano i miei clienti,sai che faccio rinnovo e do uno sguardo a questi report.
    "azz stu strunz si è fottuto tot euro, mi ha preso per fesso, ora lo chiamoe mi sente. lo dirò al mondo intero che è un pezzo di merda, anche ai marziani lo dirò.

    Come ho più volte detto guardatemi come un utente libero di esprimersi su questo forum che dice le cose che pensa. Non ho le capacità ne la presunzione di argomentare su materiale tecnico con gente del calibro di stuart o similia, ma so che su questo forum anche da un ragionamento si possono trarre buoni contenuti e quindi da un mio pensiero posso nascere critiche costruttive.
    saluti themonster


  • User Attivo

    Piccolo contributo 🙂

    Io partirei col definire il cliente target. Piccoli clienti voglio certe cose, grandi clienti ne vogliono altri. Pensare di poter servire bene gli uni e gli altri è folle. Si finisce per non avere ordini dai primi e dai secondi. Chi ha grandi clienti, spaventa i piccoli. Chi ha piccoli clienti, non interessa ai grandi.

    Fatta questa scelta, la seconda cosa è il linguaggio. Piccoli e grandi clienti parlano usando linguaggi completamente diversi. Va tenuto conto nella scrittura dei testi. Parlare di brand protection ai piccoli clienti, non solo non ha senso, ma addirittura può spaventarli perché ritengono che la tua azienda sia troppo grande, che sia interessata solo ai grossi, che non darai loro la giusta attenzione perché sono piccoli, ecc. ecc.
    Verificato negli anni moltissime volte 🙂

    Per quanto riguarda gli aspetti di struttura del listino, vale la stessa regola.

    Io proporrei l'elencazione di una serie di servizi che sei in grado di erogare, chiarendo bene, però, che non si tratta di un'offerta. Il progetto viene poi composto, di volta in volta in base alle necessità del cliente.
    Nessuna cifra può essere data (salvo la tariffa giornaliera di un intervento, ma non credo che stiamo parlando di questo), senza aver sentito il cliente al telefono (la email non basta).
    I testi, quindi, devono essere fatti per invogliare la richiesta di contatto per l'approfondimento, non per dare la sensazione che ci sono già delle soluzioni pronte.

    My two cents


  • Bannato Super User

    Ciao Nicola

    Ho trovato il tuo 3d solo pochi minuti fa e fra parentesi non ho ancora terminato la lettura. Molto interessante conto di postare nei prossimi giorni !

    🙂


  • Super User

    Complimenti a nbriani per il topic...interessantissimo

    @Stuart said:

    Oltre quindi ai suggerimenti dati da Everfluxx, il manifesto, la carta dei servizi, la netetiquette della seo etica , dovrebbe prevedere una forma standard di contratto approvata da chi aderisce al manifesto, da modificare in base al singolo caso, ma che tenga fisse le clausole che fissano la responsabilità del seo (rispetto delle guidelines, diligenza del buon padre di famiglia....)

    Ragazzi credo che la forma standard di contratto di cui parla Stuart sarebbe un bel progettino da portare avanti per contribuire a rendere l'attività SEO/SEM qualitativamente affidabile....se vi va io sono pronto a dare un mio modestissimo contributo 😉


  • Super User

    @TheMonSter said:

    ...Con questo cosa voglio dire: un seo deve gestire lui il cliente, deve guidarlo e acquistarne la fiducia per aumentare i guadagni dei clienti ....
    IL MIO PENSIERO SI SINTETIZZA IN QUESTO : IL SEO DEVE ESSERE AL PARI DI UN BROKER DI BORSA : io affido ad una persona dei soldi e voglio che me ne tornino d+.

    Non sono molto d'accordo con la tua linea di pensiero... anche se è vero che nella stragrande maggioranza dei casi, il cliente NON ha ben chiaro cosa esattamente gli "stai facendo" , questo non è un buon motivo, a mio giudizio, per non avere una chiara offerta, corretta e condivisa proprio nelle sue modalità di attuazione (oltre che negli obiettivi).

    Il paragone del Broker di borsa che hai fatto è calzante per capire a cosa mi riferisco: il broker che ha investito tutti i risparmi di una vita di un povero pensionato con poca propensione al rischio sui Tango Bond argentini, probabilmente ha fatto tutto legalmente, ha fatto firmare contratti inappellabili, eppure è eticamente , a mio giudizio, UN CRIMINALE che meriterebbe 10 anni di galera....

    Cio' che intendo è che non ci vuole nulla a realizzare una offerta commercialmente "appetibile" , formalmente anche corretta ma eticamente truffaldina.... ad esempio quando si propone come "garanzia soddisfatti o rimborsati" il raggiungimento di almeno xx posizionamenti su i 20 motori indicati per 10/20 keyword scelte... si fa una operazione "corretta" magari commercialmente interessante ma ETICAMENTE scorretta dato che si "dimentica " di far sapere ai propri clienti che quei xx posizionamenti potrebbero essere ottenuti su Altavista, lycos e aol .... e quindi non "servire" praticamente a nulla...

    @fradefra said:

    Io partirei col definire il cliente target. Piccoli clienti voglio certe cose, grandi clienti ne vogliono altri. Pensare di poter servire bene gli uni e gli altri è folle. Si finisce per non avere ordini dai primi e dai secondi. Chi ha grandi clienti, spaventa i piccoli. Chi ha piccoli clienti, non interessa ai grandi.

    Fatta questa scelta, la seconda cosa è il linguaggio. Piccoli e grandi clienti parlano usando linguaggi completamente diversi.

    Verissimo. Non è pensabile avere una "modalità di offerta" unica per grandi e piccoli clienti. Daro' una linea precisa in tal senso ...sono d'accordo... anche se sono convinto che il Target, verrà individuato piu' dal "contorno" che dalla sostanza... dove per contorno intendo il livello della mia società, la mia forma di comunicazione, il materiale che preparero' , il sito web, il portfolio clienti, il prezzo, .... ecc ecc. Fino a che nel mio Blog non raccontero' dei miei viaggi al SES di NEw York o della mia sede a San Francisco sarà dura alzare troppo il target ! 😄 Condivido anche quando dici di avere un "listino" (nel senso di lista di attività) da comporre in base alle necessità del cliente... penso proprio di fare qualcosa del genere (ho pure una esigenza specifica di rapporti con rivenditori da facilitare...)

    Ma una cosa è la mia offerta nella specifico, la brochure che preparero' , il listino relativo ecc ... una cosa potrebbe essere invece definire delle linee generali su cui ogni diversa offerta poi verrà costruita in base alle esigenze di comunicazione mie, tue, del free lance professionista SEO autodidatta o di affermate società SEM/SEO come admaiora, Sems ecc (cito a solo titolo di esempio).....

    Mi piace molto ad esempio l'idea di citare le guidelines dei motori, (regola "Etica") che potrebbe valere per ogni livello di offerta, no? e cosi' come mi piace pure l'idea di specificare eventuali rischi nell'affrontare attività contrarie e quindi farle sottoscrivere chiaramente, mi piace l'idea di prevedere sempre obiettivi misurabili e relative garanzie (dove posizionamenti , dove aumenti di visitatori unici/conversioni), mi piace l'idea di una analisi e reportistica periodica dei risultati ...... ecc ecc insomma le regole di base di un correto approccio alla attività SEO / SEM ..

    ... è davvero solo utopia? in fondo una "linea guida" , una "netiquette" è tale solo se condivisa... nessuno potrà farlo da solo, no? tanto vale parlarne.. 🙂

    Su [url=http://www.sempo.org] SEMPO associzione internazionale a cui sono associate alcune note aziende anche italiane e che si occupa in prevalenza di "education" e promozione del settore , quando si tratta di rivolgersi al potenziale cliente dei loro associati, si guarda bene dal trattare, regolare o descrivere le differenti tecniche "piu' o meno aggressive" e dedica un breve ma interessante articolo su [url=http://www.sempo.org/learning_center/articles/choosing_a_search_engine_marketing_firm/] "Come scegliere una azienda SEM" ... questi gli elementi chiave (che sintetizzano estremamente i concetti che stiamo discutendo) :

    TRUST ( FIDUCIA!)
    When selecting an SEM company, you are first and foremost establishing a business relationship, and successful relationships are built on trust

    Which Services? (quali servizi?)
    *Search engine marketing includes a variety of methods that can increase a web site's visibility in search engines. Before choosing an SEM company, it's imperative to know which one(s) you need. *

    Know Your Risk Comfort Level (Conosci il tuo livello di rischio... come il broker! 🙂 )
    There are many ways to optimize a web site for search engine success. Some methods are more aggressive than others...

    Executing an SEO Plan (la presenza di un Piano dei lavori)
    ...

    Measuring Success (Misura il successo!)
    It's up to you to determine the goals and definition of success for your SEM project.


  • Moderatore

    @fradefra said:

    Chi ha grandi clienti, spaventa i piccoli. Chi ha piccoli clienti, non interessa ai grandi.

    Ho tantissimo rispetto di te Fra, ma non credo di rispecchiarmi al 100% in quello che dici...

    Il motivo è che penso sia un discorso di "elasticità di offerte"... è verissimo che non puoi proporre lo stesso servizio SEO a grandi e a piccole aziende, ma IMHO è pur vero che, per poter arrivare a diventare partner commerciale di Pirelli Re Franchising devi passare prima per il posizionamento del sito del salumiere sotto casa per "farti le ossa" (spero sia chiaro il concetto 😄 )

    Ovvio, non è una cosa necessaria, perchè lavorando per una grande e quotata società (admaiora, lo studio, sems, ...) acquisti il tuo nome e, qualora un giorno volessi aprire una agenzia tua, puoi portarlo dietro e partire un gradino più su...

    IMHO...


  • User Attivo

    @sitionweb said:

    ...
    Il motivo è che penso sia un discorso di "elasticità di offerte"... è verissimo che non puoi proporre lo stesso servizio SEO a grandi e a piccole aziende, ma IMHO è pur vero che, per poter arrivare a diventare partner commerciale di Pirelli Re Franchising devi passare prima per il posizionamento del sito del salumiere sotto casa per "farti le ossa" (spero sia chiaro il concetto 😄 )

    ...
    IMHO...

    Beh, sono d'accordo su questo. Quando dicevo che bisogna pensare ai piccoli o ai grandi, non intendevo che scelto uno, si rinuncia all'altro.
    Quello che volevo dire è che la Comunicazione e la struttura devono essere pensate per una delle due ipotesi. Chiaro è, che se lavori per i piccoli, un po' alla volta aumenterai il tiro e man mano che aumentano i clienti grandi, modifichi struttura e offerta.
    Il punto non è quello che vorremo fare noi, ma quello che i clienti ci faranno fare.
    Si può anche avere una offerta versatile e adatta a piccoli e grandi, il punto è che i grandi quando vedranno che noi lavoriamo principalmente per i piccoli, difficilmente ci sceglieranno.
    Siamo quindi costretti a salire un po' per volta, ed ogni scalino costerà rischi, insuccessi e bagni di sangue.

    Nbriani, non è un'utopia realizzare un'offerta etica, oltre che corretta, così come è possibile prevedere una lista di servizi chiara e progetti che si ispirino alla qualità nel tempo. C'è chi lo ha fatto e se qualcuno lo ha fatto, altri lo possono fare. Insisti e vedrai che arriverai. Ovviamente, facendolo perderai qualche opportunità perché purtroppo a volte i clienti hanno altre idee, ma a volte nella vita bisogna scegliere...


  • Moderatore

    @nbriani said:

    Mi piace molto ad esempio l'idea di citare le guidelines dei motori, (regola "Etica") che potrebbe valere per ogni livello di offerta, no? e cosi' come mi piace pure l'idea di specificare eventuali rischi nell'affrontare attività contrarie e quindi farle sottoscrivere chiaramente, mi piace l'idea di prevedere sempre obiettivi misurabili e relative garanzie (dove posizionamenti , dove aumenti di visitatori unici/conversioni), mi piace l'idea di una analisi e reportistica periodica dei risultati ...... ecc ecc insomma le regole di base di un correto approccio alla attività SEO / SEM ..

    ... è davvero solo utopia? in fondo una "linea guida" , una "netiquette" è tale solo se condivisa... nessuno potrà farlo da solo, no? tanto vale parlarne..

    Penso possa essere una cosa che permetta di dare un qualche ordine al settore SEO...

    Un codice etico ritengo acquisti fiducia da parte dell'utente...

    IMHO non credo sia un'utopia... basta volerlo 😉


  • Super User

    Riuppo questo post dell'anno scorso... perchè nel frattempo qualcuno si è mosso...

    image

    http://www.bruceclay.co.uk/ethics/italiano_web_ethics.htm

    Ecco la versione italiana del codice Etico SEO della Bruce Clay , nota azienda Seo/Sem con tanto di "bollino di qualità" 😉

    Che ne pensate?

    :ciauz:
    Nicola


  • Community Manager

    Sarebbe interessante sapere se il cliente è tutelato legalmente da un bollino del genere 🙂


  • Super User

    @nbriani said:

    Ecco la versione italiana del codice Etico SEO della Bruce Clay , nota azienda Seo/Sem con tanto di "bollino di qualità" 😉

    se N aziende si mettono d'accordo per creare un codice etico SEO, mi va bene e mi sembra interessante.
    se UNA azienda fa un codice etico suo, per quanto condivisibile, non vedo perché dovrei aderire (se non per alzargli quel misero PR2 in home, s'intende).


  • Super User

    Rinnovo la mia disponibilità al progetto 🙂