• User Attivo

    Ciao Low e ciao alle Colleghe 🙂

    @Low:

    Il modo di fare SEO sta cambiando, molto grazie a te che ci hai guidato e a Giorgio che ci ha dato la possibilità di studiare.

    Ti chiedo: secondo te, quanto il concetto di TrustRank, a pari di altri fattori interni di sviluppo, sarà a breve uno dei fattori più importanti per valutare un link e quanto peso avrà nell'ordinamento dei risultati ?


  • Super User

    @Gianbi said:

    Per LOW: nel META NAME="keywords" in base alla tua esperienza è importante inserire keywords singolari e plurali, composte e combinate?

    Dipende dai contenuti della pagina.

    In passato era consigliato fortemente inserire esclusivamente termini presenti anche nel testo della pagina.

    Oggi le cose sono un po' cambiate, per due motivi:

    1. Praticamente nessun motore di ricerca dà peso consistente al contenuto del meta tag keyword ai fini di un beneficio per la posizione.

    2. Molti motori espandono un termine includendo sinonimi, plurali e varianti. Pertanto anche se dessero molto peso al contenuto di quel meta tag avrebbe senso inserire anche termini correlati.

    E' meglio o indifferente:

    1. META NAME="keywords" CONTENT="casa, letto, disponibile"
    2. META NAME="keywords" CONTENT="casa con letto disponibile"
    3. META NAME="keywords" CONTENT="casa con letto disponibile, case con letti disponibili, letti disponibili in casa, casa, letto, disponibile"

    Il primo è utile se punti sulle singole parole, il secondo se punti alla keyphrase, il terzo è un po' come il secondo, ma più ne metti e meno hanno senso.

    Detto ciò, rimango sempre del parere che parlare dei contenuti del meta tag keywords nel 2006 sia a dir poco anacronistico. 😉


  • Super User

    @sitionweb said:

    Sono quelli già noti (PR, link a tema, ...) o ce ne sono altri "arcani" 😄

    I fattori arcani sono tanti! 😄

    Solo analizzando bene quali link valgono di più e quali valgono meno (in generale, sul Web), io credo che verrebbero fuori delle risposte interessanti. 🙂


  • User

    @uMoR said:

    Per le Colleghe:

    • dopo quanti accessi unici potete ritenere una campagna adwords soddisfacente per trarre conclusioni ? So bene che in certi settori una manciata di unici hanno molto più valore che molte centinaia in altri settori, però dopo quanto constatate la validità o meno di una campagna adwords ?

    Come tu stesso sostieni, non è possibile determinare un valore a priori senza considerare il settore della campagna e senza entrare nel merito di cosa si intenda per "campagna soddisfacente".
    A volte qualche centinaio di accessi può essere sufficiente, a volte svariate migliaia non lo sono.

    In ogni caso nella valutazione dell'efficacia di una campagna è bene valutare i risultati non tanto in termini di impression e click veicolati quanto in termini di tassi di conversione e relative variazioni 😉


  • User

    @petro said:

    Buonasera, Colleghe di Low.
    Ho una domanda per voi sulle Landing Page:

    siamo d'accordo sul fatto che la Landing Page debba essere quanto più possibile chiara e focalizzata sul tema trattato per sfruttare il valore del click ricevuto.
    Ma è proprio vero che la migliore landing page è fatta di puro testo nero su fondo bianco, con grandi titoli in rosso e al massimo due o tre immagini?
    Una landing page non può anche essere un filino più gradevole di un testo presentato praticamente senza stili (chiaramente senza che la grafica distragga il lettore)?
    Qual è la lunghezza ottimale del testo di una landing page? Ho visto pagine lunghissime che ripetevano più volte gli stessi concetti: li rafforzano, o annoiano chi legge?

    Infine, potreste fare qualche esempio concreto (con link) di quelle che ritenete landing page fatte a regola d'arte? (magari citando le keyword su cui puntano).

    Grazie 🙂
    Maurizio

    A questa posso rispondere io.
    Di norma non è sufficiente che un utente arrivi sulla landing ma l'obiettivo è che compia un'azione (un'iscrizione, un'acquisto, ecc). La landing page non deve quindi essere focalizzata sul tema trattato ma sull'azione che si desidera l'utente compia.
    Non è vero che non ci sia margine per la creatività e la grafica, ma ci sono alcune regole da tenere a mente:

    • testo scuro su fondo chiaro è il più facile da leggere
    • le informazioni principali e la call to action devono essere disponibili all'utente senza che debba scrollare, può starci del testo più lungo ma la call to action deve essere sempre visibile.
    • poche immagini, pochi colori, all'utente deve essere chiaro a colpo d'occhio (di più non vi dedica) qual'è il prossimo passo/click.
      Il tutto va ovviamente costruito attorno a:
      -il target di riferimento
      -i benefici (attenzione: benefici non caratteristiche) del prodotto

    :ciauz:


  • User Attivo

    Buonasera a tutti e complimenti per l'iniziativa, io volevo porre una domanda alle Colleghe.
    Siccome gestisco varie campagne adwords riscontro giornate in cui la media dei click è il costo in generale si innalza parecchio fuori dalla media e anche il tasso di conversione si riduce di parechcio, io penso sia frutto del click fraud.

    Avete un modo per riconoscerlo?

    Io ho sviluppato un pò di tool, ma la sicurezza al 100% non la ho. Voi cosa usate per prevenirlo (se è possibile farlo) o quantomeno per rilevarlo ?

    Grazie
    Tony.


  • Super User

    Rinzi:

    esiste correlazione tra risultati organici e AdWords ?

    AdWords no (a meno che un big spender non sia riuscito a corrompere qualcuno abbastanza potente da modificare le SERP 😄 ).

    AdSense sì, ma solo per quanto riguarda l'indicizzazione, non il posizionamento.

    Bisogna tener conto che ormai i diversi crawler (Googlebot, Mediapartners, ecc.) possono passarsi le pagine tra loro, invece di scaricare separatamente le pagine.

    Isidoro81:
    1- Struttura Interna del sito e distribuzione del pr su un domino

    Vorrei sapere quale è la struttura preferibile per un portale web (es. sottocartelle o sottodomini?) e se è
    preferibile inglobare in una cartella argomenti affini (migliora la tematizzazione?).

    Indirizzi lunghi ma tematizzati oppure corti? (es. http://www.portale.com/localita/tipo/tipo-localita.htm
    va bene?)

    Una precisazione: la distribuzione del PR non cambia in funzione delle cartelle ma solo in funzione dei link.

    Per quanto riguarda gli indirizzi lunghi, non esagererei con i trattini

    Per MSN conta ancora quanto la keyphrase cercata combacia con uno dei livello della directory.

    Vorrei sapere qualè è il metodo migliore per realizzare un network di domini (es. siti satelliti linkati fra
    loro, ognuno con un suo valore e popolarità, e tutti che linkano il padre va bene?)

    Realizzare un network decente non è cosa da poco e con una sola risposta non posso spiegare cosa conviene più di altro.

    Posso dirti che eviterei l'interlinking pesante tra i siti satellite e ti consiglio di dare massima priorità ai backlink di ciascuno dei siti satellite, ognuno promosso a sé in modo che riceva link da siti differenti rispetto a quelli che linkano gli altri siti satellite.

    Per la politica di scambio link io utilizzo link immersi nel testo in pagine dedicate e contestualizzate con
    il sito che andrò a linkare

    Eccellente. 🙂

    1. low: quanto è vera l'affermazione "il db di google.com anticipa il db di google.it".

    Hmm... non so bene come interpretare il tuo "anticipa". In particolare vorrei capire se ti riferisci all'index o agli altri database che contengono informazioni diverse (grafi del web, clusters, ecc.).

    In linea di massima ci sono informazioni e contenuti che passano dal .com al .it e ce ne sono altre di interesse solo per il .it, che il .com non possiede.

    Ma sto semplificando molto.


  • User

    @nelli said:

    ciao low
    ciao colleghe

    per le colleghe.. quando fate una campagna mktg quanto vi affidate alla "scienza" e quanto all'intuito?? voi ieri avete parlato di brainstorming ed esperienza.. ma quindi alla fine per fare bene questo lavoro bisogna esserci portati?
    quanto studiate la concorrenza?

    Ciao Nelli,
    l'intuito ma soprattutto l'esperienza unita ad una visione strategica oltre che operativa delle logiche promozionali di un prodotto/servizio sono alla base del nostro lavoro quotidiano.

    Avere una mentalità analitica ma allo stesso tempo creativa aiuta, eccome 😉

    Studiamo la concorrenza italiana ed estera, oltre che in generale il contesto del marketing e della comunicazione on e off line, ma soprattutto dedichiamo parte delle nostre energie ad un aggiornamento costante sul mondo del SEO/SEM e sull'evoluzione dei nostri strumenti di lavoro.

    Cogliamo l'occasione per ringraziare Giorgio di mettere a disposizione dell'intera comunità uno spazio di confronto tanto stimolante come quello del forum 🙂


  • Super User

    Vi sono tipologie di settori o di argomenti che portano i motori di ricerca ad una piu' celere indicizzazione (a prescindere dal fatto che siano su siti autorevoli, abbiano buoni BL, ecc.) delle nuove pagine?
    Ad esempio all'indomani di una catastrofe naturale o di un altro grosso evento le pagine che parlano di quell'argomento finiscono in una sorta di corsia preferenziale?


  • Super User

    @petro said:

    Ma potrebbe essere una strategia valida quella di ottimizzare alcune pagine con contenuto filtrato e ricombinato in funzione di keyword secondarie, e sperare che quando qualcuno cerca chiave presente nel mio testo AND chiave secondaria specifica della pagina filtro arrivi su questa pagina secondaria che riorganizza i contenuti; oppure è meglio lasciar vedere al motore "un testo, un documento" ed escludere queste pagine-filtro dall'indice?

    Conviene crearle e lasciare che sia il motore a decidere se sono duplicate o meno. In più di un motore, si tratta di un metodo che funziona. Non mi aspetterei risultati eccezionali, in futuro.


  • Super User

    @uMoR said:

    Comincio con una domanda io per LowLevel:

    • abbiamo visto ieri come la geolocalizzazione di dominio\ip\server sia fondamentale, tanto quanto i dati statistici delle toolbar, i backlink e la presenza in dmoz (principalmente per una questione di TR).

    Detto questo, reputi che un "forzare" i parametri delle toolbar tramite AdWords possa essere conveniente per un boost iniziale ?

    Non posso dire molto su questo argomento, se non il fatto che personalmente cercherei una soluzione alternativa al traffico proveniente da AdWords.


  • Community Manager

    Grazie mille per i complimenti, che giro direttamente ai Moderatori ed agli utente che hanno apprezzato lo spirito di condivisione 🙂

    Vi faccio una domanda, Colleghe di Low.

    Al SES sono intervenuto facendo una domanda a chi aveva affermato che in Germania gli utenti si fidano di più dell'E-commerce e più in generale degli acquisti online.

    A parte la cultura Italiana, abituata alle bufale, quanto incidono quelle Landin Page che vediamo?

    Cioè mi spiego meglio. Navigando mi trovo sempre più spesso a siti di E-commerce con schede prodotto davvero carenti che non invogliano proprio all'acquisto e/o a compiere una determinata azione.

    Secondo il vostro parere, quanto il Web Marketing in Italia viene applicato realmente? Come siamo messi? 😄 (ogni settore è diverso...ma un quadro generale? :D)

    Visto che avete una grande esperienza in molti settori, in quale settore secondo voi si ha un occhio di riguardo in più verso il Web Marketing?


  • Super User

    @positano said:

    Siccome non credo (mia convinzione personale) che i terzi livelli free - stile altervista & C. - non sono ancora tramontati per la spinta che potrebbero dare ad un sito, chiedo a te la tua impressione su questo - sono ancora validi? Se si quale differenza tra quelli Italiani e quelli USA.

    Dipende tutto da quanto è "forte" il sito che sta sul dominio di secondo livello.

    Lascerei perdere i sottodomini dei free hoster: non si otterrà un boost solo perché si tratta di un sottodominio.

    Forse il discorso si pone in maniera leggermente diversa per i siti molto grandi e popolari; il problema è che la teoria vorrebbe una cosa (nessuna influenza di un sottodominio, tutto dipende dai link e dai server/ip su cui i sottodomini sono ospitati) mentre la pratica alcune volte ne ha mostrata un'altra.

    L'unica cosa che posso fare è comunicarti questa incongruenza. 🙂


  • User Attivo

    Per le colleghe:

    se doveste consigliare un'apprendista webmarketer, come ordinereste questi "investimenti" (in ordine di importanza)?

    • stage in Italia (in che tipo di azienda?)
    • stage all'estero (dove?)
    • lettura libri e guide
    • frequentazione di forum & blog di settore
    • progetti personali

    Se non volete fare una classifica, in generale, come consigliereste di muoversi?


  • Super User

    @must said:

    1. i motori di ricerca guardano le kw negli url?

    Molto poco.

    MSN di più, Google solo se non trova risultati decenti basandosi sugli altri fattori principali (testo nella pagina e link).

    1. i motori di ricerca usano i meta tag? a che scopo?

    Sì, a scopi principalmente di usabilità nei confronti degli utenti che fanno ricerche (mostrando il contenuto del meta tag description, se conviene) e a scopi di antispam.

    1. ha un senso il concetto di keyword density? perchè è tanto guardato dai webmaster?

    La keyword density, ovvero in che percentuale un termine appare su una pagina, non ha alcun senso ai fini del posizionamento.

    Però ha senso il concetto di term weighting, ovvero il peso che i motori attribuiscono ai termini in base a formule del tutto differenti rispetto ad un semplice calcolo di percentuale.

    E' tanto guardato dai webmaster perché è facile da capire, presumo.

    1. se un webmaster squattrinato oggi volesse fare un sito con l'obiettivo di diventare il #1 di un settore redditizio, su cosa gli converrebbe puntare? 😄

    Un prestito per acquistare un sito già piazzato. 😄

    1. quanti e quali modi ci sono per penalizzare un sito avversario?

    Hmm.. ne conto cinque o sei su Google. Ma ci vogliono volte risorse e non è banale.

    1. com'è e come sarà l'ecommerce in italia?

    Qui LeColleghe ne sanno molto più del sottoscritto. 🙂

    1. chi è LaCollegaPreferitaDiLow?

    Quando passi di nuovo da Milano e ti fermi per un aperitivo te la presento. 😄


  • User Attivo

    Domandina per Low:
    con certi accorgimenti, un sito singolo può posizionarsi bene su serp anche abbastanza competitive.
    Ma per le altre, quelle serp gigantesche da un miliardo di risultati e oltre (key singole come "windows", "water", ecc) c'è qualche speranza che un singolo sito nuovo, per quanto sia linkato tanto e bene, possa finire in prima pagina?

    Quelle serp fanno storia a sè, e ci vuole un network potente e una certa anzianità per entrarvi, oppure può bastare un singolo documento fortissimamente a tema e linkato in un certo modo, senza un vero e proprio network alle spalle?

    Il fatto che il sito tratti anche altri argomenti correlati (ovviamente in sezioni separate) e sia presente in serp correlate ma più piccole, può aiutare?


  • Super User

    @LowLevel said:

    Quando passi di nuovo da Milano e ti fermi per un aperitivo te la presento. 😄

    ok, sono soddisfatto così :sbonk:
    grazie :yuppi:


  • Super User

    @MarcoTuscany said:

    negli ultimi tempi ho notato su alcuni miei siti un progressivo calo di pagine indicizzate in alcuni casi anche importante, ma il sito non è penalizzato, a cosa lo reputi?

    Se ti riferisci a Google, allora dipende dal fatto che son cambiati i criteri usati per stabilire quante pagine archiviare da un sito.

    Se hai avuto problemi, vedi se puoi aumentare l'"autorevolezza" dei siti in questione, con backlink da pagine autorevoli ed un po' di "buzz" intorno ad essi.

    Poi oltre a questo ho potuto constatare anche una grande lentezza di GG a prendere pagine nuove, indicizzazioni lentissime, come si può rimediare a questo e dargli un po' di boost anche da nuove oltre che linkarle da fuori da siti a tema?

    Eh... argomento tosto. Per alcuni siti/pagine nuove scarica subito le ma non indicizza velocemente. Con buoni backlink il problema si minimizza, ma non saprei cosa altro consigliare.

    Una ultima cosa, credi sia molto pericoloso allo stato attuale usare con moderazione qualche <noembed> oppure <noframes> di rinforzo in alcune situazioni?

    Male che vada sarà inutile. L'importante è non mettere robaccia all'interno dei tag.

    Personalmente non punterei su quegli elementi, cercherei soluzioni alternative per la produzione di nuovi testi visibili.

    Piacere di rileggerti! 🙂


  • User Attivo

    Altra domanda per Low (scusami low se te le sparo a raffica):

    per certe ricerche, il motore mostra quanto c'è scritto nel tag description.
    Succede quando nel documento le parole cercate non sono abbastanza vicine, e il motore non riesce a estrapolare i pezzetti di frase da mostrare, giusto?

    Ci sono altre ricerche in cui le parole cercate vengono evidenziate, assieme a quelle vicine, per mostrare un pezzetto di frase che presumibilmente ha un senso agli occhi di chi legge. Quando la pagina è ben tematizzata su quella keyphrase, otteniamo questo. E fin qui va bene.

    Ma personalmente ricevo accessi provenienti da ricerche su keyphrase che non avevo previsto, anche se sono correlate (p.es. cambia una parola che ho scritto "più lontano" nel testo). In quel caso, il motore -google- mostra parti di frasi apparentemente senza molto senso: le prime righe che incontra nella pagina, per lo più. Come possiamo fare per fare in modo che il motore mostri o la description o il testo che a noi interessa? Ci sono accorgimenti, in tal senso?


  • User

    @must said:

    per LeCollegheDiLow:

    1. come preferite organizzare le campagne e i gruppi di annunci adwords? con quali criteri?

    Rispondere a questa sfilza di domande sarà faticoso, ma possiamo farcela...

    1a) Una soluzione valida per tutte le occasioni non è concepibile, ogni situazione prevede delle problematiche e delle complessità differenti che vanno affrontate caso per caso.

    Ad esempio organizzare una campagna in base alla tipologia di prodotto è una soluzione ottima per siti di ecommerce, in ogni modo l'affinità tra le chiavi dei diversi prodotti all'interno della stessa categoria può portare anche benefici in termini di quality score AdWords.

    @must said:

    1. quali sono le maggiori fonti di accessi utili per siti di e-commerce in italia? motori di ricerca, comparatori prezzi, banner, email, etc
      2a) I motori di ricerca sono senza dubbio alcuno un canale privilegiato per la veicolazione di traffico qualificato verso siti di commercio elettronico.
      Il fatto che il numero di utenti che si affidano ogni giorno ai motori sia in crescita costante fin dalla nascita di questi strumenti porterà inevitabilmente ad una crescita di interesse da parte degli investitori che non potranno più ignorare un'audience tanto sostanziosa.

    Al momento i comparatori di prezzi non sono ancora uno strumento molto utilizzato nel belpaese, ma il trend è decisamente in crescita 😉

    I banner sono uno strumento molto utile per agire sulla propensione al marchio, ma non offrono grandi risultati in termini di conversione degli utenti.

    L'email come strumento di fidelizzazione può essere un'ottima opportunità se sfruttata a dovere. Purtroppo ancora molte campagne di Email Marketing sono frutto dell'improvvisazione e non prevedono una strategia solida alla loro base, ma senza dubbio in futuro questo strumento diventerà pressochè essenziale nel mkt mix di quelle aziende che credono nella promozione online.

    @must said:

    1. quante sono LeCollegheDiLow che rispondono a questo live? nomi? anni? numero di telefono?
      3a) Fast forward >>

    @must said:

    per Low e Colleghe:

    1. com'è e come sarà l'ecommerce in italia?
      1b) L'ecommerce in Italia non è ancora decollato ma è inevitabile che in un futuro prossimo sarà protagonista di una crescita esponenziale, dunque rimboccati le maniche per il tuo Inari, caro Must 😉

    @must said:

    1. chi è LaCollegaPreferitaDiLow?

    :yuppi:
    2b) LaCollegaPreferita è un'entità distinta da LeCollegheDiLow 😛