• User

    Buon giorno, vi segnalo questo, anche se molti l'avranno già letto.

    https://news.ycombinator.com/item?id=37802116


    kal 1 Risposta
  • User Attivo

    @andreabo forse dovremmo aprire un nuovo thread con tutti i metodi da usare per diventare indipendenti da Google e avere sempre un pubblico che non provenga da loro. Ad esempio un metodo che ho usato in passato e ha funzionato abbastanza bene era la pubblicazione in primo piano con sfondo scuro di un banner della mia pagina Facebook e che faceva la sua comparsa dopo un po' che l'utente scrollava. Questo mi ha permesso di aggiungere una buona quantità di utenti alla pagina. Parlo di tanti anni fa, poi l'ho tolto questo banner perché altrimenti andava a coprire i banner pubblicitari di adsense e la cosa va contro il regolamento di Google. Sembra poi che Google paghi molto meno i clic fatti ai banner adsense provenienti dai social, addirittura qualcuno ha detto che può essere considerato traffico non valido. Ovviamente è tutta roba per farci mantenere dipendenti dal traffico dal "motore di ricerca" Google, ma penso che toglierei subito adsense se ogni negozio online che sponsorizzo fosse disposto a mettere un banner sul mio sito per 500 euro al mese. Sono sicuro che per quello shop l'investimento renderebbe molto di più di adsense su un sito a tema e poi ormai sono in tanti a lamentarsi che non riescono ad avere un ritorno dell'investimento soddisfacente con adsense e non è difficile capire il perché ormai (pubblicità ovunque in ricerche non a tema). Ho poi provato le newsletter ma con scarsissimi risultati, credo perché siano più fastidiose che altro.


  • Contributor

    @massimo001 ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Buon giorno, vi segnalo questo, anche se molti l'avranno già letto.

    https://news.ycombinator.com/item?id=37802116

    Sì ho visto che l'hanno ritirato, ma hanno fatto bene... oggettivamente avevano scritto delle corbellerie.

    La questione è già abbastanza ramificata e le fandonie si appiccicano alle questioni serie, con il risultato di creare rumore e seppellire l'informazione (come peraltro sta succedendo anche in questo thread).

    Bisogna essere rigorosi.


  • Contributor

    Per dovere di precisione, il punto credo che sia esattamente questo riportato da questo commentatore su HN:

    https://news.ycombinator.com/item?id=37805993


  • Community Manager

    @valijolie ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Certo per essere un forum ci sono un bel po di botta e risposta stile social, ma per quanto mi riguarda provo a costruire un piccolo ragionamento.

    @kal ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    La questione è già abbastanza ramificata e le fandonie si appiccicano alle questioni serie, con il risultato di creare rumore e seppellire l'informazione (come peraltro sta succedendo anche in questo thread).

    Confermo entrambe le cose.

    Purtroppo l'uso dei Social ha modificato radicalmente il comportamento degli esseri umani, tanto è vero che sì, c'è rumore qui, c'è stile social.

    Dovrei intervenire semplicemente per dividere le discussioni almeno, cosa che proverò a fare nelle prossime ore, ma non so se ci riuscirò.

    Ho appena finito di fare un TEDx, quello di Bergamo, dove ho tentato di dire la mia su queste tematiche di rapporto tra esseri umani e Internet.

    Purtroppo siamo in un botta e risposta. Invito davvero tutte le persone che stanno seguendo questa discussione a prendersi il tempo di riflettere.

    Attenzione: non sto dicendo prendetevi il tempo per riflettere per cambiare idea o per non scrivere strambellerie. Non giudico questi aspetti. Vi chiedo di prendervi il tempo per riflettere per mettere nero su bianco pensieri più da vera condivisione che da botta e risposta.

    Ovviamente siete liberi di fare quello che vi pare.

    Detto questo, credo che ci sia un passaggio molto importante che si è perso, e devo essere onesto: è un po' colpa mia. Ho dato per scontato che fossero chiari alcuni concetti e non lo sono per niente.

    Nei prossimi giorni farò un video per approfondire il pensiero di quanto sto per dirvi e ci dedicherò una newsletter perché voglio che sia chiaro. Non che concordiate, ma che sia chiaro.

    I concetti sono 2.

    Il primo. La lettera segna un punto di non ritorno AZIENDALE.
    Prima, sapevamo che il Team di ADS faceva di tutto per questo. La lettera ci dimostra che c'è un accordo tra reparti. È la prima volta.

    Questo è un fatto. Se così non fosse, raga, quello di ADS avrebbe mandato questa email a quello di Chrome:

    Ciao, fai un rollback per favore perché stanno diminuendo di molto le entrate e questo non ci fa raggiungere gli obiettivi che tutti noi ci siamo posti.
    Grazie e notificami quando hai fatto.

    Ora se non in questi toni, ma sarebbe stato così.

    Per chi pensa che la lettera è stata scritta appositamente con quel tono per far vedere e bla bla bla, mi dispiace, ma non può essere. Nella lettera ci sono riferimenti a stili di vita personali e altre cose 🙂

    Per tutte le persone che scrivono "è da sempre così", "come mai ti stupisci" e via dicendo, no, per me non è da sempre così.

    Non concordiamo, l'ho riletta miliardi di volte, non vi dico che state sbagliando, ma non la penso come voi.

    Ora la questione è sistemica. Qualcuno mi ha anche scritto che probabilmente ora salteranno teste e che non è sistemica, ma forse è un caso.

    Ci ho pensato: per me no, altrimenti non sarebbe a capo di tutto. Il capoccia ora è a capo di Google Search, Assistant, Geo, Ads, Commerce, and Payments products.

    Se non va qualcosa in Search, non manda email. Fa una riunione. E non avremo più email.

    La Seconda. I nostri soldi.

    Il sistema creato da Google, perché a questo punto non dirò più il team di ADS visto che le prove, ANCORA OGGI EVIDENTI, sono presenti sia su Chrome che in Search, è per me illegittimo.

    Attenzione, questa risponde a tutti quelli che "ma Google è un'azienda", "Google è una onlus," "sei ingenuo".

    Mi dispiace cavolo, non ci avete capito un tubo. E questa è colpa mia, avrei dovuto spiegarlo meglio.

    L'azienda può fare tutto quello che è consentito per guadagnarci di più. Può vìolare anche il suo codice etico, ma quello che ha fatto Google è andato oltre.

    Ha fatto un prelievo bancario dalle casse delle aziende.

    Vi suona meglio?

    Se la vostra banca vi fa un prelievo di 100€...dite a voi stessi che siete ingenui? O che è un'azienda?

    È illegittimo.

    Ma ho bisogno del video e delle immagini (che in questo momento non riesco a caricare su Connect.gt) per spiegarlo bene.

    Per questo vi rimando o a domani o a dopodomani con la spiegazione di questa che è una delle mosse più brutte che Google poteva fare e che state facendo passare per normale.

    Perché è un'azienda.

    Se fosse una fabbrica di armi vi vorrei proprio vedere ad affermare che è normale...provocare una guerra. Sai..è un'azienda..


    valijolie 1 Risposta
  • User Attivo

    @giorgio dovresti parlare anche del + 5% e +10% per far tornare i conti, ma senza che gli inserzionisti ne sapessero nulla e del fatto che in alcuni casi chi vinceva l'asta di ads passava al secondo posto e non al primo posto che gli spettava, questo perché altrimenti Amazon sarebbe stato sempre primo, hanno detto per giustificarsi da google. Quindi da amazon sapevano già tutto di questa cosa mentre gli altri inserzionisti nulla? Cioè amazon pagava per essere primo e poi si trovava secondo e non batte ciglio pur sapendo di essere stato fregato? Non so mi pare abbastanza strana questa cosa, anche perché Amazon potrebbe fare causa a Google e vincere vista la testimonianza.


    kal giorgiotave 2 Risposte
  • Contributor

    Grazie Giorgio. Concordo al 100% con i punti che hai riassunto e sono con te su sta cosa.

    Sì, Ads ha sempre spinto. Sempre, da che esiste. Ma non ha mai dimostrato di poter dettar legge internamente all'azienda.

    Oggi (nel senso di "negli ultimi anni") detta legge. Operativamente (chiede rollback e li ottiene) e politicamente (letteralmente il capo di Ads è anche il capo di Search).

    È una cosa che è indubbiamente cambiata ed è un punto di non ritorno.

    Poi c'è l'altra questione che manipolano le aste del PPC per estrarre più denaro dagli inserzionisti e sta cosa secondo me porterà a cause e richieste di risarcimento paurose.


  • Contributor

    @cutoff ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Cioè amazon pagava per essere primo e poi si trovava secondo e non batte ciglio pur sapendo di essere stato fregato? Non so mi pare abbastanza strana questa cosa, anche perché Amazon potrebbe fare causa a Google e vincere vista la testimonianza.

    Il fatto stesso che nessuno stia commentando nulla su sta cosa fa capire che ci sono gli avvocati di Bezoz che si stanno preparando a decollare coi missili su sta cosa.

    Nessuno sulla stampa di settore si azzarda a suggerire nulla perché sicuro la cosa sarà marcata strettissima dagli avvocati di parte ed una mezza cosa storta finisce a richieste di risarcimento.


  • Community Manager

    @cutoff ma certo, è il terzo punto.
    Mi dai degli screen o link così li cito testualmente?

    @kal ma sicuro, ora usciranno secondo me.


  • User Attivo

    @Kal più uno ci pensa e più pensa al marcio che potrebbe esserci dietro questa cosa. A me già il fatto che Amazon sia sempre onnipresente in ogni ricerca commerciale su Google, per quanto sia un ottimo ecommerce, ha sempre fatto immaginare che ci sia qualche accordo tra di loro. Perché questo succede solo con Amazon e non con altri ecommerce? Perché non Ebay ad esempio?


    kal 1 Risposta
  • User Attivo

  • Contributor

    @cutoff ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    più uno ci pensa e più pensa al marcio che potrebbe esserci dietro questa cosa. A me già il fatto che Amazon sia sempre onnipresente in ogni ricerca commerciale su Google, per quanto sia un ottimo ecommerce, ha sempre fatto immaginare che ci sia qualche accordo tra di loro.

    Eh. Le inserzioni che Amazon fa su Google sono un po' come il mega biglietto che Google paga ad Apple per restare motore di ricerca di default su iOS.

    Sono cifre enormi che cementano le posizioni dominanti.

    Concordo con te e difficile pensare che non ci siano accordi sottobanco.

    Il più pulito c'ha la rogna 😐


  • Super User

    @giorgiotave ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Se fosse una fabbrica di armi vi vorrei proprio vedere ad affermare che è normale...provocare una guerra. Sai..è un'azienda.

    Tutto condivisibile Gio, ma su questo punto mi sento di dissentire: le aggressioni militari hanno anche radici economiche e quindi sì, le industrie belliche possono anche provocare guerre.
    Non è normale, se intendiamo per normale un modo di vivere etico, dove valori come umanità e solidarietà regolano i rapporti.
    Ma nel mondo capitalistico occidentale, nel mondo che viviamo qui e ora beh sì, può essere...anzi è già considerato accettabile.


    giorgiotave 1 Risposta
  • User

    @kal È vero, ma secondo te come mai sei tra i pochi che ne parlano e nonostante questo praticamente non si capisce se vedi o proponi delle alternative.

    Il punto è questo, che praticamente tutti fanno i sorpresi, come se nessuno potesse immaginare la verità, cioè che Google come tutte le altre Big Tech e non solo, è esclusivamente una macchina da soldi senza nessuna etica.
    Non ha mai fatto dei prodotti per aiutare le persone, se non a scopo pubblicitario o per accaparrarsi quote di mercato a scapito di altri e poi avere un vantaggio competitivo con la dinamica dell'offrire un servizio gratis.

    In tutto questo io non ho visto un solo dibattito su questo forum che parlasse di alternative.
    E anche adesso non ce ne sono, se non erro, e tutti immagino stiano solo pensando a come saltare fuori dalla barca che affonda, fortunati che i clienti non ne capiscono nulla e quindi non sanno quanto sono stati presi in giro e quanti soldi inutili hanno speso.

    La mia domanda, alla quale praticamente nessuno qui ha avuto il coraggio e l'onestà intellettuale di rispondere, è: non ci si sarebbe potuti muovere prima di arrivare a questo punto?

    Perché questa, secondo me è l'unica vera domanda da porsi se vogliamo che l'errore non si ripeta e vogliamo estendere il meccanismo di cambiamento anche alle altre aziende che fanno la stessa cosa.

    Un po' offtopic? Io non credo così tanto.
    E mi piacerebbe avere la risposta di @kal e di @giorgiotave in primis.

    Grazie


    giorgiotave 1 Risposta
  • Community Manager

    @valijolie ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Non è normale, se intendiamo per normale un modo di vivere etico, dove valori come umanità e solidarietà regolano i rapporti.

    Ma infatti per me questo è normale. Il resto non è per niente normale. Per questo faccio l'esempio. Secondo me è considerato accettabili solo da chi ci investe.

    E torniamo sempre lì. I soldi.

    Comunque nel mio cervello questa cosa non può esistere, spero che nessuno di chi legge qui o in giro la pensi in quel modo. Secondo me a quelle persone questi contenuti non arrivano.


  • Community Manager

    @andreabo ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    In tutto questo io non ho visto un solo dibattito su questo forum che parlasse di alternative.

    Apri un'altra discussione. Non puoi pretendere attenzione sul tema se non lo crei, qui si parla di altro.

    E per quanto, per te, siano collegate Andre, per tanti non lo sono. Perché non credono in quanto stai dicendo, consci di una qualcosa che riguarda un'Internet che non c'è più. La gente non la spostiamo noi, la spostano altre persone.

    È un altro tema, si apre un dibattito su un'altra cosa, andiamo fuori tema qui dopo 2 post.


    A 1 Risposta
  • User

    @giorgiotave ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    @andreabo ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    In tutto questo io non ho visto un solo dibattito su questo forum che parlasse di alternative.

    Apri un'altra discussione. Non puoi pretendere attenzione sul tema se non lo crei, qui si parla di altro.

    E per quanto, per te, siano collegate Andre, per tanti non lo sono. Perché non credono in quanto stai dicendo, consci di una qualcosa che riguarda un'Internet che non c'è più. La gente non la spostiamo noi, la spostano altre persone.

    È un altro tema, si apre un dibattito su un'altra cosa, andiamo fuori tema qui dopo 2 post.

    Fatto 🙂 Se le persone che sono intervenute qui volessero dire la propria, sarebbe molto interessante, dato che sicuramente sono molto più esperte di me.

    @kal In effetti hai degli articoli dove parli di alternative, ma alla fine si ritorna sempre a Google per l'analisi dei dati, anche se tu stesso dici che per la maggior parte dei siti medio piccoli tutti gli strumenti di Google sono superflui.

    Mi chiedo perché non se ne parli mai nelle conferenze del WMF o non ci siano strategie alternative studiate per un Web Marketing più libero dalle Big Tech.

    Ho sempre sentito dire da @giorgiotave che il Marketing sta diventando sempre più complesso e inevitabilmente più costoso, ma è davvero così oppure è così perché Google vuole così per spennare meglio i suoi Fans?
    Obiettivamente devo dare merito a @kal che sosotiene che la maggior parte dei siti non abbia bisogno di grande elaborazione dei dati, soprattutto se sono siti medio-piccoli e immagino che comunque le ridotte capacità di investimento rendano sempre poco utili grandi strategie di marketing, perchè la visibilità è un conto, ma le conversioni sono ben altro affare.

    Quindi perché non si cercano strade alternative ad un marketing fatto soloo per far fare affari lucrosi e illegalli alle grandi compagnie?

    Ora @giorgiotave dice che molti non sono interessati all'etica, ma per forza di cose saranno interessati al cambiamento quando sarà inevitabile.

    Chiudo dicendo che Google fa schifo, ora lo dicono tutti, ma Google è li grazie a chi lo usa, esattamente come nella politica i personaggi sono eletti dalla gente che li vota.

    Quindi forse bisognerebbe dire che la maggior parte della gente che lavora nel web fa schifo perché ha accettato un compromesso fingendo di non sapere.

    Google fa in grande quello che molti fanno in piccolo o che farebbero se avessero i guadagni di Google, perché l'indifferenza all'etica, al rispetto e alla libertà è la prima e la più grave complice dell'internet di merda al quale siamo giunti oggi.

    Quindi ve bene parlare di Google adesso, ma iniziamo anche a parlare di come uscire da questa situazione e per questo c'è bisogno del contributo di tutti.

    @giorgiotave dice spesso che la gente non la spostiamo noi, ma non sono d'accordo.
    Si inizia da qui, poi si passa al festival, poi si contagia qualcun'altro e dopo come diceva Taleb, mi sembra in Antifragile, basterebbe un 10% di ribelli fortemente resistenti sufficientemente distribuiti per portare ad un inevitabile cambiamento.
    Ad esempio iniziando rinunciare a qualche servizio gratuito di Google, Amazon, ecc...

    La discussione la trovate qui:

    https://connect.gt/topic/250840/alternative-a-google-come-procedere-per-cambiare-la-seo-e-il-web-marketing?_=1696869245574

    Contribuite e diffondete.
    Grazie


  • Moderatore

    Ammetto che non ho letto tutto quello che è stato scritto in questo post ma buona parte si.

    Volevo aggiungere che nonostante tutto le azioni Alphabet Inc Class A, Google, sono quasi ai massimi storici.
    Hanno fatto un +2,16 (1,68%) negli ultimi 5 giorni e un +3,54 (2,79%) nell'ultimo mese.


  • User Attivo

    Dopo che è stato cancellato, anzi è stato chiesto da parte di Google la cancellazione dell'articolo da Wired. https://twitter.com/megangrA/status/1711035354134794529


    valijolie 1 Risposta
  • Super User

    @cutoff ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Dopo che è stato cancellato, anzi è stato chiesto da parte di Google la cancellazione dell'articolo da Wired. https://twitter.com/megangrA/status/1711035354134794529

    Ciao
    stavo per riportare lo stesso thread! 🙂

    Oltre alla fatto che Google ha chiesto di cancellare l'editoriale di Wired ci sono due passaggi interessanti:

    1. Secondo le testimonianze del processo, Google lo ha fatto [trasformare le query non commerciali in $] con il nome in codice Project Mercury. Come affermato in tribunale, "Uno degli obiettivi del Progetto Mercury era aumentare le richieste commerciali".
      https://twitter.com/megangrA/status/1711035369980826051

    2. in tribunale abbiamo sentito parlare di un documento del 2019 (che non è stato pubblicato, grrr) creato dal team di ricerca (non dal team pubblicitario) sugli "obiettivi per una crescita delle query commerciali OKR". Quel documento contiene "un esempio dei modi in cui i team di ricerca e annunci collaborano per aumentare le query commerciali e migliorare l'esperienza commerciale"
      https://twitter.com/megangrA/status/1711035371478274382


    kal giorgiotave A 3 Risposte