• Community Manager

    @kal ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Poi, ecco un articolo che spiega meglio il contesto: https://stackdiary.com/google-ditched-omnibox-features-to-meet-quarterly-numbers/

    Gravissimo comunque. Mamma mia.

    Grazie per la Traduzione Martino 🙂
    La spedirò ovunque Giovedì


    lumar 1 Risposta
  • Contributor

    Gravissimo, sì.

    Fra parentesi, dall'articolo che ho linkato:

    A few weeks after the email was sent, Google Chrome users started to notice they could no longer perform the tasks they grew accustomed to - like showing the most visited websites upon the first few characters entered. As the image above shows also - the Tab to Search feature has also mysteriously disappeared!

    Alla fine il rollback di cui si parla nell'email lo hanno fatto.

    Questo per capire da che parte butta l'aria in Google e come ulteriore conferma di chi comanda lì dentro alla faccia della cultura aziendale.


    giorgiotave 1 Risposta
  • Community Manager

    @kal che tristezza...


  • Contributor

    Ah, aggiungo una considerazione a corollario... si fa tanto parlare di machine learning e roba avanzata... ma poi nelle stanze dei bottoni è evidente come ragionino UN TANTO AL CHILO.

    Una modifica in Chrome ha come risultato una diminuzione delle query su Google?

    Cattivo KPI! Cattivo! Rollback!

    E giù con l'accetta.

    Comunque capisco in generale le necessità del business eh. Google non è una onlus. Se una modifica impatta negativamente e in modo diretto gli economics è evidente che vada gestita in qualche modo.

    Però ste cose non se possono proprio vedè.


  • User

    Ma perché come dovrebbe essere? Su cosa si basa Google? sulle entrate da ADS, quindi fa quello che deve per fatturare e rendere felici gli azionisti.
    Too big to fail.

    Non resto più iilluso dalle chiacchere e i vari proclami dell'imparzialita dei risultati di ricerca e chi sta in cima alle serp deve seguire le best practice content is the king bla blab bla, dopo 13 anni che lavoro con siti gambling avvoia di avere visto le peggio porcherie in serp e in ads...
    Non mi stupisco e il bubbone prima o poi doveva scoppiare.


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @massimo001 ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Non mi stupisco e il bubbone prima o poi doveva scoppiare.

    Neanche io mi stupisco. Ma vederlo così, nero su bianco, fa un certo effetto...


  • User

    Certo, ti capisco, è un po come intuire che tua moglie ti tradisce ma non ne hai le prove. Poi un bel giorno ti chiama la moglie dell'altro e te lo conferma, sbam!

    Ahahaha 😄


  • User Attivo

    Getto benzina sul fuoco con questo articolo di Wired https://www.wired.com/story/google-antitrust-lawsuit-search-results/
    In quest'ultimo periodo avrete notato che il motore di ricerca Google ha perso la sua precisione per molte query. Tutto ovviamente per fare ancora più soldi.


    kal 1 Risposta
  • Contributor

  • User Attivo

    Si ma evidentemente è peggiorata di tanto la ricerca su Google, perché se prima (mi riferisco a qualche mese fa) cercavo ad esempio "recensione mouse da gaming [marca - modello] con filo" magari me lo ritrovavo in prima posizione e mi trovavo altri siti con argomento simile a seguire. Adesso invece forse lo stesso articolo lo trovi se scrivi "mouse da gaming [marca]" e spesso è sepolto sotto ai siti ecommerce, shopping e ads. Fino a qualche mese fa non era così. Con Bing invece tutto funziona come previsto e infatti ora sto usando Bing per la ricerca se non voglio perdere tempo da una pagina all'altra, mentre Google solo per vedere i posizionamenti. Ho detto "da una pagina all'altra?" Vuoi vedere che...


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @cutoff ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Ho detto "da una pagina all'altra?" Vuoi vedere che...

    Eh già 😄

    Ora c'è l'endless scrolling!


  • Community Manager

    La Marsella mi segnala questo https://twitter.com/searchliaison/status/1709726778170786297

    Io ho approfondito qui
    https://giorgiotaverniti.substack.com/p/shock-da-google-google-ads-influenza

    Tra le altre cose faccio notare che il rollback di Chrome fa spendere di più le aziende in Google ADS per la brand protection invece che avere traffico diretto...


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @giorgiotave ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    La Marsella mi segnala questo https://twitter.com/searchliaison/status/1709726778170786297

    Tra l'altro risponde mettendo mille pezze ("non cambiamo le query, le espandiamo" EH VABBÈ, tra l'altro tecnicamente la query expansion si fa effettivamente riscrivendo la query), ma ben si guarda dal rispondere nel merito.

    Ovvero che il punto qua non è "i meccanismi di Google Ads influenzano Google Search".

    Bensì:

    Il team di Google Ads influenza direttamente le decisioni di altri team che dovrebbero essere neutrali ma con ogni evidenza non lo sono.


    giorgiotave 1 Risposta
  • Super User

    @kal ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Comunque capisco in generale le necessità del business eh. Google non è una onlus.

    Aggiungo che: non esiste un capitalismo etico, credo prima o poi si debba arrivare a una consapevolezza su questo e approcciarsi con disincanto, altrimenti si rischia di rimanere sempre nella fase dello stupore e non si aggiunge uno step di cambiamento.

    A proposito di consapevolezza, era il 1998 quando veniva pubblicato il paper sul Pagerank: The Anatomy of a Large-Scale Hypertextual Web Search Engine, Sergey Brin and Lawrence Page

    https://research.google/pubs/pub334/

    a un certo punto viene scritto: "il modello di business predominante per i motori di ricerca commerciali è la pubblicità. Gli obiettivi del modello di business pubblicitario non sempre corrispondono a fornire agli utenti una ricerca di qualità"

    metto tutta la citazione perché la trovo ovviamente profetica:

    Currently, the predominant business model for commercial search engines is advertising. The goals of the advertising business model do not always correspond to providing quality search to users. For example, in our prototype search engine one of the top results for cellular phone is "The Effect of Cellular Phone Use Upon Driver Attention", a study which explains in great detail the distractions and risk associated with conversing on a cell phone while driving. This search result came up first because of its high importance as judged by the PageRank algorithm, an approximation of citation importance on the web [Page, 98]. It is clear that a search engine which was taking money for showing cellular phone
    ads would have difficulty justifying the page that our system returned to its paying advertisers. For this type of reason and historical experience with other media [Bagdikian 83], we expect that advertising funded search engines will be inherently biased towards the advertisers and away from the needs of the consumers.

    Oggi non si parla molto neanche del processo Anti-trust US vs Google che è ancora in corso ma che dal punto di vista culturale dovrebbe aprire un enorme dibattito.

    Qui si tiene traccia di aggiornamenti e dichiarazioni in corso: https://usvgoogle.org/ (Google non ha molto piacere che vengano rilasciati i documenti perché dice che diventerebbero clickbait eheh)

    Da questo processo è emersa una dichiarazione del 2017 del vicepresidente finanziario di Google, Michael Roszak e riportata alcuni giorni fa:

    "search advertising is one of the world's greatest business models ever created...illicit businesses (cigarettes or drugs) could rival these economics but we are fortunate to have an amazing business"

    “We've essentially been able to ignore one of the fundamental laws of economics - supply and demand. We could mostly ignore the demand side of the equation (users and queries) and only focus on supply side of advertisers, ad formats, and sales"

    (fonte: https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-09-29/google-search-is-like-cigarettes-or-drugs-executive-said)

    Prosegue dicendo che la situazione potrebbe cambiare e propone un modo per bilanciare gli interessi dei team di ricerca e pubblicitari.
    Il team di ricerca ovviamente è quello che probabilmente si preoccupa della famosa qualità per l'utente, ma è solo e da sempre un gioco di equilibri, perché Google deve infine assolvere al suo dovere fiduciario per i suoi sacri azionisti.

    Il punto è che oggi Google ha un tale monopolio e ha consolidato la sua posizione in modo così completo come motore di ricerca/risposta ecc predefinito su ogni piattaforma e sistema che, anche se rende la sua ricerca peggiore, gli utenti non se ne vanno.

    Google è diventato "di default" e gli utenti, ma anche noi che ci lavoriamo intorno siamo bloccati dentro...questo anche se non ce lo diciamo è una cosapevolezza che tutti in qualche modo abbiamo e su cui dovremmo aprire ben altri discorsi : )


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @valijolie ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Oggi non si parla molto neanche del processo Anti-trust US vs Google che è ancora in corso ma che dal punto di vista culturale dovrebbe aprire un enorme dibattito.

    Direi che lo abbiamo aperto e... teniamolo aperto!

    💪💪💪💪


  • Community Manager

    @kal ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Ovvero che il punto qua non è "i meccanismi di Google Ads influenzano Google Search".
    Bensì:
    Il team di Google Ads influenza direttamente le decisioni di altri team che dovrebbero essere neutrali ma con ogni evidenza non lo sono.

    Posso dire che il punto qua non è solo "i meccanismi di Google Ads influenzano Google Search", ma soprattutto che "Il team di Google Ads influenza direttamente le decisioni di altri team che dovrebbero essere neutrali ma con ogni evidenza non lo sono."

    Perché sono vere entrambe, ma la seconda è la più corretta in assoluto.

    A me sta esplodendo il cervello tra Brand Protection, controllo sitelink, notprovided, brand, ricerche dirette, traffico diretto.

    Devo farci un video di approfondimento.

    Non è per niente bello...


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @giorgiotave ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    A me sta esplodendo il cervello tra Brand Protection, controllo sitelink, notprovided, brand, ricerche dirette, traffico diretto.

    Una volta che la fiducia è saltata, salta tutto.

    È un casino.

    Poi andremo avanti con il lavoro eh, perché non è che si possono fermare le cose.

    Ma il dibattito lo terrei bello aperto.


  • User Attivo

    Se devo essere sincero non lo trovo un conflitto di interessi, ma convergenza deglimstessi.
    Se ci si pensa advertising e ricerche sono correlate.

    Fossero stati italiani, quindi più furbi, avrebbero semplicemente fatto un gioco di scatole cinesi, creando una posizione ad hoc di supervisore che quindi potesse mettere bocca comunque con la scusa di interfacciare due gruppi .
    E non dovrebbe sorprendere dato che google e android sono stati scorporati, ma creando Alphabet a gestire entrambi.
    O vedasi Meta per gestire Facebook, Whatsapp e Instagram e come questi mantengano comunque forti correlazioni tra di loro.

    Se parliamo si modifiche nella retribuzione e costo degli ADS , questo è altro discorso, ma se si guarda alla compresenza... trovo persino strano che non vi fosse prima. Questo ricadrebbe in ottica di violazione di contratto eventualmente. E comunque potrebbero semplicemente giustificare la causa con l'inflazione, dato che ogni mercato lo sta facendo, malauguratamente.

    Del resto lo studio dell'efficienza ed efficacia del search è importante te per capire quanto si può gravare con gli Ads e , altresi, sapere quanto porre sui guadagni e come gestire la distribuzione degli Ads permette di capire come poi implementare entare il search influenzato dagli stessi.

    Ovviamente, sono le mie considerazioni.
    Il processo comunque finirà a favore di Google perché non ha il monopolio e sopratutto c'è Apple, che è lo scudo più grande, seguita da MS con bing (doce vi ricordo che coi MS rewards si pagano direttamente gli utenti per il suo utilizzo). Oltretutto non possono dire a una azienda come gestire entrate e ricerca, perché non essendo niente di legato al gioco d'azzardo, alla politica o ad altro.. non hanno appigli legislativi.
    Possonomrompere le scatole su dettagli minori, ma niente che non sia che qualcosa di superficiale.
    Oltretutto rimane la cosa essenziale... gli utenti se ne fregano.
    Ricordiamo che google immagini è nato per il porno, e le ricerche su google rimangono superiori a quelle degli altri motori (e usando regolarmente sia google che bingo posso confermare direttamente).

    Ok, come mio solito ho fatto wall of text. Spero di avere dato qualche spunto di riflessione.
    Sicuramente è un processo importante, ma più per stabilire dei limiti che per l'azienda coinvolta, e comunque è già obsoleta se si va a guardare la IA


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @fabios783 ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Mi devo dunque aspettare che da una giorno all'altro sia possibile utilizzare come tipologia di campagna Google Ads il posizionamento Bard? Perché mi pare impossibile che Google voglia perdere entrate pubblicitarie dalla mancata ricerca, magari le query non le perde perché le conversazioni restano salvata e sono analizzate, ma le entrate derivate dalla visualizzazione e clic sulle varie ads sì....

    E questo è un altro dei motivi per cui Bard resterà lettera morta.