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- Colori e SEO: come i colori sul nostro sito web influenzano il posizionamento organico
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@merlinox Non comprendo come si possa esclamare WOW quando qualcuno ancora oggi parla del corretto utilizzo dei grassetti nei testi e poi criticare duramente chi vuole scrivere un articolo sulla scelta dei colori. Critiche che sono avvenute dopo esserti fermato al titolo e aver commentato il mio lavoro e contributo in pochi secondi. Ti dico la mia? Non è stato un atteggiamento molto da community a prescindere se sei d'accordo o meno.
Ah, sono un vostro collega anche io e sono molto "freddo" quando lavoro (altro che buono). Anche io baso la SEO sui 3 pilastri che hai citato più la keyword research. Poi però alla fine, quando tutto è perfetto, cerco di migliorare il tutto e distinguere il mio progetto dagli altri. E sì, faccio anche i test sui colori
1 Risposta -
@gabriele-pantaleo ti ho detto che l'articolo l'ho letto.
Stai parlando di miglioramento SEO dicendo che sta migliorando la bounce e il tempo di permanenza sul sito.
Non c'è un dato uno, una metrica, un processo di test effettuato.
Parli di aumento delle pagine viste in sessione.
Davvero non voglio fare alcun attacco personale, non ho né voglia né tempo, ma un articolo "i colori migliorano la SEO" sviluppato così lo trovo fuorviante e senza un reale SEO valore aggiunto.
Poi lato UX posso condividere ogni virgola tu abbia scritto, per quanto sia una opinione, in quanto io NON uno UX specialist.@kal le "paroline" le davo come propedeutiche indissolubilmente ai contenuti
1 Risposta -
@merlinox hai commentato la prima volta 60 secondi dopo che ho postato l'articolo fermandoti al titolo.
@merlinox ha detto in (/post/1303832):
Davvero non voglio fare alcun attacco personale, non ho né voglia né tempo, ma un articolo "i colori migliorano la SEO" sviluppato così lo trovo fuorviante e senza un reale SEO valore aggiunto.
PS. Il titolo dell'articolo è sempre stato Colori e SEO: come i colori sul nostro sito web influenzano il posizionamento, un tantino diverso, e il paragrafo di cui immagino tu parli recita:
Ecco cosa ci dice Google:
Tutti i testi devono godere di Legibility & Readability (Legibility significa che i caratteri devono essere chiari, mentre Readability significa che la struttura del testo deve essere leggibile) Tutti i testi devono essere facilmente comprensibili; Tutti i collegamenti (links) interni o esterni devono essere chiaramente riconoscibili
Dunque sebbene a Google non importa nulla se stiamo utilizzando il blu anziché l’arancione, all’utente invece importa eccome. Sicuramente una buona pratica è quella di contraddistinguere i vari elementi, ad esempio le headlines e i link interni/esterni, tramite stili o colorazioni diverse, che “spiccano” rispetto al restante testo, per coinvolgere di più l’utente alla lettura. Questo come?
Evidenziando le parti più importanti del contenuto (un po’ come l’utilizzo del grassetto); Mettendo in evidenza eventuali link interni o esterni; Rendendo chiaramente riconoscibili bottoni e CTA.
Non vedo ne' nulla di sbagliato ne' ragionamenti campati in aria ne' nulla di lontano rispetto a osannati "casi studio" riguardanti l'utilizzo dei grassetti e corsivi che migliorano la SEO.
Ma dato che sono qui per migliorarmi sempre, proverò a raccogliere dati e a dare un contributo migliore
1 Risposta -
@gabriele-pantaleo non vedo nulla con una influenza diretta sul rank
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@mpmisco ha detto in (/post/1303837):
In Sintesi quello che voglio dire è che la visibilità di un articolo NON dipende dalle parole in grassetto, da frasi scritte per "allungare il brodo" nel misero tentativo di incuriosire l'utente, non dipende dai colori utilizzati, che tuttavia sono importanti. dipende solo e unicamente dal contenuto. E per ultimo da una serie di fattori assolutament casuali e non controllabili.
Che poi il contenitore sia pure bello esteticamente è solo un valore aggiunto, non è certo determinante.
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@mpmisco Ciao! Perdonami, ma ero convinto di averti risposto riguardo alla dark mode, invece era un punto citato nell'articolo.
Sfondi: lo sfondo dovrebbe sempre essere bianco o chiarissimo, per fare contrasto con il testo scuro, possibilmente nero o grigio scuro. [...]. Di notte invece ha senso, grazie alla modalità scura.
Ci sono molti siti web che a mio avviso utilizzano bene i colori per aumentare il tempo medio di permanenza sul sito. Per dirtene due al volo, settore xxx e affiliazione casino (Anche loro fanno SEO, non approfondiamo in che modo). Ma non è un caso che questi siti web scelgono dei colori scuri (tra l'altro, offline anche i casinò non hanno finestre).
Per assurdo, mettiamo che alcuni di questi siti web un giorno decidano di utilizzare il bianco di sfondo al posto del nero o grigio scuro. I tempi di permanenza rimarrebbero gli stessi? E il Bounce? E se altri siti web del settore continuassero ad utilizzare quella combo di colori e avere tempi più alti, Google li premierebbe rispetto a chi ha subito un calo di tempo medio di permanenza?
Lascio le domande aperte.
PS. Assolutamente non era intenzione mia fare spettacolo circense ne' speculazione.
1 Risposta -
@gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303839):
Google li premierebbe rispetto a chi ha subito un calo di tempo medio di permanenza?
Google questo dato non ce l'ha e non lo usa per il rank.
Così come non usa il pogo sticking al più - opinione - di numeri eclatanti.Per quello dico che NON stiamo parlando di SEO ma di altro.
1 Risposta -
Sicuramente Google ha una metrica per misurare la soddisfazione dell'utente di ricerca. Ci possiamo scommettere su questo, anche se non sappiamo quale è.
Ma detto questo:
- il colore è un aspetto secondario del tema più ampio dell'usabilità
- l'usabilità è un aspetto secondario del tema più ampio dei segnali di soddisfazione utente raccolti da Google
- i segnali di soddisfazione utente raccolti da Google sono un aspetto secondario del tema più ampio del ranking
Ci sono almeno 3 gradi di libertà tra "colore" e "ranking".
Correlare le due cose è un azzardo, come ha sinteticamente osservato @merlinox proprio ad inizio thread.
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@merlinox ha detto in (/post/1303841):
Google questo dato non ce l'ha e non lo usa per il rank.
Così come non usa il pogo sticking al più - opinione - di numeri eclatanti.quindi il RankBrain non valuta l'attinenza dei risultati in SERP anche, ma non solo, a seconda dei tempi di permanenza, CTR e Bounce Rate?
Allora freghiamocene dell'esperienza degli utenti sul sito e dell'evoluzione dell'AI di Google degli ultimi anni e ritorniamo a mettere le keyword dello stesso colore dello sfondo, nascondiamo i link interni non evidenziandoli, rendiamo impossibile la navigazione agli utenti con colori a caso ecc... visto che non è un fattore determinante e non stiamo parlando di SEO
2 Risposte -
@gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303845):
quindi il RankBrain non valuta l'attinenza dei risultati in SERP
Per favore non diciamo cose sbagliate.
Google (motore di ricerca) non ha alcuna metrica che non sia il comportamento utente all'interno dei propri risultati e un'eventuale ritorno dell'utente in SERP dopo un click (che poi magari l'utente ha aperto tab e torna per trovare N risultati e poi guardarli con calma).Quindi la risposta è NO.
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@gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303845):
Allora freghiamocene dell'esperienza degli utenti sul sito e dell'evoluzione dell'AI di Google degli ultimi anni e ritorniamo a mettere le keyword dello stesso colore dello sfondo, nascondiamo i link interni non evidenziandoli, rendiamo impossibile la navigazione agli utenti con colori a caso ecc... visto che non è un fattore determinante e non stiamo parlando di SEO
Stai appiccicando assieme due cose che non vanno appiccicate e stai saltando a conclusioni che nessuno qua nella discussione ha anche solo lontanamente ventilato.
Ripetiamolo?
Possiamo dire che l'esperienza utente è importante per la SEO? Possiamo dirlo.
Possiamo dire che il colore è in fattore di ranking? NO!!!Aggiungo a margine, giusto una nota su questo:
@gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303845):
quindi il RankBrain non valuta l'attinenza dei risultati in SERP anche, ma non solo, a seconda dei tempi di permanenza, CTR e Bounce Rate?
RankBrain non fa nulla di tutto questo, ti invito a documentarti meglio. RankBrain è il nome pubblico di un algoritmo (o possiblmente un sistema di algoritmi) basato su machine learning, applicato all'associazione query-documento e possibilmente costruito sopra alle nuove possibilità tecniche offerte da Hummingbird (un po' come l'aggiornamento dell'infrastruttura chiamato Caffeine aprì la strada ad un nuovo metodo di calcolo del Pagerank basato su Pregel).
Vale a dire: se prima di RankBrain l'associazione query documento veniva fatta su base statistico-deterministica... oggi viene fatta su base probabilistica.
In parole povere:
- una volta un determinato documento aveva un punteggio di rilevanza X alla query e questo punteggio entrava nel calcolo del ranking
- oggi un determinato documento ha un punteggio di rilevanza X alla query con una confidenza statistica di Y% e questo punteggio entra nel calcolo del ranking
Un po' di bibliografia:
The new "troika" of Google in the post-Hadoop era-Caffeine, Pregel, Dremel
https://blog.birost.com/a?ID=00550-d31bef2b-91f7-4c60-9dd3-6d7a07aacabfPregel: A System for Large-Scale Graph Processing
https://blog.acolyer.org/2015/05/26/pregel-a-system-for-large-scale-graph-processing/Google’s Hummingbird Update: How It Changed Search
https://www.searchenginejournal.com/google-algorithm-history/hummingbird-update/A Complete Guide to the Google RankBrain Algorithm
https://www.searchenginejournal.com/google-algorithm-history/rankbrain/
1 Risposta -
@kal Io confronterei le tue ricerche anche con qualcosa di più recente rispetto a degli articoli del 2015
https://backlinko.com/google-rankbrain-seo
https://www.seroundtable.com/google-brain-click-data-for-rankings-24441.html
@kal ha detto in (/post/1303850):
Possiamo dire che l'esperienza utente è importante per la SEO? Possiamo dirlo.
Molto bene, ci mancherebbe che non sia d'accordo.
Possiamo dire che il colore è in fattore di ranking? NO!!!
La domanda è: possiamo invece dire che anche la scelta dei colori influenza il posizionamento? Per me è SI' perchè è pur sempre una buona pratica che migliora la navigazione e l'esperienza sul sito web. Anche se incidesse per lo 0.1%, si può dire che influenza il posizionamento. Purtroppo, ne' io ne' tu ne' nessuno ci può confermare questa cosa. E sì, hai anche te ragione a dire di concentrarsi sui 3 fattori principali di posizionamento che davvero contano.
Riallego anche qui le fonti utilizzate per trattare il mio articolo. Se gli volete dare una lettura, sono interessanti:
https://danieltitus.com/blog/seo/172-does-color-affect-seo
https://searchengineland.com/how-color-affects-search-engine-optimization-seo-138393
https://bippermedia.com/color-psychology-does-color-affect-seo/
1 Risposta -
@gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303913):
Riallego anche qui le fonti utilizzate per trattare il mio articolo.
Soffrono tutti e tre dello stesso problema
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@mpmisco ha detto in (/post/1303918):
Google cosa fa? Mi banna da internet?
Ma va, non esageriamo però qui si parlerebbe di Google PAESE ORIENTALE e non Google Italia, con SERP e utenze diverse.
In quelle regioni buddiste magari le persone navigheranno siti di agenzie funebri con piacere se utilizzano colori accesi e caldi. Invece probabilmente, se entrassero su un sito tutto nero o con colori diversi dalle aspettative tradizionali, uscirebbero subito.
Siamo sicuri che in questo caso Google alla lunga non metterebbe tra i primi posti quei siti colorati anzichè gli altri, a parità di contenuti e autorità?
Non possiamo neanche tirare in ballo brand importanti come TIM, che un quarto del suo traffico lo riceve dalla parola del suo brand stesso. Chissene dei colori là.. l'utente cerca il sito di Tim
Io continuo a dire la mia e penso che, 2 - 3 - 4 gradi dopo quello che volete, la grafica e i colori influenzano il posizionamento organico.
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@mpmisco ha detto in (/post/1303922):
In quelle regioni buddiste magari le persone navigheranno siti di agenzie funebri con piacere se utilizzano colori accesi e caldi.
In quelle regioni? Quindi la mia vicina di casa, buddista convinta, italiana, è un elemento anomalo?
E i cattolici o gli islamici, che abitano nei paesi asiatici? Come vengono considerati da Google?L'esempio tuo iniziava:
Se ho un sito di onoranze funebri, in un paese orientale...
non parlavi di vicina di casa in Italia.
Poi parlo di influenza dei colori sulla SEO, non di ban da Google o "ho svoltato il mio posizionamento perchè utilizzo il rosso anzichè il blu". Ma chi l'hai mai pensato tutto ciò? Stiamo estremizzando qua.
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@mpmisco ha detto in (/post/1303925):
Impostazioni ossessive su un'infinità di parameti per posizionare un contenuto perchè altrimenti non sarai mai primo nei motori di ricerca, ci mancava la variabile dei colori.
bhe, io nei progetti che seguo impiego un po' anche di risorse per scegliere e testare i colori. Questo approccio mi funziona alla grande.
Ognuno fa poi come preferisce