• Moderatore

    @gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303845):

    quindi il RankBrain non valuta l'attinenza dei risultati in SERP

    Per favore non diciamo cose sbagliate.
    Google (motore di ricerca) non ha alcuna metrica che non sia il comportamento utente all'interno dei propri risultati e un'eventuale ritorno dell'utente in SERP dopo un click (che poi magari l'utente ha aperto tab e torna per trovare N risultati e poi guardarli con calma).

    Quindi la risposta è NO.


  • Contributor

    @gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303845):

    Allora freghiamocene dell'esperienza degli utenti sul sito e dell'evoluzione dell'AI di Google degli ultimi anni e ritorniamo a mettere le keyword dello stesso colore dello sfondo, nascondiamo i link interni non evidenziandoli, rendiamo impossibile la navigazione agli utenti con colori a caso ecc... visto che non è un fattore determinante e non stiamo parlando di SEO

    Stai appiccicando assieme due cose che non vanno appiccicate e stai saltando a conclusioni che nessuno qua nella discussione ha anche solo lontanamente ventilato.

    Ripetiamolo?

    Possiamo dire che l'esperienza utente è importante per la SEO? Possiamo dirlo.
    Possiamo dire che il colore è in fattore di ranking? NO!!!

    Aggiungo a margine, giusto una nota su questo:

    @gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303845):

    quindi il RankBrain non valuta l'attinenza dei risultati in SERP anche, ma non solo, a seconda dei tempi di permanenza, CTR e Bounce Rate?

    RankBrain non fa nulla di tutto questo, ti invito a documentarti meglio. RankBrain è il nome pubblico di un algoritmo (o possiblmente un sistema di algoritmi) basato su machine learning, applicato all'associazione query-documento e possibilmente costruito sopra alle nuove possibilità tecniche offerte da Hummingbird (un po' come l'aggiornamento dell'infrastruttura chiamato Caffeine aprì la strada ad un nuovo metodo di calcolo del Pagerank basato su Pregel).

    Vale a dire: se prima di RankBrain l'associazione query documento veniva fatta su base statistico-deterministica... oggi viene fatta su base probabilistica.

    In parole povere:

    • una volta un determinato documento aveva un punteggio di rilevanza X alla query e questo punteggio entrava nel calcolo del ranking
    • oggi un determinato documento ha un punteggio di rilevanza X alla query con una confidenza statistica di Y% e questo punteggio entra nel calcolo del ranking

    Un po' di bibliografia:

    The new "troika" of Google in the post-Hadoop era-Caffeine, Pregel, Dremel
    https://blog.birost.com/a?ID=00550-d31bef2b-91f7-4c60-9dd3-6d7a07aacabf

    Pregel: A System for Large-Scale Graph Processing
    https://blog.acolyer.org/2015/05/26/pregel-a-system-for-large-scale-graph-processing/

    Google’s Hummingbird Update: How It Changed Search
    https://www.searchenginejournal.com/google-algorithm-history/hummingbird-update/

    A Complete Guide to the Google RankBrain Algorithm
    https://www.searchenginejournal.com/google-algorithm-history/rankbrain/


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @kal Io confronterei le tue ricerche anche con qualcosa di più recente rispetto a degli articoli del 2015

    https://backlinko.com/google-rankbrain-seo

    https://www.seroundtable.com/google-brain-click-data-for-rankings-24441.html

    alt text

    @kal ha detto in (/post/1303850):

    Possiamo dire che l'esperienza utente è importante per la SEO? Possiamo dirlo.

    Molto bene, ci mancherebbe che non sia d'accordo.

    Possiamo dire che il colore è in fattore di ranking? NO!!!

    La domanda è: possiamo invece dire che anche la scelta dei colori influenza il posizionamento? Per me è SI' perchè è pur sempre una buona pratica che migliora la navigazione e l'esperienza sul sito web. Anche se incidesse per lo 0.1%, si può dire che influenza il posizionamento. Purtroppo, ne' io ne' tu ne' nessuno ci può confermare questa cosa. E sì, hai anche te ragione a dire di concentrarsi sui 3 fattori principali di posizionamento che davvero contano.

    Riallego anche qui le fonti utilizzate per trattare il mio articolo. Se gli volete dare una lettura, sono interessanti:

    https://danieltitus.com/blog/seo/172-does-color-affect-seo

    https://searchengineland.com/how-color-affects-search-engine-optimization-seo-138393

    https://bippermedia.com/color-psychology-does-color-affect-seo/


    kal ? 2 Risposte
  • Contributor

    @gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303913):

    Riallego anche qui le fonti utilizzate per trattare il mio articolo.

    Soffrono tutti e tre dello stesso problema 🙄


  • @gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303913):

    La domanda è: possiamo invece dire che anche la scelta dei colori influenza il posizionamento?

    Se ho un sito di onoranze funebri, in un paese orientale, sono specializzato in cerimonie buddiste, i colori predominanti sono il giallo, rosso e arancio.
    Il modo di approcciarmi con la clientela è partcolarmente positivo, la morte nella cultura asiatica, in questo caso buddista, è un concetto molto diverso dalla cultura occidentale.

    Google cosa fa? Mi banna da internet? 😂

    I colori sono importanti ma non possono essere determinanti nel posionamento, sono un aspetto soggettivo e legato a un marchio. Per esempio, è tecnicamente sbagliato creare unb logo con uno sfondo blu e grafica rossa, però la cosa sembra non interessare la TIM e non mi pare abbia problemi di posizionamento 😉

    Ma un sito web potrebbe essere un'opera creativa e in questo caso le regole dei contrasti non possono essere applicate ma nemmeno le regole di accessibilità possono essere applicate.


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @mpmisco ha detto in (/post/1303918):

    Google cosa fa? Mi banna da internet?

    Ma va, non esageriamo 😄 però qui si parlerebbe di Google PAESE ORIENTALE e non Google Italia, con SERP e utenze diverse.

    In quelle regioni buddiste magari le persone navigheranno siti di agenzie funebri con piacere se utilizzano colori accesi e caldi. Invece probabilmente, se entrassero su un sito tutto nero o con colori diversi dalle aspettative tradizionali, uscirebbero subito.

    Siamo sicuri che in questo caso Google alla lunga non metterebbe tra i primi posti quei siti colorati anzichè gli altri, a parità di contenuti e autorità?

    Non possiamo neanche tirare in ballo brand importanti come TIM, che un quarto del suo traffico lo riceve dalla parola del suo brand stesso. Chissene dei colori là.. l'utente cerca il sito di Tim :d:

    Io continuo a dire la mia e penso che, 2 - 3 - 4 gradi dopo quello che volete, la grafica e i colori influenzano il posizionamento organico.


    ? 1 Risposta
  • @gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303921):

    In quelle regioni buddiste magari le persone navigheranno siti di agenzie funebri con piacere se utilizzano colori accesi e caldi.

    In quelle regioni? Quindi la mia vicina di casa, buddista convinta, italiana, è un elemento anomalo?
    E i cattolici o gli islamici, che abitano nei paesi asiatici? Come vengono considerati da Google?


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @mpmisco ha detto in (/post/1303922):

    In quelle regioni buddiste magari le persone navigheranno siti di agenzie funebri con piacere se utilizzano colori accesi e caldi.

    In quelle regioni? Quindi la mia vicina di casa, buddista convinta, italiana, è un elemento anomalo?
    E i cattolici o gli islamici, che abitano nei paesi asiatici? Come vengono considerati da Google?

    L'esempio tuo iniziava:

    Se ho un sito di onoranze funebri, in un paese orientale...

    non parlavi di vicina di casa in Italia.

    Poi parlo di influenza dei colori sulla SEO, non di ban da Google o "ho svoltato il mio posizionamento perchè utilizzo il rosso anzichè il blu". Ma chi l'hai mai pensato tutto ciò? Stiamo estremizzando qua.


    ? 1 Risposta
  • @gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303924):

    Stiamo estremizzando qua.

    Appunto.
    Impostazioni ossessive su un'infinità di parameti per posizionare un contenuto perchè altrimenti non sarai mai primo nei motori di ricerca, ci mancava la variabile dei colori.
    E del contenuto non si parla se il contenuto non genera un prodotto che può esere venduto.
    Anzi no, si parla di qualità del contenuto, la lunghezza del testo, il numero di H1, H2..

    Ma cosa realmente è in grado di trasmettere quel contenuto?

    Nel 2011 un certo Andy Weir iniziò a pubblicare nel suo blog, capitolo dopo capitolo, una sua storia di genere fantascientifica. Un po' come se fossero tanti articoli publicati a cadenza continua.
    Il blog iniziò a diventare così popolare da attirare l'attenzione anche della scienza che ne era molto incuriosita, la conseguenza di domande che molti sudenti ponevano agli insegnanti: "potrebbe essere una cosa davvero fattibile? può essere davvero possibile sopravvivere in quelle condizioni?", un passaparola naturale.
    Il successo diventò talmente grande che ispirò anche Ridley Scott che ne fece un film, prodotto e diretto da lui: The Martian.

    Io resto sempre convinto dell'idea che la qualità di un contenuto non sia il numero di H o dei testi in grassettto, fino alla velocità dell'hosting, Andy Weir aveva un blog su un hosting da meno di 2 lire, se il contenuto che pubblichi ha un vero valore verrà letto, certo non da 8 miliardi di persone ma verrà letto.


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @mpmisco ha detto in (/post/1303925):

    Impostazioni ossessive su un'infinità di parameti per posizionare un contenuto perchè altrimenti non sarai mai primo nei motori di ricerca, ci mancava la variabile dei colori.

    bhe, io nei progetti che seguo impiego un po' anche di risorse per scegliere e testare i colori. Questo approccio mi funziona alla grande.

    Ognuno fa poi come preferisce :d:


    ? 1 Risposta
  • @gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303929):

    Ognuno fa poi come preferisce

    Ma ci mancherebbe altro ognuno crede a ciò che vuole, figurati che ci sono persone che credono la Terra sia piatta 😂

    Scherzi a parte, a febbraio scorso un tizio ha chiesto su Twitter che segue ciò che dice la gente sul non cambiare tema quando il sito è ben posizionato, ma il tizio chiede se vale anche se fa un cambio di colori via CSS.

    Al tweet risponde John Muller di Google, dicendo che non utilizzano i colori come fattore, tuttavia avvisa che le modifiche CSS possono includere molto di più di un cambio di colore.

    screen.png

    Qui c['è u narticolo che ne parla: Google: CSS Colors Are Not A Google Ranking Factor
    https://www.seroundtable.com/css-colors-are-not-a-google-ranking-factor-32968.html

    @gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1303929):

    io nei progetti che seguo impiego un po' anche di risorse per scegliere e testare i colori. Questo approccio mi funziona alla grande.

    Funziona alla grande perchè sono più belli o perchè si posizionano meglio?
    Io credo che la risposta sia la prima, la seconda è dentro di te, ed è sbagliata 😂


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @mpmisco ha detto in (/post/1303937):

    Al tweet risponde John Muller di Google, dicendo che non utilizzano i colori come fattore

    057dfe195dd1b207ee4e5777ac3b345b.gif


  • User

    Ciao a tutti,

    faccio un aggiornamento e condivido una risorsa indicata da Google

    Dall'immagine mi sembra che su PageSpeed Insight hanno integrato una funzione che esamina l'aspetto dei colori (e mi sembra che prima non c'era).

    Poi nelle info della funzione si viene rimandati ad una guida che ha un applicativo( https://dequeuniversity.com/rules/axe/4.4/color-contrast?utm_source=lighthouse&utm_medium=lr ) per fare dei test sulla visibilità dei colori.

    Spero possa tornare utile a qualcuno! Buone ottimizzazioni 🙂

    53bc07da-9a8b-4d0e-8d57-b3d7daa3def4-immagine.png


    merlinox 1 2 Risposte
  • Moderatore

    @gabriele-pantaleo parliamo però di "accessibilità" non di SEO


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @merlinox ha detto in (/post/1306922):

    @gabriele-pantaleo parliamo però di "accessibilità" non di SEO

    migliorare l'accessibilità del contenuto è anche SEO


    merlinox 1 Risposta
  • Moderatore

    @gabriele-pantaleo ancora con 'sta storia.
    Dai davvero è assolutamente necessario distinguere le cose altrimenti cadiamo nel solito calderone delle banalità: per favore.
    Ne abbiamo parlato lungamente nel post: non tutto è SEO, soprattutto in un momento dove la cultura media dei SEO in Italia (ma garantisco NON solo) fa acqua da tutte le parti.

    Se solo i SEO si occupassero di cosa è SEO Strictly, sarebbe davvero un bell'andare.
    L'accessibilità se vogliamo affiancarla ad un valore a una pratica, quella più vicina si chiama ETICA.


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @merlinox ha detto in (/post/1306925):

    @gabriele-pantaleo ancora con 'sta storia.
    Dai davvero è assolutamente necessario distinguere le cose altrimenti cadiamo nel solito calderone delle banalità: per favore.
    Ne abbiamo parlato lungamente nel post: non tutto è SEO, soprattutto in un momento dove la cultura media dei SEO in Italia (ma garantisco NON solo) fa acqua da tutte le parti.

    Se solo i SEO si occupassero di cosa è SEO Strictly, sarebbe davvero un bell'andare.
    L'accessibilità se vogliamo affiancarla ad un valore a una pratica, quella più vicina si chiama ETICA.

    Infatti, non riaccendiamo la diatriba. Se qualcuno è interessato a questa nuova possibilità di ottimizzazione, il link dello strumento è qualche post qua sopra 🙂


    ? 1 Risposta
  • User

    Provo a fare un test sul un contenuto del mio sito (chi mi vuole aiutare è ben accetto)

    Scopo del test: capire se ad oggi diminuendo la leggibilità del testo e cambiando i colori su una pagina già ben posizionata, ci sono degli effetti sul posizionamento.
    Pagina da testare: https://www.gabrielepantaleo.it/seo-bergamo
    Situazione attuale: a28e10c3-17e1-49ee-9ff2-7b6ec564ad53-immagine.png
    Tempo: 1 mese - senza influenza di altri fattori - con 1 sottomissione a GSC dopo le modifiche grafiche

    Qualche idea da parte vostra su come fare il test?

    Io proverei: sfondo nero e grigio perla
    CTA grigie scure quasi a confondersi con lo sfondo
    Altro?

    chiedo idee soprattutto agli esperti di test @giorgiotave @elycontessotto :d:


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @gabriele-pantaleo a far bene dovresti abbassare il contrasto gradualmente, a scaglioni.

    E far passare un 3 mesi tra un cambiamento e l'altro.

    Es. un test della durata di un anno con questi passaggi:

    T+0: diminuzione del contrasto a 0.80
    T+3 mesi: diminuzione del contrasto a 0.60
    T+6 mesi: diminuzione del contrasto a 0.40
    T+9 mesi: diminuzione del contrasto a 0.20
    T+12 mesi: azzeramento del contrasto, testo invisibile all'utente

    Ed in questo periodo monitori tramite GSC il dato aggregato di impressioni e posizione media.

    E mi raccomando fai l'indicizzazione tramite indexing API, altrimenti Google fa il cavolo che vuole e ti si rompe la progressione a tre mesi.

    E secondo me comunque non c'entrano "i colori" ma d'altronde (lo dici anche tu), quello che importa è

    @gabriele-pantaleo ha detto in (/post/1306927):

    la leggibilità

    Mi sembra un test interessante da fare in questo senso.


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    Grazie. Tu dici di diminuire il contrasto di tutti gli elementi della pagina o solo del testo? Ha senso applicare un unico css opacity 0.8?

    Aspetto anche altre idee prima di procedere. Al massimo comprometto un'altra bella pagina per un ulteriore test 😅