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@massimo001 certo, ecco qui il tool (occorre un account Google):
https://www.google.com/webmasters/tools/spamreportform?hl=it
1 Risposta -
@panebianco3d @kal anche io lo faccio sempre, ma temo fortemente che abbia qualcosa che non funziona...perché io periodicamente quei siti che ho rimosso poi me li ritrovo anche con notifiche push.
Non c'è modo di essere certi di farli fuori quindi dubito che Google li utilizzi in qualche modo per assegnare uno score assoluto.
Sono più nostri sogni che reali cose che Google fa secondo me.
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@giulio-marchesi il problema secondo me è che quel tipo di azioni non sono SPAM quindi lo SPAM team non le prenderà in considerazione.
Quella roba è peggio dello SPAM, ma anche se viola tutte le linee guida di Google News e Discover non potrà mai essere presa in esame come SPAM.
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@kal hai ragione, in effetti si dovrebbero segnalare questi post, ma forse sono troppo buono e lo faccio solo in casi estremi.
Hai ragione anche quando dici che google li esclude "per me", ma quello che dicevo era che - se tanti decidono di escludere dei contenuti per sè - evidentemente quei contenuti non sono di qualità. Anche se non vengono segnalati.
L'algoritmo di visualizzazione / punteggio di visibilità dovrebbe tener conto delle "esclusioni per l'utente" e dovrebbe agire costantemente a seconda dei dati che google raccoglie ogni giorno.
Per i contenuti "segnalati" si dovrebbe entrare in un flusso diverso, non costante ma attivato solo se vengono "alzati" dei flags (non conosco esattamente il flusso, e se vengono dati degli strike e poi il ban, ma che magari non incidono sull'algoritmo di visualizzazione fino al ban definitivo).
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@panebianco3d anche io spero sia così e me lo auguro...ma dubito che ci sia anche lontanamente qualcosa di simile. E se c'è sicuramente ad oggi non funziona.
1 Risposta -
Comunque qui un riferimento che mostra come le linee guida siano giusto una cosa utile a far vedere che loro sono bravi perché poi nella pratica nessuno le fa rispettare e non esiste un algoritmo in grado di farlo
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@juanin si prospetta una nuova discussione: il confine tra etica e social network>
Ho passato la notte a osservare sta robahttps://www.culturamente.it/societa/dirette-fake-guerra-in-ucraina-tiktok
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@alessiap88 ha detto in Il confine tra etica e SEO:
@juanin si prospetta una nuova discussione: il confine tra etica e social network>
Ho passato la notte a osservare sta robahttps://www.culturamente.it/societa/dirette-fake-guerra-in-ucraina-tiktok
I social media sono il peggio del peggio: sono proprio veicolo attivo di propaganda e disinformazione!
1 Risposta -
@kal mah non sono tanto d'accordo, le persone (ovviamente alcune) sono il peggio del peggio, purtroppo. I social media sono solo un mezzo, attraverso il quale molti danno il peggio di sè stessi.
Banalmente, io ho trasformato il mio Facebook in quello che una volta erano i Newsgroup: il mio stream è popolato all'80% (forse di più) di post dei gruppi di cui faccio parte. E sinceramente così mi è diventato piuttosto utile e trovo spesso spunti interessanti per i miei hobby o la mia professione.
Il problema è culturale, perchè ormai molti guardano e usano i media in maniera del tutto distaccata, guardando il "numerino" (le views, i followers) senza preoccuparsi se stanno mancando di rispetto a qualcuno (non solo a terzi, magari a sè stessi o agli insegnamenti dei propri genitori).
I grandi player del web fanno poco, troppo poco per migliorare la situazione, mentre la politica che in qualche modo dovrebbe indirizzarli, fa ancora meno. Soprattutto non guarda al futuro. Per questo così come per tanti altri temi importantissimi, come il lavoro, la scuola, ecc.che in qualche modo sono tutti interconnessi.
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@panebianco3d ha detto in Il confine tra etica e SEO:
I social media sono solo un mezzo
Chi è che determina l'algoritmo con cui le notizie si diffondono sui feed di mezzo mondo?
Le piattaforme sono al 100% parte in causa, hanno sacrificato da tempo l'attendibilità delle comunicazioni sul sacro altare delle metriche di engagement.
Il caso di TikTok segnalato da @AlessiaP88 è lampante. Roba come quella dovrebbe essere cancellata in tre nanosecondi, eppure si diffonde sempre e sistematicamente come una macchia d'olio...
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Che schifo ragazzi.
Sicuramente al mondo c'è gente di m*****, ma le piattaforme hanno fornito e armato queste persone di pistole fiammanti. La colpa c'è e come e queste piattaforme totalmente lasciate al libero arbitrio sono il male più assoluto perché non c'è dietro alcuna etica se non quella del guadagno e dell'aumento di metriche di business.
Purtroppo questo è.
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Si hai ragione su tutto, ma oltre alle persone di emme le armi le hanno anche le persone senza un azzo di minimo di capacità di utilizzare il mezzo, social e tecnologia in generale.
Mi fanno impazzire le persone che criticano i 50enni che non hanno lo SPID, perché non capiscono una cosa BASE, per usare qualcosa bisogna essere in grado e se non lo si è bisogna imparare. Occorre istruzione, se per guidare serve la patente per usare la tecnologia devi avere la patente.
Tanto è inutile non ne usciremo, e cito qui sopra "non c'è dietro alcuna etica se non quella del guadagno e dell'aumento di metriche di business."
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Come vi dicevo. Sito bloccato ovunque. Discover, Google News e ogni settimana Google mi manda le sue push
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@juanin impressionante
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@giorgiotave e non ditemi che non è assurdo.
Appena ricevuto questa
Ripeto. Lo ho già bloccato ovunque. Secondo voi Google può considerare segnali di blocco così noisy per il ranking quando non riesce neanche a usarli per far funzionare correttamente le APP dirette interessate?
Tra l'altro questo dimostra un altro dei problemi cronici di Google. Ossia la sua incapacità di capire le modifiche FAKE delle date di pubblicazione. Come potete vedere stesso articolo con data aggiornata 1h fa. E lui che becca.
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Ed ecco la chicca finale. Cerchi meteo e Google ti propina la guerra e associa una chiave generica a un nome brand diverso.
È inutile. È una battaglia persa. Poi ai voglia a credere alle favole di EAT, topical trust etc etc...
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@juanin ha detto in Il confine tra etica e SEO:
È inutile. È una battaglia persa. Poi ai voglia a credere alle favole di EAT, topical trust etc etc...
Nulla di cui stupirsi. E' stato sempre così e sarà sempre così. Diciamo che oggi ti da molto più fastidio perché incide direttamente sul tuo lavoro.
Hannah Arendt: "La società di massa non vuole cultura, ma intrattenimento."
I libri di storia sul comodino possono solo far bene. La tecnologia sul comodino - senza aver letto i libri di storia - può solo far male.
1 Risposta -
@domenico-pacifico infatti io non sono stupito. Sono stupito solamente da molti SEO che credono ancora alle favole. Soprattutto nel mondo anglo-americano.
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Immancabile la mia dose quotidiana di Ricciardi
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