• Community Manager

    Perché le persone cercano e poi non cliccano sui risultati di ricerca?

    Il 18 Dicembre del 2017 Brad Smith su Search Engine Land scrisse un articolo dal titolo "Why Building a Brand Is the Most Viable SEO Strategy".

    Mi era sfuggito e ne ho appreso l'esistenza tramite Alessandra Maggio che ha fatto un intervento al Serious Monkey di Altavilla.

    Il discorso gira tutto su un dato destinato a crescere e a far discutere: quasi la metà delle ricerche che gli utenti fanno su Google non generano un click verso i siti che appaiono.

    Il dato è citato da Rand Fishkin su Moz all'articolo "The State of Searcher Behavior Revealed Through 23 Remarkable Statistics".

    66% of distinct search queries resulted in one or more clicks on Google's results. That means 34% of searches get no clicks at all. If we look at all search queries (not just distinct ones), those numbers shift to a straight 60%/40% split. I wouldn't be surprised to find that over time, we get closer and closer to Google solving half of search queries without a click. BTW — this is the all-in average, but I've broken down clicks vs. no-clicks on mobile vs. desktop in #19 below

    Rand ci avvisa di guardare il punto 19 (quello appena visto è il 6). A al punto 19 vediamo l'immagine dove è evidente che sul Mobile questo dato schizza alle stelle.

    image

    L'articolo di Rank è datato 14 Marzo 2017.

    Il 23 Maggio del 2018, quindi un anno dopo, esce un articolo sul Tagliablog: "Più ricerche senza click, meno traffico verso i siti!"

    Ci sono tanti dati e ricerche citate in questo senso:

    • SEMrush riporta che Google mostra i featured snippet al 41,59% delle query di tipo question, con una crescita del 480%.
    • Visme dice che le SERP con featured snippet ricevono il 18,5% dei click in meno rispetto alle altre.
    • Secondo Rank Ranger analizza che il 12,55% dei primi 10 risultati di Google.com include una direct answer.
    • Sparktoro dice che le ricerche senza click arrivano al 61% sul mobile.

    Vi ho riportato quelle che Davide cita e vi invito a leggere il suo articolo e i commenti sotto al blog.

    La domanda che a me viene in mente, per cercare di comprendere il fenomeno e quindi conoscerlo è: **perché una persona non clicca?

    **Ho anche l'altra: cosa dobbiamo fare? Ma l'altra è una conseguenza. Una conseguenza che proveremo a trattare dopo aver risposto alla prima. Non si può rispondere prima, perché altrimenti continueremmo a "ragionare" come quelli che reagiscono alle cose invece che rispondere alle cose. La reazione è un'azione "spontanea" e automatica, quello che facciamo per agire dopo che qualcosa è accaduto. Come degli automi. La risposta invece è qualcosa che richiede tempo, di solito, almeno, il tempo del pensiero e del silenzio.

    Perché una persona non clicca?

    Per ogni studio fatto mi sono venute in mente delle domande per approfondire un po' di cosa stiamo parlando. Gli studi sono ottimi e ci aiutano, sono un punto di partenza di una discussione.

    Cosa è considerato click? Cosa è considerata ricerca?

    Sembrano domande banali, ma non lo sono. Se esce un articolo con il "61% non clicca", voglio sapere cosa è un click per te. Altrimenti non so di cosa discutere.

    Ad esempio: se un utente cerca hotel a roma e dopo 2 secondi cerca hotel a roma tre stelle e clicca sulla mappa di Google e poi dalla mappa va al sito web?

    La prima è considerata una ricerca?
    La seconda "ricerca" come viene considerata?
    Il fatto che clicchi sulle mappe come viene considerato?
    E se poi clicca sul sito invece?

    Siamo già davanti a una serie di domande molto interessanti e complesse.

    Il problema è che mentre Internet, per fortuna, evolve, noi un po' restiamo indietro. Restiamo indietro perché invece che condividere informazioni e uniformare un linguaggio in modo da capirci, quindi far parte di una community, ci accaparriamo il nostro piccolo posto nel mondo dei social network. Ah, scusate, parlavamo di SEO.

    Oggi dobbiamo usare il termine Sessione di Ricerca, prima di tutto. Esiste da molti anni, ma niente, ancora non lo usiamo.

    Quindi la domanda che io vorrei porre è: quante Sessioni di Ricerca generano del traffico al sito Internet?

    Potremmo approfondire la domanda, ma diciamo che sarebbe un bel punto di partenza.

    Poi ci sarebbe da trattare il tema anche in un'altra direzione: le percentuali di click non vanno bene, perché la torta è diventata più grande. Mi spiego.

    C'è una parte di SEO che ha una visione chiusa. Dice: "Google con il fatto che messo delle risposte dirette ha creato un problema".

    Dico chiusa perché non vedono il risultato creato: ovvero che ora, in questo modo, si cerca di più.

    Google ha portato più persone a cercare e a fare ricerche dove prima non si aspettava una risposta.

    Semplificando: prima la ricerca "i miei voli" non la faceva nessuno. Ora con il fatto che Google ha dato l'opportunità di collegare gli account con le prenotazioni, tramite una rapida ricerca ho la mia carta d'imbarco e so se il volo è in ritardo.

    Mentre tanti parlano della diminuizione della percentuale di click, non vedono l'aumento di ricerche.

    In questa direzione le mie domande incominciano a diventare più specifiche:

    Le ricerche vocali sono considerate in questi studi?
    In questo caso cosa è considerato un click?
    Se Google risponde con la voce, come si fa?
    Se risponde "ecco alcuni risultati", poi l'utente raffina la ricerca e clicca, come viene considerata la prima?

    Credo di aver abbastanza affrontato, senza "volerlo", il tema del perché una persona non clicca.

    Metto in lista alcune cose, come appunti:

    • Da ricerche a sessioni di ricerca, per favore
    • I click che arrivano dopo
    • Le ricerche che Google ha creato e che prima non c'erano
    • Le ricerche dove la risposta è visuale e si finisce su immagini
    • Le news, Google News, poi forse i siti
    • I tool e servizi direttamente in ricerca
    • Il salvarsi i risultati
    • Quanti click si perdono gli strumenti? Un piccolo esempio, agli inizi, Search Console non segnava i click sulla posizione 0 😄

    Prima di dire che in quella sessione di ricerca l'utente non ha cliccato alcun risultato dobbiamo passare almeno da "ha interagito con x" e "ha effettuatto un'altra sessione". Almeno.

    Avete da segnalare studi sul perché una persona non clicca?

    **Cosa dobbiamo fare?

    Niente**.
    È la mia risposta preferita ultimamente alle novità SEO. Perché la domanda è sbagliata.

    Quella giusta, onesta, verso la propria persona è: visto che ho fatto le cose in modo X, cosa devo fare ora?

    Il modo X può essere di tutto:

    • non mi sono aggiornato
    • le ho fatte male
    • non ho avuto tempo
    • ho avuto problemi

    Chi se ne frega. Mica si può fare tutto. L'importante è non raccontarsi che Google è quello cattivo, come succede a tanti che vedono solo questa parte della medaglia e l'altra. Anzi, non ci sono solo due parti, questa medaglia ha un'altra forma.

    Secondo Tagliaerbe, per esempio è:

    Il primo suggerimento che mi viene in mente, è quello di pensare a title e soprattutto a description accattivanti, con all’interno call to action che spingano al click.

    Ovviamente, questo Davide lo sa bene, è la prima cosa che si insegna da sempre.

    Non mi fraintendete, mi cito solo perché so dove ho detto le cose: 26 Novembre 2005. E non le ho detto perché me le sono inventate, nessuno si inventa niente, ma perché era una asserzione comune.

    di solito, title, description e keywords si usano sia per ottimizzare la pagina per i motori di ricerca, sia per invitare l'utente al click quando il sito web uscirà nelle serp dei motori di ricerca.

    Uso del Title
    Il title è il più importante sia come ottimizzazione del codice sia come elemento che invoglia al click l'utente. Deve essere breve, chiaro, invitante, accattivante.

    Uso del Description
    Il description deve seguire ed ampliare il discorso del title, secondo per importanza, molto utile nelle serp per attirare visitatori.

    Uso del Keywords
    Ultimo per importanza ed ignorato da alcuni motori di ricerca, nel keywords si inseriscono le 3-4 chiavi più importanti della pagina.

    Oggi, leggere che bisogna migliorare questi aspetti per quelle ricerche, è un segnale forte.

    È possibile che non faccia parte delle basi, delle cose considerate normali? È possibile che debba essere un suggerimento?

    Davide non è il primo arrivato, se lo scrive senza altri riferimenti, vuol dire che è veramente così. Vuol dire che sente che ci sono persone che sono in queste condizioni. E probabilmente ha ragione. Nel senso che una parte di verità è scritta nel suo post.

    Poi c'è un'altra parte di verità, quella descritta da sia da Brad che da Alessandra Maggio: loropongono l'accento sulla questione del brand, ovvero che il brand spinge l'utente al click. (Criss nel 2008 ne parlava, ma sono sicuro che cercando meglio...)

    Infine c'è quella che vi ho fatto intravedere qui: ovvero fare le cose fatte bene dall'inizio, nel caso aggiornarsi su quello che accade rispondendo alle azioni di Google (non reagendo senza motivi allungando descrizioni perché ve lo chiedono, salvo poi tornare indietro), analizzare bene gli studi che vengono fatti.

    Ognuno ha una sua verità e prendendo un po' da tutti si riesce ad avere un bel quadro, l'importante è non pensare che ci sia quello che ha ragione e di conseguenza buttarvi a capofitto sulla soluzione.

    Le strade che propongo sono due:

    1. Studio degli utenti, dei bisogni e del mercato: la stragrande maggioranza delle novità dei motori di ricerca arrivano sul mercano ANNI dopo che sono state individuate. Studiando gli utenti sui vostri siti e seguendo le novità del mercato arriverete PRIMA dei motori di ricerca. Esempio? Mobile First Indexing sta arrivando per tutti ora, Giugno-Luglio 2018. Quandi anni PRIMA potevamo agire? 🙂

    2. Educazione e Cultura: quando vi trovate ad essere indietro, non chiedetevi solo qual è la soluzione tecnica che vi consente di risolvere, ma cosa è perché siete indietro. Cosa dove studiare, in quale direzione dovete andare da un punto di vista di conoscenza.

    Perché se fate le cose fatte bene: brand, snippet accattivanti, analisi dei dati...queste cose citate ora non le fate perché succede qualcosa, ma perché vanno fatte normalmente.

    Fare un progetto fatto bene, al passo coi tempi, deve essere la normalità. Agire per mettere delle pezze deve essere un allarme. Anticipare quello che sta per accadare di qualche mese, magari un anno, deve essere un risultato sufficiente.

    Diciamo il vostro punto di partenza.

    Cosa bisogna studiare per questo? Quali competenze devo sviluppare?

    :ciauz:

    P.s.
    Dopo l'ennesima ricerca ho creato un video

    [video=youtube;udec5rBsXa4]


  • User Attivo

    Il discorso è interessantissimo e, oserei dire, cruciale.

    La misurazione corretta delle prestazioni dei risultati di ricerca passa sia per il CTR (una metrica precisa e misurabile facilmente dalla Search Console, quanto sostanzialmente ignorata o sottovalutata dai più) che per l'analisi delle sessioni di ricerca, un argomento decisivo e tutt'altro che banale, spesso spazzato via a priori nelle varie conferenze a tema da quella frasetta (che trovo banalizzante, ed amo pochissimo) dei "cadaveri seppelliti in seconda pagina di Google": cosa falsa, in generale, soprattutto perchè questo approccio non considera il comportamento degli utenti e non fa i conti con il fatto che l'utente non è (mai stato) un beota che clicca sempre e comunque sul primo risultato che trova.

    In genere il discorso potrebbe continuare, ma la faccio breve per dare spazio anche ad altri. Thanks e buon lavoro


  • Contributor

    Aggiungo: circa il 15 delle query che ogni giorni gli utenti fanno su Google sono NUOVE QUERY, mai viste prima da Google.

    Il 15%.

    Ogni giorno.

    (vedi seroundtable.com/google-15-percent-queries-25730.html e twitter.com/BritneyMuller/status/995125125270794240)

    Anche questo aiuta a mettere il dato in prospettiva...


  • Moderatore

    Ciao
    condivido questo al 100% "se un utente cerca hotel a roma e dopo 2 secondi cerca hotel a roma tre stelle..." e aggiungo se anche Google MyBusiness è stato considerato nella ricerca? E se contatto l'azienda direttamente dalla Serp? Voglio essere ottimista e dire che 1 azienda su 10 chiede la provenienza delle telefonate... molte aziende non hanno idea di quanti contatti ricevono dallle Serp di Google.

    Aggiungo anche che con Google Home (sto facendo parecchi test in merito) se si cerca per esempio "Qual'è il significato di Giorgio" la risposta è "In base al sito Web pagina inizio . com il significato è....". Poi se vado sull'app Google Home ho la possibilità di andare sul sito. Anche qui zero click...
    Altro Esempio. Voglio un caffè, quindi cerco con il vocale "Qual'è il miglior Bar in zona" Google risponde dicendo che ci sono 10 risultati e nel mio caso mi dice che c'è un Bar vicino con una buona valutazione. Lui mi dice la via, io ci vado e mi bevo il caffè. Non sono andato ne sul sito del Bar nel sulla sua pagina Google My Business ma ho comprato da lui....

    Altre volte mi succede, che trovo la risposta alla ricerca direttamente nelle serp di Google, parlo delle description dei siti. A volte succede perchè non ricordo più il sito che avevo trovato la settimana prima per la stessa ricerca.

    Ho preso nota dei tuoi appunti.... queste per interderci "Metto in lista alcune cose, come appunti"

    Reputo molto importante e consiglio a tutti di mettere la risposta al "Title" all'inizio della pagina e poi successivamente i vari approfondimenti correttamente formattati in modo che Google possa usarli nella ricerca vocale. E per chi ha paura di perdere "click" valuti il fatto che se voglio un caffè o comprare un auto alla fine qualcuno deve pur vendermela.

    Grazie per l'eccellente articolo.


  • Community Manager

    Marco Quadrella (@labussola) mi segnala che dalla slide 26 in poi ci sono alcuni dati interessanti 🙂
    https://www.slideshare.net/randfish/the-search-seo-world-in-2018/32-SERP_Features_Are_NearUniversal


  • Community Manager

    Domanda: se cliccano su un video di YouTube è un click? Come lo scoprono questi strumenti?

    E domanda di oggi: quando Google riprodurrà un pezzo del nostro articolo a voce sarà considerato un click? https://developers.google.com/search/docs/data-types/speakable 🙂


  • User

    Grazie per aver condiviso questo articolo


  • Community Manager

    Ho aggiornato l'argomento con un video vista l'uscita dell'ennesima ricerca

    [video=youtube;udec5rBsXa4]


  • Moderatore

    Ciao
    da quando me lo hai fatto notare ho fatto caso a quante volte cerco su Google e non clicco.

    Le motivazioni che sono emerse sono:
    Cercavo un indirizzo o telefono di un azienda e una volta comparso non mi serviva finire sulla relativa pagina Web.
    Cercavo Cap di qualche zona e anche qui come sopra.
    Cercavo un argomento che non conoscevo e qui ho affinato la ricerca solo leggendo Title e Description nelle Serp. Quindi molte ricerche e un solo click.
    Cercavo una conferma su un argomento che conoscevo e la sola lettura nelle serp è stata sufficente per avere un Feedback.
    Anche la ricerca di immagini nel mio caso poche volte finisco sul sito di chi ha hostato l'immagine.
    Ecc. ecc.


  • Moderatore

    @Giorgiotave said:

    E domanda di oggi: quando Google riprodurrà un pezzo del nostro articolo a voce sarà considerato un click? https://developers.google.com/search/docs/data-types/speakable 🙂

    Secondo me non dovrebbe esserlo.
    La lettura del testo "speakable", o più semplicemente la lettura del risultato zero, è paragonabile alla consultazione dalla serp, ovvero ad un risultato senza clic perché l'utente trova direttamente in esso la risposta.

    La risposta vocale è proprio questo per eccellenza: immediata al verificarsi dell'esigenza. È lontana dal l'approfondimento consecutivo al clic.

    Quando consideriamo la voice search è necessario immedesimarsi nei contesti in cui viene utilizzata: il concetto di clic non ha senso IMHO.. al massimo, se necessario, andrebbe definita una nuova metrica.


  • User

    Una domanda che mi viene leggendo le guidelines di Google sulla qualità: quanto pesa l'autore nella SEO? Faccio un esempio, tra un post anonimo sui conti correnti e uno invece firmato da un giornalista laureato in economia e con all'attivo qualche articolo (magari ben recensito) sulle banche, il secondo dovrebbe posizionarsi meglio. O è un errore? Qualcuno ha esperienza?


  • Moderatore

    @marcolarosa said:

    Una domanda che mi viene leggendo le guidelines di Google sulla qualità: quanto pesa l'autore nella SEO? Faccio un esempio, tra un post anonimo sui conti correnti e uno invece firmato da un giornalista laureato in economia e con all'attivo qualche articolo (magari ben recensito) sulle banche, il secondo dovrebbe posizionarsi meglio. O è un errore? Qualcuno ha esperienza?

    Si fa differenza tra essere in Prima Pagina e non essere in Top50.


  • User Newbie

    @Sermatica said:

    Ciao
    da quando me lo hai fatto notare ho fatto caso a quante volte cerco su Google e non clicco.

    Le motivazioni che sono emerse sono:
    Cercavo un indirizzo o telefono di un azienda e una volta comparso non mi serviva finire sulla relativa pagina Web.
    Cercavo Cap di qualche zona e anche qui come sopra.
    Cercavo un argomento che non conoscevo e qui ho affinato la ricerca solo leggendo Title e Description nelle Serp. Quindi molte ricerche e un solo click.
    Cercavo una conferma su un argomento che conoscevo e la sola lettura nelle serp è stata sufficente per avere un Feedback.
    Anche la ricerca di immagini nel mio caso poche volte finisco sul sito di chi ha hostato l'immagine.
    Ecc. ecc.

    Concordo. Quante volte Google ha risposto usando i nostri contenuti e quindi il click non serve? Forse buona parte del problema sta proprio in questo e il fatto che il dato delle ricerche da mobile sia più alto lo confermerebbe se consideriamo la maggior propensione alle ricerche local dai dispositivi mobili che si esauriscono molto spesso guardando al massimo la scheda GMB in serp. Poi sul BRAND e sulla cura del title sono d'accordo come anche di cercare ove possibile di fornire a Google più elementi diversi ottimizzati ove rilevanti come risposta all'utente. IMHO, arrivo tardi sul topic...


  • User

    Ottimo topic e riflessioni.

    Il fornire risultati immediati per l'utente è sicuramente la mission di Google il punto è... fino a dove si spingeranno senza rompere il giocattolo? Se gran parte delle queries ora genera featured snippets, quanto tempo ci vorrà a publishers, Wikipedia & co. prima di gradualmente smettere di investire così pesantemente in contenuti? In UK comparison sites come Compare the market od altri ne stanno già vedendo le conseguenze, visto che Google ora ha uno snippet dedicato per queries come "mortgage calculator" o "speed test", riferito ovviamente alla broadband.

    Non dimentichiamo poi che l'user behaviour (scansionare / cliccare / etc.) cambia anche in funzione dell'età dell'utente, con i giovanissimi inclini a leggere lo snippet senza cliccare su altri risultati. Ne ho parlato nel mio pezzo "4 Ways to Future-Proof your UX" su Marketing Land (https://marketingland.com/4-ways-to-future-proof-your-ux-264036) dove ho raccolto suggerimenti per migliorare la UX per gli utenti, con un focus sugli "Over 65", la categoria di utenti internet che sta crescendo di più nelle western economies.


  • User Attivo

    Concordo in tutto con te, specialmente sull’ultima parte: smetterla di dare la colpa a Google e assumersi la responsabilità di non riuscire a creare un sito abbastanza interessante, coerente o di non essere un grado di organizzare una corretta e moderna campagna SEO in maniera tale da riuscire ad essere posizionato da Google tra i primi siti.

    Penso che sia molto importante anche il Title e il Meta Title che diamo al nostro sito, spesso la gente si sofferma a leggere solo quello e se non lo reputa interessante finisce con il passare oltre, anche se il nostro sito è tra i primi risultati di ricerca. Possiamo solo continuare a studiare e ad aggiornarci di volta in volta sule novità


  • Community Manager

    Tra le altre cose, oggi, con tutto l'ecosistema che Google ha creato diventa veramente da STUPIDI guardare ancora i clic.