Diciamo che bisogna valutare caso per caso.
Se è vero che da un lato le persone esagerano è anche vero che a volte chi legifera su alcuni temi della rete non ha la benché minima idea delle possibili implicazioni e di come le cose funzionino veramente.
Quindi dal mio punto di vista il problema è di natura culturale in maniera multidirezionale:
culture diverse hanno interpretazioni diverse di stessi fenomeni,
alcune leggi sono oggettivamente poco applicabili alla rete per sua natura,
chi legifera su temi "di rete" spesso è qualcuno che non ha un background adeguato per farlo,
molti che legiferano e che in generale fanno politica anche su temi di un certo tipo sono persone che non sono in grado di essere al passo con i tempi. Persone che hanno studiato 40 anni fa e che sono rimaste legate ad un modo di vivere e pensare di 40 anni fa.
Bisogna accettare che viviamo in un era che è cambiata in modo sostanziale rispetto alla precedente e che dunque va regolamentata in modo consapevole.
Dall'altro lato le persone dovrebbero, prima di gridare alla censura (ad esempio), cercare di capire il bisogno e i motivi da cui nascono i tentativi di chi legifera.