Il problema è più vasto, spiego meglio:
una mia sorella impazzita è stata convinta a cointestare
una sua proprietà di pregio con grande valore commeraciale con quella del
suo attuale "compagno", un monolocale in un paese di periferia per giunta in
quartiere popolare.
Quando in famiglia abbiamo cercato di farla ragionare sulla non equità e il
rischio dell'operazione non ci voleva sentire, ma un notaio può fare à
un atto in cui stabilisce una così palese infondatezza di dati, magari solo
rifacendosi al valore meramente catastale dell'immobile?
Un legale può fare qualcosa per mia madre, mia sorella a 40 anni è ancora a
carico suo, senza alcuna intenzione di lavorare e ora intenzionata a
suicidarsi con una persona che sta approfittando della sua vulnerabilità?
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