Le spese legali del decreto ingiuntivo sono liquidate dal giudice nel d.i. stesso secondo lo scaglione che ha limiti minimi e massimi. Per es. lo scaglione fino a 5000 Euro prevede un minimo di 50 ad un massimo di 700 Euro.
Sempre a titolo di esempio su una somma di Euro 1000 sono liquidate, a titolo di spese legali, circa 450 Euro.
Naturalmente le spese legali liquidate dal giudice sono l'importo che si può chiedere in ristoro ala controparte; nulla vieta che il professionista al proprio cliente possa chiedere una somma superiore...ma non è consigliabile.
Per rispondere a Criceto, il professionista chiede sempre al cliente se il debitore possiede dei beni e di quale genere. Il cliente, in genere, vuole sapere se riuscirà a recuperare il credito: il professionista espone i possibili esiti. Sarà poi il cliente a decidere se proseguire.
In alcuni casi ci si avvale di agenzie investigative; i costi per la conoscenza della solvibilità non sono alti. Ma è sempre il cliente a decidere se accollarseli.
Infine, Criceto, è opportuno si sappia che il legale non ha poteri investigativi e si affida sempre alle conoscenze che il cliente ha della solvibilità del debitore; per esempio: il legale non può ottenere alcuna informazione su dove siano i conti correnti dei debitori.
Ne segue che la tua affermazione circa il fatto che il legale debba conoscere aprioristicamente le condizioni economiche del debitore non ha molto senso in quanto, a parte le classiche visure immobiliari, il legale, senza l'ausilio delle predette agenzie, non ha mezzi per "verificare" quanto da te affermato.