Ciao,
non è per non risponderti ma vanno fatte tante valutazioni, tu stesso non hai ben chiaro cosa si concretizzerà e cosa no.
Il mio consiglio è di fare una chiacchierata con un commercialista per fissare le priorità.
Su due piedi ti direi che necessiti di partita come lavoratore autonomo (analista/programmatore) e vedere poi col tempo come si evolve la situazione.
Ciao,
per risponderti bisognerebbe conoscere tutti i tuoi redditi, la tua aliquota irpef oneri detraibili e deducibili. Direi che il tuo comercialista sia la persona più indicata per risponderti.
Se la donazione viene fatta nei confronti di onlus o simili l'operazione è esente iva, se viene fatta ad un altro soggetto l'operazione è imponibile al prezzo di acquisto o di vendita della merce (valore normale).
Se la donazione passa ad esempio da padre a figlio, l'operazione e imponibile Iva.
Il problema andrebbe studiato con molta calma.
E' possibile l'iscrizione di ipoteca di secondo grado, tuttavia in caso di vendita della casa all'asta andrebbe prima rimborsato il debito garantito da ipoteca di primo grado. Questo rende poco conveninete questa procedura e di solito non viene messa in atto.
Per i conti correnti cointestati non so dirti.
L'aggiornamento dello statuto fa riferimento alla riforma del diritto societario del 2004 che rendeva in alcuni casi utile aggiornare lo statuto per evitare che lacune clausole perdessero efficacia.
Tuttavia non è mai stato necessario andare dal notaio per dimettersi da amministratore nè prima nè dopo la riforma.
E' sufficiente che comunichi la tua volontà a mezzo raccomandata.
Altri adempimenti dipendono dal fatto se si tratta di amministratore unico o consiglio di amministrazione.