Costo annuncio-key, numero degli annunci-inserzionisti, numero delle ricerche per quella key, numero delle pagine dei competitor, analisi dei competitor.
Posso prendere una key ad alta resa, ma se poi:
C'e' un solo inserzionista.
Non la cerca nessuno.
C'e' una marea di concorrenza.
La concorrenza ai primi posti e' fortissima
che senso ha spingerla?
Il costo della key e' solo uno dei 5 paramentri, ma solo analizzando tutte le key, una per una, e calcolandone poi i 5 fattori e' possibile attaccarla con successo.
Un esempio banalissimo. Una key vale molto, poi controllo il numero degli inserzionisti per quella key (magari su G) e scopro che sono 10.. ottimo.
Poi verifico se abbia mercato e... meraviglia delle meraviglie la gente la cerca da pazzi.
Allora metto quella key in query e mi accordo che solo poche migliaia di pagine la contengono-contendono... mercato facile da attaccare e scalare, fantastico!
In ultimo vado ad analizzare i primi 20 siti in serp per quella key e scopro che sono quasi tutti istituzionali, roba da pr6 in su... con migliaia di backlink, inattaccabili...
Fine dei giochi. Il quinto parametro mi ha mandato a casa...
Questa analisi, un classico sopratutto nel lavoro degli spammer, e' fondamentale per ottenere il massimo rendimento a parita' di sforzo-risorse.
Ultimamente pero' analizzare un db di key con meno di 3-4 parole per key e' praticamente tempo perso, tutti i "buchi" sono occupati da tempo da siti con le palle, difficilissimo spodestarli.
Spingere le key "giuste", key formate da 4 o 5 parole, invece da molte soddisfazioni e risultati immediati sorprendenti.
Attenzione che i 5 paramentri devono essere calcolati in base alla nazione-lingua degli utenti e del mercato. Una key puo' avere 10 inserzionisti italiani e 0 esteri, o costare da matti per i francesi ma pochissimo per gli americani, e cosi' via.
Pertanto e' fondamentale pesare il tutto piu' volte con la lingua del browser settata di volta in volta ed usare proxy per simulare la provenienza dell'accesso.
Il lavoro del seo e' dato da un 70% di lavoro di analisi (log compresi) ed un 30% di sviluppo ed ottimizzazione dei siti.
I migliori seo dicono-intervengono-scrivono tutto e di piu' sulla parte dell'ottimizzazione, ma e' rarissimo che riportino la loro tecnica di selezione delle key.
E' una cosa che si impara in anni ed anni di lavoro ed ogni seo in gamba ha i suoi db, le sue formule ed i suoi segreti per scovare le migliori key, e non li renderebbe pubblici neanche sotto tortura.
--
La tecnica di analisi delle key sta ai seo come gli algoritmi di sort stanno ai motori.
Inoltre un classico errore di molti seo e', stabilito il potenziale delle varie key, quello di spingere le "selezionate" (quelle che hanno passato i 5 parametri) nello stesso modo.
Si fanno il loro bel listone di key "ottime" e poi magari decidono di fare 5 pagine per key, se hanno un db di 1000 key allora faranno 5.000 pagine.
Invece ogni key, in base al suo valore estrapolato finale, va sempre spinta in proporzione.
Una key potra'-dovra' essere spinta con 20 pagine ed un'altra key da 2 pagine.
Ora per esempio le serp di G e di msn sono piene di schifezze.
Entrambi oggi subiscono l'attacco di spammer che usano i domini di terzo livello.
Tuttavia, gira e rigira, questi spammer si basano tutti sempre e solo su key classiche... sembra se le copino uno con l'altro... un disastro.
Hanno magari per una data key 20 pagine nei primi 50 posti con 10 siti diversi, mentre per molte altre key non esistono affatto.
Questo succede perche' invadono il mercato in modo random, senza nessuna base scientifica nell'analisi delle key.
Succede perche' sanno solo produrre "pagine ottimizzate" in quantita' abnorme, senza curarsi, senza preoccuparsi di niente e nessuno.
Reputano che il loro successo sia quantificabile unicamente dagli incassi, non hanno stile, non hanno principi, non hanno idee, copiano tutto e tutti pur di creare al volo milioni di pagine di spam ignobili, il loro contenuto e' messo nel basso della pagina o in modo che sia il meno visibile possibile.
C'e' di buono che durano come un fuoco di paglia, poi tornano a pulire le ventoline dei computer, soffiando ovviamente al posto di aspirare.
