Io trovo l'argomento molto interessante e ti ringrazio per il tuo post che mette in luce molte contraddizioni del nostro Paese.
Io trovo scandaloso che si possa ritenere le prostitue pericolose per la moraltà o la legalità di una Paese. E trovo ancora più scandoloso che le si voglia punire con la prigione, ma a questo punto se ciò avviene pretendo che lo stesso trattamento venga applicato anche al cliente. Non si può fare figli e figliastri. Perchè se fosse vero che le prostitute minano la moralità è pur vero che nessun cliente è obbligato da nessuno a frequentarle, dunque vuole che la sua maralità sia minata e allora che paghi anche lui.
Detto questo che può sembrare una pradosso ma perdonatemi io la penso così, prendetela come una mia mera opinione personale.
Io credo però che non si possa neanche prescindere dal fatto che moltissime prostitute non fanno questo mestiere per scelta ma perchè obbligate se non rapite e schiavizzate. Non lo dico perchè ci tengo a fare demagocia ma perchè ce ne sono esempi in tutta Italia.
Ma purtroppo SEMBRA non esserci modo ne di metterle al sicuro ne di poter far finire in galera i loro sfruttatori.
Secondo me la trovata di rifarsi legislativamente sulla prostituzione non ha nulla a che vedere con il voler combattere il fenomeno del racket, ma è un'altra piccola tacchetta verso una completa non laicità dello Stato in nome di una morale che non è di tutti ma solo di una parte dei cittadini.
Io personalmente non sono favorevole alle case chiuse, proprio perchè moltissime sono obbligate, sono convinta diventerebbero dei lagher. Io credo che a forza di vederle sulle strade qualcuno ne sentirà prima o poi il peso morale di aiutare queste donne, ovviamente chi vuole, a venirne fuori. Sono molte quelle che contattate in strada da associazioni sono poi riuscite ad uscirne. Nelle case chiuse, chi potrebbe più contattarle? Non tiriamo fuori la storia dei controlli... perchè purtroppo i controlli in Italia si sa il tempo che trovano.
Ma credo che ci sia ancora un punto da affrontare. Non spetta a me il giudizio sui clienti che non infrangendo nessuna legge si rivolgono al sesso a pagamento. Ma io credo sia una forte forma di maschilismo, in Italia l'emancipazione femminile e maschile intesa come liberarsi di un profondo maschilismo che impregna l'animo maschile, è ancora molto molto lontana. E questo non è certo visibile solo con i clienti che frequentano le prostitute, è palese guardando la nostra TV, sfogliando i nostri giornali, dagli stipendi ineguali tra uomini e donne di pari grado lavorativo etc etc.
Morale, se la prendono sempre con l'anello "debole" della catena!!!