Ciao a tutti.
Vi espongo la mia attuale situazione.
Al momento sono socio di una cooperativa ma sono interessato a rilevare l'attività di arrotino di una persona che sta per lasciare. Ovviamente lascierei la cooperativa (non vedo l'ora!).
La persona in questione sta per andare in pensione o comunque vuole cessare l'attività a fine anno 2010 dopo di questo termine subentrerei io acquisendo il suo pacchetto clienti, negozio ecc.
Questo artigiano ha un negozio in cui affila coltelli, forbici ecc e vende al pubblico gli stessi oggetti ed altre cosette dedicate alle estetiste.
Ha un discreto giro di affari, con potenziale ancora non sfruttato, ed attualmente ne ricava 4000-4500? mensili lordi.
Il fondo è di sua proprietà.
Mi ha chiesto 1000? mensili comprensivi di affitto fondo e affitto attività (????). Tengo a precisare che questa è stata la sua seconda offerta, la prima era di 500? per affitto fondo e 30.000? per rilevare l'attività...avrei acquistato anche i macchinari e la merce ancora invenduta. Non avendo intenzione di chiedere un prestito lasciai perdere per poi ottenere questa seconda offerta.
Ora le domande:
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Quello che mi sta chiedendo è lecito o se ne sta approfittando? E' lecito chiedere un "affitto" per l'attività?
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Le macchine che ha utilizzato sino ad oggi sono quasi certo che non siano a norma. Come posso fare per averne la certezza? a chi rivolgermi per un controllo del genere senza porlo in eventuali difficoltà?
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Se le macchine non fossero a norma, potrei sfruttare la cosa per trattare sulle condizioni da lui proposte?
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Volendo comunque dotarmi di altro tipo di macchinario, più recente ed a norma, potrei sfruttare le sue dichiarazioni di reddito per chiedere un prestito alla banca per acquisto macchinari una volta intestata l'attività a me?
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Esiste un altro modo per poter avere finanziamenti per questo scopo rilevando una attività già avviata? Nella mia banca ho già dei prestiti all'attivo, niente di grosso ma ci sono.
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Come devo inquadrare la mia futura attività? Che regime fiscale? E' una cosa a cui penserà il commercialista in base al volume di affari della precedente gestione?
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E' consigliabile rivolgersi al suo attuale ragioniere/commercialista per prendere in carico la mia futura attività?
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Volendo affilare e vendere oggetti nuovi, devo aprire una sola partita iva con due codici attività differenti oppure aprire due partite iva differenti? Al principio l'attività principale sarà ovviamente l'affilatura.
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C'è qualche persona/istituzione a cui appoggiarmi durante questa fase di transizione attività ed anche dopo che mi possa dare consulenza sicura ed a cui affidarmi in caso di necessità? Confcommercio, CNA ecc...
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Viste le domande fatte fino ad ora...c'è qualche cosa di importante che dovrei tenere in considerazione e che sto ignorando?
Scusatemi per la mole di domande che vi ho posto, spero vogliate e possiate aiutarmi a capire come muovermi.
Sperando in un vostro aiuto vi faccio i migliori auguri per un "soleggiato" ferragosto
Saluti
Riccardo