• User

    Rilevare attività di arrotino. Come?

    Ciao a tutti.
    Vi espongo la mia attuale situazione.
    Al momento sono socio di una cooperativa ma sono interessato a rilevare l'attività di arrotino di una persona che sta per lasciare. Ovviamente lascierei la cooperativa (non vedo l'ora!).

    La persona in questione sta per andare in pensione o comunque vuole cessare l'attività a fine anno 2010 dopo di questo termine subentrerei io acquisendo il suo pacchetto clienti, negozio ecc.

    Questo artigiano ha un negozio in cui affila coltelli, forbici ecc e vende al pubblico gli stessi oggetti ed altre cosette dedicate alle estetiste.

    Ha un discreto giro di affari, con potenziale ancora non sfruttato, ed attualmente ne ricava 4000-4500? mensili lordi.

    Il fondo è di sua proprietà.

    Mi ha chiesto 1000? mensili comprensivi di affitto fondo e affitto attività (????). Tengo a precisare che questa è stata la sua seconda offerta, la prima era di 500? per affitto fondo e 30.000? per rilevare l'attività...avrei acquistato anche i macchinari e la merce ancora invenduta. Non avendo intenzione di chiedere un prestito lasciai perdere per poi ottenere questa seconda offerta.

    Ora le domande:

    1. Quello che mi sta chiedendo è lecito o se ne sta approfittando? E' lecito chiedere un "affitto" per l'attività?

    2. Le macchine che ha utilizzato sino ad oggi sono quasi certo che non siano a norma. Come posso fare per averne la certezza? a chi rivolgermi per un controllo del genere senza porlo in eventuali difficoltà?

    3. Se le macchine non fossero a norma, potrei sfruttare la cosa per trattare sulle condizioni da lui proposte?

    4. Volendo comunque dotarmi di altro tipo di macchinario, più recente ed a norma, potrei sfruttare le sue dichiarazioni di reddito per chiedere un prestito alla banca per acquisto macchinari una volta intestata l'attività a me?

    5. Esiste un altro modo per poter avere finanziamenti per questo scopo rilevando una attività già avviata? Nella mia banca ho già dei prestiti all'attivo, niente di grosso ma ci sono.

    6. Come devo inquadrare la mia futura attività? Che regime fiscale? E' una cosa a cui penserà il commercialista in base al volume di affari della precedente gestione?

    7. E' consigliabile rivolgersi al suo attuale ragioniere/commercialista per prendere in carico la mia futura attività?

    8. Volendo affilare e vendere oggetti nuovi, devo aprire una sola partita iva con due codici attività differenti oppure aprire due partite iva differenti? Al principio l'attività principale sarà ovviamente l'affilatura.

    9. C'è qualche persona/istituzione a cui appoggiarmi durante questa fase di transizione attività ed anche dopo che mi possa dare consulenza sicura ed a cui affidarmi in caso di necessità? Confcommercio, CNA ecc...

    10. Viste le domande fatte fino ad ora...c'è qualche cosa di importante che dovrei tenere in considerazione e che sto ignorando?

    Scusatemi per la mole di domande che vi ho posto, spero vogliate e possiate aiutarmi a capire come muovermi.

    Sperando in un vostro aiuto vi faccio i migliori auguri per un "soleggiato" ferragosto :sun:

    Saluti

    Riccardo


  • User Attivo

    Salve wildcathendrink, provo a rispondere alle tue domande anche se sono molte e forse troppo generiche. Comunque magari da qui si potrà proseguire nel dettaglio.
    Iniziamo

    • Quello che mi sta chiedendo è lecito o se ne sta approfittando?
      Diciamo che non si può dire se se ne sta approfittando o meno perché si dovrebbero conoscere molti elementi in merito, tipo lo stato del fondo, lo stato d'uso dei macchinari, la posizione ecc. ecc.

    E- ' lecito chiedere un "affitto" per l'attività?
    Ci sono contratti legati alla gestione dell'attività. Un esempio: si sente parlare di Bar dati in gestione. In questo caso il proprietario da un gestione la sua attività al gestore dietro la corresponsione di un compenso. Ci sono quindi proprio dei contratti in materia che poi vanno registrati presso l'Ufficio del Registro di competenza.

    • Le macchine che ha utilizzato sino ad oggi sono quasi certo che non siano a norma. Come posso fare per averne la certezza?
      Posso darti solo un consiglio in quanto non mi occupo di questa materia. Per quel poco che conosco, i macchinari dovrebbero essere dotati di una certificazione riportante l'esistenza degli standard di sicurezza dei macchinari che avranno validità fino al 31 dicembre 2011. Questi sono sostanzialmente tre: EN 954-1, EN ISO 13849-1 e EN 62061. Tutti e tre possono essere utilizzati per dimostrare la conformità alla Direttiva macchine.

    • a chi rivolgermi per un controllo del genere senza porlo in eventuali difficoltà?
      Potresti riferirti a coloro che sono addetti a verificare la normativa sulla sicurezza degli ambienti di lavoro, puoi facilmente ricercare la normativa t.u. 81/2009 che rappresenta l'ultima normativa in materia di sicurezza e da lì troverai centinaia di società che fanno al tuo caso.

    • Se le macchine non fossero a norma, potrei sfruttare la cosa per trattare sulle condizioni da lui proposte?
      Certamente, verificare e soprattutto mettere a norma i macchinari ha un costo notevole, tra l'altro non tutti i macchinari possono essere messi a norma, in quanto considerati obsoleti dalla normativa in vigore.

    • Volendo comunque dotarmi di altro tipo di macchinario, più recente ed a norma, potrei sfruttare le sue dichiarazioni di reddito per chiedere un prestito alla banca per acquisto macchinari una volta intestata l'attività a me?
      Con un regolare contratto di locazione dell'attività professionale, certo che puoi richiedere finanziamenti, anche se oggi non è poi cosi' facili ottenerli. Inoltre dovresti iscriverti all'artigianato e verificare se per quella attività esistono dei requisiti particolari da possedere

    Esiste un altro modo per poter avere finanziamenti per questo scopo rilevando una attività già avviata? Nella mia banca ho già dei prestiti all'attivo, niente di grosso ma ci sono.
    Ci potrebbero essere dei finanziamenti rivolti agli artigiani, ma questi sono da verificare.

    • Come devo inquadrare la mia futura attività? Che regime fiscale? E' una cosa a cui penserà il commercialista in base al volume di affari della precedente gestione?
      Certamente dovrai rivolgerti ad un commercialista che, esaminando i libri contabili della precedente attività, qualche informazione verbale data dall'artigiano, e qualche informazione data da te, può capire quale sia il regime fiscale adatto al tipo di attività che andrai a svolgere.

    • E' consigliabile rivolgersi al suo attuale ragioniere/commercialista per prendere in carico la mia futura attività?
      Sicuramente è consigliabile sentire il commercialista che ora si occupa della tenuta contabile, tuttavia considera che tale commercialista è portato a tutelare il suo cliente. Al tuo posto ne sentirei un altro, anche se poi potresti decidere di mantenere il commercialista già esistente.

    • Volendo affilare e vendere oggetti nuovi, devo aprire una sola partita iva con due codici attività differenti oppure aprire due partite iva differenti? Al principio l'attività principale sarà ovviamente l'affilatura.
      Se l'attività secondaria non supera il 30% degli introiti dell'attività principale, puoi continuare ad impiegare un unico codice attività.

    • C'è qualche persona/istituzione a cui appoggiarmi durante questa fase di transizione attività ed anche dopo che mi possa dare consulenza sicura ed a cui affidarmi in caso di necessità? Confcommercio, CNA ecc...
      Sicuramente delle persone di tua fiducia. Inoltre essendo un'attività artigianale potresti sempre sentire il CNA e la Camera di Commercio locale se operi in una piccola cittadina

    • Viste le domande fatte fino ad ora...c'è qualche cosa di importante che dovrei tenere in considerazione e che sto ignorando?
      Sicuramente, ma vedo che sei lungimirante, dovresti verificare quale è stato l'andamento dell'attività negli ultimi 3 anni per evitare controlli da parte dell'agenzia delle entrate. Magari volendo chiudere, ha dichiarato ei redditi non congrui e non coerenti e quindi potresti poi incombere a controlli fiscali. Inoltre verifica se è necessario avere dei requisiti particolari per fare l'arrotino. Mi sembra di no, ma ti conviene verificare sempre sul sito della Camera di Commercio se esistono dei requisiti richiesti dalla legge.

    Buona fortuna