Salve,
chiunque comunista può demandare (ed ottenere) in qualsiasi momento lo scioglimento della comunione. Ciò significa che qualora non vi sia l'accordo tra i comunisti, ciascuno di questi può proporre la domanda di scioglimento innanzi al Tribunale territorialmente competente. I tempi non sono certamente brevi in quanto è necessario che vengano esperite una serie di operazioni peritali e, nel caso in cui nessuno dei comunisti chieda l'assegnazione del bene pagandone il relativo corrispettivo, occorre procedere alla vendita del bene stesso.
Saluti,
Francesco