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    • RE: Perché Google Maps ha DOVUTO cambiare il nome al Golfo del Messico?

      @giorgiotave ti rispondo anche qui, copincollando quello che ho scritto su telegram, perchè mi interessa una tua risposta e su telegram la discussione è stata disturbata da quel troglodita ignorante...

      posso dire che non sono proprio d'accordo che internet non appartiene alle big tech? capisco quello che vuoi dire: che nessuna big tech può sottrarsi a determinate regole del gioco.

      tuttavia, scusa: le regole del gioco le impongono loro. noi ci siamo arresi, certamente, almeno per quanto riguarda gli usi quotidiani di internet. ma anche non volendo arrenderci, che si fa? sono millenni che gli utenti comuni non contano assolutamente nulla, che possono solo decidere le decisioni di chi può letteralmente svegliarsi la mattina e cambiare le cose.

      per le big tech è diverso: le regole le hanno fatte loro. quindi non si tratta di big tech che non hanno più il controllo di internet, ma di big tech che non possono sottrarsi immediatamente ed arbitrariamente a regole che hanno stabilito loro, spesso per il loro esclusivo beneficio.

      tuttavia, ammettiamolo: la questione del nome del golfo del messico, che ripercussioni ha, per google (o per il 99% della popolazione mondiale)? nessuno. che senso avrebbe avuto fare la guerra su sta cosa? zero assoluto. il "padrone" (illusoriamente) dice una roba e quindi diamogli il contentino: che ci costa? ci rideranno dietro? "folks don't laugh so loud when you've a grand in your pocket". noi ridiamo, loro si son tenuti buoni trump. a nessuno frega (a NESSUNO: nessuno che non sia trumpista o che non vuole aggraziarselo cambierà il modo di chiamare quel golfo perchè uno che dura 4 anni salta su a dirlo).

      penso che la questione si possa inquadrare così, senza arrabbiarsi su lotte contro i mulini a vento da fare su ordini esecutivi...

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      Simonmas
    • RE: Google Liquido: una provocazione

      @mpmisco ha detto in Google Liquido: una provocazione:

      Sul discorso del livello di qualità delle cose, non è che Google ama la monnezza ma è con la monnezza ci guadagna

      e con questa affermazione, mandi a benedire quella precendente. se google ama la monnezza, non può assolutamente educare le persone a non amare la monnezza.

      probabilmente è per il forum in cui sto postando, ma mi sembra che ci sia una sconnessione della realtà, che porta a vedere uniti due livelli diversi.

      un livello è quello delle linee guida, che google sforna per i professionisti. io non le ho mai lette (non sono un professionista della seo. ma nemmeno un amatore). sempre a questo livello appartengono le disquisizioni varie su com'era internet e com'è diventato grazie alle intelligenze artificiali, al mercato della seo, eccetera eccetera. tutte cose che per un professionista sono il pane.

      c'è poi il livello di tutto il resto del mondo. a tutto il resto del mondo non frega assolutamente nulla delle linee guida di google, del fatto che i risultati sono generati dal signor google, da un cane, o da un algoritmo ai confini della realtà. interessa che io cerco "pasta" e trovo "X". imparo ad usare uno strumento così, non vado a leggermi le istruzioni, se posso evitarlo.

      qui vedo che siccome siete esperti seo fate fatica a vedere i due livelli come distinti, perchè la vostra user experience è informata da quello che fate ogni giorno.

      è come se uno chiedesse a me di sentire un pezzo di musica. io non posso ascoltarlo senza pensare, che ne so: "ah, che bel suono da fender twin, single coil, pulito, definito, con microfono posizionato davanti al cono a circa un metro, per prendere il riverbero naturale della stanza". ma non posso pensare che se lo stesso pezzo lo ascolta uno che non distingue un fender twin da un melone, vedrà le cose alla stessa maniera.

      google senza dubbio fornirà cose incredibili ai professionisti seo. a me che sono creatore di contenuti, ne fornisce un po' meno, ed un po' meno incredibili, perchè a volte dice una cosa e poi fa un'altra, o perchè dice che io sono libero come utente, ma poi la mia UX è diversa (forse è solo la mia? possibile).

      quando dite che occorre investire nella seo o nella pubblicità, eccetera... di che parlate? di quanti soldi? con che risorse già pronte? è il momento di farlo ora, o è meglio farlo dopo?

      chiaramente dipenderà caso per caso, ma si non c'è una base di massima, è un discorso che non serve assolutamente a nulla.

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      S
      Simonmas
    • RE: Google Liquido: una provocazione

      @domenico-pacifico ma perdonami, a questo punto l'esperto di seo è davvero l'ultima persona da chiamare, se fai contenuti online.

      esempio personale: ho fatto il podcast sui beatles. adesso, o scelgo di spendere (quanto? e chi lo sa! da 1000 euro ad 1 miliardo, nessuno da cifre credibili) per spingere quel progetto (che nessuno mi sa dire se vale o meno, tra l'altro, anche a tuo dire), oppure faccio altro.

      io scelgo di fare altro, per tanti motivi: per quanto sia esperto dei beatles non è che sappia solo quello; non è detto che i beatles interessino così tanto a chi si interessa di musica online; anche se la risorsa può essere eccezionale, ci sono 1 miliardo di altre pagine/ articoli/ blog/ video/ podcast sugli stessi argomenti, alcuni di persone già famose o di player che piaccia o no sono sul mercato da decenni; eccetera.

      ma soprattutto (lo ripeto): se l'unico giudice della qualità del prodotto, in mancanza di 10000 e più view, sono solo io... che senso ha spendere per scalare le posizioni? ha molto più senso spendere per inondare il mercato di prodotti fatti da me, così quando, prima o poi, tu ne troverai uno ed andrai a vedere chi sono, troverai che ho fatto 1, 10, 100 altri progetti, e te li spulcerai tutti. o dirai: "wow".

      e lo stesso farà google.

      e non mi dire che il giudice non sono io, perchè prima di tutto lo dici anche tu ("Un SEO [...] della bontà/valore del tuo prodotto/servizio, delle tue capacità non ne sa nulla."), e secondo perchè ogni volta che ho postato, qui o altrove, i dati relativi al mio canale, la risposta è sempre la stessa: troppe poche view, impossibile dire alcunchè.

      un investimento si fa se hai un ritorno. più è sicuro il ritorno, più costa l'investimento, per unità. se il professionista a cui devo dare i soldi da investire mi dice che il ritorno è sempre una incognita impossibile da prevedere, che cosa investo a fare? per scalare posizioni e poi vedere se effettivamente c'è il ritorno? come se la qualità venisse premiata solo perchè la sbatti sotto il naso delle persone. a quel punto, meglio giocare al superenalotto: là hai una percentuale di ritorno molto precisa (ridicola... ma precisa.)

      facciamo un esempio, parliamo di cibo: tu produci hamburger di qualità. daresti i tuoi soldi a qualcuno per scalare le posizioni di google, se il fatto di essere primo potrebbe non incidere minimamente sul ritorno in termine di vendite?

      al limite lo faresti... quando sei diventato mcdonald's. perchè a quel punto sai che anche se il tuo hamburger fa vomitare, lo piazzi uguale. e prima di diventare mcdonald's, mi sa che devi fare altre cose, prima di investire in seo.

      torniamo sempre alla domanda di cui sopra: di che investimento stiamo parlando? di 10 euro? di 10000? di 10 milioni? perchè se stiamo discutendo del sesso degli angeli per 100 euro, allora è davvero stupido: uno butta la fiche sul tavolo e vede come va la roulette. se invece i soldi da spendere sono 100000 all'anno, scusami, ma preferisco comprare una casa e metterci dentro gli studenti: anche quello è un investimento, e chi me lo propone non mi dice: "chissà se guadagnerai".

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      Simonmas
    • RE: Google Liquido: una provocazione

      @giorgiotave ha detto in Google Liquido: una provocazione:

      Serve il pensiero opposto: ho fatto una grande risorsa e non compare

      e cosa faccio, se ritengo di essere in questa situazione?

      come detto in precedenza, parliamo di soldi? magari fallo domani (cercherò di recuperare la diretta), ma parliamo chiaramente di quanti soldi investire per avere ragionevolmente dei risultati con un progetto, e dove investirli?

      ripeto, forse sarò io, ma possibile che se da zero mi voglio fare uno studio fotografico, o video, o audio, ho 1000 fonti che mi dicono che devo spendere X, Y, o Z, e per questo tipo di cose riesco a trovare solo risposte tipo: "quanti più soldi puoi!" o "almeno 10000 euro al mese e poi vediamo"? sono io che sto guardando dalle parti sbagliate?

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      Simonmas
    • RE: Google Liquido: una provocazione

      @mpmisco ha detto in Google Liquido: una provocazione:

      La gente vuole Checco Zalone, le notizie come quele che ochestrava Casaleggio: DONNA GRASSA ESPLODE MANGIANDO UN BIGNE.... Continua a leggere..
      La gente non vuole leggere le notizie, vuole leggere solo i titoli e niente altro

      si, ma la gente la educhi, più o meno. e parte della mia provocazione è che google educa comunque le persone a schifezze di poco spessore. la gente vuole quello, perchè quello viene proposto, e si disabitua ad altro.

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      Simonmas
    • RE: Google Liquido: una provocazione

      @domenico-pacifico ha detto in Google Liquido: una provocazione:

      Dal mio punto di vista una domanda che dovresti porti è: quanto è costato a Mario Rossi essere in prima pagina?

      Ti rispondo perchè ho fatto una piccola ricerca per quello che mi riguarda: troppo.

      E non è perchè è troppo costoso, ma perchè nessuno da alcuna assicurazione in merito al risultato. E si, lo so che nessuno può assicurare nulla, ma se la risposta a: "se investo 10000 euro, che risultati posso avere?" è "chissà", quei 10000 euro li spendo in qualche altro modo. magari li metto in bot, che è l'investimento più stupido tra tutti quelli che riesco a pensare... ma almeno là c'è una ragionevole certezza che se investo 10000 euro, posso averne almeno 10001. poi magari l'italia a in default, o c'è l'inflazione al 500%, o che ne so, ma ragionevolmente, se faccio A, posso immaginare che avrò B.

      Poi magari ho parlato con la gente sbagliata. Ma tant'è.

      Non si tratta di voler fare tutto gratis, ma di sapere quanto costa. Io posso mettermi a produrre computer? No. Semplicemente. Costa troppo. Lo so... e quindi se voglio fare quello, devo trovare il modo di farlo senza aprire la mia fabbrichetta. Magari divento CEO della Dell. Magari vinco al superenalotto. Magari devo trovare un angel investor. Ma lo so.

      Quanto costa fare risorse sulla divulgazione musicale? Ci posso vivere? Quando lo chiedo, le risposte sono una scrollata di spalle e "certo!". Eppure i costi dovrebbero essere la certezza...

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      Simonmas
    • RE: Google Liquido: una provocazione

      @kal
      sai da dove deriva il disfattismo? ti faccio un esempio.

      sto creando una serie nuova. sto facendo ricerche preliminari su un album di cui voglio parlare, di pj harvey.

      ho scoperto oggi che lei ha un blog. per purissimo caso. avevo cercato "pj harvey", "pj harvey reviews", "pj harvey stories", altre queries legate al disco di cui parlare (4-track demos)... ho tirato giù decine di link, video, eccetera.

      bene, il blog di pj harvey, che mi pare sia giusto un cincinino autorevole riguardo ai casi suoi e alla sua vita, viene in sesta posizione cercando "pj harvey curiosities", ma google ti avverte che non risponde alla query "curiosities" (infatti la pagina è una biografia. la home del sito non viene considerata).

      ora, se una che non è che è nata ieri, ha vinto premi, fa dischi dal 1992, eccetera, ha un blog personale, e tu google non me lo metti come primissimo risultato alla ricerca che corrisponde al suo nome, per me è proprio inutile preoccuparsi di fare una risorsa che venga trovata da google. meglio fare le cose come dico io, per come penso che possano piacere agli utenti, e poi, se sarò bravo abbastanza ed avrò molta fortuna, verrò trovato e parte il passaparola. e poi, quando oramai non servirà più a nulla, forse (e dico forse) mi scopre anche google.

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      Simonmas
    • RE: Google Liquido: una provocazione

      @kal
      ecco, a me basta sentire: "google ha tanta strada da fare". come tutti. ma se manco lo diciamo, addio.

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      Simonmas
    • RE: Google Liquido: una provocazione

      @mpmisco ha detto in Google Liquido: una provocazione:

      Io trovo gravissima questa cosa, leggo da anni chi si sbatte con metodi sempre più sofisticati o con "truchetti" per riuscire a guadagnare un gradino in più di visibilità, però alla fine chi ci rimette è l'ultimo anello dela catena, cioè io in questo caso.

      Ecco, lo spirito del mio post era più affine a questa considerazione. Per questo ho precisato che ho letto il libro come content creator, non come esperto di SEO.

      Non sarebbe meglio, per tutti, prendere coscienza che i trucchetti ci sono, vengono comunque applicati, che Google, checchè se ne dica, offre al meglio uno spettacolo parzialissimo di quello che si trova in rete... ed agire di conseguenza?

      Non deve essere per forza una sconfitta. Se io so, per dire, che per fare il progetto X devo spendere Y euro o avere la quasi certezza di farlo solo per me, posso accettare, o no. Ma almeno lo so. Affrontare la realtà può essere scomodo, ma è essenziale per fare delle scelte. Se invece continuiamo a dirci che è tutto perfetto (salvo poi ricrederci pesantemente anni dopo) è tutto inutile. Anche lo stesso libro di Giorgio, che è nato, mi pare, dal desiderio di andare a far le pulci in continuazione a quella che è la realtà.

      Ed intendiamoci: tra creare una cosa per le persone e "fregare il sistema", per me è molto meglio la prima cosa... altrimenti non lo farei gratis. Ma non prendiamoci in giro: creare una risorsa utile per le persone, anche la migliore al mondo, non assicura assolutamente nulla. Se finisci nella top 10, per me, è solo un caso. Lo è ora, e lo sarà lo stesso se e quando ci finirò io, perchè Google sarà liquido, ma non è trasparente e tanto meno democratico.

      Ma insomma io ho bisogno di sapere se l'Ibuprofene da dipendenza e se si in che misura, chiamerò il mio medico.

      è sempre cosa migliore e giusta.

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      S
      Simonmas
    • RE: Google Liquido: una provocazione

      Ciao

      @gennaro-esposito ha detto in Google Liquido: una provocazione:

      "Hai 30 anni di esperienza", ti credo io come ti crede Google, però non è
      documentata... Che si fa?

      Innanzitutto, può essere documentata benissimo. lauree, master, eccetera... non contano?
      Secondo di tutto, se una persona con 30 anni di esperienza parla, argomenta le cose in un certo modo. Può avere torto, ma non ti dice che la luna è fatta di cioccolato. Tu lo ascolti e decidi, a prescindere dai suoi 30 anni di esperienza.

      Google non ascolta nessuno, perchè Google non è una persona. Google, al massimo, traccia quanto tempo "la gente" rimane su una pagina X dopo aver cliccato sul link in search. ed ecco che, come per magia, un no vax acquisisce la stessa autorità di un premio nobel.

      Se il problema non esistesse, non ci sarebbe bisogno di avere link da "siti istituzionali" per capire se hai pubblicato 500 articoli idioti o 500 articoli interessanti. O no?

      Il problema è che un "sito istituzionale" è facile individuarlo per argomenti importanti. Per altri (la politica, la cultura, eccetera), un sito è istituzionale solo perchè ha tante view. Quindi io ed i miei amici complottisti che crediamo ai rettiliani abbiamo più autorevolezza di te e di gente che parla di cose reali e non di sciocchezze.

      Crediamo a chi scrive contenuti, ha recensioni, foto, video, citazioni, ecc., oppure
      a te?

      Faresti bene a credere a me, anche se di anni di esperienza ne ho solo 20-25. 🙂

      In fondo, né io, né Google, possiamo stare nella tua testa (o nella tua città) per
      saperlo, giusto?

      Certo. La differenza è che tu non hai il potere di "annullare" una persona. Google si.

      Che, poi, siamo sicuri di essere i migliori?

      Vuoi che ti parli del mio progetto? Sicuramente non sono IL migliore, sicuramente ho dovuto fare dei compromessi che possono aver compromesso alcune cose, ma a meno di smentita, si, io sono sicuro che il mio podcast sui Beatles sia il più completo su internet. E ce ne sono di podcast sui Beatles. Rispetto invece a TUTTE le fonti sui Beatles che ci sono, penso che sono una è oggettivamente superiore, se ti interessa la storia della band (nota che questa fonte, beatlesbible.com, ha fatto man bassa di foto e video coperti da copyright, cosa che io ho fatto in parte e solo per i thumbnail su youtube, quando mi sono reso conto che altrimenti non avrei avuto nemmeno le scarsissime view che ho), ed un'altra di un musicologo inglese, è di gran lunga LA fonte su quello che riguarda l'analisi musicologica dei Beatles. Un sito privato che è lì da decenni, mi sa inizio 2000. Senza foto, senza video, senza parole chiave, fottendosene di tutto e tutti. E difatti il link viene mandato privatamente a chi interessa, su google non lo trovi a meno di non cercare il nome del tizio (ora ovviamente non ho con me il link altrimenti lo postavo... e no, non ricordo il nome del musicologo, perchè è dal 2014 che non lo consulto).

      Se poi mi dici che a "la gente" non frega assolutamente nulla della storia dei Beatles e vogliono vedere video simpatici, o sentire sempre le stesse 3 cose sulla band, o che se non dici quello che devi dire in 2 parole allora chi ti caca, allora è un altro discorso.

      Vero, capita che per alcune ricerche, nei primi risultati, non vengano proposte le migliori soluzioni. Ma che colpa ne ha Google se tante persone non conoscono il tuo progetto e quindi cliccano su questi risultati?

      lascia stare il mio progetto, questo non è un post di pianti contro google cattivo che non mi ha reso milionario. parliamo in genere: tu dici che per alcune ricerche non vengano proposte le soluzioni migliori. il tuo è un atto di fede, di per se stesso: accetti che google, in genere, ti darà le soluzioni migliori.

      lo accettavi probabilmente anche nel 2004. Però, come attesta il libro di Giorgio, dopo tot anni puoi guardarti indietro e dire: "accidenti che robaccia che c'era". cosa ti fa pensare che così come ieri non uscivi nella top ten se non mettevi la chiave al posto giusto, oggi esci solo perchè hai fatto un lavoro di qualità?

      "Bisogna avere un fotografo, content creator, SEO, ecc.", se vuoi essere su tutte
      le piattaforme messe a disposizione da Google e altri player si... e quindi?

      E quindi chi emerge non è il migliore ma solo chi ha più soldi e/o chi se ne fotte delle leggi. non è un male. basta saperlo. Tu lo dici, ai tuoi clienti, che se non spendono un 50000 euro all'anno per pagare tutte queste professionalità possono fare a meno di aprirsi un sito internet, perchè tanto chi li deve trovare? Non credo.

      Che poi non è neanche detto, basta documentarsi sui migliaia casi studio esistenti di strategie messe in atto da piccole realtà per farsi strada tra i big player.

      Anche qui la domanda che faccio alla fine: se tu impieghi la strategia X ti fai conoscere? Oppure, per puro caso, tu l'hai impiegata e ti fai conscere, e 1 milione di altre persone che l'hanno impiegata no?

      Vedi, Google lo si può vedere come si vuole ma rimane sempre un canale di comunicazione, uno strumento per raggiungere milioni di persone. Il discorso della liquidità semplifica solo le cose.

      Le semplifica davvero? A me non sembra. 20 anni fa, avrei scritto i copioni, sarei andato a bussare alle porte delle radio varie, e avrei avuto 2 lire per fare il mio progetto. Oggi, visto che abbiamo tutti le stesse opportunità, posso farlo da solo... e morire di fame, a meno di non pagare tutte le professionalità che pagava la radio, o di imparare decine di mestieri diversi. Se per te è più semplice, ok.

      Mi sento di dirti che se davvero sei il migliore e non riesci ad intercettare traffico organico allora devi solo muoverti in un altro modo. Sono sicuro che se lo farai bene sarà Google a cercarti.

      Ripeto: il mio progetto può essere un esempio (con tutti gli errori che ha un primo progetto grosso come quello che ho fatto), ma è solo UN esempio. Io contesto proprio il principio che questo sia il migliore dei mondi possibili e che tutto sia fantastico, democratico e paritario 🙂

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      S
      Simonmas
    • RE: Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?

      @simonmas ha detto in Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?:

      ma mi sa che c'è poco da vedere: siete convinti che sia tutta una truffa idiota. e mi sembra di sentire quelli che nel 2000 dicevano: "visto internet? un'altra stupidata americana!"

      "spiaze"

      postato in Internet News
      S
      Simonmas
    • RE: Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?

      @kal lol! "spiaze"

      postato in Internet News
      S
      Simonmas
    • Google Liquido: una provocazione

      Sto leggendo (da creator, non da esperto SEO), il libro di Giorgio Taverniti, Google Liquido. Ho mandato una provocazione a Giorgio che mi ha detto di postare sul forum, per far partire una discussione. Ecco qui il post.

      Giorgio non apprezza (a ragione) chi pensa di fare SEO usando il trucchetto di "dove piazzo la parola chiave?" o quello di ripetere 80 volte lo stesso concetto in 10 modi diversi: bisogna creare delle risorse pensate per le persone, scritte per le persone, per risolvere i loro problemi.

      Cosa serve per fare questa risorsa ed essere "scoperti" da Google?

      Prima di tutto, una signora immagine, almeno una: "[...] ora è il caso che le immagini vengano scelte da persone che conoscono il linguaggio della fotografia. L'immagine non è più qualcosa di correlato ma è l'articolo stesso. L'immagine, insieme al titolo, oggi per alcune risorse è l'elemento che decreta il successo o il fallimento di quello che abbiamo prodotto." Ok, segno: fotografo, o diritti per l'uso di fotografie d'autore.

      Dobbiamo anticipare e soddisfare i bisogni di chi cerca, ogni post deve avere uno scopo preciso. E questo scopo, la "risposta" che la persona cerca, "deve essere subito visibile senza che la persona effettui, per esempio, uno scroll della pagina. [...] Le informazioni vanno messe in alto. Subito." Ok, segno: trattare ogni argomento in due parole, dando La Verità (TM) immediatamente e poi, al limite, spiegarla.

      Dobbiamo avere una pagina dedicata all'autore del contenuto, per comunicare ai Quality Rater che abbiamo autorevolezza, e "l'autorevolezza si aumenta con i link: più riceviamo link da siti importanti, più saremo autorevoli agli occhi del motore di ricerca." Ok, segno: mettere il curriculum online ed avere link da università, giornali, grossi siti (ma se questi vogliono darmi un link... non facevano prima a dirmi: "ciccio, vieni a lavorare da noi" o "ciccio, il tuo prodotto lo distribuisco io"? voi mettereste un link ad un vostro competitor, così, a cuor leggero?! e perchè dovrebbero farlo gli altri?)

      E non dobbiamo "sottovalutare la Quantità: [...] Come è possibile essere competenti senza aver trattato molte volte quel tema?" Ok, segno: se ho studiato un argomento per 30 anni, ma faccio una risorsa oggi, sono meno autorevole di uno che ha fatto 400 post dicendo idiozie.

      Non so voi, ma io sento puzza di trucchetto. Non come "dove piazzo la parola chiave?", no... Un trucchetto molto più complesso, che invece del "SEO" che ti racconta di scrivere cane 30 volte nell'articolo, ha bisogno anche di un team di persone che si occupano di SEO, ognuna specializzata in Settori (e-commerce, editoria), Zone (Discover, Maps), Aree di intevento (sever-codice, contenuti-chiave), e Materie affini (analitica, UX): "tutte le specializzazioni richiedono molta pratica e spesso implicano progressi che si fanno un passo alla volta".

      Opinioni, però una cosa è certa: alla fine Google ha messo al centro la persona! ...o forse no: "Nel corso degli ultimi anni l'influenza nella home di YouTube dei contenuti prodotti dai canali che seguiamo è diminuita tantissimo" perchè "le persone non usano le iscrizioni in modo corretto." E questo chi lo dice? Non posso decidere io, come usare l'iscrizione? Magari non faccio binge watching, come "la gente", ma voglio vedere che cosa fa quel creator, magari un video ogni 3. Invece Google non me lo fa mai vedere, e quindi, OVVIAMENTE finisce che vedo un video e basta, malgrado l'iscrizione. Un bel bias di conferma con cui Google può dire: "vedi? non sei un utente interessante, non usi bene l'iscrizione!"

      Un dubbio: e se malgrado i proclami, Google, i suoi algoritmi, e le sue intelligenze artificiali ci diano non quello che vuole la gente, ma quello che loro pensano che "la gente" voglia? Oppure, meglio ancora, quello che secondo loro la gente deve volere?

      Che accade se io sono una minoranza che non è "la gente"? Devo morire male e scomparire? I miei euro non valgono nulla? Il mio tempo è carta straccia?

      Ma non è colpa di Google, per così dire: "Tutte le piattaforme di Social Media hanno virato negli ultimi anni, dando più potere agli algoritmi e meno alle persone."

      Magari è colpa del search o di YouTube. Roba vecchia. Google Discover, che è nuovo, andrà diversamente, no? No: "I contenuti proposti [...] non sono risorse, sono contenuti, e per la maggior parte di scarsa qualità e molto clickbait. Ovviamente è una fase di passaggio, ma sarà una fase lunga: il clickbait è quasi endemico."

      E certo, Giorgio, che la spazzatura è quasi endemica e che nel 2022 pensa ancora a fregare il sistema col trucchetto di "dove metto la chiave". Se viene premiata per farlo e punita se non lo fa...

      Google fa come chi dice che da domani dieta ed esercizio fisico, e poi lo trovi a ingozzarsi di cibi cancerogeni spaparanzato sul divano. Mentre c'è la fase di passaggio, e mentre gli algoritmi imparano che cosa vuole "la gente", la gente impara cosa volere da Google, ed acquisisce aspettative. Se io imparo che se clicco 10 link su Discover, trovo spazzatura, capirò che l'undicesimo è una risorsa fatta col cuore?

      E come arriva la risorsa fatta con il cuore, al pubblico, se io devo avere un fotografo, un team di esperti SEO, un publicista, un grafico, eccetera, per fare questa benedetta risorsa?

      Alla faccia della rete meritocratica, aperta, che mette tutti allo stesso livello. É come se aprissi un panificio nel 1984. Si, ok, magari nella strada dove apro il panificio lo sanno che faccio bene il pane... ma meglio spendere qualche milioncino di pubblicità per stabilirlo nel quartiere. E se voglio andare a livello nazionale, ho bisogno di decine di milioni. Se poi voglio competere con Mulino Bianco...

      Il pensiero positivista ed ottimista di Giorgio, aimè, si scontra poi con la realtà dei fatti.

      Non è che la gente non legge su internet perchè scriviamo male gli articoli, è che la gente è abituata a trovare roba scritta con i piedi... e continuerà a trovarla.

      Cos'è la SEO, in due parole? Che vuol dire credere in dio? Chi ha ucciso JFK? PErchè si sono sciolti i Beatles? Dovete spiegarlo in 3 righe, senza far riferimento a quello che c'è dopo, perchè google mi ha insegnato che se non ho la risposta sul significato della vita in 2-3 righe, allora mi state riempiendo di fuffa inutile. Tanti auguri e tanti saluti alla vostra professionalità: se avete studiato tanti anni un argomento, mi piace pensare che non possa capirlo io, fresco fresco, leggendo due righe.

      Non è che chi fa una risorsa (più o meno grossa) vince, ma chi ha vinto ha fatto una risorsa. Non è lo stesso.

      Chiudo qui, perchè il post è già chilometrico, ma se volete, nel mio piccolissimo, posso parlare della risorsa che ho creato io e vediamo cosa non è andato bene, sia per errori miei, sia perchè "google non ha capito il mio progetto" (anche questa citazione viene dal libro... ma non era la gente a doverlo capire?!)

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      Simonmas
    • RE: Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?

      @kal sai quanti milioni avrei oggi, se avessi buttato 1000 euro su bitcoin la prima volta che gli esperti la davano per morta, con tanto di grafici? la discussione sarà invecchiata male, gli nft sono finiti... ma evidentemente coca cola e lamborghini non sanno cosa fanno, visto che hanno recentemente siglato accordi per fare collezioni di nft.

      hai fatto un giro su news, o ti sei fermato a trends?

      lo sai che il mercato cripto (e quindi nft) è pieno di gente che compra ai massimi e vende ai minimi? nessuna sorpresa che l'interesse per gli nft da parte dei compratori sia calato. parliamone al prossimo massimo di bitcoin, vedremo allora.

      ma mi sa che c'è poco da vedere: siete convinti che sia tutta una truffa idiota. e mi sembra di sentire quelli che nel 2000 dicevano: "visto internet? un'altra stupidata americana!"

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      S
      Simonmas
    • Sondaggio su cosa vi piace nei contenuti che vi piacciono (e qualcosetta d'altro)

      Salve a tutti, spero di potervi chiedere di partecipare ad un piccolo sondaggio che ho messo insieme per chiarirmi le idee su un paio di cose. si tratta di una google form, anonima al 100%, e che potete completare in al massimo 5 minuti.

      Ecco qua il link: https://forms.gle/brXMET1zCRrYkH5GA

      Se questo non è il luogo giusto, o se non si può fare, chiedo preventivamente perdono ai moderatori. Grazie a tutti per la disponibilità e l'attenzione. 🙂

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      Simonmas
    • RE: Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?

      @kal

      sarò brutale: a me che cosa me ne viene di convincerti a farti provare qualsiasi cosa? mi paghi? dici di essere informato e poi dici scempiaggini che non stanno nè in cielo nè in terra, come il fatto delle speculazioni rese molto più difficili. ti rendi conto, vero, che nel 2008 bastava applicare la legge che già c'era, e mettere al fresco chi ha truffato migliaia di persone o chi ha fatto insider trading, vero? ti rendi conto che se la legge non viene applicata, puoi pure legiferare che chi fa speculazione viene messo a morte e non frega nulla a nessuno?

      anche sulle cripto, non si capisce di che parli. io sono sul mercato dal 2017, ho anni di esperienza, non leggendo fonti o bevendomi quello che dice questo o quel guru, ma vedendo, operando, applicando e studiando in prima persona. perchè dovrei darti gratis quel (poco) che ho imparato? non sei un mio parente stretto, e non lo farei nemmeno con un amico, visto il tuo tono ed il tuo esplicito desiderio di far polemica.

      facciamo come sempre, in queste discussioni. vai per la tua strada, vivi felice, gongola quando scoppia la bomba, e, sinceramente, chi se ne frega 🙂

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      S
      Simonmas
    • RE: Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?

      @kal ha detto in Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?:

      le autorità regolatorie sono corse ai ripari, rendendo di fatto molto più difficile speculare sui mercati tradizionali

      HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA. scusa, ma fa proprio ridere.

      per la cosa dei babbani, non rivolta a me... @giorgiotave è così che è andata tra il comunista ed il fascista? 😉 torno su telegram, dai. almeno al telefono posso fare i vocali e non perdo tempo a scrivere

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      Simonmas
    • RE: Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?

      @kal

      I forum sono fatti apposta per la sana e accesa polemica.

      dissento proprio alla grande. la polemica non porta mai a nulla.

      I problemi nascono quando le informazioni che girano sono truffaldine.

      alcuni link di notizie di cui forse non sei a conoscenza... proprio i primi che ho trovato su google, tanto stiamo a fare polemica, e non serve (saprai certamente di che parlano):

      • https://www.oecd-forum.org/posts/20830-subprime-loans-and-fake-news
      • https://it.wikipedia.org/wiki/Crac_Parmalat
      • https://www.bancaditalia.it/media/fact/2020/crisi-pop-bari/index.html
      • https://en.wikipedia.org/wiki/Enron_scandal

      meno male che ci sono i mercati regolati, così non ci sono informazioni truffaldine.

      ancora una volta: dov'è la differenza, rispetto al mondo delle crypto? boh.

      voglio investire in una crypto valuta X. che faccio? mi informo, studio il progetto, seguo la community, provo con una piccola somma se effettivamente le cose funzionano, eccetera eccetera eccetera, o vado a leggermi l'articolone di RYKKYSUBITO.IT che mi dice di vendere casa e mettere tutti i soldi su X perchè poi ANDIAMO SULLA LUNAAAAAAAAAA?

      se faccio la seconda cosa... sicuro che nei mercati tradizionali non possa succedere lo stesso? andiamo, su, siamo maggiorenni. se hai mai fatto un investimento, sai che succede e che succede ogni giorno. solo che invece di levarti pure le mutande con trucchetti da mercatino delle pulci dell'anteguerra, lo fanno in maniera finissima ed articolata, in maniera che tu non possa andare a denunciarli. e che se pure tu vada, non otterrai assolutamente nulla, come non hanno ottenuto nulla tutti quelli completamente rovinati dalla bolla del subprime e da mille altre truffe legalizzate.

      ti faccio un esempio: l'altro giorno una banca parecchio grossa mi dice che se passo là tutti i soldi mi fanno un'apertura di credito. oh, ci credi che non mi hanno dato un contratto in mano da far esaminare al mio avvocato ed al mio promotore finanziario? questo alla faccia della trasparenza, della professionalità e tutto. diciamo le cose come stanno: le tecniche son diverse, lo schifo è lo stesso. non è lo strumento a crearlo, ma l'essere umano.

      quando dissi queste cose al mio promotore finanziario, nel 2018, mi guardò come se fossi un idiota e mi chiese perchè non mettessi tutti i soldi in bitcoin. se lo avessi fatto, adesso potrei comprarmi 4-5 appartamenti come mi compro 4-5 caffè. fesso io.

      bitcoin, in maniera conclamata, dal primo giorno, ha reso chiaro un principio: i soldi sono i tuoi, tu hai l'onere di fare le tue ricerche e tu ti accolli i rischi e i guadagni. se ti fidi di qualcuno, di chiunque, stai demandando i guadagni e ti accolli tutti i rischi ed oltre. chiunque sia nel mondo delle cripto e non ti voglia fregare te lo dice entro i primi 2 minuti di una qualsiasi discussione, se sei un neofita. come pure ti dice di investire solo quello che puoi perdere. non mi pare che nei mercati finanziari "sicuri", "solidi" e "gestiti da galantuomini" questo accada. eppure è proprio lo stesso.

      I tulipani allora come le crypto e gli NFT oggi sono risorse scarse che hanno valore di mercato solo per il fatto di avere valore di mercato.

      e questo chi lo dice? se compri il mio NFT della versione deluxe della storia dei beatles, hai ORE di contenuti extra. puoi spendere 150 euro per i primi 3 mesi, o spenderne il triplo per andare a consultare tutte le fonti (parecchie delle quali di difficile reperibilità o fuori commercio) che ho consultato io. non mi pare che ti stia vendendo fuffa o merda in scatola. chè poi, a volerla dire tutta, vorrei che manzoni fosse ancora vivo per potergli dire che la merda d'artista è stata una genialata totale.

      tu hai mai venduto un NFT? lo sai che ci vuole per venderlo?

      ma a prescindere: mi stai dicendo che non esistono oggetti che hanno valore solo per il fatto di avere un valore, tipo gli status symbol, tipo i rolex, o le ferrari, o che ne so? boh. allarga un attimo le accuse che muovi al mondo "altro" e vedrai che non stai inventando proprio nulla.

      La compra-vendita avviene solo su una logica di guadagno monetario. L'utilizzo pratico e reale è un contorno.

      ah, invece l'utilizzo pratico e reale di comprare azioni apple, per dire, così mi schizzava il prezzo in alto non perchè la ditta è solida, ma perchè si è indebitata per fare buyback è ovvio a tutti.

      di cosa stiamo parlando? della dubbia moralità delle speculazioni finanziarie, qualsiasi esse siano, o di una specifica tecnologia? no, perchè sono due argomenti abbastanza diversi, mi sa.

      Certo, puoi piantare i tuoi bulbi e forse cresceranno dei bei fiori.
      Certo, puoi costruire una nuova tecnologia e forse crescerà una bella applicazione decentralizzata.
      MA NON È PER QUESTO CHE HAI COMPRATO.

      e fammi capire, invece se io apro un allevamento di vacche, io mi interesso personalmente delle vacche e del loro benessere, perchè sono degli esseri viventi e voglio dedicare la mia vita a loro? oppure perchè ci faccio dei soldi? e se tu mi dici che mi dai 1 centesimo di più se le strangolo con le mie mani una ad una, io rifiuterò? e se rifiuto, lo faranno tutti gli allevatori di vacche?

      ripeto la domanda: di cosa parliamo, scusa?

      Ed allo stato attuale delle cose, questo "ritorno" è garantito SOLO dal fatto che ALTRE nuove persone acquistano e quindi immettono nuovi soldi nel sistema.

      al di là delle lettere maiuscole, mi spieghi invece come funzionano gli euro, o i dollari, che sono valute fiat? a me sembra che per definizione, si tratti di monete che non valgono nulla di per se e che hanno un valore solo perchè alcune persone si alzano la mattina e dicono: "l'economia americana è in una congiuntura delicata" SVRAAAAM ed il dollaro cala. o "difenderò l'euro whatever it takes" VRAAAAM ed i mercati comprano. oppure immettono sul mercato liquidità. o cose così. tutte totalmente arbitrarie, esattamente come nelle criptovalute. la differenza: io dico che ti vendo il mio bitcoin a 1000 euro. per te ne vale 2000? lo compri. ne vale 100? trova un altro che te lo vende a tanto o rimani senza. il prezzo è dato da chi ha il bene. aspetta, com'è che funziona su ogni mercato? ah, si: esattamente così, con la domanda e l'offerta. o anche questo principio se lo sono inventati i pazzi di bitcoin?

      Non a caso si accusa il settore di essere una colossale truffa in stile schema Ponzi.

      ah, se è per questo, io posso accusare un elefante di essere un bidone dell'immondizia, ma non diventa tale solo perchè lo dico io. o il presidente della repubblica. o greenspan. lo sai che cos'è uno schema ponzi? andiamo a vedere wikipedia: "Lo schema Ponzi è un modello economico di vendita truffaldino ideato da Charles Ponzi (1882-1949), che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi "investitori", a loro volta vittime della truffa."

      al di là della storia di ponzi, la definizione rende chiara che è una truffa dietro cui non c'è nulla. uso i soldi dei nuovi "investitori" per darli a quelli di prima. non arrivano investitori? puff. non c'è nulla. qua, invece, c'è una tecnologia. per te può non valere quello che viene prezzata oggi. è legittimo. ma dire che è uno schema ponzi è non sapere nemmeno di cosa si sta parlando, per definizione. un po' come quando le etichette dicevano che copiare un disco era come rubare un'auto. solo che non è così.

      a margine: moltissimi dei soldi che stanno entrando ora nel mercato NFT vengono proprio dal mercato crypto che è diventato stantio e senza sostanziali innovazioni...

      si? accidenti. ma ne sei sicuro?

      Probabilmente sei troppo giovane per ricordarlo, ma:

      mi dispiace per te ma lo ricordo benissimo. ricordami un attimo. questo forum dov'è? su internet? amazon cos'è? una .com, mi pare. accidenti, che schema ponzi e che tecnologia da scartare. pensa tu: se avessi comprato 1 azione amazon, al top del dot com bubble, avresti speso una roba tipo 100 dollari. oggi, ne avresti 2860. se mi sai indicare un investimento truffaldino per cui io in 20 anni riesca a moltiplicare per 28 il mio investimento iniziale, sono tutt'occhi.

      certo, c'erano anche i bidoni. cosa dicevamo sul fare la ricerca prima di investire ed investire solo quello che si può perdere? non lo ricordo più.

      Come detto sopra, il sistema attualmente promette cose mirabolanti

      ma che stai dicendo?! 😄 non esiste un sistema. esiste una tecnologia. bitcoin non promette di salvare il mondo, promette che tu prendi sto bitcoin e lo invii a chiunque tu voglia che abbia un indirizzo di ricezione, senza chiedere il permesso a nessuno e senza intermediari. e lo fa. che poi esca tizio o caio e dica che questo sia mirabolante, che cosa c'entra?

      come se io dicessi che siccome c'è chi dice che se bevi vino campi 100 anni, se uno di ubriaca e muore in un incidente stradale è colpa del vino... che aveva solo promesso di essere buono.

      la bolla scoppierà? e scoppiasse. la tecnologia è solida. rimarrà.

      se a te interessasse delle persone che possono rimanere sul lastrico non staresti a gongolare, crogiolandoti in concetti che mescolano insieme dati di fatto, opinioni e cose che non c'entrano nulla, ma ti informeresti e faresti informazione vera, non slogan da carosello.

      detto questo, faccio altro. come sospettavo, questa discussione non porta veramente a nulla.

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      Simonmas
    • RE: Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?

      @giuseppemorelli scusa, non avevo visto la seconda parte: per lo stato italiano, da un paio d'anni gli investimenti in crypto (*) sono associabili agli investimenti in "normali" mercati forex. quindi se ti compri 10000 euro di bitcoin non devi dichiarare nulla, ma sicuramente conta ai fini dell'isee. appena questi 10000 euro diventano 51000 e rotti (ora non ricordo la cifra esatta, puoi cercare su google) con giacenza su un conto per più di 7 giorni, ci paghi anche il 26% di tasse.

      (* con il suo consueto fare da "il mio è mio, il tuo è metà per ciascuno", lo stato italiano non dice che OGNI criptovaluta è una valuta differente, per cui se io ho ethereum non posso pagarti in bitcoin, così come se ho euro non posso pagarti in sterline. hanno deciso di far risultare TUTTE le criptovalute come un'unica valuta. dimostrazione che o non sanno assolutamente di cosa parlano, o fanno i fessi per mungere i cittadini. sinceramente, non so cosa sia peggio.)

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      Simonmas
    • RE: Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?

      @giuseppemorelli ha detto in Gli NFT sono ovunque: voi come vi state approcciando?:

      Domanda seria: gli NFT sono riconosciuti dalle autorità / governi come marchio registrato, brevetto o copyright?

      risposta: e chi se ne frega?

      il copyright office degli stati uniti è riconosciuto dalle autorità italiane?

      se io mi mando una lettera e non la apro, le autorità della cina riconosceranno il valore della data sul francobollo?

      le autorità/ governi (per dire, quello italiano) non hanno nemmeno una legge che chiarisca la fiscalità della compravendita di NFT. la riprova è che un mio socio ha chiesto più volte, per PEC, di chiarire la situazione ed è in dolce attesa di avere risposta. in camera caritatis gli hanno detto che gli risponderanno con una supercazzola perchè non sanno che dire.

      in questa situazione, come fai a chiedere oggi, in grassetto, che lo stato italiano sancisca che io possa scavalcare i suoi uffici governativi e tutti i notai, facendo per i fatti miei un atto che taglierebbe le gambe ad una fonte di reddito importante?

      questo vuol dire che la tecnologia non sancisce una data certa? no. andiamo in causa, e poi ti assicuro che il tuo avvocato faticherà non poco a far vedere alla corte come si può falsificare un nft.

      questo vuol dire che la tecnologia è da abbandonare? nemmeno. oggi va così. domani, i caproni vecchi che ci governano (che sono tali non perchè snobbano le cripto, ma perchè fanno schifo da ogni punto di vista, come lo facciamo noi come popolo, perchè incapaci di comprendere qualsiasi cosa che puzzi vagamente di nuovo) cambieranno idea.

      questo vuol dire che la tecnologia non vale un tubo? nemmeno questo. io continuerò a depositare i miei pezzi al copyright office americano (attenzione: non alla siae. la siae fa pietà e non ti fa depositare le registrazioni dei pezzi, per dire. che io ricordi smisero anche con gli spartiti anni or sono, e gli spartiti sono roba da 800, ci sono cose che non puoi notare per bene su carta). ma in determinate situazioni, avere uno strumento non ancora riconosciuto, ai fini pratici, può risultare molto appetibile. anche e soprattutto perchè non costa l'ira di dio, e nemmeno un quarto di quanto costa un atto notarile.

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      Simonmas