Provo a riportare l'attenzione sull'argomento.
Se Tizio (che aderisce al regime forfetario) fa un corso di inglese, come decide se la spesa è aziendale o personale? E quindi se deve avere una fattura e conservarla per 10 anni oppure una ricevuta e buttarla quando gli pare?
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RE: Fatture passive nel regime forfetario, sono necessarie?
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RE: Fatture passive nel regime forfetario, sono necessarie?
e inoltre, quale legge, decreto attuativo, circolare dell'A.d.E. stabilisce che le ricevute vanno conservate per 10 anni?
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RE: Fatture passive nel regime forfetario, sono necessarie?
Bene, ripeto la domanda iniziale: chi decide se una spesa (magari per un bene ad uso promiscuo) è aziendale o personale?
Esempio: marito libero professionista, moglie lavoratore dipendente. Decidono di comprare un computer che sarà conservato in casa e usato sia per il lavoro di lui, sia per motivi non lavorativi da lui, lei e i loro 2 figli.
CASO A Lui compra un computer e la ricevuta viene conservata per 11 anni nell'eventualità di un controllo (su non si sa bene cosa visto che non viene dedotta dalle tasse, ma la legge di stabilità art. 1 comma 69, dice che deve conservarla e lui lo fa).
CASO B Lei compra un computer e dopo i due anni della garanzia butta la ricevuta che non è obbligata a conservare.
CASO C Comprano un computer e non conservano alcuna ricevuta. Quando in seguito a un ipotetico controllo (non si sa su cosa visto che le spese aziendali non sono registrate né dedotte) gli viene contestata l'assenza di tale ricevuta, i coniugi dichiarano che quel computer è un bene familiare e non aziendale.E' corretto?
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RE: Fatture passive nel regime forfetario, sono necessarie?
Io la ringrazio per la risposta, ci mancherbbe altro, soltanto mi permetto di dubitare della sua diffusa applicazione. Lei parla di aziende e di ricevute di pagameti di imposte. Io sto parlando di privati e di ricevute per acquisti di beni e servizi. Ho l'impressione che ci sia stato un fraintendimento.
Mi può citare la legge che dice che un privato citadino dopo l'acquisto di un bene deve conservare la ricevuta per 10 anni?
Mi dice anche che in mancanza di detta ricevuta lo stato richiede di nuovo il pagamento... di cosa e a chi? Dell'importo del bene al negoziante? -
RE: Fatture passive nel regime forfetario, sono necessarie?
Lei davvero conosce persone che conservano per 10 anni la ricevuta di (ipotizziamo) un computer, un corso di lingue, una ricarica telefonica?
Mi sembra altamente improbabile.
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RE: Fatture passive nel regime forfetario, sono necessarie?
Grazie per aver fatto riferimento alla legge.
Tuttavia mi sembra che l'applicazione sia opinabile.
Per esempio spese per corsi di formazione strumentali all'attività o per uso promiscuo dell'auto o per spese telefoniche sono tutti costi che possono essere dedotti nel regime fiscale ordinario.
Ma aderendo al regime forfetario si potrebbe valutare che tali costi non sono stati fatti come parte dell'attività professionale ma per interesse/esigenze personali.Mi sembra quindi che possiamo individuare:
- costi relativi all'attività (per cui è obbligatorio conservare i documenti)
- costi non relativi all'attività (per cui non si conservano i documenti)
- costi che possono essere ricondotti tanto all'attività professionale quanto alla vita prvata (e a questo punto si può decidere di conservare i documenti -perché più prudente- o di non conservarli -perché più semplice-)
Mi sbaglio?
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RE: Errore Intrastat dopo controllo con File Internet
@criceto said:
Magari due righe per dire se il suggerimento era giusto?
Ciao Criceto.
Hai risposto a gennaio a un messaggio del luglio precedente. Comunque, per rispondere alla tua domanda, il suggerimento non era giusto; si tratta di uno dei (molti) problemi che hanno i software dell'agenzia delle entrate e delle dogane.Ti riporto la (per me) inutile risposta dell'assistenza:
*l'errore segnalato potrebbe dipendere da un file telematico non corretto, anche perché Fileinternet e moduli di controllo utilizzati sono aggiornati.
Solo per sua curiosità quell''errore indica che il record 5 non termina con un vai a capo che è costituito dalla coppia di caratteri ASCII CR (Carriage Return = Ritorno Carrello) e LF (Line Feed = Avanzamento di una linea.
Le consiglio pertanto di ricreare il file telematico, (verifichi che anche il software di compilazione utilizzato sia altrettanto aggiornato), e ripetere le operazioni di controllo e "Prepara" con File internet. -
Fatture passive nel regime forfetario, sono necessarie?
Buongiorno a tutti,
nel nuovo regime forfetario non è possibile detrarre le spese (si applica invece un coefficiente di redditività). A questo punto come è meglio comportarsi?
- in occasione di ogni spesa che in precedenza era considerata detraibile ci si fa comunque rilasciare una fattura e la si conserva (per 5 anni?)
- in occasione ... ci si fa rilasciare una ricevuta e la si conserva (per 5 anni?)
- non ci si preoccupa di richiedere né fatura né ricevuta; le fatture/ricevute che si ricevono devono comunque essere conservate
- non ci si preoccupa di richiedere né fatura né ricevuta; le fatture/ricevute che si ricevono non devono essere conservate, anzi possono essere buttate
Per lo stesso motivo, in precedenza era bene che le spese riguardanti l'attività fossero addebitate sul conto corrente legato alla medesima attività. Ora mi sembra che questo vincolo perda di necessità. E' possibile pagare con un altro conto corrente (personale, cointestato, di familiare)? Oppure questo costituisce fonte di problemi?
Grazie.
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Dichiarazione Intrastat, quale il metodo migliore?
Vorrei riassumere in questo thread i sistemi per presentare la dichiarazione Intrastat. Se qualcuno ha esperienza in proposito vorrei condividere problemi relativi a software, praticità d'uso e funzionamento dei due sistemi e delle due agenzie.
E' possibile presentare la dichiarazione Intrastat in vari modi:
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Compilarla sul sito dell'agenzia delle dogane e poi firmarla e trasmetterla:
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tramite Ag. delle Entrate
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tramite Ag. delle Dogane
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Compilarla off line con Intr@web e firmarla e trasmetterla
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tramite Ag. delle Entrate
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tramite Ag. delle Dogane
Quale il sistema migliore?
Per firmarla cosa bisogna fare?** Come si ottiene il certificato di firma** dell'agenzia delle entrate e quello dell'agenzia delle dogane? Ci sono differenze fra i due?
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Errore Intrastat dopo controllo con File Internet
Ho preparato (con IntraWeb) il file della dichiarazione Intrastat .I01
Per inviarlo lo faccio controllare da File Internet (il software dell'agenzia delle entrate) e ottengo il seguente erroe:LA FORNITURA NON PUO' ESSERE TRASMESSA A CAUSA DEGLI ERRORI SOTTO RIPORTATI.
RECORD N. 5
Il record alla posizione 5 non termina con i caratteri carriage return-line feedCosa significa? Come faccio a correggerlo?
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RE: Spese non giustificate in parcella Commercialista
@OEJ said:
A volte si segna un compenso a parte a titolo di rimborso delle spese generali di studio,
Direi che è questo il caso.
@OEJ said:
ma è comunque doveroso concordarlo prima col cliente. Altrimenti è una furbata e tu puoi legittimamente non pagare. Oltretutto, con le nuove regole il professionista deve fornirti un preventivo... te lo ha fornito? Citava questo fantomatico 15%?
No, non ha mai parlato di spese quando ho chiesto un preventivo. D'altronde dopo aver chiesto parecchi preventivi a commercialisti ho visto chiaramente quanto sono restii a parlare delle proprie tariffe. Posso solo assicurarti che essendo io stesso un professionista non presenterei delle spese non giustificate né concordate in fattura, proprio per evitare di dare la sensazione di fottere il cliente.
Quanto al non pagare.... mmm sto pensando se chiedere ragione di quelle spese, ma la cifra è veramente bassa e mi spiace anche fare la figura del cliente problematico (impuntandomi per una cifra che magari applicano a tutti i clienti senza che nessuno si sia mai lamentato). Per l'anno prossimo mi aspetta già un aumento della parcella (dovuto essenzialmente agli studi di settore), l'unica differenza sarebbe che mi troverei quel 15% aggiunto al totale invece che scorporato.
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RE: Spese non giustificate in parcella Commercialista
@trust said:
Dall'esposizione in fattura non si tratta di spese anticipate per conto del cliente (non soggette ad Iva e rivalsa), bensì di compenso professionale in quanto soggetto a Iva e contributi, e quindi anche a Irpef e Irap.
Se decidi di chiedere da dove esce quel 15% in più, facci sapere.Grazie per la tua risposta.
Io non ho intenzione di chiedere a meno di non essere sicuro che c'è qualcosa che non va, per questo preferisco informarmi qui sul forum.Capisco la differenza che spieghi fra spese anticipate e compenso professionale. Quello che non capisco è perché se è un compenso lo segnano a parte come "spese studio forfettarie"; se lo fanno ne avranno evidentemente qualche vantaggio (fiscale?). Quale?
Magari è la prassi per tutti i professionisti, che ne dite?
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Spese non giustificate in parcella Commercialista
Ciao a tutti,
ho ricevuto una parcella dal commercialista per le sue prestazioni.
Quel che non mi torna è che a fronte di un compenso X che mi era stato prospettato mi trovo una cifra in più per "spese studio forfettarie".La fattura risulta così composta
[TABLE="width: 500"][TD]COMPENSO[/TD]
[TD]X[/TD]
[/TR][TD]SPESE STUDIO FORFETTARIE[/TD]
[TD] Y (15% DI X)[/TD]
[/TR][TD]RIVALSA 4% INPS[/TD]
[TD] 4% DI X+Y[/TD]
[/TR][TD]------------------------------------------[/TD]
[TD]-----------------[/TD]
[/TR][TD]IMPONIBILE[/TD]
[TD] X+Y+(4% DI X+Y)[/TD]
[/TR][TD]IVA[/TD]
[TD] 21% DI IMPONIBILE[/TD]
[/TR]
[/TABLE]Trovo strano:
1) che nel momento in cui ho chiesto il costo, mi è stato detto il compenso e non il compenso + spese (visto che l'importo del compenso è basso le spese arrivano ben al 15%). Non la considero una scorrettezza ma comunque una cosa spiacevole, quando io presento un costo a un cliente gli segnalo il costo finale, comprese spese, rivalsa e IVA.2) che ci siano spese per una somma così alta vista l'esiguità del lavoro svolto. Suppongo la cifra sia uguale per tutti i clienti ma non mi sembra giusto visto che il lavoro svolto per me è stato esiguo. Faccio fatica a immaginare come siano stati spesi quei soldi per seguirmi come cliente.
3) che le spese siano segnalate a parte e non sommate al compenso. Mi viene il dubbio che sia perché sulle spese non si pagano tasse. Esiste una ragione per cui sono segnalate a parte delle spese generiche non specificate (quindi non spese giustificate come albergo, biglietto aereo, ecc.)? E' la prassi?
4) che se questi soldi sono stati effettivamente spesi si sommino al totale su cui applicare la rivalsa INPS e l'IVA. Se è una spesa era a sua volta composta da imponibile e IVA, adesso ci aggiungiamo un'altra IVA? Se era una spesa (e quindi non costituisce guadagno per il commercialista) che senso ha che sia considerata per la rivalsa INPS?
Per essere chiaro: non sto dicendo che sia sbagliata la parcella, soltanto vorrei che mi diceste se questa è la prassi o se potrei invece chiedere di eliminare quella voce spese o di sommarla al compenso.
Grazie. -
Da che cifra si paga l'acconto imposta sostitutiva dell'IRPEF?
Mi viene un dubbio. Compilando l'Unico vengono impostati automaticamente i moduli F24 dei pagamenti di giugno e novembre. Entrambi riportano oltre alle tasse dell'anno anche l'acconto INPS dell'anno successivo. Invece non indicano l'acconto delle tasse (l'imposta sostitutiva dell'IRPEF).
E' normale? A voi risulta compilato in automatico o lo dovete calcolare e inserire quando andate a pagare l'F24?C'è un valore al di sotto del quale non si paga l'acconto?
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RE: regime minimi - guadagno netto
@pietrog80 said:
I contributi inps sono deducibili e quindi devono essere inseriti nei costi e dopo si fa il calcolo dell'irpef
Sono deducibili i contributi INPS dell'anno precedente.
Per cui nel mio esempio ho iniziato a dedurli dall'anno 2. Nell'anno 1 non c'è un anno precedente con contributi versati. -
RE: regime minimi - guadagno netto
Attenzione, quella che ho scritto è una riflessione su come funziona il regime dei contribuenti minimi per una persona che non ha altri redditi e che è iscritta alla gestione separata dell'INPS.
Quindi non prenderla come una guida sugli adempimenti da compiere.
Comunque quella cifra è l'acconto del versamento INPS per l'anno successivo.
2138 = 80% di 2672
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RE: regime minimi - guadagno netto
;)@merovingi0 said:
visto che non sono addetto ai lavori
Aggiungo che non sono un addetto ai lavori neanche io, volevo solo dare il mio contributo e sentire da qualcuno più esperto se ho valutato bene il sistema.
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RE: regime minimi - guadagno netto
@merovingi0 said:
A fine anno che calcolo devo fare per sapere esattamente il mio guadagno netto (cioè quello che effettivamente mi metto in tasca?)
Questa domanda è sensata ed è la base per capire se la tua attività è redditizia.
Purtroppo rispondere non è semplice anche a causa del sistema dell'anticipo sui versamenti INPS.
Infatti se tu pagassi solo le tasse sull'anno precedente e in assenza di scaglioni di reddito (un contribuente minimo paga sempre la stessa percentuale d'imposta e di INPS sia che abbia guadagnato 100? sia che ne abbia guadagnati 30.000) sarebbe facile stabilire una percentuale.
Sarebbe quel 46,72% di cui tu parli (attenzione che i contributi previdenziali non sono più al 25,72% ma al 26,72%!)
In realtà nell'anno in corso paghi anche un anticipo sui versamenti INPS dell'anno successivo. E allo stesso tempo puoi detrarre dal reddito i contributi INPS che hai versato nell'anno precedente.
Questo continuo spostamento da un anno all'altro non permette di avere con facilità il polso della situazione. Anche perché di anno in anno cambiano il tuo fatturato e le tue spese (senza tener conto di altri parametri estranei al tuo reddito di contribuente minimo: situazione familiare, altri redditi, ecc.).
Per cercare di capirci qualcosa ho ipotizzato il caso di un contribuente che ogni anno incassa e spende sempre le stesse cifre.
Se non ho sbagliato i conti (e prego qualcuno di ricontrollarli!!) alla fine il contribuente minimo si trova a pagare il 41%
[INDENT]Supponiamo che un contribuente minimo incassi ogni anno 11000 ? e ne spenda 1000 ?. Sempre la stessa cifra, anno dopo anno. Sempre per semplicità non ho considerato il meccanismo della ritenuta d'acconto, come se tutte le fatture fossero state emesse a privati.
ANNO 1
11000- 1000 = 10000
20% di 10000 = 2000
26,72% di 10000 = 2672Paga 2000 di tasse
e 2672 + 2138 = 4810 di INPS6810 ? pari al 68% di quanto ha guadagnato
ANNO 2
Reddito lordo uguale all'anno precedente 10000 - i contributi previdenziali versati l'anno prima 4810 = 5190
Reddito netto di 5190 su cui calcola 20% di tasse = 1038
L'INPS la calcola sempre sul reddito imponibile e cioè 26,72% di 10000 = 2672Paga 1038 di tasse
e (2672 - 2138 anticipati l'anno precedente) = 534 + anticipo (80% di 2672) 2138 = 26723710 ? pari al 37% di quanto ha guadagnato
ANNO 3
Reddito lordo uguale all'anno precedente 10000 - i contributi previdenziali versati l'anno prima 2672 = 7328
Reddito netto di 7328 su cui calcola 20% di tasse = 1466
L'INPS la calcola sempre sul reddito imponibile e cioè 26,72% di 10000 = 2672Paga 1466 di tasse
e (2672 - 2138 anticipati l'anno precedente) = 534 + anticipo (80% di 2672) 2138 = 26724138 ? pari al 41 % di quanto ha guadagnato
ANNO 4
Reddito lordo uguale all'anno precedente 10000 - i contributi previdenziali versati l'anno prima 2672 = 7328
Reddito netto di 7328 su cui calcola 20% di tasse = 1466
L'INPS la calcola sempre sul reddito imponibile e cioè 26,72% di 10000 = 2672Paga 1466 di tasse
e (2672 - 2138 anticipati l'anno precedente) = 534 + anticipo (80% di 2672) 2138 = 26724138 ? pari al 41 % di quanto ha guadagnato[/INDENT]
Se ho scritto cavolate correggetemi, sto cercando di capire anche io. Non ho idea di cosa succeda l'ultimo anno di lavoro, suppongo si eviti di pagare l'anticipo e si compensino i pagamenti a debito con i crediti presenti.
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RE: compilazione unico (quadro CM) - è normale?
Sospetto dipenda dai contributi INPS, quelli relativi al 2010 e i due anticipi (giugno 2011 e novembre 2011) per il 2011.
Hai compilato il quadro RR sezione II?
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Quadro CM2: compensi al netto dei contributi?
Sono un contribuente minimo iscritto alla gestione separata INPS.
Compilando il quadro CM, al rigo CM2 "Totale componenti positivi" trovo specificato[INDENT]*I citati compensi devono essere dichiarati al netto dei contributi previdenziali o assistenziali posti dalla legge a carico
del soggetto che li corrisponde*[/INDENT]A quali contributi si fa riferimento?
Tra parentesi *il soggetto che li corrisponde *fa riferimento a chi corrisponde i compensi o a chi corrisponde i contributi?Io sto sommando l'imponibile riportato nelle varie fatture emesse (ovvero il totale della prestazione + eventuale rivalsa del 4% e prima della detrazione dell'eventuale ritenuta d'acconto). E non mi torna quali contributi dovrei sottrarre.