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Fatture passive nel regime forfetario, sono necessarie?
Buongiorno a tutti,
nel nuovo regime forfetario non è possibile detrarre le spese (si applica invece un coefficiente di redditività). A questo punto come è meglio comportarsi?
- in occasione di ogni spesa che in precedenza era considerata detraibile ci si fa comunque rilasciare una fattura e la si conserva (per 5 anni?)
- in occasione ... ci si fa rilasciare una ricevuta e la si conserva (per 5 anni?)
- non ci si preoccupa di richiedere né fatura né ricevuta; le fatture/ricevute che si ricevono devono comunque essere conservate
- non ci si preoccupa di richiedere né fatura né ricevuta; le fatture/ricevute che si ricevono non devono essere conservate, anzi possono essere buttate
Per lo stesso motivo, in precedenza era bene che le spese riguardanti l'attività fossero addebitate sul conto corrente legato alla medesima attività. Ora mi sembra che questo vincolo perda di necessità. E' possibile pagare con un altro conto corrente (personale, cointestato, di familiare)? Oppure questo costituisce fonte di problemi?
Grazie.
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@posta said:
Buongiorno a tutti,
nel nuovo regime forfetario non è possibile detrarre le spese (si applica invece un coefficiente di redditività). A questo punto come è meglio comportarsi?
- in occasione di ogni spesa che in precedenza era considerata detraibile ci si fa comunque rilasciare una fattura e la si conserva (per 5 anni?)
- in occasione ... ci si fa rilasciare una ricevuta e la si conserva (per 5 anni?)
- non ci si preoccupa di richiedere né fatura né ricevuta; le fatture/ricevute che si ricevono devono comunque essere conservate
- non ci si preoccupa di richiedere né fatura né ricevuta; le fatture/ricevute che si ricevono non devono essere conservate, anzi possono essere buttate
Per lo stesso motivo, in precedenza era bene che le spese riguardanti l'attività fossero addebitate sul conto corrente legato alla medesima attività. Ora mi sembra che questo vincolo perda di necessità. E' possibile pagare con un altro conto corrente (personale, cointestato, di familiare)? Oppure questo costituisce fonte di problemi?
Grazie.
Devi comunque conservare i documenti. (Art. 69 legge di instabilità)
Non ci voleva prima e non ci vuole ora un conto dedicato.
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Grazie per aver fatto riferimento alla legge.
Tuttavia mi sembra che l'applicazione sia opinabile.
Per esempio spese per corsi di formazione strumentali all'attività o per uso promiscuo dell'auto o per spese telefoniche sono tutti costi che possono essere dedotti nel regime fiscale ordinario.
Ma aderendo al regime forfetario si potrebbe valutare che tali costi non sono stati fatti come parte dell'attività professionale ma per interesse/esigenze personali.Mi sembra quindi che possiamo individuare:
- costi relativi all'attività (per cui è obbligatorio conservare i documenti)
- costi non relativi all'attività (per cui non si conservano i documenti)
- costi che possono essere ricondotti tanto all'attività professionale quanto alla vita prvata (e a questo punto si può decidere di conservare i documenti -perché più prudente- o di non conservarli -perché più semplice-)
Mi sbaglio?
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Buonasera
I documenti deve sempre conservarli per 10 anni (e non 5) in quanto possono essere necessari anche durante un contraddittorio per dimostrare le spese sostenute.
Addirittura possono richiederlu persino ai privati figuriamoci a chi possiede partita iva.
Un Cordiale Saluto
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Lei davvero conosce persone che conservano per 10 anni la ricevuta di (ipotizziamo) un computer, un corso di lingue, una ricarica telefonica?
Mi sembra altamente improbabile.
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Buonasera
Le ho solo scritto che tutti i documenti contabili vanno conservati per 10 anni, questo prevedono le norme fiscali e dunque durante un qualsiasi controllo li possono richiedere e in mancanza le assegnano il massimo della sanzione.
Che io sappia tutte le aziende li conservano per almeno 10 anni ma solitamente alle aziende conserva tutta la documentazione fiscale il commercialista che segue la contabilita dunque in realta loro neppure conoscono questo aspetto.
In Italia il contribuente continuamente deve diferndersi, pensi a persone che conosco hanno chiesto ricevute dopo 8 anni e in mancanza pretendono nuovamente il pagamento (+ more e sanzioni) dunque ideale è conservarle per almeno 10 anni (meglio 11 anni per sicurezza).
Un Cordiale Saluto
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Io la ringrazio per la risposta, ci mancherbbe altro, soltanto mi permetto di dubitare della sua diffusa applicazione. Lei parla di aziende e di ricevute di pagameti di imposte. Io sto parlando di privati e di ricevute per acquisti di beni e servizi. Ho l'impressione che ci sia stato un fraintendimento.
Mi può citare la legge che dice che un privato citadino dopo l'acquisto di un bene deve conservare la ricevuta per 10 anni?
Mi dice anche che in mancanza di detta ricevuta lo stato richiede di nuovo il pagamento... di cosa e a chi? Dell'importo del bene al negoziante?
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Buonasera
Le ho risposto 10 anni perche le parla di regime forfettario = lei è azienda e dunque soggetta a tutte le varie regole fiscali che sono previste in Italia per la aziende.
Un Saluto
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Bene, ripeto la domanda iniziale: chi decide se una spesa (magari per un bene ad uso promiscuo) è aziendale o personale?
Esempio: marito libero professionista, moglie lavoratore dipendente. Decidono di comprare un computer che sarà conservato in casa e usato sia per il lavoro di lui, sia per motivi non lavorativi da lui, lei e i loro 2 figli.
CASO A Lui compra un computer e la ricevuta viene conservata per 11 anni nell'eventualità di un controllo (su non si sa bene cosa visto che non viene dedotta dalle tasse, ma la legge di stabilità art. 1 comma 69, dice che deve conservarla e lui lo fa).
CASO B Lei compra un computer e dopo i due anni della garanzia butta la ricevuta che non è obbligata a conservare.
CASO C Comprano un computer e non conservano alcuna ricevuta. Quando in seguito a un ipotetico controllo (non si sa su cosa visto che le spese aziendali non sono registrate né dedotte) gli viene contestata l'assenza di tale ricevuta, i coniugi dichiarano che quel computer è un bene familiare e non aziendale.E' corretto?
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e inoltre, quale legge, decreto attuativo, circolare dell'A.d.E. stabilisce che le ricevute vanno conservate per 10 anni?
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Provo a riportare l'attenzione sull'argomento.
Se Tizio (che aderisce al regime forfetario) fa un corso di inglese, come decide se la spesa è aziendale o personale? E quindi se deve avere una fattura e conservarla per 10 anni oppure una ricevuta e buttarla quando gli pare?
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Buonasera
Probabilmente se nella fattura è indicato solo il codice fiscale si ritiene fattura personale, se nella fattura è indicata anche la sua partita iva si ritiene aziendale, in ogni caso è sempre bene conservare tutti i docuimenti in quanto in caso di contenzioni solo con i documenti ci si puo dimostrare la propria posizione.
Ho letto di casi di controllo bancario dove il contribuente ha dovuto fornire tutte le ricevute e fatture di numerosi anni per poter cosi dimostrare il proprio reddito.
Secondo me è un grosso errore voler cestinare i documenti prima dei 10 anni, i commercialisti prudenti consigliano 12 anni, sinceramente parlando in Italia la materia fiscale è cosi ingarbugliata e soggetta ad interpretazione che è bene essere prudenti e conservare piu documentazione possibile.
Un Cordiale Saluto