@i2m4y said:
Il quesito è su l'esperto risponde ed. n. 12 del 11/02/2008
Paolo
Grazie infinite, Paolo, ordino l'arretrato in edicola.
Saluti,
OldMan
@i2m4y said:
Il quesito è su l'esperto risponde ed. n. 12 del 11/02/2008
Paolo
Grazie infinite, Paolo, ordino l'arretrato in edicola.
Saluti,
OldMan
Paolo, sono molto interessato a leggere il tuo quesito all"Esperto Risponde" del Sole 24 Ore, lo farò appena posso. Intanto, ho cercato la risoluzione suggerita da Contabile e ne ho trovato una sintesi dell'AE; eccola:
RISOLUZIONE n. 132/E del 15 novembre 2004
IRPEF/IVA - Attività di vendita diretta di libri ai rivenditori da parte dell'autore
L'autore di opere letterarie che provvede alla stampa del libro presso una tipografia di fiducia e alla vendita diretta presso le librerie previamente contattate, pone in essere un'iniziativa economica di tipo editoriale - commerciale, che genera proventi classificabili come ricavi e, quindi, ai fini delle imposte dirette, concorrenti alla formazione di reddito d'impresa.
La complessiva attività comporta anche la soggettività passiva ai fini Iva: sarà applicabile il regime monofase previsto per il commercio di giornali quotidiani, di periodici, di libri, dei relativi supporti integrativi e di cataloghi (articolo 74, comma 1, lettera c), Dpr n. 633/72), in quanto l'autore, intraprendendo l'iniziativa economica editoriale, assume anche la veste di editore.
Ciao,
OldMan
Scusa Paolo, ma è proprio necessario che l'utente "atomico" apra la partita Iva. Se lui è l'autore dei suoi ebook, come mi sembra di capire, non può venderli come opere dell'ingegno protette da diritto d'autore? In tal caso, potrebbe rilasciare semplice ricevuta, con ritenuta d'acconto per acquirenti italiani titolari di partita Iva e senza ritenuta d'acconto per privati e residenti all'estero; nel modello di dichiarazione dei redditi indicherebbe poi i suoi ricavi come "redditi diversi". Poi, vorrei aggiungere: se l'utente "atomico" desidera vendere gli ebook di cui è l'autore, perchè parla di e-commerce? Lui non "commercia" nulla, in quanto si tratta di sue opere. Infatti, non potrebbe offrire in vendita i suoi ebook sul futuro sito senza definire questa sua attività un e-commerce?
Grazie Paolo, restiamo in attesa delle tue risposte sempre "illuminanti".
Salve a Tutti!
Vorrei sottoporre alla vostra considerazione questa mia piccola riflessione.
Attraverso la lettura di diversi contributi quà e là su Internet, sono giunto alla conclusione che un artista può proporre per la vendita online gli oggetti della propria creatività senza per questo dover inquadrare fiscalmente questa attività come attività di commercio. Il corrispettivo della vendita di oggetti creati dall'artista, infatti, non è altro che la remunerazione della sua opera. Ne deriva che tale attività di vendita non verrebbe configurata come impresa, bensì come attività di lavoro autonomo, pur avendo luogo, le transazioni, su eBay o sul sito personale. Non sempre l'attività di vendita su Internet costituisce "commercio elettronico", perchè si può essere "artista-lavoratore autonomo" e vendere gli oggetti della propria creatività on line.
Chiedo cortesemente la vostra opinione in merito.
Grazie per l'attenzione.
OldMan
@ryiuchi said:
... cosa sto sbagliando? Nessuno risponde perchè ho violato qualche norma comportamentale oppure devo solo avere più pazienza?
grazie a tutti
Ciao ryiuchi,
questa sezione del forum si occupa, da quanto ho capito, di problemi di carattere tecnico relativi ai siti, mentre tu hai bisogno di aiuto in campo fiscale, per cui vorrei suggerirti di pubblicare nella categoria Fisco e Leggi, nella sezione Problemi Fiscali del Web. Penso che lì riceverai assistenza.
Saluti,
OldMan.
@i2m4y said:
Come potrai leggere nel topic in rilievo, ...
Paolo
Chiedo scusa, ma dov'è il topic in rilievo, su cui immagino si potrà cliccare?
Grazie,
OldMan.
@Tomcat said:
ciao,
"...altrimenti la procedura non si perfeziona e non puoi "operare" con partita iva, ma senza iscrizione in camera di commercio."
Vorrei chiedere al moderatore Tomcat, e ad eventuali lettori della presente discussione, se sono d'accordo con questa mia precisazione, che deriva da contributi osservati quà e là su Internet:
"...altrimenti la procedura non si perfeziona e non puoi "operare" con partita iva, ma senza iscrizione in camera di commercio", a meno che (aggiungerei io), non si tratti di un artista che propone per la vendita oggetti della propria creatività, trattandosi in questo caso di remunerazione dell'opera dell'artista e non di transazione commerciale. Tale attività non verrebbe, infatti, configurata come impresa e non comporterebbe l'iscrizione alla Camera di Commercio, ma sarebbe sufficiente la configurazione come attività di lavoro autonomo, pur avendo luogo, le transazioni, su eBay o attraverso un proprio sito. In altre parole, non è detto che la vendita su Internet debba essere necessariamente definita commercio elettronico, perchè si può essere "artista-libero professionista-lavoratore autonomo" e vendere gli oggetti della propria creatività on line.
Alla luce delle vostre conoscenze, condividete questa interpretazione?
Grazie per l'attenzione.
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una interessante guida dedicata al regime dei contribuenti minimi. Si trova sul sito fiscooggi.it, poi cliccare sulla rubrica Notizie e scorrere. (Forse un utente Premium potrà inserire il link attivo? Grazie!).
Saluti.
A proposito, Ceccus, una cosa che non c'entra nulla con il tuo problema: complimenti per aver scelto come avatar l'immagine di Marty Feldman. E' morto molti anni fa, piuttosto giovane, era un grandissimo comico. Penso che sia un bel modo per ricordarlo, sono sicuro che gli farebbe piacere.
Ciao.
@ceccus said:
Buongiorno a tutto il forum,
...ho ricevuto il categorico consiglio di non continuare a fatturare senza la ritenuta d'acconto del 20% e senza la rivalsa dell'INPS del 4%...
Credo di aver letto più volte che inserire in fattura la rivalsa dell'Inps del 4% non è obbligatorio: non capisco!
@tinoricu said:
Difatti, Lei è paragonabile ad un'azienda, per una attività versa i contributi ( consideri anche che Lei in qualità di socio/lavoratore è con la quota di iscrizione alla Coop assume la doppia funzione di datore e lavoratore ) se nel fine settimana vuole fare altra attività, o dichiara l'attività o non dichiara nulla.
Quello che Le vorrei far capire, Lei = Azienda e come ongi azienda puo avere diversi codici di attività, cmq se vuole chiudere l'iscrizione all'INPS, si rechi presso uno sportello della Camera di Commercio, vi sono dei modelli già pronti per " Chiusura attività " in quanto credo che per avere una posizione INPS, deve esserci stata una dichiarazione di attività e/o apertura posizione.
Cordiali Saluti
Scusi, Tinoricu, potrebbe spiegare in modo più semplice, praticamente "in parole povere", questa risposta che lei ha dato a Primoelementare? Questo, in osservanza del principio che i vari interventi siano comprensibili da parte di un pubblico lettore il più vasto possibile. Grazie.
Saluti.:)
Oldman
@Destroy said:
Miei lontani ricordi scolastici.
Corretto se scritto prima del numero:
? 3,00
Corretto se scritto dopo il numero:
3,00 Euro
Alberto
Prendo atto della risposta fornita da Paolo.
(Alberto, la mia osservazione non riguardava la posizione del simbolo ? oppure della parola Euro, bensì l'apposizione della virgola e degli zeri in assenza di decimali).
Saluti,
OldMan
@shapur said:
In difetto di cessazione dell'attività turbativa, dopo la diffida, dovresti agire in cautelare per chiedere la rimozione dei siti illeciti.
Per il resto mi pare che hai già fatto molto.
Ciao
In parole povere, che cosa significa "dovresti agire in cautelare"?
Grazie.
@fedclaud said:
Ricordarsi che nel regime dei minimi vige il principio di cassa.
Che significa "vige il principio di cassa"? Si può fare un esempio pratico, per favore? Grazie.
Scusate se apro qui questa discussione, ma non ho trovato un'area specifica. Infatti, si tratta di un argomento che è talmente singolare da non trovare facile collocazione. E' una semplice domanda: Ma a voi non dà fastidio vedere un numero, un importo, un totale scritto, per esempio, nel modo seguente: ? 2.748,00? Quei due zeri dopo la virgola cosa c'entrano? E' una cosa che si osserva quasi dappertutto, non solo su Internet o sui giornali, ma anche al mercato, nei negozi, ecc. Certo, se si ha a che fare con un'addizione, una contabilità da far quadrare, allora, forse soprattutto per un fatto estetico e visivo, può far comodo riempire con degli zeri quei due spazi che altrimenti resterebbero vuoti. Altrimenti, è proprio necessario? Naturalmente, se esistono dei centesimi, è ovvio il doverli indicare dopo la virgola, ma se non esistono perchè complicarsi la vita? Che ne dite?
Grazie a tutti.
Grazie per la utile precisazione.
Saluti,
OldMan
@i2m4y said:
- Non può come lavoratore autonomo, ma solo come impresa essendo i servizi pubblicitari inquadrati tra le attività commerciali di cui all'art. 2195 CC.
Per i resto rimando alle centinaia di topic anche recenti in merito.
Paolo
Grazie, Paolo, per la chiara risposta. Io, d'altra parte, conosco la tua posizione riguardo ai servizi pubblicitari, perchè ho apprezzato la recente discussione qui sul forum, in cui hai faticato non poco per far capire come andrebbero inquadrati. Ritornando al "quote" qui sopra, soltanto una mia piccola richiesta di precisazione, laddove accenni al "lavoro prevalente a tempo pieno già coperto da obbligo previdenziale INPS": potrebbe essere coperto da obbligo previdenziale non INPS e le cose tuttavia non cambierebbero, non è così?
Grazie anche a Fabrizio.
Saluti,
OldMan
@fab75 said:
Ciao,
puoi leggere le centinaia di discussioni sull'argomento.
Il fatto che ci sia chi guadagna senza regolarizzare i suoi introiti non vuol dire che ciò sia possibile. Il mio consiglio è di regolarizzare la posizione con apertura di partita iva tra l'altro nel tuo caso adottando il regime dei minimi è conveniente aprire partita iva.
Fabrizio
In che senso "nel tuo caso" (trattasi di lavoratore dipendente a tempo indeterminato) è conveniente aprire partita iva?
Dopo aver letto un gran numero di post, provo ad ipotizzare:
Grazie, Fabrizio.
Sì, Nimue del Lago, si tratterebbe di professionista senza cassa. Della riduzione al 17% ero al corrente, ma ci si domandava: "Chissa che non esista qualche vecchia norma, che magari andrebbe solo rispolverata, che prevede che in "terza età" versare i contributi per un'altra pensione è superfluo!" Per una persona anziana, quel 17% sarebbe meglio tenerselo in tasca.
Tante grazie per la risposta.
@OldMan said:
Una pensionata Inpdap di 71 anni desidera iniziare attività di lavoro autonomo: deve versare i contributi Inps? Non esiste un limite d'età per l'obbligo di iscrizione alla gestione separata?
Grazie.
Per favore, c'è qualcuno che potrebbe dare un contributo al quesito? Grazie.