Scusate il post è un po' vecchio ma volevo dire la mia. Essendo la top 10 non si vede l'11ma posizione ovviamente, che è prestashop che detiene solo lo 0,7 in calo. Peccato, una buona piattaforma a mio avviso per l'e-commerce (meglio di altre che vengono "prima"), secondo me fortemente penalizzata dallo scarso supporto della community (specie in lingua itraliana) e da un eccessivo uso di moduli a pagamento anche per funzioni banali.
Tradotto: o è costoso da mantenere o spesso ti tocca mettere mano pesantemente al codice per ottenere buoni risultati senza svenarti e non tutti hanno la competenza (e la voglia) di farlo.
Wordpress da questo punto di vista è infinitamente più solido e giustamente viene premiato, tuttavia come e-commerce non lo ho trovato così entusiasmante specie per cataloghi di una certa dimensione.
mamad
@mamad
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RE: I Top 10 Gestionali degli ultimi 10 anni
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RE: Uso di video commerciali su Youtube
Esattamente, pubblicità vera e propria insomma. I termini d'uso sembrerebbero escluderla esplicitamente, poi non farei troppo affidamento sui comportamenti di amazon o multinazionali simili che possono avere i loro bravi accordi. Ad ogni modo, che può succedere? Il ban del video immagino...
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RE: Uso di video commerciali su Youtube
Ciao Giorgio, grazie della risposta. Potresti essere più preciso? Intendi l'opzione "Dichiarazione dei contenuti"? Credevo si riferisse a contenuti di tipo redazionale ma chiaramente sponsorizzati da terzi.
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Uso di video commerciali su Youtube
Salve a tutti. Forse porrò una domanda banale: sul canale Youtube dell'azienda è possibile caricare video a carattere pubblicitario? Mi spiego meglio. Vorrei caricare ogni tanto dei video che presentano semplici slide con prodotti in offerta (e relativo prezzo). E' possibile? Perché i termini e le condizioni d'uso al punto 5.1 J riportano:
"non è consentito usare il Sito web od il Servizio (compresi i commenti e le configurazioni delle e-mail sul Sito web) per sollecitare affari di tipo commerciale od in connessione ad un?attività commerciale;"
Grazie per l'aiuto. -
RE: Consiglio programma di Email marketing
Grazie bago per le info. Scusa se ne approfitto, dunque ho fatto come mi hai suggerito e noto che mailvox è molto simile come offerta a mailchimp, anzi direi addirittura più economico. Inoltre se posso lasciare i soldi in Italia tanto meglio per tutti. Mi domandavo un'altra cosa non avendo mai usato questi sistemi. Ho una lista di indirizzi regolarmente raccolti tramite sistema COI attraverso una pagina creata da me sul nostro sito e pubblicizzata attraverso l'invio di una cartaceo o tramite i nostri agenti di zona. Ora mi trovo a dover caricare una lista di indirizzi già legalmente confermati, questo ovviamente il sistema non lo sa, ma può creare qualche problema?
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RE: Consiglio programma di Email marketing
@bago said:
Le soluzioni che citi sono molto diverse tra loro. Come mai hai deciso di abbandonare Unisender? Capendolo potrebbe essere più facile indirizzarti.
Quanto spesso spedisci? Che tipo di email spedisci? Hai bisogno che vengano recapitate entro un determinato tempo? Hai bisogno che l'interfaccia sia in italiano? Per la composizione della newsletter hai intenzione di usare lo strumento che ti viene fornito o hai già un tuo HTML che spedisci regolarmente?Ciao bago, riapro questa discussione perché sono interessato e rispondo tirando in ballo le mie esigenze per avere un consiglio. Dunque vorrei creare una newsletter per un numero ristretto di clienti, diciamo dai 200 ai 500, con cadenza mensile, massimo 20 giorni, non ha importanza il tempo di recapito, purché entro 2-3 giorni, interfaccia anche in inglese e per la composizione non ho preferenze, posso comporla con un mio editor o usarne uno fornito, se proprio devo esprimere una preferenza, vorrei fare tutto nel software scelto.
Ecco ho dato un'occhiata alle soluzioni di cui si parla qui ed esprimo alcune considerazioni. Di primo acchito viste le mie esigenze, Mailchimp sembra buono perché completamente gratuito fino ad un limite per me molto "ampio", ma anche Unisender ha costi più che accettabili. In questo senso mi piacerebbe sapere perché fusione lo ha abbandonato. Per quanto riguarda Sendblaster, mi attira perché offre una soluzione "stand-alone" ad un costo forfettario anch'esso più che accettabile, le perplessità sono sulla gestione. Da quello che ho capito non necessita di un mail server, ma come fa a gestire i rimbalzi?
Grazie per l'attenzione. -
RE: DNS errato, rischio la penalizzazione?
Ho trovato strano anch'io che mi succedesse due volte nel giro di qualche mese.
D'altro canto è anche strano che non ci accorga di un errore così grossolano. Voglio dire, se sto ripuntando il DNS e sbaglio qualcosa me ne accorgerei dopo un microsecondo. Questi domini invece sembrano abbandonati.
Mi sono venute in mente un paio di cause: 1) possibili attacchi di hacker su domini non più mantenuti 2) una pratica mirata ad ottenere qualche tipo di link popularity sfruttando un altro dominio già posizionato. Mi domando infatti se ci sia qualche vantaggio riprendendosi il dominio dopo che per qualche tempo questo ha "sfruttato" i contenuti di un altro (amesso che l'altro, io in questo caso, non se ne accorga...) -
RE: DNS errato, rischio la penalizzazione?
Si, ho già bloccato il dominio semplicemente creandone uno vuoto nel pannello di controllo e i back link stanno in effetti diminuendo autonomamente. Vuoi saperne una bella? Un altro dominio che punta erronamente al mio server! Ma è possibile? Evidentemente li attiro tutti io...
Comunque, la strategia che mi consigli (cioè sfruttare i domini farlocchi) secondo te non è una pratica scorretta? In ogni caso i due domini in questione sono:
dreamgarden it
mariangelanight it (che bel dominio eh? Da questo adesso sono a quota 8500 link!)Il mio sito invece è quello in firma.
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RE: Problema con Google Shopping
@guldarel said:
Ho cercato online ma si trovano un mucchio di software per generare l'immagine del codice a barre, non il codice stesso. Tu hai trovato qualcosa?
Le prime 12 cifre puoi inventartele, ma la tredicesima deve essere calcolata tramite un algoritmo (puoi facilemente crearti uno script). Cerca "algoritmo di controlo ean 13" e trovi tutto. Tieni presente che alcuni numeri hanno un significato particolare. Per esempio la prima cifra indica la nazione dove viene fabbricato il prodotto (8 per l'italia).
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RE: Problema con Google Shopping
Mah, penso che google non voglia offrire un servizio simile ad ebay, ma qualcosa di nuovo e comunque diverso. Per google è essenziale che i risultati della ricerca sia quanto più pertinenti possibile, questo per guadagnare la fiducia dell'utente. Quindi è ovvio che non si fidi dell'"inserzionista" (che nel nostro caso è chi segnala i prodotti) ma voglia che i dati permettano il confronto diretto fra prodotti, quindi siano univocamente identificabili. Questo lo ottieni solo con i codici a barro o gli ISBN. Quindi tutto ciò non serve tanto alle ricerche (chi simette a cercare un prodotto per codice a barre?), quanto a stabilire che quello che vede Caio è lo stesso che vende Tizio. Tutto quanto IMHO naturalmente.
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RE: Problema con Google Shopping
Non puoi fare così, google se ne accorge. Nel senso, puoi anche inventarti i codici e mettere quello di controllo corretto (è un algoritmo basta che lo cerchi), il fatto è secondo me, che vendi prodotti che possono avere anche altri quindi ci sarebbe discordanza. Come google poi giudichi questo fatto non saprei.
P.S. l'ean 13 è il codice a barre che trovi pressochè su tutti i prodotti in commercio. Il numero sta sotto, altrimenti puoi dotarti di una semplice penna ottica in emulazione di tastiera, questa legge il codice e lo scrive come se lo digitassi dal tatierino numerico. -
RE: Problema con Google Shopping
Ciao, ti sei per caso inventato gli EAN 13? Ne ho controllati due a caso ed il codice di controllo è errato.
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RE: DNS errato, rischio la penalizzazione?
Ciao e grazie per la tua risposta. Dunque, il problema è un po' diverso, cercherò di spiegarmi più chiaramente.
Il sito www dominio . xx punta erronamente al mio server, ora ho provato a contattare il webmaster ma non risponde, ne al telefono, ne via mail, quindi a questo punto i problemi di posizionamento di www dominio . xx sono tutti suoi e non mi rigurdano.
Il problema è l'effetto che questo ha avuto. Siccome ero in test sulla mia macchina ho impostato un sito web predefinito (quello di produzione) quindi digitando http: / / inidirizzoIPdellamacchina potevo testarlo in tutto e per tutto. Il problema è che ciò succedeva anche digitando www dominio . xx. Questo cosa ha prodotto: che google ha indicizzato le mie pagine, ma con il dominio farlocco producendo quindi una serie spropositata di link verso il mio dominio DA quello non mio.
Insomma come se avessi acquistato un dominio e ci avessi messo dentro una tonnellata di link per migliorarmi il posizionamento.Non so se mi sono spiegato, la dialettica non è il mio forte!
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RE: Problema con Google Shopping
In realtà a seconda del tipo di merce che vendi nel negozio devi indicare alcuni campi a differenza di altri per cui non è necessario. Ad esempio per i libri DEVI inserire l'ISBN (che vale come codice ID univoco). In ogni caso mi pare che se non puoi indicare il ad esempio il codice a barre puoi indicare almeno altri due campi (per es. marca e tipologia). Consulta bene la guida, là c'è spiegato tutto.
Puoi anche chiedere un'esenzione nel caso tu venda articoli personalizzati o di abbigliamento, però se un altro commerciante per lo stesso pordotto indica tutti i campi, i tuoi articoli vengono rifiutati. -
DNS errato, rischio la penalizzazione?
Buongiorno a tutti.
Ecco il mio problema: un webmaster che farebbe meglio a cambiare lavoro ha puntato il DNS di un suo sito sulla mia macchina virtuale. La VPS in questione era ancora in fase di avviamento quindi con il mio sito di trasferimento di default. Risultato: 2000 e rotti link dal dominio del suddetto webmaster verso il mio dominio.La domanda è questa: rischio la penalizzazione? Appena me ne sono accorto ho impostato un pagina vuota, ma la cosa è andata avanti quasi un mese. Fino ad ora nessun effetto, il mio PR è 2 ma non saprei se prima era peggiore, forse si non ci ho mai fatto molto caso.
C'è un modo per segnalare la cosa a google o devo solo aspettare che si arrangi?
Grazie. -
RE: Problema con Google Shopping
Purtroppo credo di si. Considera due cose: la prima è che alcuni campi non obbligatori, lo sono invece negli Stati Uniti, questo per semplicità nel lancio della piattaforma, ma è indubbio che questi influenzino la qualità del sito per google; la seconda è che ci sarà un aumento costante dei siti che inviano dati a google con conseguente aumento del carico di lavoro.
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RE: Problema con Google Shopping
Anch'io sto aspettando da un po' e il mio feed viene aggiornato costantemente tant'è vero che ho un aumento/variazione continua di articoli.
Però vorrei fare una considerazione sulla qualità. Il merchant center è in grado di controllare la validità "tecnica" dei dati, mentre sulla bontà reale l'unica possibilità è che un umano faccia il lavoro sporco.
Infatti alcuni campi sono fortemente consigliati (come mpn, brand, gtin) e sono sicuro che i feed completi siano inseriti prima, è chiaro che in mancanza di questi dati qualcuno potrebbe inventarseli di sana pianta togliendo qualità alla piattaforma. Per questo è necessario un controllo "a mano", almeno nelle prime fasi di avviamento. -
RE: Title duplicati, ma non è così.
E' vero, questo lo avevo notato anch'io.
Mi è venuto in mente un altro motivo possibile. Cioè che lo spider abbia visitato la nuova pagina, ma non ancora quella vecchia. In questo caso finché non visiterà il vecchio indirizzo non avrà modo di capire che è stato reindirizzato. In effetti è comprensibile che preferisca visitare link attivi che verificare quelli già in memoria.
Ho notato infatti che quando ho introdotto il rewriting, per circa una settimana il motore ha scansionato pesantemente il sito. Anche adesso è sopra la media. -
Title duplicati, ma non è così.
Buongiorno a tutti.
Dunque, di recente mi sono deciso ad adottare tecniche di URL rewriting. Per fare questo e non incasinare google, ho riprogrammato le pagine perché se richiamate al vecchio indirizzo rispondessero con un redirect 301 al nuovo.Il sistema funziona perfettamente, però dopo qualche giorno verificando in webmaster tools ho notato fra gli avvisi una sfilza di title/description duplicati, ovviamente le coppie incriminate sono nuovo indirizzo/vecchio indirizzo.
Ho pensato di aver sbagliato qualcosa e ho verificato con lo strumento "Visualizza come googlebot". Risultato: l'header della pagina richiamato con il vecchio indirizzo è "301 Moved Permanently", quello della nuova pagina "200 OK", come previsto.Perché allora google vede come se le pagine fossero doppie? Lo stesso googlebot direbbe che non è così.
Un grazie anticipato per tutte le gentili risposte.
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RE: Domini diversi su VPS ad ip esclusivo
Aggiorno brevemente questo post in base a quanto ho appreso studiando il server un po' più approfonditamente.
L'indirizzo ip può essere esclusivo anche se assegnato a più domini. Infatti l'impostazione condivisa serve unicamente a chi vuole assegnare lo stesso indirizzo IP a più utenti, tipicamente quindi un reseller. Ma questo non è il mio caso: ho creato un unico utente con IP esclusivo a cui ho assegnato 3 domini diversi (tutti quindi con IP esclusivo).
Se qualcun'altro vuole aggiungere qualche commento è molto apprezzato. Grazie.