Il banner in se non è penalizzante, ne è pieno il web.
Se però metti due siti in "competizione" e da ogni pagina del primo sito ti colleghi al secondo allora la competizione non può essere equilibrata. Insomma, non volevo dire che fosse un problema, ma soltanto che fare il paragone tra 2 siti con scopi così differenti è difficile; soprattutto se una delle funzioni del primo è passare utenti al secondo.
Ritengo assolutamente condivisibili i progetti che hai in mente per i tuoi siti
Rispondo adesso alle tue domande.> Il banner con il link del mio e-commerce è presente in tutte le pagine, ma può causare danno se il link comunque è bloccato dal file robots?I link pubblicitari devono essere segnalati al crawler, o comunque deve esserne impedita l'indicizzazione. In quest'ottica se il tuo URL fosse bloccato dal robots.txt saresti apposto.
In realtà però la tua pagina di destinazione è indicizzata (a causa di un errore nella compilazione del robots.txt?).
La situazione è ancora più complicata a causa del redirect 303 "See other" che utilizzi per inviare gli utenti dall'URL presente nel banner al tuo ecommerce. Solitamente si usa un 301, Google ci ha chiarito come gestisce anche il 302, ma il 303 è da prendere con le molle a livello SEO.
In ogni caso puoi disinteressarti a tutto questa analisi semplicemente inserendo un "nofollow" nel banner che verrà sicuramente interpretato da tutti i motori di ricerca nella maniera corretta.
Hai rilevato dei contenuti duplicati?Sì. Prova qui, poi in questa ricerca si nota il testo originale (gazzettadellavoro.com/fisiatra-chi-cosa-fa/23434/ ) in prima posizione
seguito da una serie di copie (cercalavoro.org/lavoro/fisiatra-chi-e-e-che-cosa-fa/ e salutebenesserediete.it/salute/fisioterapia/414-fisiatra-figura-professionale-per-riabilitazione.html). Altre volte il tuo articolo è stato ottenuto mescolando due fonti e questo lo rende ancora meno rintracciabile agli occhi di Google.
La tua rielaborazione dei testi scosta abbastanza le copie dagli originali, ma rimangono un paio di problemi: per prima cosa non è facile fare parlare di salute e benessere partendo da fonti del 1999 (certamente non lo si fa con qualità), secondariamente Google non cerca il testo duplicato in maniera grezza come possiamo immaginare, ma anzi è piuttosto bravo a capire quando due articoli parlano in realtà della stessa cosa anche con parole differenti.
La tua strategia per i contenuti è usatissima e non è detto che non possa dimostrarsi vincente: come ti ho detto nel primo post, tutto dipende da quello che si ha in mente.
Spero di essere stato più chiaro. Ovviamente rimango a disposizione della discussione.
Buon lavoro!