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    garluk

    @garluk

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    Post creati da garluk

    • RE: Seconda attività

      Si è l'unica formula.

      Cmq il primo anno sei esentato dagli studi di settore.

      Se poi hai i requisiti per il regime de minimi allora sei esentato finchè dura questo regime.

      Se hai i requisiti potresti aprire la tua partita iva con le agevolazioni delle nuove iniziative (forfettino...leggi forum).

      Ricorda che in ogni caso sei soggetto all'iscrizione alla gestione separata inps con versamento del 17% del tuo reddito lordo (cui puoi chiedere una rivalsa del 4% al tuo committente) e sei soggetto al contributo integrativo incarcassa del 2%.

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      garluk
    • Adesione previdenza complementare

      Sono un lavoratore dipendente che svolge anche attività di lavoro autonomo come libero professionista con regolare partita iva.

      Era mia intenzione aderire alla previdenza complementare e ho cominciato a leggere i vari decreti, norme e opuscoli.
      Anche su internet c'è molta roba ma non trovo risposta ad alcune domande.

      1. Prima ipotesi: adesione alla previdenza complementare solo per le attività di lavoro autonomo. Se aderisco alla previdenza complementare sono obbligato a versare anche il TFR derivante dalla mia posizione di lavoratore dipendente o posso semplicemente aderire versando un tot del mio reddito di lavoro autonomo?

      2. Seconda ipotesi: adesione alla previdenza complementare per entrambe le posizioni (dipendente + autonomo). In questo caso posso scegliere 2 fondi pensione? Quello riferito all'attività di dipendente versando il contributo ulteriore così da beneficiare del contributo del datore di lavoro e usando un altro fondo pensione aperto per l'attività di lavoro autonomo (visto che il fondo negoziale non è il massimo?)?

      Grazie a chi vorrà chiarirmi le idee.

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      garluk
    • RE: ingegnere dipendente società pubblica

      @quixana said:

      Buon giorno,
      sono un ingegnere impiegato al livello subito sotto il "quadro" presso una società i cui soci sono tutti enti pubblici (comune, provincia, università, ecc.) questa sociètà è una SpA che è stata trasformata in società ?in house? al servizio degli enti soci e quindi inquadrabile come servizio interno di ciascun socio.
      Oggetto della società e la redazione della progettazione esecutiva delle opere pubbliche che i soci appaltano.
      Poichè mi viene chiesto di firmare tale progettazione sono cortesemente a chiedere informazioni su quali tutele mi devono essere garantite (ad esempio assicurazione contro i rischi professinali, ecc.) e se in funzione del ruolo ricoperto è necessario che il mio inquadramento sia di tipo diverso.

      Grazie a tutti!

      Se sei un lavoratore dipendente hai già tutte le tutele del caso.
      Il rapporto di lavoro è congeniale con l'attività che vai a fare e quindi non hai bisogno un inquadramento di tipo diverso.
      In realtà così tu ci guadagni una miseria mentre loro ci guadagnano tanto...ma questo esula dal quesito e dalla discussione.

      Riguardo alla tua domanda sulle tutele la legge 109/94 e le sue infinite modificazioni (l'ultima proprio nel 2008) prevedono che un progettista dipendente per poter firmare una progettazione esecutiva DEVE essere dotato di una polizza rischi professionali con determinate garanzie. La polizza è a carico del datore di lavoro (previsione esplicita della legge) e per ogni lavoro solitamente viene stipulata un'appendice specifica con le coperture per quel determinato progetto.

      Non hai bisogno di altro. Come ti ho detto io starei molto tranquillo visto che tutte le responsabilità e gli obblighi sono a carico del datore di lavoro e in caso di problemi risponde direttamente il tuo datore di lavoro e non il progettista in prima persona (cosa che invece succede in caso di attività professionale). Ovviamente se c'è dolo il datore di lavoro può rivalersi in parte sul dipendente.

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      garluk
    • RE: libero professionista e segnalazione clienti!

      Paolo da dove viene fuori che l'attività commerciale non esercitata abitualmente non ha la soglia dei 5.000 euro?

      postato in Consulenza Fiscale
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      garluk
    • RE: libero professionista e segnalazione clienti!

      Grazie.

      In questa situazione cambia poco perchè se metto l'aliquota al 20% nel regime dei minimi, i contributi previdenziali, irap e via dicendo arrivo tranquillamente alla mia aliquota marginale massima.

      Sull'occasionalità non c'è problema. Potrò fare 4-5 segnalazione in un anno e poi "campo" di rendita! 🙂

      PS: Poi ti scrivo in pvt e ti dico cos'è...forse interessa anche te.

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      garluk
    • RE: libero professionista e segnalazione clienti!

      Grazie Paolo...sempre illuminante. Mi hai dato elementi su cui riflettere.

      Se ho compreso bene l'attività che andrei a intraprendere viene classificata come attività commerciale non esercitata abitualmente.
      Tale attività produce un reddito diverso ai sensi e per gli effetti della lettera i) comma 1 del TUIR.

      Sempre se ho capito bene i compensi prodotti da questa attività vanno a sommarsi ai miei redditi IRPEF e come tali saranno soggetti alla mia aliquota marginale massima.
      Questi compensi sono esenti da INPS e assimilati, IRAP e ogni altro balzello.

      In definitiva andrei a pagare solo la mia aliquota marginale più alta e non dovrei aggiungere codici attività e pagare altre imposte.

      Corretto o ho capito male?

      PS: Potrei anche indicarti il fornitore ma per percepire il compenso il cliente deve chiudere il contratto. 🙂 Ma ovviamente la fase contrattuale non la segui visto che tu fai solo una segnalazione.

      postato in Consulenza Fiscale
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      garluk
    • RE: libero professionista e segnalazione clienti!

      Ok, aggiungo un codice attività.

      Ma per i problemi previdenziali qualcuno sa qualcosa?

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      garluk
    • libero professionista e segnalazione clienti!

      E' ormai un pò di tempo che non posto anche se di tanto in tanto leggo il forum ma ahimè sto attraversando un periodo veramente intenso.

      Ora ho un problema che non riesco a inquadrare correttamente.

      Una premessa è d'obbligo.

      Sono un lavoratore dipendente e svolgo anche attività professionale tramite partita iva in regime agevolato nuove iniziative.
      Questo è il mio terzo anno e rimango tranquillamente nei limiti di reddito imposti dal regime agevolato. Ovviamente verso i contributi INPS gestione separata.

      Mi è capitata un'opportunità e cioè la possibilità di fare delle segnalazioni di clienti a un'azienda che non ha nulla a che fare col mio codice attività.
      Il problema nasce proprio da questo.
      L'azienda cui dovrei fare queste segnalazioni dice che basta firmare un loro contratto all'uopo predisposto e poi emettere delle notule periodiche.
      Nel contratto si parla di occasionalità della prestazione che si conclude con la mera segnalazione di un nominativo (come effettivamente è).

      Ora ragionandoci un pò su mi vengono molti dubbi e mi sembra questa cosa proposta alquanto "superficiale e sbrigativa".

      Esterno le mie perplessità e mi piacerebbe avere qualche consiglio e sentire le vostre opinioni.

      Primo punto.
      E' vero che la prestazione è "spot" e che si riduce a una mera segnalazione di nominativi ma io percepisco compensi periodici fin quando il cliente compra i servizi di quell'azienda (l'occasionalità non va a farsi friggere?).

      Secondo punto.
      Mi son fatto un conto veloce e con questa attività di segnalazione dovrei percepire un reddito ben superiore ai 5.000 euro delle prestazioni occasionali. Come si sposa questo con l'occasionalità della prestazione?

      Terzo punto.
      Penso dovrei aggiungere un ulteriore codice attività per accettare questo incarico o l'attività di segnalazione si può svolgere senza partita iva e senza alcun adempimento?
      E come si sposa questo con la mia attività professionale e con il regime agevolato che vorrei far transitare nel regime dei minimi l'anno successivo?

      Quarto punto.
      Con un contratto di questo genere come funziona la fiscalità? E i contributi inps? Sono dovuti? E se son dovuti devo versarli alla gestione separata o alla gestione commercianti aprendo un ulteriore posizione oltre a quella di dipendente e di gestione separata?

      Beh direi che è sufficiente per adesso.
      Spero che riuscirete a schiarirmi dubbi e idee e a spero di riuscire a capire se ha ragione l'azienda o sono io che mi faccio troppi problemi mentali!

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
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      garluk
    • RE: Ingegneri liberi professionisti e camera di commercio

      Beh in questo caso io farei una SAS visto che serve solo per una specifica cosa. Magari fai fare l'amministratore a un non ingegnere o non iscritto all'albo.
      Ai soci non varierei codice attività ma semplicemente ne aggiungerei un altro. In questo modo Inarcassa non avrebbe molto da dire.
      Secondo me non avrebbe molto da dire neanche con l'altra soluzione in quanto perchè tu non sarai un lavoratore assunto a tempo indeterminato ma semplicemente un socio che presta attività di consulenza saltuaria alla società.
      Ovviamente diverso è il caso di assunzione con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. A quel punto perderesti i requisiti di accesso a inarcassa.

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      garluk
    • RE: Ingegneri liberi professionisti e camera di commercio

      @bluemountains said:

      Ciao Garluk e grazie per il prezioso intervento!
      Quindi mi confermi che se, da libero professionista iscritto all'albo degli ingegneri, volessi cambiare la mia attuale attività legata all'ingegneria civile verso una nuovo nel mondo di internet (sempre come libero professionista), non dovrei aprire una posizione inps ma continuerei con inarcassa?

      Certo.
      Come ti ho detto il semplice possesso dei requisiti di iscrivibilità determina l'obbligo dell'iscrizione e l'iscrizione ad Inarcassa è incompatibile con altre forme di previdenza obbligatoria.
      Nel tuo caso non cambieresti partita IVA ma semplicemente varieresti il tuo codice attività.
      Continuerai, pertanto, a versare i tuoi contributi a Inarcassa e nulla più. Fra l'altro le tabelle di conversione in rendita sono leggermente più convenienti di quelli INPS e poi hai i servizi aggiuntivi di non poco conto (vedi polizza sanitaria e via dicendo).

      @bluemountains said:

      Se non abuso della tua disponibilità, sei informato anche sulle questioni societarie? Nel senso che, se mantenessi la mia attività principale come ingegnere civile e nel contempo aprissi con un altro amico ingegnere una snc legata al mondo di internet, cosa accadrebbe dal punto di vista dei contributi previdenziali?

      Se apri una SNC con un altro ingegnere e con questa azienda portate avanti un'attività legata al mondo di internet questa società non si configura come una società di professionisti poichè per essere inquadrata come società di professionisti questa deve essere una società:

      • costituita esclusivamente tra professionisti iscritti negli appositi Albi professionali ed in forma di società di persone;
      • i cui corrispettivi derivano da attività professionale quale studi di fattibilità, ricerche, consulenze, progettazioni o direzioni dei lavori, valutazioni di congruità tecnico-economica o studi di impatto ambientale.
        Negli altri casi valgono le regole standard.

      Un modo per bypassare il problema sarebbe quello che i soci mantengono la loro partita IVA e fatturino alla società il loro operato facendo chiudere la società sempre in pari o negativo.
      In questo caso vanno valutate le ripercussioni fiscali....

      Cmq se ti serve un ingegnere esperto del mondo internet fammi un fischio! 😄

      @bluemountains said:

      Grazie! 🙂

      Prego

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      G
      garluk
    • RE: Ingegneri liberi professionisti e camera di commercio

      @lorenzo-74 said:

      Ciao bluemountains
      la posizione inarcassa è prevista anche per società - leggi uno dei tre "famosi" requisiti.
      Beh... comunque una volta che contatti inarcassa ti converrà richiedere anche questo! :vai:

      ciao :ciauz:

      Solo nel caso di associazione fra professionisti o società di ingegneria. Negli altri casi nisba!

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      garluk
    • RE: Ingegneri liberi professionisti e camera di commercio

      Dò il mio contributo visto che ho approfondito a fondo l'argomento un anno e mezzo fa.

      La situazione sembra ingarbugliata, cerco di riassumerla con uno schema.

      Prendo in considerazione solo il caso di ingegnere operante come libero professionista poichè se sei socio di un'azienda le cose si complicano e l'autore del post ricade comunque in questo caso.

      Un ingegnere se è iscritto all'albo, non ha altra forma di previdenza obbligatoria (praticamente non è lavoratore dipendente) e ha una partita IVA E' OBBLIGATO a iscriversi a Inarcassa INDIPENDENTEMENTE dall'effettiva attività che svogli (anche se vende popcorn al cinema).
      Conferme di ciò si trovano nello statuto Inarcassa e nelle dichiarazioni annuali che l'ingegnere iscritto all'albo è tenuto per legge a effettuare a Inarcassa dove dichiara il possesso o meno della partita IVA e il reddito da lavoro autonomo (quadro E del modello Unico).

      Un ingegnere se è iscritto all'abo e ha un'altra forma di previdenza obbligatoria (lavoratore dipendente) pur avendo partita IVA NON PUO' iscriversi a Inarcassa MA E' TENUTO al versamento del contributo integrativo del 2% sui suoi ricavi con diritto di rivalsa sul cliente.
      In questo caso il povero ingegnere è anche OBBLIGATO a iscriversi alla gestione separata INPS e versare lì.
      Ovviamente poi l'ingegnere dovrà ugualmente procedere alla dichiarazione annuali a Inarcassa e al versamento del contributo integrativo del 2%.

      Ricapitolando:

      • se hai una partita IVA come libero professionista, sei iscritto all'albo e non hai alcuna forma di previdenza obbligatoria DEVI iscriverti a Inarcassa (ricorda di inoltrare la comunicazione a Inarcassa);
      • se hai una partita IVA come libero professionista, sei iscritto all'albo e sei lavoratore dipendente DEVI iscriverti e versare alla gestione separata INPS (per i compensi relativi a questa attività) e versare a Inarcassa il contributo integrativo;
      • se non sei iscritto all'albo allora NON PUOI iscriverti ad Inarcassa e DEVI rivolgerti obbligatoriamente all'INPS.
      postato in Consulenza Fiscale
      G
      garluk
    • RE: esempio di pensione privata alternativa

      @giomar799 said:

      ciao a tutti, ieri pomeriggio su consiglio del dottore Paolo, mi sono recato in un?agenzia di una nota assicurazione per info sui contratti a disposizione per un?assicurazione previdenziale alternativa alla solita pensione pubblica.

      Ecco per chi interessa gli elementi fondamentali che ho raccolto:

      • si tratta della formula più semplice, senza coperture complementari
      • durata contratto a libera scelta ( minimo 7 massimo 45 anni)
      • pagamento premio annuale
      • modalità crescita premio a scelta tra costante, crescente in base indici istat
      • premio minimo annuo da versare al netto dei diritti: 600 euro
      • rischio investimento: basso, medio
      • alla scadenza del contratto libera scelta se ottenere pagamento unica soluzione, o rendita periodica
      • esempio calcolo costi percentuali premio annuo:
        premio: 750 euro
        durata contratto: 25 anni
        costo % annuo: 2,21%
      • costi sul premio annuo:
        diritti: 10,33 euro
        caricamenti fissi : 36 euro
        caricamenti % : 10% premio netto

      cosa ne pensate?

      Avendo competenza in ambito finanziario ti dico che questa assicurazione è una rapina a mano armata! Anzi è una rapina punto e basta!

      Se mi dici la tua situazione lavorativa e le tue esigenze provo a consigliarti.

      In ogni caso il premio mi sembra basso per avere una prestazione decente dopo 25 anni.

      Ciao

      postato in Consulenza Fiscale
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      garluk
    • RE: Iva A Saldo Nuove Iniziative

      Paolo scusa un'informazione al riguardo.

      Se verso l'iva il 16/3 devo calcolare e versare il saldo iva (iva incassata - iva pagata) o devo versare il saldo maggiorato di un interesse?

      Grazie

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      garluk
    • RE: REGIME AGEVOLATO NUOVE INIZIATIVE (art. 13 L. 388/00)

      Paolo ma con la nuova finanziaria è variata anche l'aliquota inps per coloro che hanno già una previdenza obbligatoria?
      Mi spiego chi aveva già una cassa di previdenza sui redditi professionali pagava inps con un'aliquota del 10%...è cambiato qualcosa?

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      garluk
    • RE: Dottorato di ricerca e InArCassa

      La questione è semplice.

      Per essere iscritti a Inarcassa servono 3 requisiti:

      • essere iscritto all'albo
      • avere la partita iva
      • non avere alcuna previdenza obbligatoria.

      Se ti manca uno solo di questi requisiti non puoi essere iscritto a inarcassa.

      Ora la tua situazione non la conosco però posso argomentare che la borsa ti viene erogata senza partita iva e, quindi, ti manca un requisito indispensabile per essere iscritto a inarcassa e devi far uso della gestione separata inps.

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      G
      garluk
    • RE: --==> T A N T I - A U G U R I <==-- (Sarò meno presente)

      Dopo un pò di assenza dovuto a varie problematiche passo a trovarvi.

      Tanti auguri a Paolo e a tutti i frequentatori del forum.

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      garluk
    • RE: Contratto servizi

      Grazie a entrambi.

      Era come immaginavo.

      Beh la decisione la deve prendere lei e come giustamente suggerisce Paolo dipende molto dal corrispettivo economico.

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      garluk
    • Contratto servizi

      Mia sorella è una libera professionista e svolge attività di traduzione per conto di un'azienda.
      Praticamente un lavoro dipendente mascherato.

      Quest'azienda vuole imporre la firma di un contratto di fornitura di servizi consistente nella fornitura di una stanza con annesso computer e collegamento a internet.

      La cosa mi suona alquanto strana. Lei fattura a tizio dei lavori di traduzione e tizio fattura a lei dei servizi di logistica?
      Non capisco la finalità e le implicazioni.

      Qualcuno mi illumina? E mi illumina sulle eventuali conseguenze della firma di un tale contratto di servizi?

      Paolo tu che sei sempre lungimirante...che ne pensi?

      Grazie

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    • RE: Partita IVA per ingegneri dipendenti

      Si prada, hai compreso bene.

      Ciao

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      garluk