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    g.lanzi

    @g.lanzi

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    Dopo studi in psicologia e letteratura, dal 2010 mi sono dedicato alla grafica web e all'editing per testi universitari. Sono un content creator per il web dal 2012.

    Dopo un'esperienza di due anni come manager di un team italiano per una compagnia internazionale a Berlino, ho deciso di tornare alla libera professione e di dedicarmi del tutto al web.
    Oggi offro servizi come web designer, content creator, e SEO.

    Mi caratterizzano un attitudine al pensiero critico, abilità nella guida di un team, la cura dei dettagli e l'impegno che metto in ogni progetto, siano essi personali o professionali.

    I migliori post di g.lanzi

    • RE: Quanti podcaster ci sono sul forum?

      Ciao a tutti,
      Segnalo anche il mio che ho appena ripreso in mano.
      Si chiama Plan B - L'opinione non richiesta e tratta di argomenti di attualità, analizzati con gli occhi di un millennial che vive all'estero.
      Ho ricominciato da pochissimo a registrare e lo trovate dappertutto:

      • Spreaker: https://www.spreaker.com/show/planb-podcast
      • Spotify: https://open.spotify.com/show/2qTYyvXaWWOrEMunDh1TxO
      • Apple Podcast: https://podcasts.apple.com/us/podcast/lopinione-non-richiesta/id1481998529
      • Castbox: https://castbox.fm/channel/id2392211
      • Sito web: https://planbproject.it/podcast

      Ecco, bene o male è dovunque.
      Dalla fine del 2019 ad oggi è cambiato abbastanza e credo si noti molto. Purtroppo la qualità maggiore ci sarebbe con puntate con script, ma non ho tempo e risorse per farlo.

      Alcuni argomenti trattati nelle puntate: minimalismo digitale, miglioramento personale, scuola (una puntata a mio avviso molto interessante sui dati OCSE PISA del 2019), ma anche di influencer, body positivity etc.

      Se non fosse per Andrea Ciraolo (che mi ha spinto a pubblicare e mi ha consigliato) e @rossella-pivanti (dal cui podcast Be my diary ho capito che gli argomenti di cui parlare sono dappertutto) il mio podcast non ci sarebbe. 😃

      postato in Voice e Podcast
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    • RE: Ghetti di Opinione: è questo il Futuro di Internet?

      @giorgiotave ha detto in Ghetti di Opinione: è questo il Futuro di Internet?:

      Il futuro di Internet io me lo immagino con le persone che riescono a esprimere le loro idee senza offendere l'altro, non senza una parte delle persone.

      Sarò forse un po naïve, ma io cerco sempre di seguire (anche fuori da internet) ciò che disse Sir Baden-Powell nella sua ultima lettera agli esploratori (scout):
      "Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di come l'avete trovato"

      Sotto questo punto di vista, arrabbiarsi e fare arrabbiare non migliora niente, quindi cerco di evitare. Nel mio piccolo ho questo approccio, e spero che il mio esempio possa aiutare chi si relaziona con me (soprattutto chi non la pensa come me) a capire che c'è un modo pacifico, moderato e molto più efficiente di confrontarsi con gli altri.

      Il mio "internet migliore" si basa su questo. Purtroppo credo che sia un'utopia, esisteranno sempre dei ghetti in cui qualcuno si isola o viene isolato. Sia online che offline.

      postato in Internet News
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      g.lanzi
    • RE: Lo Spot per il Covid della Germania

      @shazarak ha detto in Lo Spot per il Covid della Germania:

      quindi se togli tutti quelli intelligenti quelli che rispettano le regole, quelli particolari, i veri eroi e quelli che non vedono la tv. ti rimane quanto? l'80% degli italiani... il 70% ? boh, e di questi qui il 28% è analfabeta funzionale che vuol dire che nemmeno capisce quello che legge quindi guarda solo le figure. e cosa ti rimane tolta tutta l'elite? ti rimangono tutti quelli che vanno al parco in un'altra città, ti rimangono quelli che si trovano sotto casa a limonare duro perche se no guai a stare divisi 2 settimane, ti rimangono gli anziani che a prescindere da qualsiasi spot tenerli in casa è un problema.

      Attenzione però, che questo discorso ha dei bias come i discorsi che farebbe quello che tu chiami l'italiano medio.
      La realtà è che siamo tutti italiani medi, siamo tutti massa e in un modo o nell'altro rappresentati da una percentuale della popolazione.
      Non mi sembra corretto trattare in modo diverso gli altri perché per principio pensiamo che siano inferiori a noi.

      Se trattiamo gli altri come persone di classe B, non solo si sentiranno sempre fuoriluogo, ma alla lunga si rassegneranno che essere di classe B sia la normalità. È ben descritto negli esperimenti che portano alla definizione di effetto Pigmalione. https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Pigmalione

      Lo spot richiama il mood della serie Dark, che è tedesca e il narratore in lingua originale ha una voce simile a quella dello spot. La serie è stata seguitissima qui in Germania ed è innegabile che anche il concetto di destino sia preso come spunto dal telefilm. Anche nella scena finale, in cui la ragazza apre la porta come di ritorno da una missione portando le pizze, il richiamo a Dark e al futuro post apocalittico rappresentato nella serie è evidente.

      In sostanza io credo che sia uno spot davvero ben fatto e che tocchi le corde giuste per far sorridere le generazioni di post adolescenti che adesso vorrebbero uscire e che magari ci pensano due volte. Possono immedesimarsi nel personaggio e cercare di capire perché stare in casa è così importante.

      Funzionerà? Forse no, ma il pensare che la maggioranza del paese sia ignorante e se ne fregherà, non è una motivazione valida per evitare di fare un buon prodotto con un messaggio valido.

      postato in Web Marketing e Comunicazione
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    • RE: Parler: bannato da tutti, lasciato pure dai suoi avvocati!

      @mirkomassarutto ha detto in Parler: bannato da tutti, lasciato pure dai suoi avvocati!:

      Detto ciò, comprendo la decisione dei "social".. ma giro la domanda: "Se Trump avesse (magari lo ha e io non lo sapevo) un sito personale, andrebbe bannato?"

      Secondo me non andrebbe bannato/oscurato. Fintanto che non viola le regole del provider che lo ospita, e cioè quelle dello stato in cui si trova il server.

      Finché fa propaganda, per quanto quello che dice possa non piacere, dovrebbe avere la libertà di dirlo.

      postato in Internet News
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    • RE: Il karma ha decapitato Colombo con il virus della corona (Covid 19)?

      Ciao @mymodd,
      perché, invece di cercare di spammare i tuoi link, non provi a presentarti alla community e vivere un luogo di grande cultura e condivisione?

      postato in Società e Impegno Civile
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    • RE: Non insegnate la SEO come le parole crociate. Non sapete come fare? SMETTETE DI FARLO

      Volendo aggiungere una riflessione dal mio punto di vista di libero professionista sul web, mi accorgo che se il cliente non vede quello che pensa sia l'aspetto SEO, se ne va senza nemmeno prendere in considerazione una collaborazione.

      Un professionista che lavora da solo e che cerca clienti da solo, che non ha un'agenzia alle spalle, ma è qualificato per fare un certo tipo di prodotto (entry level sostanzialmente), si deve piegare a dire quello che il cliente vuole sapere e poi, se il professionista è serio, corregge il tiro in fase di trattazione, e cerca di non vendere formule magiche ma prodotti di qualità.

      Andando oltre a questo minimo sfogo e passando al mio contributo a questo thread:

      Nel prodotto finale che potrebbe scaturire (Io me lo immagino come una wiki) mi aspetterei di trovare, non solo le informazioni corrette, ma anche i falsi miti smontati. Magari anche una lista nera di contenuti da evitare, per far capire ai professionisti del settore che ci sono cose che è il momento di smettere di sostenere e promuovere.


      @merlinox ha detto in Non insegnate la SEO come le parole crociate. Non sapete come fare? SMETTETE DI FARLO:

      Uno che scrive per il digitale, che non è la carta, DEVE avere questo bacino di conoscenze, come la grammatica, la semiotica, le frasi retoriche, ... non è un plus, è un conditio sine qua non.

      Concordo pienamente, e se posso esplicitare queste macro aree di competenza in ordine di importanza, direi:

      1. Padronanza della lingua in cui si scrive: Saper cambiare registro e stile in base allo scopo del testo e al pubblico, solo per citare due cose. Ovviamente conoscere davvero la grammatica, non avere la velleità di saper scrivere perché al liceo una volta si è preso 8 in un tema.
      2. Conoscenza della rete: Sapere come funziona nella teoria un sito web, saper fare davvero una ricerca online, essere in grado di discernere fonti autorevoli e non, etc.
      3. Conoscenza tecnica della rete: capire l'importanza dei link, della tassonomia, della gestione grafica del contenuto, un po' di UI, conoscenza discreta di CSS/HTML e un interesse verso questi argomenti per essere aggiornato o acquisire rapidamente nuove competenze da quelle basi.
      4. Saper leggere dati e tabelle: Essere in grado di interpretare i dati raccolti e prendere decisioni (anche solo in linea teorica) in base a questi dati.

      Questo è, secondo me, il minimal skillset per un autore nel web. Dopo viene la teoria di come si fa a scrivere per il web.
      Per fare un esempio: se mi viene detto di scrivere per il pubblico a cui mi rivolgo, ma non so capire a che pubblico mi rivolgo, che registro usa, cosa vuole questo pubblico e come è abituato a usufruire della rete, difficilmente scriverò qualcosa di utile.

      postato in Posizionamento Nei Motori di Ricerca
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    • RE: Com'è cambiata la vostra vita nel 2020?

      @anika
      Personalmente mi posso dire estremamente fortunato con un "ma". Abito in Germania e qui non c'è mai stato un vero e proprio lockdown. Ho sempre avuto la possibilità di uscire e fare delle passeggiate nel bosco qui vicino. Questo mi ha permesso di non sentire la claustrofobica sensazione di non poter uscire di casa. Inoltre, in famiglia, in Italia, nessuno ha contratto il virus.

      Sul fronte lavoro, invece, sono stato sfortunato, ma ho girato la situazione a mio favore. Da gennaio 2018 a gennaio 2020 era un manager di primo livello in un'azienda internazionale, ma a causa di ridimensionamento, hanno fatto terminare il contratto proprio quando avrebbero dovuto renderlo indeterminato. Mi sono ritrovato senza lavoro a inizio pandemia.

      Per fortuna non sono uno che riesce a stare con le mani in mano e in quest'anno mi sono costruito la mia attività online, ho rispolverato competenze del passato, ho raggiunto una certificazione da Web Designer, ho aperto un sito, trovando i primi nuovi clienti da libero professionista e facendo il tutto confrontandomi con la burocrazia tedesca.

      Ora posso dire di essere un libero professionista che lavora da casa, faccio Web Design, ho un paio di clienti fissi e me ne sto cercando di nuovi. Ho aperto un canale YT per promuovere i miei corsi online e creare contenuti di qualità.

      Questa community è stata una scoperta entusiasmante da questo punto di vista.

      La perdita del lavoro a inizio dell'anno è stata la difficoltà che mi ha costretto a uscire dalla mia comfort zone, lasciando il bilancio del 2020, tutto sommato, positivo, per lo meno sotto l'aspetto delle esperienze personali.

      Certo il prezzo da pagare non è piccolo, ed ecco il ma di cui parlavo all'inizio. In questi mesi non sono potuto scendere in Italia, e anche il Natale, grazie all'ultimo DPCM, lo passerò a Berlino, con la mia meravigliosa compagna, ma lontano dai nostri genitori in Italia. La cosa mi preoccupa, e avendo genitori anziani ho paura per loro. Li chiamo e gli chiedo di rispettare tutte le norme, di fare attenzione, ma la paura che possa accadere qualcosa mi rimane un po' addosso e i fa sentire impotente.

      Mi auguro che ci siamo davvero lasciati il peggio alle spalle. 🙂

      postato in Società e Impegno Civile
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    • RE: Il miglior modo di Schedulare su LinkedIn

      @giorgiotave
      Hai provato Integromat?
      Io pubblico tutti i miei articoli su Medium, Facebook e LinkedIn con quello.
      È estremamente personalizzabile e avanzato, mica come Zapier o IFTTT.

      postato in Social Media Marketing
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    • Un ambiente di lavoro minimalista

      Ciao a tutti,
      Oggi ho fatto un upgrade al mio ambiente di lavoro minimal e mi è venuta l'idea di condividerlo con voi. Magari a qualcuno viene qualche idea per ottimizzare anche il proprio.

      Il mio viaggio minimalista è partito da quello e dal libro Minimalismo Digitale di Cal Newport (super consigliato), in cui, in sostanza, viene detto di scartare tutti i dispositivi digitali che non portano alcun valore e di sostituirli con un uso pragmatico di quelli che invece danno valore. Questo vale sia per i dispositivi che per i social o i servizi online in generale.

      Il mio ambiente di lavoro (che io reputo molto efficiente)

      • Sulla mia scrivania ci sono solo il monitor/computer, tastera, mouse, microfono per podcast e il bullet journal cartaceo (forse ancora per poco). Il cellulare, silenzioso e con lo schermo impostato su bianco e nero, è in un altro luogo della stanza.

      • Quasi tutti i miei progetti sono sul cloud e accessibili dai miei dispositivi, dovunque io sia. In questo modo non sono legato a una macchina in particolare. Ho potuto così ristrutturare la mia scrivania e fare progetti per il futuro del mio computer senza alcuna remora. Il computer è uno strumento, non un oggetto a cui sono legato sentimentalmente.

      • Utilizzo il concetto di inbox-zero: ogni messaggio di posta viene immediatamente trasformato in una cosa da fare o in un appuntamento/evento. Le newsletter sono automaticamente ridirezionate in cartelle apposite, dove vado a leggermele quando voglio senza che mi intasino la casella. Gli aggiornamenti da shop online o servizi, hanno una loro cartella e una volta che non servono più sono cancellati.

      • Utilizzo moltissimo il Markdown per prendere appunti e per scrivere articoli e pensieri in generale.
        Da qualche giorno ho avuto l'idea di trasferire il mio Bullet Journal in digitale e ho pensato che il Markdown fosse un'ottima idea. Ed ecco l'ultima novità: ho creato uno script Python che genera in automatico un file MD che include un intero anno, suddiviso in mesi e settimane. Se volete lo script chiedete pure, non è tutta farina del mio sacco, ho solo ripreso un'idea altrui e l'ho perfezionata secondo le mie esigenze.

      • Avendo uno schermo molto grande (27") ho sempre aperto il journal in MD da un lato del desktop principale e ogni volta che mi viene in mente qualcosa da fare, anche solo controllare che un servizio sia attivo e funzioni bene, aggiungo un punto.

      • Ho automatizzato alcuni processi che effettuo per clienti con Integromat e devo solo assicurarmi che gli automatismi funzionino, ma per il resto fa tutto lui. Per esempio la gestione degli iscritti alla newsletter.

      • Sono paperless, per quello che riesco. Ogni documento viene digitalizzato e riciclato subito, a meno che non sia necessaria la copia originale. Non possiedo una stampante e uso solo e-book.

        • Postilla: sono un accanito lettore, ma non solo legato agli oggetti-libri, come solitamente sembrano essere i lettori. Unici libri che compro cartacei sono: quelli fotografici, quelli che hanno un valore creativo di un certo livello (illustrazioni particolarmente belle, per esempio), quelli di cui non esiste un e-book.
          P.S. se vi hanno detto che leggere da uno schermo fa male, vi hanno mentito, ma questo è un discorso per un altro thread

      Questo è il mio ambiente di lavoro in generale, ho poi diverse soluzioni software che sono specifiche per quello che faccio io.

      postato in GT Fetish Cafè
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    • RE: Videochat 1 on 1 da embeddare

      Ciao @Arlenello,

      hai già provato BigBlueButton? è tutto su browser, quindi perfetto per ogni dispositivo, e ha un plugin per wordpress: https://it.wordpress.org/plugins/bigbluebutton/

      postato in Live Streaming e Webinar
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    • RE: [Web Design/Tutorial WP] Plan B Project - usare WordPress

      Ecco un quarto video, leggermente fuori argomento, perché richiesto da un iscritto al corso su Udemy

      postato in Road To 10.000
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    • RE: AMPossible in nothing: come funzionano davvero?

      @AlessiaP88
      Ciao,
      ci sono un paio di soluzioni per il Mobile e quella ufficiale di Google è forse quella che offre meno personalizzazioni.
      Io uso AMPforWP, che credo sia quella che ti consiglia il tuo editore, visto che uno degli sviluppatori è Mohammed Kaludi.
      Per rispondere alle tue domande in modo diretto

      • Si e no. AMP crea una versione delle tue pagine per i dispositivi mobili e tu puoi scegliere se e come utilizzare questa versione. In AMPforWP puoi anche scegliere di avere tutto il sito (anche desktop) servito con quel formato. Con la soluzione di big G non mi pare.
      • I risultati di ricerca non dovrebbero cambiare, perché i contenuti non cambiano. Il link alle pagine del tuo sito, però, quando visitate da mobile, dovrebbero visualizzare la versione AMP.
      • Se lo attivi, e se uno naviga da mobile su pagine che hanno una versione AMP, si.
        Di fatto funzionano come dei redirect.
      • Ho sempre usato plugin per comodità.
      • Guanciale, ma qui a Berlino è un casino da trovare e costa un occhio della testa!
        AMP non è per sempre, nel senso che se hai problemi, puoi sempre togliere il plugin e non dovresti aver ripercussioni. Inizia però a pensare prima di tutto al mobile (https://connect.gt/topic/243475/il-mobile-only-indexing-di-google-sarà-un-delirio)

      Per quello che riguarda la SEO, aspetto che qualcuno più esperto di me dica se le versioni AMP sono indispensabili (sospetto che Google le preferisca comunque) o se una pagina di per sé veloce possa andare comunque bene per Google.

      P.S.
      AMPforWP Pro offre una soluzione Page Builder per AMP. Ti permette di costruire le pagine amp con un builder dall'editor. Di fatto, quando componi una pagina, puoi creare già nell'editor una versione amp personalizzata, in modo che i plugin non facciano troppi orrori cercando di creare da soli la versione AMP.

      postato in WordPress
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    • RE: Scelta dominio quanti caratteri e parole dovrebbe contenere al massimo ?

      Ciao @guadagnaeuro,
      le mie risposte, che non pretendono di essere la verità assoluta, sono:

      1. Non pensare a quanti caratteri ma cosa contiene il dominio. Deve essere semplice da ricordare, tutto qui. Un esempio: answerthepublic .com, è lungo, ma io me lo ricordo perché è una frase di senso compiuto, o anche 360cybersecurity .com, questo contiene addirittura dei numeri, ma ha senso, quindi lo ricordo facilmente.
      2. Vedi sopra. Io arriverei anche 3-4 parole, se sono in un ordine sensato.
      3. Questo dipende dal pubblico. Se ti rivolgi agli italiani, io userei termini in italiano (eccezion fatta per i brand, ovviamente). Se poi il business diventa internazionale, ti porrai il problema di un dominio internazionale.
      4. .com e .it sono più che sufficienti, e forse il .com potresti anche non usarlo, se il sito è tutto in italiano.
      5. DomainWheel.com ti dice se sono liberi e ti reindirizza a BlueHost per l'acquisto. Inoltre suggerisce dei nomi alternativi. A mio avviso è un buon punto da cui partire.
      postato in Hosting
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    • RE: Come capire se il sito è troppo pesante e dunque meglio ridimensionarlo ?

      @guadagnaeuro

      Per quello che riguarda le immagini, personalmente utilizzo le seguenti regole:

      Per tutte le immagini: dimensione massima lato maggiore: 1200px

      • foto senza trasparenze: jpg, 100dpi, 75% di qualità
      • foto con trasparenze: png
      • grafiche e loghi: svg autoprodotte
      • se possibile, abilitare il caricamento automatico di webp, in caso il browser del visitatore le supporti.

      Infine, in linea teorica, nessuna immagine supera i 150Kb, meglio se sta tra gli 80 e i 120 Kb. Le svg non vanno oltre i 3 Kb.

      Personalmente, trovo che queste impostazioni siano sufficienti per blog, siti aziendali, ecommerce, siti vetrina e molto altro.

      Le immagini Webp sono parzialmente supportate da Safari, non supportate da Explorer (che comunque non dovrebbe essere quasi più in circolazione) e dal KaiOS browser. (https://caniuse.com/?search=webp)

      Uniche eccezioni che mi vengono in mente alle regole personali che ho condiviso: gallerie fotografiche professionali e siti portfolio di grafica o fotografia.

      postato in WordPress
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    • RE: DNS Server: Cloudflare primo al 13%!

      @giorgiotave
      Una precisazione per esperienza personale:
      Siteground integra la possibilità di abilitare il piano base di cloudflare e di utilizzare i loro DNS.

      postato in Hosting
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    • RE: Wordpress in Saas

      @overclokk ha detto in Wordpress in Saas:

      Per quanto riguarda la sicurezza il prossimo che dice che WordPress è poco sicuro ci taglio i diti

      Io li raccoglierò per farne una graziosa composizione da appendere alle pareti 😆
      (scusa, non ho resistito)

      postato in WordPress
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    • RE: Rifiuto Adsense troppo generico

      @mastertest
      Scusa, da questa frase avevo capito che no lo avevi letto:

      possibile che mi debba leggere 20 pagine di regolamento per cercare di capire dovo ho sbagliato?

      Comunque non credo sia la tematica, ma siccome dici

      soprattutto su questo sito

      mi sorge una domanda: ti è successo anche con altri siti di recente? Se hanno qualcosa in comune, questo potrebbe darti un indizio su cosa non piace a Google.

      Comunque non credo che esista un sistema per farti dire da Google subito dove sta l'errore secondo lui. Puoi provare a chiedere assistenza a loro però. A me l'unica volta che li ho contattati per un dubbio mi hanno spiegato cosa intendevano.

      postato in Google Adsense
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    • RE: Segnalazione BUG

      @kal
      Confermo che il primo bug si è risolto come hai detto tu.

      Rimane che non posso utilizzare le shortcut di stile nel testo. È normale o dovrebbero funzionare?

      postato in Tutto sulla Community
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    • RE: Vietato parlare di "Burzum" su Facebook, pena BAN

      @daniele-diegidio ha detto in Vietato parlare di "Burzum" su Facebook, pena BAN:

      potrei essere d'accordo se parlassimo di opinioni, è un'omicida, negazionista di praticamente tutto, pazzo con la pala ed è un uomo di m***a, ma musicalmente è un ottimo compositore nel suo genere, lo si è sempre condiviso per l'arte e non per il personaggio.

      In che termini se ne parla nei post che sono stati cancellati? Come un ottimo musicista o come un deplorevole criminale?
      Nella comunità metal è stato provato a pubblicare un post di condanna del personaggio e vedere che succede?
      Se c'è un algoritmo che trova la parola "burzum", è facile che sia anche in grado di capire se nel post ci sono segni di condanna, di supporto o nessun segnale del tutto.

      postato in Facebook
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    • RE: Scelta dominio quanti caratteri e parole dovrebbe contenere al massimo ?

      @guadagnaeuro
      La scelta del nome dominio come brand sottintende che dovrai poi lavorare per fare in modo che quel brand sia legato al tuo prodotto, qualunque esso sia.
      Lecota, da solo, non mi dice niente. Ma se fosse noto che Lecota è una marca di frutta, allora saprei cosa aspettarmi, no? Il passaggio da nome sconosciuto a brand è faticoso nel primo periodo, ma sul lungo, secondo me, paga meglio.

      Pesca marrone ho paura che gli utenti poi ricordano pesca gialla, o arancione o chissà e vanno in altri siti

      Per questo dovresti acquistare anche i domini che possono venire confusi, per assicurarti che, anche se l'utente non lo azzecca al volo, comunque sulla tua pagina ci arriva.
      Per farti un esempio che ho già citato: answerthepublic è facile da ricordare, ma per un bel pezzo io cercavo askthepublic, per poi ritrovarmi su un dominio vuoto.

      La mia paura è che il brand corto sarà di pochi caratteri ma poi le persone non lo ricordano proprio perchè non hanno modo di collegarlo a parole comuni, mentre un dominio di 2 o più parole di senso compiuto mi spaventa idea che possano sbagliare la seconda parola o invertirle.

      Qui dipende anche dalla nicchia. Che competitor hai? Usano un gergo specifico? Potresti pensare a un gioco di parole? Pensi che un dominio misspelled potrebbe confonderli o farli sorridere? Nel secondo caso valuta anche quello.
      Esempi: Noisli, fiverr, flickr, tumblr, reddit ma anche google stesso è un misspelled. La scelta di un dominio così è pochino meglio del brand secco ma presenta la stessa sfida di collegare il nome al prodotto, con il vantaggio che il brand è riconducibile a un verbo o nome che aiuta a effettuare il collegamento mentale.

      In ultimo vorrei suggerirti di non pensarci troppo, di scegliere un nome che suoni bene, sia facile da pronunciare per il tuo pubblico e sia facile da scrivere.

      Come prova, puoi fare quella della mamma (assolutamente empirica, ma a mio avviso efficace): presenta il possibile nome dominio a qualcuno che ha più di 45-50 anni, e chiedi se saprebbe riscriverlo dopo averlo sentito. Inoltre, chiedi cosa immagina che venda un sito con quel nome. Se azzecca almeno l'area di interesse, sei sulla strada giusta.

      postato in Hosting
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