In questo senso si torna allo spirito del "Corradini": collaborazione in spazi ben definiti e su argomenti circostanziati. Un sistema rodato che ha dato fino a qui ottimi frutti.
Purché gli stili comunicativi dei vari partecipanti all'iniziativa si armonizzino a sufficienza — ci vuole un controllo editoriale alla fine, per evitare sorprese e brusche discontinuità —, e i punti di vista dei vari autori concordino sui nodi fondamentali, potrebbe essere un'ottima idea, e un potenziale arricchimento per tutti, a partire dall'opera stessa (e quindi dei suoi lettori).
Il libro a due mani è una storia diversa, concordo. Però sarei curioso di affrontare la sfida sul singolo capitolo: potrebbe essere interessante. Un giorno, magari.
Altri pareri sulla proposta? Sono quasi certo che ci siano una miriade di soluzioni creative a cui non abbiamo pensato, e che potrebbero rivelarsi spunti validissimi per nuovi modelli collaborativi. Cantodinverno parlava di commistioni con la parte grafica: si potrebbe corredare un saggio tecnico con infografiche ben progettate, a tutta pagina o su più pagine — o meglio, su fogli più grandi che si dispieghino, come le cartine che inframmezzavano le pagine delle vecchie guide rosse regionali dell'ACI...