@miwi said:
Nel caso in cui tu abbia ragione (praticamente sempre) ti devi bruciare ore e ore al telefono e spedire raccomandate a tue spese e, se mi tira, dopo alcuni mesi (che possono diventare anni) ti rimborso.
Ovviamente non si può dare torto all'affermazione che fai, tutti siamo stati vittime di fregature di questo tipo, molto più spesso da privati che come aziende, per la verità.
Quello che però è una malsana abitudine tutta (e quasi solo) italiana, è quella di non pagare puntualmente le scadenze dei lavori che vengono svolti regolarmente. All'estero se un cliente non paga entro scadenze (e, attenzione, le scadenze dilazionate a 60, 90, 180 e più giorni semplicemente...NON ESISTONO!!), basta una telefonata e il giorno dopo si ritrova la polizia in ufficio.
Da noi sembra che pretendere pagamenti regolari e rispettosi delle scadenze sia quasi un torto che si fa al cliente, non il contrario. Così come chiedere la giusta quantità di denaro per un servizio offerto, tanto che bisogna sempre affannarsi per proporre sconti, quasi ci vergognassimo dei prezzi che propon iamo.
Ovviamente la normativa italiana non è dalla nostra, ne so qualcosa per esperienza diretta: un cliente ha un debito con la società per cui sono consulente, di circa 25000 euro, tre anni fa gli è stata fatta causa (dopo quasi un anno di tentativo di recupero crediti per altre vie) e all'oggi non hanno visto ancora un centesimo, pur avendo pienamente ragione.
Ci sono società che sono state costrette a chiudere a causa di mancati pagamenti dei clienti, che, paradossalmente continuano a portare avanti la loro attività.
A questo punto, ampiliando il discorso, bisognerebbe iniziare a chiedersi quanta responsabilità abbiamo noi rispetto ai cattivi costumi dei clienti, quanto questa cosa faccia comodo anche a noi, quando siamo clienti a nostra volta, quanto il terrore di "perdere" un cliente o (rovescio della stessa medaglia) la fame di clienti ci porti a fare capriole tanto che chi si rivolge a noi si sente autorizzato, forse più che in altri settori, a gestirsi i pagamenti come gli pare.