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- Google Segnala link a pagamento, e ora?
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si in generale quello è molto difficile, però di fronte a sezioni come questa oppure a servizi come quelli linkati sopra insomma non è difficle fare due più due.. non capisco però il perchè di questa scelta da parte di google, visto che la vendita di link a pagamento è una pratica straconsolidata a livello globale:?
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Strano che questa discussione sia passata inosservata.
"Nulla da dichiarare"?Il motivo ufficiale è che la politica di gUgol di cercare di dare risultati pertinenti e rilevanti, basata anche e oserei dire in gran parte dai link (pagerank, truskrank), non puo essere, cito testualmente, "giocata" da un link comprato.
Quindi stando a cio che si legge in un post di Cutts, il "reato" non è vendere o comprare un link, ma farlo per acquisire PR e anchor rilevanti da siti con trust elevato.
Nulla vieterebbe di vendere un link e dotarlo di rel=nofollow.
Resta da vedere quanti effettivamente cerchino da un link in una home "pesante" solo di veicolare traffico e non vantaggi al fine del posizionamento.Viene sollevata l'obiezione "Ma i controlli sono manuali e diretti? Cosa accade se compro un link verso un mio competitor e poi lo segnalo?"
A detta di Cutts le segnalazioni servono per acquisire esempi per meglio realizzare un algoritmo di valutazione, quindi non sembra ci sia l'intenzione di rendere la segnalazione una sorta di "taglia" cui consegue una penalizzazione manuale, anche se l'apporto umano pare sia rilevante.Sempre nell'articolo si legge che le segnalazioni da parte di utenti autenticati (da pannello webmaster tool in pratica) abbiano un peso maggiore.
credo ovviamente per avere piu controllo sul "chi segnala cosa", e allontanare l'ipotesi di segnalaizoni selvagge volte a screditare concorrenti piuttosto che cercare di migliorare il metodo di calcolo di PR e rilevanza links.L'articolo cui mi riferisco è [url=http://www.mattcutts.com/blog/how-to-report-paid-links/]questo
Edito e aggiungo: la conseguenza per un sito che vende è l'abbassamento del trust assegnatoli. Non mi pare di aver letto di conseguenze per i linkati, se non uno scontato NON passaggio di PR e apporto anchor/link.
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ehm scusate la poca esperienza...
ma a questo punto se io avessi un ristorante e mi prendo uno spazio+link a pagamento su uno dei tanti siti che li elencano e che magari hanno un banner a rotazione in prima pagina...per cercare di farmi + pubblicità con un portale rischio di perdere posizionamento nel mio sito principale perchè è evidente che ho acquistato uno spazio+link su un portale che come lavoro fa proprio pubblicità settoriale?
E tutti quelli che stanno usando sto modello di businness...devono cominciare a pensare che sono sempre più a riskio?
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Parla di links testuali spacciati come links naturali.
Per gUgol, e ci ha basato la sua forza , conta tantissimo cio che gli altri dicono.
Le referenze, come nella vita reale.Io ho un sito, un ristorante. Ho dei prezzi ottimi, la gente ci è venuta e parlottando di ristoranti scrive "Io son stato da Peppiniello Lo Zozzone ch eè un ottimo ristorante a belluno" ho avuto la giusta ricompensa per il mio operato. Un link.
Poi arrivi te (faccio un esempio..) con un sito penoso e compri un link da un bel portalone che sui link basa il suo business.
La tua referenza è oggettivmente piu pesante della mia che viene magari da un blog personale. Eppure non è vero che sei meglio di me!Ecco cosa vuole combattere. La mercificazione del PR e del valore intrinseco di un link e del suo anchor.
Se voglio vendere link o comprarli solamente per veicolare traffico e visitatori, basta porre nel link l'attributo "rel=nofollow".
Un utente non lo vede, sbircia il link, lo clicca e tu hai un visitatore.
Il motore legge nofollow e passa oltre.
Non becchi pr, link in entrata.. ma solo utenza.
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...mmmm se davvero fossero in grado di capire che vende links non chiederebbero ai wm di "fare la spia"
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In effetti un paio di considerazioni mi nascono spontanee. Ad esempio non ci sono dubbi che il mercato si regge sulla pubblicità, sia esso “tradizionale” sia la new economy (internet).
La richiesta di google di segnalare i siti che vendono links a pagamento, quindi pubblicità, mi riporta alla mente il periodo pre-google, quando per aumentare le visite di un sito ci si affidava agli scambi banner o a siti che organizzavano rotazioni banner con rapporto 2:1 o 3:1 …
Infatti google non è contrario alla pubblicità, ovvero ad acquistare o vendere links, basta che questi abbiano il tag nofollow o siano in javascript … insomma non devono passare PR o TR, ma solo utenti.
Mi pare altrettanto ovvio che chi investe una certa somma in pubblicità con l’acquisto di links testuali è ovvio che vuole sfruttare al massimo questo suo investimento, quindi perché mai dovrebbe accettare il tag nofollow?
L’unica maniera sarebbe quella, da parte di chi vende links o banner, potrebbe essere quella di fare 2 prezzi, che so, un link testuale senza il tag nofollow costa 1000 euro (cifre a caso ovviamente) mentre lo stesso link con il tag nofollow costa 100 euro … in tal caso chi è interessato solo al passaggio degli utenti risparmierebbe un bel po’ di soldi invogliando l’acquisto …
Ma è proponibile una cosa del genere? … mha ….Mi chiedo anche il perché un webmaster dovrebbe denunciare un sito che compra links … lo fa solo perché vuole aiutare google ne suo intento di offrire serp più pulite agli utenti, oppure vuol far fuori un competitor o semplicemente un tizio che gli sta antipatico?
Ultima domanda: è possibile verificare quali sono i siti penalizzati da google perché vendono links? … ed è altresì possibile scoprire se un link è depotenziato? … ci sono tool in tal senso?
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@sughero3 said:
Ultima domanda: è possibile verificare quali sono i siti penalizzati da google perché vendono links? ? ed è altresì possibile scoprire se un link è depotenziato? ? ci sono tool in tal senso?
Questo interesserebbe molto anche a me.
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@runen said:
Questo interesserebbe molto anche a me.
Ecco, anche io - che in questi giorni sono alla ricerca di un minimo posizionamento, come ho spiegato qui: http://www.giorgiotave.it/forum/web-marketing/36884-il-business-model-del-doppio-cliente-2.html, non vorrei incappare in qualche fatale errore e penalizzarmi ancora prima di cominciare - sono molto interessata alla risposta.
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Credo proprio che è molto più facile penalizzare il sito che vende link e non il sito che acquista, oltre al fatto che chiunque poi si ritrovi con un sito che ha la possibilità di penalizzare gli altri solo linkandoli ha un potere enorme e ricattatorio tipo camorra
La penalizzazione massima che può attuare google è azzerare il PR del sito linkante e di conseguenza annientare il trust rank fino ad oggi accumulato in modo che i link da quel sito non abbiano un peso rilevante, a limite può penalizzarlo con una -950 e farlo sparire dalle serp in modo da renderlo inutile completamente.
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Nell'articolo si parla di abbassamenti del trust del sito che vende.
Lui perde Trust, i link che vende valgono meno (con l'obiettivo ,credo, da parte di GG di farli valere ZERO), chi ha il link non nota l'aumento di PR ne una crescita sostanziale nelle SERP.
ergo si brucia il venditore.. e chi compra si ritrova ad aver pagato con soldi buoni.. un link che vale meno di una firma in forum.
O almeno cosi mi pare di capire.
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@Evi|A|ivE said:
Nell'articolo si parla di abbassamenti del trust del sito che vende.
Lui perde Trust, i link che vende valgono meno (con l'obiettivo ,credo, da parte di GG di farli valere ZERO), chi ha il link non nota l'aumento di PR ne una crescita sostanziale nelle SERP.
ergo si brucia il venditore.. e chi compra si ritrova ad aver pagato con soldi buoni.. un link che vale meno di una firma in forum.
O almeno cosi mi pare di capire.Quoto in pieno anche perchè effettivamente è l'unico ragionamento logico che si possa fare sull'argomento
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insomma si naviga a vista e/o in base alla propria esperienza, conoscenti, amici compiacenti ecc...
in tutto ciò intravedo un'ingiustizia di fondo ... se hai le conoscenze giuste potrai avere link (pagando sottobanco) che appariranno del tutto spontanei e naturali ... se invece sei il sig. nessuno devi sperare che l'investimento che hai fatto non venga azzarato ...
ma non era meglio fare il tutto alla luce del sole?
... oppure creare una lista di siti dove non comprare perché "sgamati" da google ...
lo so, lo so ... ma la mia è solo una provocazione@linuxmafiait said:
Credo proprio che è molto più facile penalizzare il sito che vende link e non il sito che acquista, oltre al fatto che chiunque poi si ritrovi con un sito che ha la possibilità di penalizzare gli altri solo linkandoli ha un potere enorme e ricattatorio tipo camorra
La penalizzazione massima che può attuare google è azzerare il PR del sito linkante e di conseguenza annientare il trust rank fino ad oggi accumulato in modo che i link da quel sito non abbiano un peso rilevante, a limite può penalizzarlo con una -950 e farlo sparire dalle serp in modo da renderlo inutile completamente.
cmq se io fossi google terrei d'occhio anche il sito che compra, perché se lo ha fatto una volta può rifarlo una seconda ... anzi è un buon modo per scoprire altri siti che vendono links ...tutto ciò è pazzesco! ... come si fa a lavorare in una situazione simile?
speriamo che trovino un altro sistema per valutare un sito, questo dei BL fa acqua da tutte le parti
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@sughero3 said:
cmq se io fossi google terrei d'occhio anche il sito che compra, perché se lo ha fatto una volta può rifarlo una seconda ... anzi è un buon modo per scoprire altri siti che vendono links ...
Esatto: Se ho comprato un link, è probabile che ne abbia gia acquistati e che ne acquisterò altri. Dunque, intravedo un effetto domino pericoloso ...
@sughero3 said:
tutto ciò è pazzesco! ... come si fa a lavorare in una situazione simile?
speriamo che trovino un altro sistema per valutare un sito, questo dei BL fa acqua da tutte le partiSecondo me, se google applicasse questo "schema" senza tante cautele si ritroverebbe con il web quasi "azzerato". Ma poi alla fine questa è una delle tante guerre tra ricchi e poveri. Raga se dovete segnalare siti che vendono iniziate almeno dai giganti ...
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Secondo me l'approccio al problema è sbagliato ... ovvero sarebbe meglio se google avesse fatto la guerra ai siti che usano network di siti appositamente creati a fini di posizionamento. In fin dei conti, secondo me, se un tizio e caio acquistano link significa che sono "imprenditori" che scommettono sulla bontà del proprio progetto imprenditoriale ... Cioè, almeno io non comprerei mai a 100 euro al mese un link per spingere uno spam engine che mi verrà sgamato (e buttato fuori dagli indici) dopo qualche giorno ...
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@AlbertoSeo said:
Esatto: Se ho comprato un link, è probabile che ne abbia gia acquistati e che ne acquisterò altri. Dunque, intravedo un effetto domino pericoloso ...
Secondo me, se google applicasse questo "schema" senza tante cautele si ritroverebbe con il web quasi "azzerato". Ma poi alla fine questa è una delle tante guerre tra ricchi e poveri. Raga se dovete segnalare siti che vendono iniziate almeno dai giganti ...
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Secondo me l'approccio al problema è sbagliato ... ovvero sarebbe meglio se google avesse fatto la guerra ai siti che usano network di siti appositamente creati a fini di posizionamento. In fin dei conti, secondo me, se un tizio e caio acquistano link significa che sono "imprenditori" che scommettono sulla bontà del proprio progetto imprenditoriale ... Cioè, almeno io non comprerei mai a 100 euro al mese un link per spingere uno spam engine che mi verrà sgamato (e buttato fuori dagli indici) dopo qualche giorno ...
come ti quoto volentieri
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@"AlbertoSeo" said:
In fin dei conti, secondo me, se un tizio e caio acquistano link significa che sono "imprenditori" che scommettono sulla bontà del proprio progetto imprenditoriale ...
La considerazione di per sè non fa una piega, ma per la logica del funzionamento (e della filosofia) di Google è proprio il consegnare le serp nelle mani bucate degli "imprenditori" che si vuole evitare.
Già mesi orsono lamentavo il fatto che il mercato della compravendita di link era fatto di persone che non sanno vendere e di persone che non sanno comprare. L'ordine che Google avrebbe dovuto portare nel web non contemplava la sventurata ipotesi che un webmaster, raggiunto PR4 in home page, si mettesse a monetizzare indiscriminatamente un valore, di fatto di proprietà del motore californiano, a casino online, siti di finanza, agriturismi, giochi flash, hotel roma, virtual girls ecc ecc ecc...
Tutti insieme appassionatamente, 30 cuori in affitto, il Grande Fratello in migliaia di footer, sidebar, tutti rigorosamente "Sponsored links", tutti rigorosamente off topic, tutti rigorosamente keyword keyword keyword.
Un mercato ignorante, privo della consapevolezza di sè ma con un vago senso di colpa. Non poteva mica andare avanti all'infinito.
Già adesso gli algoritmi di Google sono in grado di "appendere" ai link in uscita tutte le informazioni di cui necessita per dare più o meno rilevanza alla risorsa linkata. Già adesso un link "Hotel Roma" posto su una pagina che parla di Giochi in Flash vale pressochè zero. Ipoteticamente Google potrebbe da un momento all'altro decidere di ignorare gli anchor text, magari molte serp ne guadagnerebbero anche.
Ma Google non vuole privare gli amati/odiati webmaster del loro potere di voto (voto che si compone anche dell'anchor text) e allora vuole affinare gli artigli e fare un po' di pulizia. Gli servono dati, esempi, pattern, per affinare gli algoritmi. Chiedendo aiuto direttamente ai webmaster, può fare molto prima.
Per chi vende link, e viene beccato, pare non ci siano conseguenze a livello di ranking. Perde semplicemente il diritto di voto, il trust e il Pr che può passare tramite collegamento ipertestuale.
Per chi li compra, al di là di eventuali penalizzazioni/rimozioni coatte dal db decise più o meno automaticamente, l'effetto è quello della perdita di N-Link in entrata, dove N è il numero di link acquistati. Basta questo, specie per chi acquista con sistematicità e un po' dove capita, per droppare sensibilmente o drasticamente..Stuart
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permettimi di dissentire cordialmente
non condivido il tuo modo di considerare le cose, infondo è stato lo stesso google a dare valore ai links, un valore eccessivo, quasi non conta più nulla il contenuto di un sito, basta avere i BL giusti e il gioco è fatto ...
sono anche convinto che se google fosse in grado di scovare i venditori di links (il 70% dei siti da pr 5 in poi) con il solo ausilio dei suoi algoritmi non starebbe a chiedere il cosiddetto aiuto ai webmaster ... :bho:
con questo google è un sito privato e come tale può fare quello che vuole, senza dare spiegazioni a nessuno, ma noi siamo qui per capire e per scambiarci opinioni ... nulla di più nulla di meno
PS. non penso che il terrorismo verbale (se compri un link butti i soldi e rischi di essere bannato) fermerà il già florido mercato della compravendita dei links, meglio rischiare che rimanere in 1000 pagina, penseranno moltissimi wm magari con siti interessanti ma privi di BL ad alto tust ...
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@sughero3 said:
permettimi di dissentire cordialmente
basta avere i BL giusti e il gioco è fatto ...
Ecco, credo che cosi il significato di "BL giusto" acquisti un senso!PS. non penso che il terrorismo verbale (se compri un link butti i soldi e rischi di essere bannato) fermerà il già florido mercato della compravendita dei links,
Bannato no, ma il comprare un link senza avere un vantaggio.. chi lo fara?
Tu compreresti un link dal sito X sapendo che non ti passa PR e che non conta neanche come link?
Ripeto, su un sito con alto traffico un link puo fare comodo. Non ti passa pr ma ti puo passare un visitatore.
Poi non capisco il problema. Non mi pare che nessuno si sia lamentato perche i bannerini AS & company non passano ne pr ne concorrono al conteggio dei links.. eppure la gente paga ed aderisce come inserzionista.Credo sia questione di definizione: non sara piu possibile (o si cerca di ..) comprare PR e links pesanti, perche certe cose incidono sul posizionamento.
Mi sembra cosi normale che non capisco il perche ci si sia arrivati solo ora O_o
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@"sughero3" said:
permettimi di dissentire cordialmente
Ok
@"sughero3" said:
non condivido il tuo modo di considerare le cose, infondo è stato lo stesso google a dare valore ai links, un valore eccessivo, quasi non conta più nulla il contenuto di un sito, basta avere i BL giusti e il gioco è fatto ...
Il link model era (ed è) lo strumento più valido per conferire democraticità al ranking delle pagine web su Google.
- Sei importante perchè molti webmaster ti citano.
- Sei autorevole perchè molti webmaster autorevoli ti citano.
- Sei rilevante (per determinate ricerche) perchè molti webmaster rilevanti (per determinate ricerche) ti citano.La sommatoria di questi 3 elementi dà vita al Pagerank, che è un algoritmo prettamente quantitativo (pur con gli aggiornamenti che ha subìto negli anni)
Se a questi 3 elementi aggiungi quello fondamentale, che è la spontaneità della citazione, allora hai un link che avrà enorme impatto anche ai fini del posizionamento.
Basterebbe questa piccola -e neanche complicata- consapevolezza per dare vita ad un mercato di compravendita link sostenibile e tollerato (paradossalmente persino utile) da Google: il pagamento di un costo VS una menzione pseudo-spontanea di una risorsa.
Invece non è così, e credo tu non sia così ingenuo da non aver mai notato quali aberrazioni molti webmaster riescono a dar vita nei footer dei loro siti
Sul "BL giusto" (comprato o meno), si potrebbe discutere per ore. Ti basti sapere, ad esempio, che la maggior parte dei link che vedo nei siti, che anche mia nonna riconoscerebbe come venduti, solo una minimissima parte potrebbe essere definita "BL giusto".
In maggior parte sono tentativi di accrescere il PR e forzare la keyword popularity del documento / sito linkato.Ed è il fenomeno che Google, sui suoi server sovrano, sta cercando di contrastare.
@"sughero3" said:
sono anche convinto che se google fosse in grado di scovare i venditori di links (il 70% dei siti da pr 5 in poi) con il solo ausilio dei suoi algoritmi non starebbe a chiedere il cosiddetto aiuto ai webmaster ... :bho:
No, gli algoritmi non sono in grado di scovare la natura onerosa degli outbound di un documento. Ci mancherebbe. Forse i motori di ricerca del film "Minority Report" ci riuscirebbero, ma attualmente la chiaroveggenza non è una feature implementata da Google (pare ci stiano lavorando, però... )
Tuttavia sono in grado di stabilire, con ottime probabilità di azzeccarci, la spontaneità di un link. E vi riescono, grosso modo, analizzando topic e subtopic del documento che contiene l'outbound, verificando la coerenza dell'anchor text dell'outbound e della risorsa linkata con il documento linkante, analizzando la posizione e la formattazione del link all'interno del documento, analizzando eventuali link vicini.
Non a caso i link "migliori" sono quelli inseriti in una porzione di testo. In questo modo il documento, anche se in misura minima, parlerà "anche" dell'argomento del link e della risorsa linkata.
Detto questo, siccome non sono assolutamente contrario al comprare link (ritengo che comprare link sia sbagliato, ma saper comprare link è una skill che deve avere un buon seo) vi lascio con una chicca di seomoz.org, una lettura vi consentirà qualche buon acquisto Google (and idiot) proof
525,600 Metrics - How do you measure a link?
.Stuart
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Detto questo, siccome non sono assolutamente contrario al comprare link (ritengo che comprare link sia sbagliato, ma saper comprare link è una skill che deve avere un buon seo) vi lascio con una chicca di seomoz.org, una lettura vi consentirà qualche buon acquisto Google (and idiot) proof
messa così la faccenda ha un altro sapore ...
certo ci sono moltissimi wm allo sbaraglio ed altrettanti venditori che non sanno vendere ...
ma queste alberazioni dovrebbe correggerle il mercato (come in una pubblicità tradizionale, se è fatta male e diretta al target sbagliato è destinata a fallire) ... capisci cosa intendo?
il fatto è che chi avrà soldi e conoscenze (tecniche e amici degli amici) riuscirà ad avere un link spontaneo a pagamento
... per gli altri :- soldi buttati dalla finestra
- perdita di posizionamento o altre "punizioni" by google
- ambedue le cosela mia convinzione è lasciare che sia il mercato a decidere chi merita, ovvero la pubblicità (perché di questo si tratta) non puoi fermarla senza creare grosse disparità di trattamento ... parere personale si capisce
Ripeto, su un sito con alto traffico un link puo fare comodo. Non ti passa pr ma ti puo passare un visitatore.
Poi non capisco il problema. Non mi pare che nessuno si sia lamentato perche i bannerini AS & company non passano ne pr ne concorrono al conteggio dei links.. eppure la gente paga ed aderisce come inserzionista.non sono affatto contrario al mercato dei bannerini, l'importante è sapere cosa aspettarsi dal banner o link testuale che vai a comprare ... se ti serve traffico qualificato da quel sito ok, ma se oltre al traffico vuoi anche che passi pr il discorso cambia :bho:
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@"sughero3" said:
la mia convinzione è lasciare che sia il mercato a decidere chi merita, ovvero la pubblicità (perché di questo si tratta) non puoi fermarla senza creare grosse disparità di trattamento ... parere personale si capisce
Sono assolutamente d'accordo. Ogni mercato (qualsiasi esso sia), anche il più selvaggio e deregolamentato, compie prima o poi una sorta di selezione darwiniana dei suoi player: chi "sa fare" il mercato rimane, chi "non sa fare" il mercato viene tagliato inesorabilmente fuori.
Perchè ho detto che il mercato della compravendita di links non ha consapevolezza di sè (cfr post precedente)? Perchè fino a che non vi è sufficiente educazione alla vendita e all'acquisto, e fino a che non ci si rende conto che si è TUTTI (anche chi non compra e non vende link) interconnessi sul web e che basta che anche un solo sito subìsca l'annullamento degli outbound per fare danni a catena, allora questa selezione naturale non potrà avvenire; perchè non vi è una chiara percezione di chi sbaglia cosa e quali conseguenze ci possono essere.
Indipendentemente dallo psicoterrorismo di Google (e conseguente incitamento alla delazione, a cui sono generalmente contrario) chi ritiene di saper comprare, deve informare chi non sa vendere, chi sa vendere deve informare chi non sa comprare.
Non ci vuole molto, tutto sommato. Forse basta un'attitudine meno fortemente legata all'allungamento della barretta verde (inutile, se si punta solo alla quantità) e alla mera ricerca di link keyword-rich (inutili, se si punta solo alla quantità).
.Stuart