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Ciao lo so che sembra un pò una follia,ma perchè non cercare lavoro all'estero?ci saranno tante aziende per esempio negli stati uniti che cercano un ingegnere meccanico..e lì non ti trattano a pesci in faccia come qua
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@marcio said:
Ciao lo so che sembra un pò una follia,ma perchè non cercare lavoro all'estero?ci saranno tante aziende per esempio negli stati uniti che cercano un ingegnere meccanico..e lì non ti trattano a pesci in faccia come quaI permessi non te li danno più. Finiscono in 5 minuti il 1° gennaio.
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in più è anche più facile, sotto alcuni punti di vista, riuscire a "crearsi" il lavoro nel proprio paese... qui c'è la tua famiglia che in caso di crisi ti sta vicino mentre invece li, per i primi tempi, non c'è nessuno!
sto andando in OT...
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@fabioski said:
I permessi non te li danno più. Finiscono in 5 minuti il 1° gennaio.
certo il visto non è facilissimo da trovare ma se sei bravo e specializzato te lo fanno,cmq certo se non hai voglia di lasciare il paese è inutile!
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ma, se proprio dovessi emigrare andrei in Canada...
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@fabioski said:
I permessi non te li danno più. Finiscono in 5 minuti il 1° gennaio.
Ho lo stesso problema, piu' o meno...
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Ragazzi, stiamo lentamente, ma neanche tanto, scivolando OT.
Proporrei di riprendere questa interessante discussione dall'intervento di Tymba che espone un approccio diverso dal mio e da quello di Must.
Io e Must abbiamo esposto delle idee adatte a chi disponga di un minimo di capitale da investire, e non mi sembra sia il caso di fabioski; Tymba invece propone un approccio al problema più adatto al caso reale che io personalmente ritengo comunque molto valido.
Alla fine si tratta di investire tempo e conoscenza per cui i soldi servono molto meno.
Una volta poi che il sito comincerà a portare dei guadagni potranno essere prese in considerazione anche le altre azioni per trasformarlo in una vera attività imprenditoriale con tutto quello che ne consegue.
Di certo i tempi non saranno brevissimi, ma in questo caso il rischio è minimo dato il basso investimento e le possibilità di guadagno comunque ci sono.
Un' idea potrebbe anche essere quella di proporsi ad un operatore già affermato ma non presente sul web come una specie di rivenditore in rete.
Più o meno la proposta potrebbe essere di questo tipo:
Tu realizzi il sito che rimarrà tuo, implementi un catalogo con i prodotti del commerciante o dell'azienda le ordinazioni passano tutte da te che poi le inoltri all'azienda che provvede alla spedizione ed all'incasso e poi ti gira una percentuale sulle vendite stabilita.
In questo modo entrambi i soggetti possono avere dei vantaggi, il webmaster ottiene un guadagno per il suo lavoro, l'azienda apre un nuovo canale di vendita con zero spese e zero rischio in quanto se il sito vende paga una provvigione, altrimenti non spende nulla.
Attenzione, io l'ho fatta semplice ma ci sono molti aspetti da valutare e puntualizzare per evitare che una delle due parti possa subire degli svantaggi.
Prendetelo come uno spunto di discussione e vediamo cosa ne pensate.
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Non voglio portar sf@@a ma qualcuno si ricorda Giacomelli sport.... quanti dipendenti, quanti investimenti....
- ci vogliono ben, ma ben più di 4 euro per partire (guardate Oliviero Store).
- ci vuole la consulenza di chi fa partire aziende per mestiere
- si tratta dell'apertura di una normalissima attività di impresa per il commercio di articoli sportivi (quindi tutte le formalità del caso), poi l'impresa articolarerà le sue vendite su di un canale particolare (internet).
Per quanto riguarda 1): trovare soci di capitale e soci operativi (da solo ho dubbi sulla possibilità di gestire tutto). Rivolgersi eventualmente a società di venture capital od ai c.d. "business angels" (con solidi e documentati business plan) per ottenere soldi per l'avviamento.
Per il 2) io mi rivolgerei ad un commercialista ed ad un esperto di marketing/ricerche di mercato con cui elaborare il business plan da sottoporre ai finanziatoriapportatori di capitale.
Per il 3) ci pensa con facilità il tuo commercialista.Certo che se la vastità di un topic normalmente pesa un chilo... questo è sulle 2-3 tonnellate !!
La soluzione di intermediare le vendite di altri è molto azzeccata e ben più facile. Servono meno risorse e l'attività è quella di agente di commercio (per cui esistono diverse trafile burocratiche).
Ciao,
Paolo.
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Pregiatissimo Dottor Commercialista, supponiamo che l'Illustrissimo fabioski escluda quello di aprire un vero e proprio negozio (mancanza di "coniglietti") ed opti per fare come ha accennato Lei ed altri da rivenditore.
L'Illustrissimo fa un sito e lo predispone per vendere giacche a vento. Contatta 3 aziende produttrici di giacche a vento sportive e tutte e tre le dicono:- Senta Illustrissimo, noi accettiamo, Lei prende gli ordini dal sito, ce li gira e poi spediamo noi. Lei prende il 50% dell'utile generato dalla vendita-
L'Illustrissimo accetta.
Burocraticamente deve aprire la odiosa p.iva? Deve fare delle "carte" firmate da qualche notaio o commercialista?
La cosa non puoi essere fatta come "una cosa tra amici"basata sulla parola tre le 3 aziende e L'Illustrissimo?Quanta difficoltà. E quanti paletti che ci sono per non far decollare le idee dei giovani
Colgo l'occasione per porVi Cordiali Saluti,
Con Immutata stima,
il rispettabilissimo sottosegretario dell'Illustrissimo.
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Esimio Faboski,
quella, come detto, potrebbe essere intesa quale attività di "agente di commercio", seppur svolta con modalità avanzate (online).
Tale attività, oltre allo studio di fattibilità e redditività, non solo vuole:
- apertura della partita iva
- tenuta della contabilità
- iscrizione a forme previdenziali (INPS ed Enasarco, con versamento dei contributi);
- dichiarazioni fiscali (IVA, imposte sui redditi ed Irap) e studi di settore
ma anche una serie di adempimenti presso la camera di commercio:
- iscrizione al ruolo (elenco) se in possesso dei requisiti
Vista la vastità dell'argomento, non compatibile con un post sul forum, preferisco rimandarti ai seguenti link di approfondimento:
http://www.to.camcom.it/agentierappresentanti
http://www.ordinearchitetti.mi.it/news/doc/avvio_attivita.pdf (guida fiscale all'avvio di una nuova attività).
Il consiglio, se realmente intenzionato ad intraprendere l'impresa, è quello di rivolgersi ad un dottore commercialista di fiducia che ti guiderà passo-passo.
Personalmente questa idea di business la giudico più che buona se trovi i giusti partners.
Purtroppo la legislazione italiana (come quella di tutti gli altri paesi occidentali) non prevede la forma di impresa denominata "tra amici"... essa equivarrebbe a quella denominata "in nero", che oltre che immorale è anche vietata.
Al contempo partners seri (i negozi che rappresenteresti) al 99,9% non accetterebbero di fare business "tra amici"... e questo sia per ragioni di serietà che fiscali.In bocca al lupo.
[OT ON]
Siccome condividiamo la passione per lo sci... non è che hai visto delle previsioni meteo a lungo termine che ci dicono che quest'anno ci saranno nevicate abbondanti sulle alpi?!?!?!?!?!?
[OT OFF]
Ciao
Paolo
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@i2m4y said:
Esimio Faboski,
quella, come detto, potrebbe essere intesa quale attività di "agente di commercio", seppur svolta con modalità avanzate (online).
Tale attività, oltre allo studio di fattibilità e redditività,
sono obbligatori e vanno depositati da qualche parte?non solo vuole:
- apertura della partita iva
- tenuta della contabilità
- iscrizione a forme previdenziali (INPS ed Enasarco, con versamento dei contributi);
- dichiarazioni fiscali (IVA, imposte sui redditi ed Irap) e studi di settore
ma anche una serie di adempimenti presso la camera di commercio: - iscrizione al ruolo (elenco) se in possesso dei requisitiMa se io genero 10 vendite all'anno e guadagno in netto 50 euro, devo lo stesso fare tutti questi casini (li chiamo casini perchè io non ne so nulla).
Il consiglio, se realmente intenzionato ad intraprendere l'impresa, è quello di rivolgersi ad un dottore commercialista di fiducia che ti guiderà passo-passo.
Personalmente questa idea di business la giudico più che buona se trovi i giusti partners.Quindi se non ho capitale per prendermi le giacche a vento non ce l'ho nemmeno per pagarmi le sicuramente costosissime firme e prestazioni del commercialista.Purtroppo la legislazione italiana (come quella di tutti gli altri paesi occidentali) non prevede la forma di impresa denominata "tra amici"... essa equivarrebbe a quella denominata "in nero", che oltre che immorale è anche vietata.
Al contempo partners seri (i negozi che rappresenteresti) al 99,9% non accetterebbero di fare business "tra amici"... e questo sia per ragioni di serietà che fiscali.
Si ho capito della storia dell'attività in nero. Ma per volumi di affari estremamente ridotti... potrebbero chiudere gli occhi, tutti e due. Su 50 euro di guadagno mio, se mi affibiano 51 euro di tasse...In bocca al lupo.
Lascio perdere, uff.[OT ON]
Siccome condividiamo la passione per lo sci... non è che hai visto delle previsioni meteo a lungo termine che ci dicono che quest'anno ci saranno nevicate abbondanti sulle alpi?!?!?!?!?!?
[OT OFF]
Ciao
PaoloOT: Eheheeheh, se frequentassi il [url=http://www.skiforum.it/]miglior forum sulla neve della rete sapresti che ci sono due ipotesi all'antitesi. Se la stagione seguirà quella Patagonica avremo metri e metri di neve, se si instaurerà una bassa pressione sulla Liguria avremo le Alpi italiane secche e gli appennini stracolmi di neve. Personalmente preferirei si verificasse la prima ipotesi... Il mio motto elettorale: Neve per tutti
Grazie per le info e per i linksIl Pregiatissimo.
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non abbatterti ma fai il passo secondo la gamba.
se hai i soldi investi quelli, se hai la testa investi quella (no aspetta, non intendo in senso letterale!!).
non avendo capitale da investire fai girare le rotelline per trovare soluzioni che ti permettono di sfruttare le conoscenze ed esperienze avendo guadagni magari minori ma con investimenti pari a zero.
se tutti si arrendono andiamo tutti a casa e fine.
qualche idea è saltata fuori da questo post
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@Tymba said:
non avendo capitale da investire fai girare le rotelline per trovare soluzioni che ti permettono di sfruttare le conoscenze ed esperienze avendo guadagni magari minori ma con investimenti pari a zero.Allora aspetto con moltissima ansia gli adsense di yahoo (perchè mi sono giocato la possibilità di usufruire di quelli google cliccando da me sugli annunci... che pirlone).
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@must said:
il discorso e' talmente vasto e complesso che meriterebbe un'intera sezione del forum (che proposi tempo fa al buon giorgio ).
ti hanno gia' dato buone indicazioni per ora.
aggiungo solo un piccolo dettaglio (avendo aperto in contemporanea negozio online e negozio offline): e' piu' facile vendere offline.
ho 2 negozi off line, ora ho aperto on line, è una guerra !!!!!!
http://www.nevel.it
è una guerra dei prezzi, guerra con i CORRIERI, si lavora con margini miseri e rischi grandi.
è sicuramente molto ma molto piu facile aprire e tenere aperto un negozio tradizionale.
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@fabioski said:
@i2m4y said:
Esimio Faboski,quella, come detto, potrebbe essere intesa quale attività di "agente di commercio", seppur svolta con modalità avanzate (online).
Tale attività, oltre allo studio di fattibilità e redditività,
sono obbligatori e vanno depositati da qualche parte?non solo vuole:
- apertura della partita iva
- tenuta della contabilità
- iscrizione a forme previdenziali (INPS ed Enasarco, con versamento dei contributi);
- dichiarazioni fiscali (IVA, imposte sui redditi ed Irap) e studi di settore
ma anche una serie di adempimenti presso la camera di commercio: - iscrizione al ruolo (elenco) se in possesso dei requisitiMa se io genero 10 vendite all'anno e guadagno in netto 50 euro, devo lo stesso fare tutti questi casini (li chiamo casini perchè io non ne so nulla).
Il consiglio, se realmente intenzionato ad intraprendere l'impresa, è quello di rivolgersi ad un dottore commercialista di fiducia che ti guiderà passo-passo.
Personalmente questa idea di business la giudico più che buona se trovi i giusti partners.Quindi se non ho capitale per prendermi le giacche a vento non ce l'ho nemmeno per pagarmi le sicuramente costosissime firme e prestazioni del commercialista.Purtroppo la legislazione italiana (come quella di tutti gli altri paesi occidentali) non prevede la forma di impresa denominata "tra amici"... essa equivarrebbe a quella denominata "in nero", che oltre che immorale è anche vietata.
Al contempo partners seri (i negozi che rappresenteresti) al 99,9% non accetterebbero di fare business "tra amici"... e questo sia per ragioni di serietà che fiscali.
Si ho capito della storia dell'attività in nero. Ma per volumi di affari estremamente ridotti... potrebbero chiudere gli occhi, tutti e due. Su 50 euro di guadagno mio, se mi affibiano 51 euro di tasse...In bocca al lupo.
Lascio perdere, uff.[OT ON]
Siccome condividiamo la passione per lo sci... non è che hai visto delle previsioni meteo a lungo termine che ci dicono che quest'anno ci saranno nevicate abbondanti sulle alpi?!?!?!?!?!?
[OT OFF]
Ciao
PaoloOT: Eheheeheh, se frequentassi il [url=http://www.skiforum.it/]miglior forum sulla neve della rete sapresti che ci sono due ipotesi all'antitesi. Se la stagione seguirà quella Patagonica avremo metri e metri di neve, se si instaurerà una bassa pressione sulla Liguria avremo le Alpi italiane secche e gli appennini stracolmi di neve. Personalmente preferirei si verificasse la prima ipotesi... Il mio motto elettorale: Neve per tutti
Grazie per le info e per i linksIl Pregiatissimo.
Studio di fattibilità e redditività, non sono obbligatori, ma sono vivamente raccomandati per scoprire se le idee sono chiare e le previsioni sul futuro del neo-business non siano già dall'inizio un buco nell'acqua.
Se generi 50? all'anno non ripaghi nemmeno 2 ore del tuo lavoro di edificazione del tuo sito di e-commerce, lo studio di fattibilità lo evidenzia e quello di redditività inizia a lampeggiare con la scritta "ma sei pazzo?!?!?!" !
Per partners intendo anche terzi soci finanziatori (soci, amici, parenti, banche, venture capitalists, business angels...) che ti forniscono i soldi credendo nella tua idea, che è sostenuta da uno studio di fattibilità con i controca@@i, che tu userai anche per pagare le prestazioni dei professionisti....
Ti darei volentieri una benda per i verificatori... ma la legge non ammette sconti... magari si potrebbe studiare un inquadramento alternativo, meno oneroso (visto i volumi), ma sicuramente antieconomico per cifre così basse... resta la possibilità di rischiare.... ma non sono io a potertela suggerire.
Purtroppo mi posso permettere la frequenza di un solo forum...
Ti voto se il tuo motto è quello !!!Buonasciata...ops.. giornata.
Paolo.
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Ritorno su questa idea... fare l'ingegnere mi sta facendo morir di fame.
Allora, io contatto dei distributori di sci; non voglio aprire subito partita iva ma voglio "giocare" utilizzando "la ricevuta di prestazione occasionale".
Allora:
li contatto e dico loro che metto online 4 loro modelli di sci, ad ogni vendita generata tramite il mio sito loro mi danno il 10% dell'acquisto.Non mi faccio pagare ogni volta ma solo se raggiungo i 500 euro.
Raggiunta questa soglia mi faccio pagare con ricevuta di prestazione occasionale...
Posso? Non è una attività continuativa, cioè, i modelli e la vendita sul sito rimane sempre ma io mi faccio pagare solo una volta.
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Ottimo thread, ho trovato molte info utili che non sono riuscito a trovare da altre parti.
!)E se invece volessi aprire che so', un portale sportivo, devo comunque registrare il sito, avere una partita iva e tutto il resto?
2)E supponiamo che in seguito volessi "subappaltare" vendita di materiale sportivo, magari sponsorizzando altri siti specializzati, devo comuque adempire tutte quelle pratiche burocratiche?
E potrei comunque farlo in seguito, una volta che il sito comincia ad avere un buon numero di visitatori?
3)Se volessi aprire invece un sito con vendita di tour e brevi vacanze, suppongo che dovrei comunque registrare il tutto, giusto?
4) Al momento risiedo in Inghilterra, credete che mi possa essere piu' semplice fare il tutto qui invece che in Italia?
5) Ci sono siti di commercialisti online che possono dare ragguagli al riguardo?Ringrazio anticipatamente chi rispondera' anche solo ad una delle mie domande e saluto tutti
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@kerr17 said:
Ottimo thread, ho trovato molte info utili che non sono riuscito a trovare da altre parti.
!)E se invece volessi aprire che so', un portale sportivo, devo comunque registrare il sito, avere una partita iva e tutto il resto?
2)E supponiamo che in seguito volessi "subappaltare" vendita di materiale sportivo, magari sponsorizzando altri siti specializzati, devo comuque adempire tutte quelle pratiche burocratiche?
E potrei comunque farlo in seguito, una volta che il sito comincia ad avere un buon numero di visitatori?
3)Se volessi aprire invece un sito con vendita di tour e brevi vacanze, suppongo che dovrei comunque registrare il tutto, giusto?
4) Al momento risiedo in Inghilterra, credete che mi possa essere piu' semplice fare il tutto qui invece che in Italia?
5) Ci sono siti di commercialisti online che possono dare ragguagli al riguardo?Ringrazio anticipatamente chi rispondera' anche solo ad una delle mie domande e saluto tutti
Nessuno puo' darmi indicazioni su come devo muovermi?:(
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Ciao kerr17 e benvenuto nel Forum GT
Il tuo problema è che devi aprire un altro topic per parlare dei tuoi argomenti, altrimenti sporchiamo questo. Quindi per educazione, nessuno ti ha risposto
Per le tue domande non legate al web marketing, inoltre, sei nella sezione sbagliata del Forum, le devi fare qui: Web, Fisco e Leggi
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@fabioski said:
Ritorno su questa idea... fare l'ingegnere mi sta facendo morir di fame.
Allora, io contatto dei distributori di sci; non voglio aprire subito partita iva ma voglio "giocare" utilizzando "la ricevuta di prestazione occasionale".
Allora:
li contatto e dico loro che metto online 4 loro modelli di sci, ad ogni vendita generata tramite il mio sito loro mi danno il 10% dell'acquisto.Non mi faccio pagare ogni volta ma solo se raggiungo i 500 euro.
Raggiunta questa soglia mi faccio pagare con ricevuta di prestazione occasionale...
Posso? Non è una attività continuativa, cioè, i modelli e la vendita sul sito rimane sempre ma io mi faccio pagare solo una volta.
Ciao ti dirò la mia
ho avuto esperienze di vendita sia online che con un'attività tradizionale
oggi non aprirei mai un negozio classico " con mura " salvo casi eccezzionali
ma non aprirei nemmeno un negozio online se limitato all'italia e se vendessi un prodotto comune
per me occorre essere geniali se si vuole emergere sul web (come del resto con un sito)e pensare di competere con i grossi.
però è anche vero che bisogna pur cominciare quindi in ogni caso auguri