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    L'Europa rischia un Medioevo Digitale?

    Questo Trump 2 si rivelerà come uno tsunami. Le prime mosse del Presidente degli Stati Uniti vanno in una direzione di tutela e investimenti nel campo Digital & AI a protezione delle loro grandi aziende e nel cercare di far restare gli USA il faro del futuro.

    Questo è un chiaro messaggio alla Cina, l'altra realtà mondiale che in campo AI sta mostrando cose molto interessanti.

    In mezzo c'è stata sempre l'Europa a fungere anche da forza in grado di creare sistemi legislativi in qualche modo tutelanti. Sicuramente restrittivi.

    Sembrava un po' stare in mezzo tra gli USA e la Cina.

    L'arrivo di Trump e le sue mosse invece si stanno rivelando come un cambiamento radicale degli Stati Uniti: pare che delle regole imposte dall'Europa non gliene freghi niente.

    Io dubito che l'Europa sia in grado di restare al passo coi tempi e con questo cambiamento e quindi le aziende del nostro territorio si troveranno, ancora un volta, a competere per finta in un mercato dove non si può competere.

    Il rischio è che l'Europa resti in un Medioevo Digitale.

    Cosa ne pensate?


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @giorgiotave non credo proprio, anzi.

    L'europa sta già investendo non poco nello sviluppo di datacenter. Leonardo è a Bologna e lo conosciamo tutti ed è tra i primi al mondo.

    Uno lo stanno facendo nuovo a pochi Km da casa mia, qua in Trentino:
    https://www.unitn.it/trentino-data-mine

    E sono partiti già qualche anno fa, prevedono di avviare le operazioni nel 2026, ci siamo già in pratica.

    Startup di IA generativa ne abbiamo. C'è Mistral che per quanto non siano "famosi" al pubblico sono MOLTO famosi nel settore (basta vedere che buzz si genera ogni volta che fanno un rilascio SENZA comunicati stampa né dichiarazioni roboanti, solo un link Magnet).

    Le mosse di Trump e delle big tech sono orientate a fare l'unica cosa che fanno da sempre: speculazione finanziaria. Raccolgono dollari ma poi se vogliono anche VENDERE servizi, devono sottostare alle regole EU.

    E sta cosa gli rosica talmente tanto che sono già partiti con la propaganda... d'altro canto tutta la speculazione si sgonfia proprio perché dalla Cina arrivano modelli di linguaggio che rompono qualunque fossato abbiano provato a scavare Altman & C. quindi è un'arma spuntata.

    La differenza la faranno:

    • le applicazioni realizzate con la nuova tecnologia
    • il ferro, ovvero lo sviluppo di centri dati moderni, efficienti, scalabili, sostenibili

    Lato applicazioni siamo appena agli inizi, è tutto da giocare.

    E sul ferro si parte tutti ad armi pari, perché un centro dati per l'IA generativa richiede hardware dedicato, quindi si parte tutti dalla stessa base di partenza.

    E come detto sopra, da noi siamo messi già abbastanza bene per giocare tra i paesi che contano.

    Insomma, ottimismo 🙂


  • Contributor

    Aggiungo qua questa, che parla di 5 miliardi di investimenti su 5 anni.

    https://www.avvenire.it/economia/pagine/innovazioneda-milano-a-roma-crescono-i-data-cente

    Sì, ok, Meta ne ha annunciati 50 e rotti solo quest'anno.

    Però non bisogna guardare solo l'Italia, ma l'intera EU.

    E i numeri che leggo qui sono nello stesso ordine di grandezza:
    https://www.euronews.com/next/2024/09/11/europe-to-see-168-increase-in-data-centre-investment-as-european-commission-awaits-energy-

    Nessun medioevo quindi, ce la giochiamo.