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    L'update di Google di Agosto (Medical?): cosa si dice in Italia?

    Tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015 cominciamo a incentrare la nostra formazione con un focus specifico: le linee guida dei Quality Rater. E in particolare a tutte le indicazioni contenute in essere che riguardassero la progettazione dei siti in funzione della user experience. Ovviamente con l'occhio SEO delle cose più interessanti presenti.

    Vale la pena di ricordare che:

    • i Quality Rater non hanno un'influenza diretta nelle SERP di Google, offrono solo un giudizio che serve a Google per valutare tante cose
    • se qualcuno propone una modifica dell'algoritmo e per avvallare la sua tesi passa attraverso la valutazione dei dati che i Quality Rater offrono a Google, non è comunque detto che venga inglobata nell'algoritmo (soprattutto: non è detto che succeda in tempi brevi)

    Quindi la correlazione non è diretta. Anzi, sarebbe proprio da non pensarci e dire: c'è qualcosa che posso apprendere dalle linee guida per migliorare il mio sito agli occhi degli utenti?

    Detto questo, sono molto contento di vedere oggi tutto il Mondo SEO parlare di queste linee guida. E di vedere che molti conoscono esattamente i termini che oramai sono entrati nel nostro linguaggio. È una bella soddisfazione dopo anni di divulgazione centrata su questo.

    D'altra parte però noto ancora troppo attaccamento: c'è un aggiornamento, vediamo le linee guida. Ci vuole calma.

    Google ha aggiornato le sue linee guida a Luglio del 2018 e ad Agosto c'è stato l'update: molti si sono concentrati su queste leggendole come se lì dentro ci fosse la soluzione.

    L'aggiornamento delle linee guida dei Quality Rater è relativo al miglioramento sensibile delle linee guida del 2015. Attenzione quindi, perché c'è una differenza importante nel trattare questo tema.

    Oggi nessuno può dire che Google ha iniziato a calcolare l'E-A-T dei siti perché lo ha visto nelle linee guida del 2018. C'è dal 2015.

    Per tutti quelli che pensano: c'è stato questo aggiornamento delle linee guida a Luglio 2018, quindi l'update di Google di Agosto 2018 è relativo a quello, DEVE conoscere cosa è cambiato dall'ultimo aggiornamento delle linee guida dei quality rater. Qui trovate cosa è cambiato (io me le sono rilette entrambe, perché ognuno ha i suoi punti di vista) e qui ho spiegato uno dei termini nuovi che mi piacciono di più (Beneficial Purpose).

    Quindi, tutti quelli che hanno collegato questo update di Google alle linee guida e non hanno citato il Beneficial Purpose (che è uno dei concetti nuovi più forti) hanno commesso, secondo me, un errore. Anche perché tra i termini nuovi non c'è solo questo, c'è una parte interessante sul clickbait e una dedicata proprio alla reputazione. Si passa infatti dalla Reputazione del sito alla Reputazione del sito o del Creatore del Main Content. E si parla di come andare oltre le bio fatte bene con gli autori.

    Quindi, mi spiace, non metto la mia fiducia in chi ha fatto questa correlazione senza queste menzioni 😄

    Battute a parte, se proprio vogliamo correlare le due cose, non dovremmo dire oggi che l'update si riferisce, per esempio a calcolare l'E-A-T, ma alla modifica degli algoritmi che già, da anni, calcolano l'E-A-T.

    Tra le altre cose, quando si parla di E-A-T, Google lo collega alle pagine Your Money o Your Life e io faccio sempre una battuta: non vuole dire che nelle altre pagine non sia importante, vuole dire che per quelle pagine (YMYL) è fondamentale, ma nelle altre c'è eccome.

    Magari mentre prima lo calcolavano in modo blando, oggi lo hanno potenziato con tanti altri fattori.

    Tuttavia, io credo che sia altro e che, per quanto la correlazione con le linee guida dei Quality Rater sia una speculazione, la avvallo appieno dicendo: parliamone, parliamone ancora di queste linee guida. Ci sono delle indicazioni troppo interessanti, dei concetti troppo importanti.

    [CENTER]Qual è la mia sensazione?
    [/CENTER]

    È un po' che giro intorno alla UX e agli utenti. Di recente ho scritto "Perché le persone cercano e poi non cliccano sui risultati di ricerca?" e poi uno più specifico che consiglio di leggere La SEO di oggi: il viaggio intorno alla sessione di ricerca.

    Poi mi è venuta una piccola illuminazione: mi sono ricordato della discussione Ricerche conversazionali: i cambiamenti nel tempo!

    Cosa hanno detto quelli di Google? Che è stato un broad core update, che coinvolge tutto.

    E se avessero migliorato tutti gli algoritmi che calcolano gli intenti delle chiavi? Tra il cambiamento nel modo di cercare e i dati sul comportamento dell'utente post-click (il viaggio intorno alla sessione di ricerca) potrebbero aver migliorato di molto questi algoritmi andando a cambiare parecchie cose.

    Se così fosse sarebbe impossibile prendersela con la qualità del sito o fare delle azioni per recuperare. Se fosse cambiato completamente l'intento per quella chiave Google risponde con un contenuto diverso e non c'entra niente la qualità. Quindi i discorsi ma quello non è un sito autorevole non valgono (sempre che si sia capito davvero cosa è un sito autorevole per Google).

    E comunque sia, pochissimi hanno posto l'accento sulla semplicità dei siti, sul mobile, sulla ux. Pochissimi. Il Mobile First Indexing è già dimenticato 😄

    A questo punto mi sono venute in mente tante cose e ho iniziato a leggere un po' e a chiedere. Quindi vi riporto cosa si dice in Italia 🙂

    [CENTER]Cosa si dice in Italia?
    [/CENTER]

    Per vicinanza, ho chiesto prima a Marco Quadrella visto che dirige Search On Consulting dove c'è un bella squadra e, nonostante il periodo estivo, è riuscito a confrontarsi con gli altri consulenti del team che hanno visibilità quotidiana di molti progetti:

    G: Marco cosa ne pensi del dibattito che si è creato in rete sul rapporto delle Linee Guida dei Quality Rater e dell'ultimo update?

    Marco: In generale penso che l'associazione linee guida / aggiornamento sia da soppesare bene. Potrebbe essere il classico caso nel quale correlazione non implica causalità. è un dato di fatto che la maggior parte dei siti danneggiati (e premiati) siano di ambito YMYL, ma non sono solo quelli i coinvolti. Sembra anche possibile che Google abbia cambiato il mix dei fattori che determinano l'E-A-T: se così fosse si spiegherebbe un impatto maggiore dove Google, da linee guida, dà più peso all'E-A-T. A questo punto però bisogna pesare bene dati, suggestioni e speculazioni per rimanere concreti e operativi.

    **G: **Che fattori pensate che Google abbia toccato?

    **Marco: **Da diverse discussioni avute in Search On Consulting e grazie ai dati dei nostri clienti possiamo speculare su alcuni dei possibili fattori rimescolati nel "ricalcolo" dell'E-A-T: Riteniamo abbastanza realistico che Google abbia aumentato il peso legato all'autorevolezza dei link (o migliorato gli algoritmi che la misurano); ci pare più suggestivo ma comunque ragionevole che stia iniziando a pesare maggiormente la UX nel determinare l'E-A-T (punendo, ad esempio, quelle situazioni nelle quali un contenuto anche di buona qualità altro non è che un "esca" per attrarre l'utente e fargli acquistare un prodotto/servizio, ma il contenuto stesso non va a soddisfare la reale esigenza di chi cerca); ci è sembrato da subito molto affascinante ma speculativo il fatto che Google abbia iniziato, in tutto il mondo, con questa rilevanza e nello stesso momento, a considerare altri elementi nominati nelle linee guida dei quality rater come la presenza di riconoscimenti accademici nelle bio degli scrittori, l'aver vinto premi eccetera.

    G: c'è qualcosa che ti/vi ha colpito particolarmente?

    **Marco: **in tutto questo segnaliamo una fortissima variabilità delle SERP, ancora non terminata, che rende veramente difficile ogni supposizione (sì, anche quelle che abbiamo appena fatto e che vi invitiamo a non prendere assolutamente per oro colato ma solo come base di discussione). Abbiamo visto vere e proprie montagne russe fatte di 2 fattori:

    1. Siti che si posizionano o perdono visibilità per chiavi rilevanti nel giro di pochi giorni
    2. Chiavi che in precedenza sembravano avere un intento commerciale che adesso sembrano avere un intendo maggiormente legato all'informazione medica

    Ho chiesto un parere ad Andrea Pernici (CTO di Search On) anche che mi ha detto "nello specifico di questo update bisognerebbe vedere chi è stato veramente colpito. Io ho visto solo miglioramenti in quasi tutti i siti seguiti".

    Poi Andrea, parlando un po' delle cose strane che stanno succedendo mi ha fatto un'altra confessione interessante. Io la riporto perché, anche se non è correlata a questo update, almeno cerchiamo di chiarire cosa fa parte dell'update e cosa no.

    "diciamo che ho visto un po' di image qua e là, ma credo che il grosso non dipenda dall'aggiornamento in questione. Purtroppo a features aggiunte in SERP." E in modo specifico Andrea si riferisce al Carosello Video che appare anche senza motivo in alcune SERP. Secondo lui c'è una domanda alta dagli Advertisers e che non riesce ad essere soddisfatta, quindi Google sta provando a infilare i video in giro.

    Mi vengono in mente le parole di Gianluca Fiorelli:

    So... or Medic Update is the wrong name for this update (I’d call it the WTF Update) and E-A-T is only 1 factor (and minor too) or this update went nuts in image and image. I didn’t see so much image in their SERPs since Panda 2011 image

    Da Ivano Di Biasi invece ho letto alcune cose che vanno riportate:

    #google #update of aug 1st? It seems that Google simplified his work. You’re 1st on the main #keyword? You win 1st on almost all the #longtail. Analyzed tons of pages that now rank 1st on all the long tail because they’re 1st on the main keyword. #linkbuilding will rise again

    E poi con delle statistiche di SEOZoom (per il quale ringraziamo Ivano e il Team della condivisione):

    Mediamente chi è stato colpito dall'update ha avuto 3 possibilità:

    1. Perdere quasi tutto il traffico
    2. Perdere un 20-25% del traffico
    3. Guadagnare un 20-25% del traffico

    Io concordo con il 1), sugli altri due mi sembra una coincidenza. Una volta agoago parlò della teoria del traffico che Google decideva a priori di inviare ai siti (forse iniziò a svilupparla da qui http://www.giorgiotave.it/forum/indicizzazione/12528-pagine-indicizzate-non-piu-presenti.html)

    Da segnalare anche il post di Davide Pozzi e i commenti al suo articoli, tra i quali quello di Dario Ciracì.

    Davide esplode un po' tutto l'argomento e ci si trovano informazioni utili e Dario:

    Il problema dei quality update è che non esiste un unico pattern a cui guardare. Ogni sito crollato o che ha perso traffico può avere problematiche differenti e fattori specifici che ne hanno comportato la perdita di traffico. Il sito medico può essere crollato per motivi diversi rispetto a un sito di informazione di ricette ad esempio. L’analisi va fatta a partire dagli aspetto on site (spesso la prima voce da curare in qualsiasi azione di recupero) e solo dopo sul raffronto qualitativo in riferimento a quanto riportato nelle linee guida dei quality raters. Analizzate il sito che ha perso traffico e quelli che sono saliti e cercate di capire quali sono le differenze (nell’onsite, nella reputazione, nel profilo link). Non dimenticate poi il profilo link. In molti ritengono che Penguin sia scomparso, ma è semplicemente ora integrato nel core update di Google e quindi ha già un peso (di cui non possiamo conoscere l’entità) in questi quality update.

    Inoltre indica come alcuni siti senza alcuna Bio autore siano saliti e altri, con bio e pubblicazioni, scesi.

    Dario ti segnalo che secondo me, comunque, questa indicazione è fuorviante perché la reputazione è composta anche da tutto quello che si dice fuori il controllo di chi la scrive 😉

    Detto questo chiudo il giro chiedendo di aprire il dibattito: che impressioni avete dopo circa 1 mese?

    :ciauz:

    P.s. peccato averlo chiamato Medical, davvero un peccato, qualcuno dovrebbe rendersi conto della responsabilità di queste "piccole" cose


  • User Attivo

    E' dall'inizio che sto leggendo in forum americani, visto che in Italia se ne è parlato finora poco, per quanto ci sono stati cambiamenti anche qui. Io ritengo anzitutto che dovremmo staccarci dall'idea che Google stia cercando la qualità, perché Google cerca anzitutto profitti. Ciò che vogliono le persone/utenti non è sempre sinonimo di qualità (vedi la marea di trasmissioni tv trash). Dobbiamo non solo pensare ai singoli casi ma anche riflettere che vi sono talmente tante eccezioni che queste diventano la regole, e vedere cosa veramente sia diverso rispetto a prima è quasi impossibile. Cercate su Google.it - come guarire dalla depressione" sicuramente tra le chiavi più sensibili che ci possano essere, ed ecco cosa G. ci propone dopo anni di aggiustamenti e studi alla ricerca di risposte sempre più di "qualità":

    1. prima posizione: Wikihow, il sito più avido di contenuti che ci sia, una farm mostruosa che mangia di tutto. Se è questo ciò che vogliono gli utenti, sta bene, ma non parliamo di E-A-T perché qui non ve n'è traccia;
    2. seconda posizione: è un sito che vuole semplicemente vendere corsi di meditazione per guarire dalla depressione, sono stati bravi a non mettere questo troppo apertamente ma c'è la pubblicità, e ci sono anche i costi di questi corsi cercando nel sito, quindi se come si diceva sopra uno degli intenti era eliminare siti che trattavano di questi argomenti per vendere qualcosa, qui si ha palesemente fallito.
    3. solo al terzo risultato troviamo finalmente l'articolo di un medico

    Potrete osservare, via via scendendo, risultati migliori dei primi, articoli più particolareggiati e dettagliati, tranne uno dove troviamo un sito di un altro psicologo, con articolo non molto lungo fatto di nuovo palesemente col solo scopo di attirare visitatori/clienti.

    In seconda pagina trovate invece un sito con nome a dominio con chiave depressione, il cui autore ha un ottimo cv (è medico) veramente di alto livello, ma il sito è senza scopo di lucro e non ha nemmeno la pubblicità.
    Ora ditemi se veramente da questa serp sia possibile estrapolare un miglioramento, una logica, una strategia, un senso, se non le solite vecchie nozioni di site authority e LB. Io non vedo altro.

    Come detto mi sta bene che le persone possano cercare risposte come quelle di Wikihow, del resto in edicola troviamo riviste superficiali sulla salute che tutti conosciamo non certo riviste scientifiche di livello che avrebbero un linguaggio difficile per molti, il punto tuttavia è questo: per mettere primo un sito come Wikihow o quello che vende corsi di meditazione pensate sia necessario ragionare con quella paccata di testo delle linee guida per i quality raters? o può bastare molto meno, alla "vecchia maniera"? E' solo questo il punto, non ne facciamo una questione morale, ma puramente tecnica, sento tanto clamore ma alla fine non trovo dove sia questo "brave new world" che G. sembra volerci far credere di stare creando.


  • Moderatore

    Ciao Web Hunter (e a tutti quelli che vorranno dire la loro).

    Come detto anche rispondendo alle domande di Giorgio (riportate nel primo post), anche io penso che i link continuino a fare la loro parte. Dovessi scommettere un Euro sul fattore che maggiormente caratterizza questo aggiornamento, lo farei su quegli algoritmi della "famiglia" del TrustRank.
    Allo stesso tempo, da scettico, accetto anche supposizioni maggiormente legate alla UX.
    Più di un Euro non scommetterei perché stiamo vedendo ancora grandissima instabilità, con siti che appaiono e scompaiono su ricerche ad alto volume di traffico come ho visto accadere soltanto dopo grandi aggiornamenti (direi che l'ultima situazione assimilabile in Italia è stata collegata a "Penguin 2").

    Google ha provato più volte a fornirci guide su cosa sia la qualità (parola alla quale, come suggerisce Giorgio, spero che si inizi ad affiancare di più il concetto di beneficial purpose). Su questo tema, da un lato non posso che rifarmi agli approfondimenti linkati nel primo post, dall'altro non vorrei deviare troppo il topic.

    Come tutti ho visto serp ribaltate, talvolta anche con una sensazione di peggioramento, ma attenzione alla "sindrome del mondo perfetto". Un aggiornamento non ambisce ad essere la soluzione finale, ambisce a migliorare in quota parte l'esperienza che gli utenti hanno di Google.
    Se migliora il 5% delle ricerche e ne peggiora un 2%, è un buon aggiornamento.
    Se su 5 siti con basso Beneficial Purpose per l'utente presenti in SERP ne vengono lasciati 3, è un buon aggiornamento.
    Probabilmente l'aggiornamento ha dato visibilità a siti che prima Google non valutava con attenzione e proprio questo, nelle settimane a venire, avrà occasione di punire/premiare altri siti in aggiornamenti di minor entità.

    Google non è perfetto, gli utenti cambiano abitudini, le tecnologie permettono sempre cose nuove quindi è intrinseco: anche il miglior aggiornamento non creerà risultati perfetti, anche il risultato perfetto dovrà saper stare al passo con i cambiamenti.

    Per curiosità sono andato a vedere le prime 10 posizioni da desktop della TOP20 di luglio per la chiave che hai menzionato tramite un tool di tracking:
    [TABLE="width: 1251"]

    [TD="colspan: 2, align: center"]lug-18[/TD]
    [TD="align: center"][/TD]
    [TD="colspan: 2, align: center"]31-ago[/TD]
    [/TR]

    [TD]Domain[/TD]
    [TD]Url[/TD]
    [TD][/TD]
    [TD]Domain[/TD]
    [TD]Url[/TD]
    [/TR]

    [TD]wikihow.it[/TD]
    [TD="colspan: 2"]https://www.wikihow.it/Guarire-dalla-Depressione[/TD]
    [TD]wikihow.it[/TD]
    [TD]https://www.wikihow.it/Guarire-dalla-Depressione[/TD]
    [/TR]

    [TD]meditazionetrascendentale.it[/TD]
    [TD="colspan: 2"]https://meditazionetrascendentale.it/transcend-and-depression-disappears-spontaneously/[/TD]
    [TD]meditazionetrascendentale.it[/TD]
    [TD]https://meditazionetrascendentale.it/transcend-and-depression-disappears-spontaneously/[/TD]
    [/TR]

    [TD]amletopetrarca.com[/TD]
    [TD="colspan: 2"]https://www.amletopetrarca.com/come-uscire-dalla-depressione/[/TD]
    [TD]milleunadonna.it[/TD]
    [TD]https://www.milleunadonna.it/salute/rubriche/specialisti/brigida-stagno/articoli/1117/non-solo-farmaci-la-depressione-si-puo-curare-anche-con-una-corretta-alimentazione/[/TD]
    [/TR]

    [TD]milleunadonna.it[/TD]
    [TD="colspan: 2"]http://www.milleunadonna.it/salute/rubriche/specialisti/brigida-stagno/articoli/1117/non-solo-farmaci-la-depressione-si-puo-curare-anche-con-una-corretta-alimentazione/[/TD]
    [TD]istitutobeck.com[/TD]
    [TD]https://www.istitutobeck.com/depressione/guarire-dalla-depressione[/TD]
    [/TR]

    [TD]medicina360.com[/TD]
    [TD="colspan: 2"]https://www.medicina360.com/Curare_la_depressione.html[/TD]
    [TD]gioia.it[/TD]
    [TD]https://www.gioia.it/benessere/emozioni/suggerimenti/a3800/depressione-cause-cure/[/TD]
    [/TR]

    [TD]psicologo-parma-reggioemilia.com[/TD]
    [TD="colspan: 2"]http://www.psicologo-parma-reggioemilia.com/superare_depressione.html[/TD]
    [TD]sospsicologo.org[/TD]
    [TD]http://www.sospsicologo.org/psicologia/come-sconfiggere-la-depressione-da-soli/[/TD]
    [/TR]

    [TD]sospsicologo.org[/TD]
    [TD="colspan: 2"]http://www.sospsicologo.org/psicologia/come-sconfiggere-la-depressione-da-soli/[/TD]
    [TD]ccdu.org[/TD]
    [TD]https://www.ccdu.org/comunicati/417-vuoi-sconfiggere-depressione-quello-fatto[/TD]
    [/TR]

    [TD]zambellorenzo.it[/TD]
    [TD="colspan: 2"]http://www.zambellorenzo.it/psicoterapeuta-milano/guarire-dalla-depressione/[/TD]
    [TD]directcare.ch[/TD]
    [TD]http://directcare.ch/uscire-definitivamente-dalla-depressione/?lang=it[/TD]
    [/TR]

    [TD]riza.it[/TD]
    [TD="colspan: 2"]https://www.riza.it/psicologia/depressione/2205/con-gli-psicofarmaci-non-si-guarisce-dalla-depressione.html[/TD]
    [TD]donnamoderna.com[/TD]
    [TD]https://www.donnamoderna.com/salute/guarire-dalla-depressione[/TD]
    [/TR]
    [/TABLE]

    Ora: non seguivo la chiave, non conosco neppure i professionisti coinvolti né ho le basilari competenze sulla depression. Non so neppure se questi risultati siano identici per tutti (ma credo di no) e se cambieranno nuovamente domani mattina. Soprattutto: non vorrei si creasse alcuna discussione su nessun caso specifico. Proseguo soltanto il tuo esempio perché ritengo che davvero la "sindrome del mondo perfetto" sia deleteria nell'analizzare gli algoritmi e poco in linea con quanto accade nella realtà di Google.

    Prima di mettere online l'algoritmo Google ha fatto vedere decine di tabelle simili a quella che ho creato io sopra ai Quality Rater e ha detto: votate! Meglio la SERP di destra o di sinista? In un altra analisi ha preso una percentuale degli utenti e ha fatto vedere ad alcuni la serp di sinistra, ad altri la serp di destra e ha verificato quali sessioni di ricerca avessero numeri migliori.

    Voi quale serp trovate più densa di utilità/benefici per l'utente?

    Un algoritmo si valuta nel guardare il prima e il dopo, pur sapendo che il dopo non sarà mai perfetto e, come dici giustamente tu, non ci siamo di colpo trasferiti nel "brave new world".
    Ne faccio una questione di metodo e non merito su questa SERP. E so già che domani tutto sarà diverso. E che ci saranno SERP nelle quali tutto è peggiorato.

    Spero che la mia opinone ora sia più chiara e non vedo l'ora di leggere tutte le altre idee!


  • User Attivo

    Ciao LaBussola,

    grazie per il tuo contributo e per aver postato le differenze di Serp, molto utili. Quale sarebbe per me la serp migliore? quella prima dell'update, perché c'è Riza, una delle migliori riviste del settore e soprattutto medicina360, un sito dove rispondono veri dottori e che ora è sparito. Occhio che se si chiede ad un quality rater seguendo sempre la filosofia di Google quale sia la serp migliore, costoro magari non sono interessati a questo tema, sono forzati nel loro giudizio, non spontaneo e non nato da effettive necessità e quindi viziato. Come già detto ci possono essere decine di risultati tutti validi, soprattutto per domande più semplici come "vitamine nel melone", sono quelle, non si può inventare nulla, e ci sono decine di siti più o meno con contenuti uguali, ma perché qualcuno sta primo di altri, perché un quality rater ha visto quella pagina più utile? e in a base a cosa, se tutte forniscono la stessa info? e poi parliamo di Google Ads: da utente gli annunci nei siti mi danno solo fastidio, preferisco i siti che ne sono privi, ma di certo può Google usare questa discrimine, in siti laddove gli ads sono implementati senza abusi? E mentre tanti Seo si staranno lambiccando il cervello per capire cosa mai può esserci di male nel loro articolo unico, originale, utile, corposo scritto da un esperto del settore che è sparito da Google, ecco il punto: Google ci ingenera un senso di colpa, come se veramente avessimo fatto qualcosa di sbagliato, ma la verità è sempre la stessa, che vengono premiati i siti forti, più che quelli utili, e quest'ultimo rimane un parametro sempre molto opinabile.


  • User Newbie

    Salve a tutti. La mia sensazione, avendo studiato un po' di progetti in questo mese di agosto, è che in questo momento Google da un lato dia più importanza alla struttura del sito web che ai singoli contenuti, dall'altro faccia più distinzioni per "tipologia", quindi sì, Google deve aver stabilito che i siti web proposti in precedenza nelle pagine di risposta non rispondono più bene alle intenzioni di ricerca.

    Cercando ad esempio "bacche di goji", prima era un florilegio di siti e-commerce, ora ci sono i siti siti che cominciano per "green", My-Personaltrainer, giornali, wikipedia e solo un sito verticalissimo sulle bacche di goji. La questione è che le trovi quasi in qualunque supermercato, quindi è più probabile che si cerchino informazioni di altro tipo piuttosto che siti di vendita diretta. Ma questo è solo un caso, sul gruppo dei Fatti ne discutiamo da settimane.

    Per quanto riguarda gli specialisti precipitati, può darsi che ciò su cui prima Google passava sopra, oggi sia ritenuto intollerabile. I contenuti sono buoni, sono autorevoli, ma se la struttura che li ospita è piena di sovrapposizioni che rendono pessimo il rapporto tra spider e sito web, è normale che prima o poi arrivi il conto da pagare. In questo senso credo che Google ci chieda di sviluppare siti più verticali, con architetture più razionali e scevre da ridondanze.

    Sono cose che diciamo da anni, ma tanti non hanno mai fatto modifiche per paura di perdere terreno visti i buoni risultati ottenuti.
    Ecco, è arrivato il momento di fare le grandi pulizie, per tanti.


  • Moderatore

    @Web Hunter:
    Il concetto di utilità è opinabile e lo sarà sempre.
    Proprio per questo Google si sforza di scrivere decine di pagine piene di esempi e controesempi. Adatta queste linee guida nel tempo e continua a cambiarne il linguaggio per comunicare meglio con i quality rater e ottenere una migliore unifromità di giudizio. Specifica casi nei quali valutare il beneficial purpose è più importante e come fare a determinarlo sulle materie più spinose.

    Dall'altro lato, dovendo rispondere alle esigenze di un'utenza sempre più esigente, Google misura la soddisfazione analizzando moltissime chiavi e moltissimi comportamenti (es: aggrega migliaia di sessioni di ricerca).

    Questo elimina gli errori? Sicuramente no. Spesso è successo che aggiornamenti siano stati ritirati, adattati e riproposti (o che almeno questa sia stata l'impressione).
    Questo, nel lungo periodo, permette di avere risultati sempre più in linea con le esigenze degli utenti? La storia ci dice che non c'è la perfezione ma anche che il concorrente più vicino di Google come motore di ricerca è sempre più distante.

    Per chiarezza soprattutto nei confronti di chi non è molto dentro le logiche: non voglio generare una diatriba tra "serp destra" vs "serp sinistra". Non tutte le infinite query vengono testate dai quality rater (che nulla possono contro il singolo sito o la singola serp, ma possono soltanto valutare SERP). Vengono, ovviamente, stabiliti campioni rappresentativi.

    Torno comunque subito sulla tua linea quando parli di siti con contenuti e UX simili: in un'ipotesi assurda nella quale tutto sia uguale in termini di pertinenza, chiaramente Google sarà costretto a premiare la rilevanza (e quindi, spesso, i parametri legati ai link).

    Sono ancora più sulla tua linea se ci poniamo dubbi di come la comunità SEO recepisca le notizie e di come Google le comunichi.
    Dobbiamo migliorare molto noi, facendoci carico di portare avanti discussioni e ragionamenti "lunghi"; fuggendo la semplificazione e impegnandoci a costruire ambienti e linguaggi che ci rendano realmente una comunità: più preparata e con maggiori anticorpi rispetto alle inevitabili novità. In grado di non farsi prendere da sensi di colpa e capace di una discussione che faccia crescere i suoi membri.

    Di questo aspetto credo si stia dando un ottimo esempio anche se, in parte, le nostre opinioni sull'aggiornamento non sono sovrapponibili.

    @francescomargherita
    La parte sulla quale mi ritrovo è quella legata agli "intenti" delle ricerche. Come nella mia terza risposta a Giorgio: abbiamo notato ricerche che prima avevano in prima pagina molti e-commerce, e che adesso si trovano ad avere molti contenuti informativi. Come se il discrimine tra chiavi transazionali e chiavi informazionali, in alcuni settori più che in altri, si sia spostato verso le seconde.

    Grazie davvero a tutti per le opinioni,
    Marco.


  • User Attivo

    Se 9 pagine su 10 non ricevevano traffico da Google, forse l'update di agosto è servito proprio a ridistribuire meglio il traffico, e variare (ed aumentare) la tipologia di siti mostrati in base alla search intent dell'utente.

    Fonte dei dati: hrefs.com/blog/search-traffic-study/


  • User Attivo

    Ciao Giorgio. Anzitutto, leggendo il tuo intervento mi stava partendo l'applauso: la sensazione forte che ho è che Google modifichi di proposito le linee guida (che sono indirizzate a persone fisiche) e poi intervenga sull'algoritmo, che invece riguarda tutt'altro.

    Questo per far in modo che la gente pensi che gli aggiornamenti algoritmici riguardino gli stessi argomenti.

    A mio parere l'algoritmo di Google non può ancora capire davvero e comprendere a fondo il famoso "EAT".
    Sento molti parlare di EAT. Ma quindi le SERP sono migliorate con l'ultimo aggiornamento?

    Se sono migliorate, allora può aver senso parlare di EAT. Ma se ci si lamenta del peggioramento delle stesse, e si evidenziano molti siti autorevoli e scritti da professionisti certificati che sono scesi, allora non ha senso cercare la risposta nella EAT.

    Io sono economista. Apro un sito di musica, con una pagina "chi sono" in cui scrivo che mi sono diplomato al conservatorio.
    L'algoritmo di Google che fa? Telefona al conservatorio per controllare?
    Piuttosto può trarre indicazioni da knowledge graph, social, citazioni e altri elementi off site, per capire se l'affermazione è vera. Google inizia a provarci, ma secondo me il focus non è questo per ora.

    Passiamo all'aggiornamento.
    Io ho avuto quali tutti i siti stabili (circa una 30ina), o in salita.
    Solo uno è sceso (un ecommerce, per il quale faccio link building).

    Nel precedente core update avevo avuto tutti siti stabili o in salita, e solo uno era sceso (un ecommerce, che aveva perso mediamente 3-4 posizioni).

    Bene.
    Entrambi i siti sono corretti a livello di struttura (menu, link interni) e di contenuti.
    Sono inoltre molto potenti a livello di link, tanto che i link si posizionano bene per le varie kw.

    Il punto in comune tra i due siti è però la scarsa qualità nella programmazione tecnica: nel sito sceso al precedente update il titolare del sito non voleva apportare le migliorie e mettere una toppa agli errori evidenziati.
    In quello sceso in questo update, invece, ho il via libera per porvi rimedio.

    Gli errori di cui parlo sono: generazione massiccia di pagine inutili (search, add cart ecc), con canonical e noindex mancanti, ed elementi di questo tipo.

    Il sito sceso in seconda pagina con questo update è stato sostituito da siti con contenuti copiati, senza pagine chi siamo, ma puliti a livello tecnico.

    Se vuoi posso darti dettagli in privato 🙂

    Oltretutto l'unico caso di recupero di cui sono a conoscenza è stato evidenziato da Ivano di Biasi, e riguarda proprio un sito che aveva problemi di questo tipo.

    Non ho chissà quale mole statistica per trarre conclusioni certe, ma è questa la mia impressione 🙂


  • Community Manager

    Nei prossimi giorni rispondererò a tutti, grazie per i commenti. Grazie a Francesco e Filippo (Benvenuto sul forum :1:

    Segnalo intanto che ho creato un video con 4 ipotesi d'azione raccolte in questa discussione.

    [video=youtube;RyWyvO5uAXw]


  • Admin

    Importante quello che ha detto Giorgio nell'ultimo Fast Forward relativo all'autorevolezza di chi scrive....il fatto che uno abbia una pagina profilo autoreferenziale con tante cose di dubbio valore non lo rende un esperto.

    Mi era capitato un esempio simpatico estratto da un'analisi fatta riguardo all'update su un medico con molte pubblicazioni. Bene se si cercano quel medico e quelle pubblicazioni presto scopriamo che l'impact factor di queste pubblicazioni ha un valore prossimo all'infimo 😄

    Io continuo a ripetere da anni che bisogna semplicemente lavorare bene e rendere tutto il più perfetto possibile, ambire alla miglior Brand Safety, diventare punti di riferimento, trasformare il traffico da earned a owned etc etc etc.

    Meno dipenderemo da Google e meglio staremo negli anni a venire. Ci sono varie occasioni anno dopo anno dove il concetto è ribadito.

    Forse io sono vecchio e oramai anche stanco, ma la pazienza mi è rimasta e credo fortemente che sia sempre più valida la tesi del conoscere cosa fa Google per capire il terreno dove ci si muove, ma agire come è giusto che sia per noi stessi e non in funziona di Google. Semmai raggiungere compromessi, ma mai farsi guidare. Dopo tutto è Google che segue, alla fine. Quei siti che vengono colpiti pensando di aver fatto la cosa giusta sapete dove han sbagliato fin dal principio?

    Hanno sbagliato quando hanno deciso di fare alcune pagine/sezione/scelte perché indotte da mosse di Google.

    Fai prima le cose che contano per il tuo business che spesso vengono messe in disparte a causa di cose spesso inutili che Google richiede.

    Ho deragliato un po' dal tema dell'aggiornamento nello specifico, ma credo sia un concetto importante da far passare. Un'azienda dovrebbe avere una scala di priorità che porti a reali benefici economici. Spesso si fanno cose che hanno costi più elevati dei ritorni solo per accontentare un'entità terza, che in fin dei conti ragiona sulla base dei suoi interessi.

    Vedi box news (seguito ai grafici farlocchi di Facebook che super Google come sorgenti informativa per news), vedi carosello video (seguito dalla drammatica richiesta pubblicitaria di video ads con percentuali di viewability impossibili e dunque mai fillabili), vedi amp (piano globale per l'inglobamento totale di internet con seguente annuncio di forza lavoro a supporto di WordPress - bacino ricco mi ci ficco) etc etc etc....e gli esempi si sprecano.

    Ho visto nello specifico casi assurdi di siti declassati da aggiornamenti precedenti...risaliti improvvisamente dopo qualche mese (andhe oltre 6 mesi), voi direte: "Che cosa hai fatto per sistemare?" - io dirò: "Niente. Assolutamente niente."

    Anche Google prende cantonate e spesso ci andiamo anche a scervellare per questo tipo di cambi quando ci sono X mila cose, che non sono neanche cambi algoritmici, ma aggiunte di feature in SERP che rubano molto più traffico di ogni possibile update.

    Meditate gente. Meditate :giggle:


  • User

    Io personalmente sono "caduto dal pero" in quanto non ho notato alcuna oscillazione nel posizionamento dei (pochi) siti che monitoro, esclusa la tipica flessione di agosto data però dalla stagionalità, che ormai è stata ampiamente recuperata. Quindi in questo caso ho ben poco da dire.


  • Contributor

    Dei siti che monitoro io, grandi, medi o piccoli che siano, non ho rilevato cambiamenti significativi. Forse forse uno, ma in meglio. E dato che si tratta di un sito del settore news, molto legato alla politica, non posso escludere che l'aumento repentino non sia invece dovuto a fatti di attualità.

    Farei moltissima attenzione a non farsi prendere da bias di selezione.

    Solo perché vediamo un pattern non è affatto detto che vi sia.


  • User Attivo

    Ciao a tutti e ciao Giorgio,
    ormai sono anni che non ci sentiamo e non scrivo più su questo bel forum...
    non ho cambiato lavoro, sono sempre nella SEO ma ho anche ampliato le mie competenze e diversificato i lavori, in questo settore non si sta mai fermi 🙂

    Ora mi sento di intervenire per dare un piccolo contributo su questo update di Google, che è il primo che analizzo a fondo da molti anni.
    Infatti dal 2012 ho smesso di seguire big G e mi sono concentrato sulla SEO in-site, sulla qualità dei contenuti e sulla struttura tecnica dei siti.
    Con buoni risultati, direi, e senza paranoie o stress da algoritmo.

    Questo update mi tocca da vicino, perchè da anni opero nel settore medico-farmaceutico, non faccio nomi ma sto gestendo la SEO di alcune industrie farmaceutiche, siti a tema medico e siti di salute/benessere.

    Fortunatamente i siti che seguo non hanno avuto cali di traffico (a parte quello naturale di agosto), anzi uno di questi ha incrementato le visite di un buon 40% in agosto.
    Ma il sito di un'agenzia partner non ha avuto la stessa "fortuna" e mi hanno chiesto di analizzarlo per dare suggerimenti su come recuperare il traffico.

    Ho fatto le mie ricerche e analisi, e devo dire che mi trovo sostanzialmente d'accordo con la tua visione delle cose (Giorgio).

    Senza entrare troppo nei dettagli, a parte aver trovato carenze nel cosiddetto EAT del sito in questione e alcuni problemi strutturali, quello che mi ha fatto riflettere è un'altra cosa.

    Premetto che si tratta di un grande portale di consulti medici.

    La perdita di traffico complessiva rispetto a luglio è stata del 60%, un bel botto quindi.

    Ma non è stata uniforme. Ho segmentato le visite in base alle sezioni del sito ed ho scoperto una cosa interessante, ecco il risultato dei dati Analytics che ho elaborato:

    SEZIONE CALO DI TRAFFICO (rispetto a luglio)

    Consulti medici -64,6%
    Area informativa -28,4%
    Area Salute -23,3%
    News -21%
    Blog -19%
    Profili dei medici -11,6%

    Come potete subito notare, l'area consulti è stata quella più colpita.

    Credo che il problema sia dovuto a più fattori, ma i più rilevanti mi sembrano questi:

    1. molti consulti sono vecchi di molti anni.
    2. molti consulti non dicono granchè, sono praticamente inutili visto che hanno solo consigliato agli utenti di andare a farsi visitare dal loro medico o da uno specialista.

    Ho fatto un check di siti di consulti simili e tutti hanno cali di traffico come questo, se non maggiori.

    Ma non è un problema facile da risolvere, visto che in Italia (e in tanti Paesi al mondo) fare veri consulti online senza vedere il paziente è illegale.
    Quindi i medici sono costretti dalla legge a non dare risposte precise e devono per forza invitare gli utenti a farsi visitare di persona.

    La mancanza di utilità di questi consulti potrebbe aver determinato la loro svalutazione, assieme alla loro "età".

    Guardando le SERP corrispondenti, ho notato anche un'altra cosa:
    la tendenza di Google che in molti casi nei risultati ha sostituito le pagine dei consulti medici con pagine informative o news riguardanti le stesse keyword.

    Anche se alcune di queste pagine informative o news non avevano una data, riferimenti bibliografici, fonti e neanche il nome dell'autore, hanno preso il posto dei consulti lo stesso.

    Questo mi fa pensare che Google stia dando più peso a contenuti di questo tipo.

    Ma non sempre ci ha azzeccato, perchè ho visto pagine e siti di dubbia qualità salire in vetta alle classifiche.

    E qua, credo, entrano in gioco i famigerati Quality Raters: secondo me l'update delle guidelines di luglio è stato un modo per prepararli al lavoro post-update algoritmico, cioè correggere la mira dei nuovi algoritmi per raffinare i risultati nel corso dei prossimi mesi.

    Qualche cambiamento l'ho già notato, altri sono sicuramente in arrivo.

    L'idea che mi sono fatto in generale è che il "medic update" abbia valide basi e l'intento di filtrare i risultati meno utili all'utente, per favorire quelli più aggiornati e completi.
    Ma come tutti gli update algoritmici non è perfetto e in molti casi ha premiato contenuti scadenti, che (spero) verranno presto rimossi in successivi piccoli update basati sui feedback dei Quality Raters ed altri fattori.

    Tu Giorgio e voi altri cosa ne pensate? concordate con la mia visione o secondo voi sono fuori strada?

    In ogni caso, se non applicheranno i miei suggerimenti non ne sarò mai certo...
    quindi spero proprio che lo facciano, sia per il loro sito che per la mia curiosità professionale. 🙂

    Un saluto a tutti!


  • Admin

    Mi ritrovo bene o male con tutti e la conferma che i casi son si eclatanti, ma chi lavora bene in genere ne esce intatto.

    Riguardo al tuo post Alan (piacere di riaverti tra noi) probabilmente c'è qualcosa di interessante nell'analisi che hai fatto. Analisi che metterebbe in luce quello di cui parlavo prima, ossia, che Google purtroppo sbaglia.
    Se esistono leggi, esistono codici deontologici, esistono prassi e rispetto per altri medici e pazienti bene la risposta giusta in quei casi è: "Si faccia visitare dal suo medico!".

    Questo significa che quelle discussioni devono essere premiate perché danno "OGGETTIVAMENTE" il consiglio giusto al paziente/ansioso di turno.

    Internet per le cose di salute è tremendo perché nella maggior parte dei casi ti porta sempre a ottenere il caso peggiore quando ti metti a cercare perché anche li c'è un modo di cercare che ti conduce lì. Non c'è verso.

    Analizzando con attenzione questo caso è inequivocabile che la risposta giusta è, ribadisco: "Vai dal tuo caz.. di medico e staccati da quella caz.. di tastiera".


  • Contributor

    Ciò che è "giusto" tuttavia non necessariamente collima con ciò che gli utenti si aspettano da una ricerca su Google, va detto.

    Ma più probabilmente il problema non sta tanto nel contenuto, quanto piuttosto nella forma. Dai dati che riporta Alan, sembrerebbe che la forma-forum/discussione sia quella penalizzata, mentre i contenuti informativi hanno subito un calo tendenziale, compatibile col periodo agostano. Con tutto che un sito non fa statistica, sarebbe forse meglio esaminare i dati anno su anno.


  • Admin

    Sono d'accordo con te, ma oramai Google è considerato come "la verità" a volte. Che sia poi colpa dell'utente stupido o no questo non conta. A grandi poteri grandi responsabilità e se ti muovi nel campo della salute devi dare la risposta giusta. Non quella che uno si aspetta.


  • User Attivo

    Ciao a tutti e grazie per gli interventi.
    Ciao Andrea, piacere mio confrontarmi di nuovo con voi.

    Ovviamente i fattori in gioco sono tanti, alcuni più "potenti" di altri.

    Se dal punto di vista legale e deontologico è doveroso per un medico non sbilanciarsi (online) e indirizzare gli utenti verso il proprio dottore o l'esame specialistico corretto, dal punto di vista di Google credo che la risposta sia "poco utile" per gli utenti, perchè G la vede molto breve e solo con keyword generiche.
    Anche se in realtà è l'unica risposta sensata da dare.

    Ma per un algoritmo è difficile da stabilire, ci vorrebbe un'intelligenza artificiale che sappia distinguere queste sottigliezze.
    Ed anche in questo caso una risposta così generica, senza spiegazioni o approfondimenti, anche se giustissima secondo me è abbastanza inutile per altri lettori.

    Per quanto riguarda il calo stagionale, siamo comunque ben oltre la media degli ultimi anni, che si attesta tra il 4-10%.
    Di sicuro ha inciso, ma marginalmente.

    Quindi l'update ha penalizzato anche le altre sezioni del sito, seppur in modo minore, evidenziando che i problemi sono molteplici.

    Ma ho voluto concentrarmi su quelli più influenti in questo caso specifico, che secondo me sono lunghezza, contenuto e data delle risposte.


  • Admin

    Io capisco che la risposta possa essere quella che non ti aspetti e percepita "poco utile" (tutto da vedere in questo settore), ma ritorniamo al discorso di cui sopra.

    Facciamo le cose per Google o le facciamo per accrescere la nostra autorevolezza, affidabilità, rispettabilità?

    Ecco questo è e sarà sempre il punto che porterà ogni sito alla rovina. Quindi è bene conoscere l'ecosistema in cui ti muovi, ma il punto fermo deve rimanere quello di fare la cosa giusta.
    Poi se il tuo business sta in piedi su un bicchiere di cristallo forse dovresti farti qualche domanda.


  • User Attivo

    @Juanin said:

    Facciamo le cose per Google o le facciamo per accrescere la nostra autorevolezza, affidabilità, rispettabilità?

    Secondo me non bisogna fare le cose per Google, ma neanche per noi stessi: bisogna farle per chi dovrà usufrirne, dando informazioni utili agli utenti.

    Spesso però, nel caso dei consulti, una risposta che può sembrare sbrigativa e priva di utilità sia per G che per gli utenti, è anche l'unica risposta possibile.

    Google sbaglia come sbagliano le persone, e anche di più.

    Ma se un sito viene ingiustamente danneggiato da un errore dell'algoritmo non si può aspettare che G corregga la mira perchè potrebbe far fallire un'attività e causare licenziamenti.

    In questi casi, come questo in cui mi hanno chiesto una consulenza da esterno, credo che bisogna dare una risposta "algoritmica", senza dimenticare la UX e senza tentare di "fregare" il motore di ricerca, ma indagando sulle cause tecniche e facendo le modifiche appropriate.

    E' per questo che dopo tanti anni mi son messo di nuovo a ragionare dal p.v. dell'algoritmo, piuttosto che da quello di un visitatore umano.
    Ma è un caso limite in situazione d'emergenza, nella normalità secondo me conviene scordarsi di Google e i suoi update e concentrarsi su quello che si sta offrendo ai visitatori.

    Seguendo questa filosofia d'azione negli ultimi 6-7 anni non ho mai avuto problemi.


  • Contributor

    Il problema principale del ragionare "sull'algoritmo" è che non abbiamo la più pallida idea di come ragioni, questo algoritmo. Si possono fare supposizioni, ma quasi certamente saranno sbagliate.

    Poi è chiaro che se a Google gli gira il pirlo e siamo chiamati a riparare, qualcosa bisogna fare.

    A me non è capitato, ma dovesse capitarmi lavorerei sempre sulle solite direttrici: miglioramento e/o ampliamento dell'architettura del contenuto, revisione/ampliamento/miglioramento dei contenuti, revisione dei microcontenuti. Questo perché lavorando in questo modo, i miglioramenti arrivano... e se poi per caso fanno un nuovo aggiornamento algoritmico che corregge le cantonate ed io c'ero finito in mezzo, a quel punto ne uscirei doppiamente rafforzato.

    E' chiaro che se il traffico cala di botto ed il fatturato con esso, è una bella botta... ma su questo non ci può fare nulla nessuno, tocca prenderlo come un "rischio del mestiere" e gestirlo adeguatamente.