• Admin

    Oramai Beatrice il web è pieno zeppo di squali che cercano di fare la News e attirare traffico senza badare alla realtà dei fatti...avviene per i grandi giornali !

    Figuriamoci con tutti i piccoli/medio siti che cercano di sopravvivere.


  • User Attivo

    Io mi auguro, dato che la possibile censura avviene a livello nazionale (se ho capito bene), che l'italia riesca a mantenere una linea guida pulita.

    Infatti non saremmo nuovi ad interpretazioni molto personali con il solo scopo di fare piaceri a qualcuno...anche se parliamo di un'azienda molto in vista come twitter, facebook, ecc.

    Ovviamente lo scopriremo solo quando vedremo i primi casi italiani (qualcuno vuole fare un tentativo???? :1:


  • User Attivo

    Credo anch'io - come scriveva qualcuno prima - che il silenzio non porti a nulla, nè improbabili scioperi possano servire (...a meno che qualcuno di voi non venga pagato per twittare: in quel caso vorrei saperne di più :D).

    Con tutto il rispetto, quindi, la questione di Twitter credo vada vista per quello che è: se uno lo usa per linkare materiale pirata, non mi aspetto un trattamento differente da quello che avrebbe Google o qualsiasi altro strumento. La "censura" non sarebbe ideologica in quel caso, ma di mera convenienza per l'azienda. Dipende dalle motivazioni insomma: se ci censurano per via di idee espresse è molto grave.

    Ad esempio leggo che in Francia e Germania sono vietati riferimenti filonazisti, ma detta così è un'affermazione un po' superficiale: davvero non capisco come avvenga il controllo in questi casi se non con un filtro sulle parole (o sbaglio?). Non che uno debba postare roba di quel genere, beninteso, è solo per capire meglio 🙂


  • Super User

    È curioso che l'annuncio della censura selettiva sia arrivata sul blog di twitter proprio il 25 gennaio, a distanza di un anno di quel #Jan25 che ha visto Twitter al centro della rivoluzione d'Egitto.

    Questo di, come altri esempi, dimostrano che le rivoluzioni le fanno le persone, ma gli strumenti possono diventare ottimi alleati per un uso decisamente rivoluzionario rispetto al semplice scopo per cui forse erano stati ideati.

    La comunicazione di Twitter, tra l'altro, arriva in concomitanza con battaglie già in corso sulle norme per il diritto d'autore, come SOPA e PIPA, casi in cui la libertà di espressione è realmente messa in pericolo.

    Ad una lettura superficiale tutta questa concomitanza di fatti ci farebbe preoccupare e non poco. È vero che altrove la censura selettiva avviene già (vedi Google, ma anche Yahoo e Facebook) ma, nel caso di uno strumento così potente e tempestivo come Twitter, viene da pensare che attivisti di certi stati potrebbero davvero vedersi sottrare la libertà di espressione.

    Mentre ragionavo su queste cose mi sono chiesta: "ci sarebbe stata lo stesso una primavera araba se i Tweet fossero stati censurati nei paesi in rivolta?"
    E la risposta che mi sono data è certamente sì, questo perché un popolo che vuole ribellarsi ha molta fantasia, e non è la censura di un Tweet ad arrestarlo...anzi forse ci sarebbe ancora più attenzione mediatica nel caso di censura ingiusta.

    Vi ricordate cosa accadeva in Iran nel 2009 durante le elezioni? Nonostante blocchi a web, sms ecc i tweets degli oppositori del governo facevano il giro del mondo, tramite proxy e mille altre strategie trovate sul momento dalle persone.

    Tra l'altro, spulciando la rete ho trovato quest'articolo che segnala che, per ovviare alle restrizioni di una determinata nazione, basterebbe cambiare le impostazioni della nazione su 'Worldwide', questo permette all'utente di dire a Twitter: 'ehi hai sbagliato ad identificare la mia nazione dall'ip!' O qualcosa del genere...
    Forse non durerà per sempre, ma io confido sempre nella capacità delle persone di raggirare i divieti quando sono stupidi o nocivi.

    La rabbia è comprensibile, ma in questo mondo di leggi, Twitter non è al di sopra della legge...è un'azienda, niente di più né di rivoluzionario.
    Sono invece le persone il vero e unico "strumento" per cambiare il mondo.

    🙂


  • User

    Quello della censura è un argomento che mi è sempre stato molto a cuore, fin da quando a 14 anni andavo in giro per forum lamentandomi delle censure agli anime (cartoni animati giapponesi) in televisione. :rollo:

    Ma Twitter a mio avviso è stato volutamente ambiguo nel diramare la sua nuova policy. E se da una parte mi preoccupo, dall'altra tiro un sospiro di sollievo.

    Con questa nuova policy, si riuscirà ad avere un'altra primavera araba? Probabilmente sì, certo, ma comunque è una politica che non si capisce bene e, a proposito di censura, c'erano dubbi qualche tempo fa che Twitter stesse cercando di censurare il movimento di Occupy Wall Street dai trends (anche se Twitter ha smentito)

    Ma d'altra parte a volte vedo certi Trending Topic che mi fanno passare la voglia di vivere. Qualche giorno fa tra i trends worldwide c'erano #blackpeopleneighbordhood e #whitepeopleinvented: due trending topic incredibilmente razzisti. Qualche tempo fa ricordo un preoccupante #beatyourgirlfriend. Sinceramente se Twitter censurasse certe cose, io mi metterei a cantare la canzone della felicità (mi rendo conto che togliere il topic dai Trends non significa eliminare il problema, ma... ).

    Il problema è trovare il limite, capire nel dettaglio cosa verrà fatto, cosa verrà cancellato e con che motivazioni. Quindi solo il tempo, a mio avviso, ci farà capire qualcosa.


  • User Attivo

    @AcrossNowhere said:

    Ma d'altra parte a volte vedo certi Trending Topic che mi fanno passare la voglia di vivere. Qualche giorno fa tra i trends worldwide c'erano #blackpeopleneighbordhood e #whitepeopleinvented: due trending topic incredibilmente razzisti. Qualche tempo fa ricordo un preoccupante #beatyourgirlfriend.

    Certamente da' fastidio, ma quella è una cosa sociologica: siamo "noi" (come umani) che scriviamo certe porcate. Del resto internet favorisce razzismo e dietrologie proprio perchè chiunque può elevarsi a "guru" della situazione e non farti più ragionare. Ma non può essere colpa del mezzo così come non puoi incriminare la ferramenta di fiducia per via delle scritte sui muri. Resta il fatto che un filtro qualsiasi sui contenuti toglie senso al mezzo stesso.


  • User

    @salvatore79 said:

    Certamente da' fastidio, ma quella è una cosa sociologica: siamo "noi" (come umani) che scriviamo certe porcate. Del resto internet favorisce razzismo e dietrologie proprio perchè chiunque può elevarsi a "guru" della situazione e non farti più ragionare. Ma non può essere colpa del mezzo così come non puoi incriminare la ferramenta di fiducia per via delle scritte sui muri. Resta il fatto che un filtro qualsiasi sui contenuti toglie senso al mezzo stesso.

    Sì, certamente è un discorso giusto. E anche spaventoso.
    Ma se io vedo un video su Youtube che dice "Beat Your Girlfriend", io posso dire a Google che il video è offensivo.
    Se un mio amico o un gruppo di Facebook scrive "white people invented [qualcosa di offensivo]", io posso segnalarlo a Facebook.
    Quando ero moderatrice, il mio compito era, tra i vari, controllare cosa dicevano gli utenti e nel caso, censurarli.

    Non si va ad elimare il problema. Cancellare l'account di Youtube di uno che fa video su "Beat Your Girlfriend" non toglierà il problema alla ragazza del tipo, ma quanto meno posso evitare che qualcuno lo veda e prenda idee (specialmente persone facilmente impressionabili, cioè bambini/adolescenti).
    Su Twitter questo è impossibile. Anche quando blocco una persona, il trends rimane lì in bella vista.

    E' un argomento che mi lascia perplessa devo ammetterlo. Perché so che il problema non si risolve con la censura, ma d'altra parte penso che anche su questo ci dovrebbe essere un controllo in qualche modo.


  • Community Manager

    @valijolie said:

    .
    Mentre ragionavo su queste cose mi sono chiesta: "ci sarebbe stata lo stesso una primavera araba se i Tweet fossero stati censurati nei paesi in rivolta?"
    E la risposta che mi sono data è certamente sì, questo perché un popolo che vuole ribellarsi ha molta fantasia, e non è la censura di un Tweet ad arrestarlo...anzi forse ci sarebbe ancora più attenzione mediatica nel caso di censura ingiusta.

    Vi ricordate cosa accadeva in Iran nel 2009 durante le elezioni? Nonostante blocchi a web, sms ecc i tweets degli oppositori del governo facevano il giro del mondo, tramite proxy e mille altre strategie trovate sul momento dalle persone.

    Non vorrei sbagliarmi, ma qui parliamo di singolo Tweet. Quindi pare che sia praticamente impossibile fermare una rivolta di quella portata.

    @AcrossNowhere said:

    Ma Twitter a mio avviso è stato volutamente ambiguo nel diramare la sua nuova policy. E se da una parte mi preoccupo, dall'altra tiro un sospiro di sollievo.

    Io ho tirato un sospiro di sollievo perchè l'ho vista come una cosa: ok, ci apriamo a questa cosa con voi, ma. E in quel ma c'è una tutela per la libertà di espressione, perchè se ho capito bene il funzionamento, si censura un singolo contributo, ma non si può fermare il resto.

    Nel caso di una rivolta, il flusso sarebbe troppo forte e continuo che le stesse autorità non avrebbero modo di segnalare i singoli Tweet.

    Bisogna vedere se e quanto Twitter cederà in futuro ad altre pressioni.

    Ci dovremmo preoccupare se si iniziasse a censurare parole e account in modo massiccio.

    IMHO :ciauz:


  • User Attivo

    @AcrossNowhere said:

    Su Twitter questo è impossibile. Anche quando blocco una persona, il trends rimane lì in bella vista.

    E' un argomento che mi lascia perplessa devo ammetterlo. Perché so che il problema non si risolve con la censura, ma d'altra parte penso che anche su questo ci dovrebbe essere un controllo in qualche modo.

    Il discorso iniziale riguarda la selezione di contenuti su Twitter, e trovo che sia assolutamente fuori luogo visto che - secondo il mio umile parere - non è la TV dei ragazzi e visto che il controllo su certe cose dovrebbero averlo le famiglie, l'educazione, la scala di valori...

    Il fatto è che in ambito tecnologico in generale senza un qualche filtro non ne esci. Ad un certo punto se si tratta di un trend generale NON è più una cosa da risolvere su Twitter, diventa un discorso più ampio, mi spiego 🙂 ?


  • User Attivo

    @Samyorn said:

    Significa passare le ore alla ricerca della verità e sono pochi quelli disposti a farlo, credo, soprattutto se il "Twitter" del caso non è qualcosa che mi cambia la vita o che non uso per lavoro/passione. 😉

    Verissimo.
    E molto sesso anche io non ho tempo materiale per farlo 😞

    @Juanin said:

    Oramai Beatrice il web è pieno zeppo di squali che cercano di fare la News e attirare traffico senza badare alla realtà dei fatti...avviene per i grandi giornali !

    Figuriamoci con tutti i piccoli/medio siti che cercano di sopravvivere.

    Vero anche questo, ma mi stupisco sempre e comunque di come spesso vengono gestite le notizie online :bho:

    Tornando in tema, in questi giorni continuo a leggere molti articoli di protesta e sincera preoccupazione per questa presunta censura. Voi?


  • ModSenior

    @Beatrice 83 said:

    Verissimo.
    E molto sesso anche io non ho tempo materiale per farlo 😞

    Come non darti ragione Bea :fumato:


  • Super User

    @beatrice 83 said:

    verissimo.
    E molto sesso anche io non ho tempo materiale per farlo 😞

    @anika said:

    come non darti ragione bea :fumato:

    Genie 😄


  • User Attivo

    uahahahahahahahahhaahhahaha

    Me ne accorgo solo ora 😄

    Mmmmmm.......ok, correggiamo così:

    "molto Spesso non ho tempo materiale per leggere più notizie"

    LoL

    Ecco, ora riderò tutto il giorno, sarà impossibile lavorare!


  • Admin

    @Beatrice 83 said:

    E molto sesso anche io non ho tempo materiale per farlo 😞

    Ecco ora andremo off topic 🙂

    Comunque bisogna trovarlo il tempo...


  • Admin

    Il punto secondo me è proprio SOPA...in un contesto SOPizzato se Twitter ricevesse pressioni per censura senza dare risposta sarebbe chiuso a monte...e questo direi che sarebbe ancora peggio che la censura di un singolo tweet.

    Continuo a sostenere che la mossa di Twitter sia stata intelligente.


  • User Attivo

    @Juanin said:

    Il punto secondo me è proprio SOPA...in un contesto SOPizzato se Twitter ricevesse pressioni per censura senza dare risposta sarebbe chiuso a monte...

    Esatto, il problema principale è SOPA, Twitter è una conseguenza, e mi sembra davvero incredibile che se ne parli come l'ennesimo "provvedimento antipirateria". Chi scrive certe cose dovrebbe informarsi meglio...

    Tra l'altro, se ho capito bene, diventerebbe illecito non solo pubblicare materiale protetto da diritti ma anche linkarlo... ad esempio se un sito "canaglia" è su un hosting condiviso può creare problemi e situazioni ambigue a tutti gli altri ospitati lì, visto che l'IP comune rischia di essere bannato. Significa cambiare il funzionamento del WEB...


  • User Attivo

    @Juanin said:

    Comunque bisogna trovarlo il tempo...

    Tranquillo, per quello c'è sempre :yuppi: :lol:

    @salvatore79 said:

    Esatto, il problema principale è SOPA...

    Ok, quindi non parliamo di censura ma di copyright? :mmm:
    Se parliamo di SOPA è una cosa, se parliamo di censura è un'altra....o no???


  • User Attivo

    @Beatrice 83 said:

    Ok, quindi non parliamo di censura ma di copyright? :mmm: Se parliamo di SOPA è una cosa, se parliamo di censura è un'altra....o no???

    Ciao Bea, in realtà non è per nulla ovvio ma le due cose sono legatissime tra loro.

    SOPA vuole vincolare, mediante un provvedimento legislativo, gli indirizzi accessibili da un certo paese: la motivazione è dare un supporto forte all'industria di intrattenimento per colpire la pirateria ed avere maggiori introiti. di fatto questa è solo una parte del problema!

    Se ci preoccupiamo del filtro selettivo di Google o (nello specifico) di Twitter, dovremmo essere ancora più in pensiero pensando che un governo non solo potrà estromettere un sito (dall'Italia, ad esempio, succede con PirateBay), ma potrebbe presto bannare gli IP "scomodi" (quindi eventualmente insiemi di siti), quindi non solo i megaupload su cui ragazzini caricano le puntate dei telefilm ma, ad esempio, contenuti in generale "scomodi", antigovernativi ecc. Senza contare che diventerebbe proibito anche solo linkare IP "canaglia", il che è ai limiti del demenziale ("ricordiamo ai viaggiatori che è vietato fumare e linkare siti sovversivi" :D)

    Difficile che i governi più autoritari, ad esempio, rinuncino alla tentazione di sfruttarlo come strumento repressivo. Il caso di Twitter sembra di fatto essere una singolare applicazione di questo principio "rassicurante".

    Suggerisco a tutti di dare uno sguardo a questo link:

    seomoz.org/blog/everyone-in-web-marketing-should-be-against-sopa