• Community Manager

    @luca said:

    L'ipotesi che vede molti consensi tra gli esperti (e che condivido) è che questa modifica sia figlia del nuovo algoritmo di GOOGLE più efficiente che permette di applicare in maniera massicca il PHRASE RANK (e/o le sue evoluzioni) che richedeva ingenti risorse di calcolo.
    E questo significa che i contenuti devono essere "più unici" rispetto a prima.

    Secondo me il Phrase Rank non c'entra niente. Anche perchè ho alcuni casi con contenuti** più unici che rari** 🙂

    Se fosse un problema di Frasi, allora sarebbero penalizzate tutte le pagine e non solo quelle "vecchie".

    In ultima analisi, dalle Frasi non si stabilisce la buona qualità dei contenuti, ma si vanno a definire altri aspetti molto importanti (argomenti, indicizzazione, ect). E qui stiamo parlando di una penalizzazione su pagine che non sono utili agli utenti (Google usa altri parametri per stabilire questi valori, ma non le Frasi).

    No no...non mi convince.

    Qui il problema è proprio a livello di struttura / utilità per l'utente / anzianità che poi sono le uniche caratteristiche in comune dei casi che sto studiando.

    Luca, le pagine del sito in questione, sono invisibili ora su Google oppure hanno subito un calo di numero di chiavi per cui vengono raggiunte?

    Non prendere però le url nel suo complesso, dico solo quelle "penalizzate". Quelle url in questione portano meno traffico o proprio non ne portano più (ovviamente dai motori di ricerca)?


  • Community Manager

    @bluemountains said:

    Puoi verificare se sono migliorati i suddetti parametri?

    Tutti i vari casi che ho analizzato i valori sono leggermente aumentati in positivo.

    @www più che "tanto non ci va nessuno, togliemocele dall'indice" io vedo quasi un "tanto non sono utili all'utente, togliemocele dall'indice".

    Anche perchè prima portavano traffico, di scarsa qualità, ma traffico 😄

    Comunque abbiamo una conferma ufficiale su MayDay: http://searchengineland.com/google-confirms-mayday-update-impacts-long-tail-traffic-43054

    Scarterei il Phrase Rank, si parla di alta qualità delle pagine: link esterni, struttura interna, esperienza degli utenti, attualità in funzione della ricerca.

    Sono sempre più convinto che sia un aspetto di questo tipo 🙂

    :ciauz:


  • Moderatrice

    @Giorgiotave said:

    [...]
    Ciao Giorgio, ciao Luca, ciao a tutti.

    Nonostante non sia un SEO ho notato dei mutamenti in SERP legati al mondo degli hotel. Ho provato ad inserire in Google "hotel [nome città minore]" e con mia sorpresa non ho trovato nelle prima 2 o 3 pagine siti come Expedia, Booking, Venere (alcune volte TripAdvisor) che una volta monopolizzavano queste SERP.

    Alcuni esempi:
    Hotel Matera
    Hotel Trieste

    Che ne pensate?


  • User

    Io in questi giorni continuo a vedere cose stranissime, mai riscontrate in tanti anni. Dopo i miglioramenti dei parametri legati alla user experience che ho segnalato per la giornata di mercoledì, ieri e oggi riscontro un fenomeno opposto: frequenza di rimbalzo improvvisamente sopra la media su tutti i siti etc, con contemporaneo balzo in avanti di visitatori su tutti i siti interessati dal fenomeno. Forse google sta 'testando' quotidianamente la user experience di blocchi di siti e varia le posizioni. Ripeto, fenomeni davvero mai visti prima, credo che gli aggiornamenti dell'algoritmo siano tuttora in corso e che siano ancora più consistenti.

    Invito di nuovo tutti a verificare l'andamento ad es. della frequenza di rimbalzo di questa settimana per capire se c'è qualche regola generale.


  • User Attivo

    @FullPress said:

    Ciao Giorgio, ciao Luca, ciao a tutti.

    Ho provato ad inserire in Google "hotel [nome città minore]" e con mia sorpresa non ho trovato nelle prima 2 o 3 pagine siti come Expedia, Booking, Venere (alcune volte TripAdvisor) che una volta monopolizzavano queste SERP.

    Ciao,
    se provi con hotel rimini invece è successo esattamente il contrario, sono spuntati in prima pagina expedia e venere che prima non c'erano (neanche in seconda e terza).

    Ciao
    Gianluca


  • User

    @FullPress said:

    Ciao Giorgio, ciao Luca, ciao a tutti.

    Nonostante non sia un SEO ho notato dei mutamenti in SERP legati al mondo degli hotel. Ho provato ad inserire in Google "hotel [nome città minore]" e con mia sorpresa non ho trovato nelle prima 2 o 3 pagine siti come Expedia, Booking, Venere (alcune volte TripAdvisor) che una volta monopolizzavano queste SERP.

    segnalazione molto interessante, sarebbe pienamente in linea con quanto segnalato da Luca Bove per gli altri settori (tipo editoria) con il calo dei più grandi negozi di commercio elettronico con decine di migliaia di prodotti. Expedia e gli altri sono gli equivalenti in ambito travel. Attendo gli aggiornamenti dei dati dei domini su google trends per vedere se è così.


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Anche perchè ho alcuni casi con contenuti** più unici che rari** 🙂

    interessante questo
    ma sono pagine "deboli" quelle fatte fuori?

    @Giorgiotave said:

    Qui il problema è proprio a livello di struttura / utilità per l'utente / anzianità che poi sono le uniche caratteristiche in comune dei casi che sto studiando.

    Appunto Utilità per l'utente e struttura sono collegate in maniera indiretta al phrase rank, se è vero che con caffeine hanno migliorato l'infrastruttura e l'algoritmo del phrase rank richiedeva risorse enormi di calcolo, ora questo (o meglio una sua evoluzione) può essere applicato in maniera più estensiva. E in maniera indiretta va a influire proprio su contenuti che possono trovarsi altrove

    @Giorgiotave said:

    Luca, le pagine del sito in questione, sono invisibili ora su Google oppure hanno subito un calo di numero di chiavi per cui vengono raggiunte?

    In genere portano meno traffico, hanno perso ranking, posizioni


  • Moderatrice

    @areone said:

    Ciao,
    se provi con hotel rimini invece è successo esattamente il contrario, sono spuntati in prima pagina expedia e venere che prima non c'erano (neanche in seconda e terza).

    Ciao
    Gianluca
    Per "hotel rimini" vedo solo Expedia e non Venere. Quest'ultimo era onnipresente nelle SERP fino a qualche tempo fa.


  • Community Manager

    @luca said:

    interessante questo
    ma sono pagine "deboli" quelle fatte fuori?

    Sto lavorando su questo aspetto per renderle molto forti, voglio vedere se è solo una questione di link 🙂

    @luca said:

    Appunto Utilità per l'utente e struttura sono collegate in maniera indiretta al phrase rank, se è vero che con caffeine hanno migliorato l'infrastruttura e l'algoritmo del phrase rank richiedeva risorse enormi di calcolo, ora questo (o meglio una sua evoluzione) può essere applicato in maniera più estensiva. E in maniera indiretta va a influire proprio su contenuti che possono trovarsi altrove

    Non mi sembra un problema del genere.

    Comunque continuiamo ad analizzare il tutto, approfondendo l'argomento.


  • User Attivo

    @FullPress said:

    Per "hotel rimini" vedo solo Expedia e non Venere. Quest'ultimo era onnipresente nelle SERP fino a qualche tempo fa.

    In effetti ho rifatto adesso una ricerca con "hotel rimini" e Venere non c'è. Eppure ieri sera c'era... bha...


  • Super User

    Ecco Matt cosa ci dice a riguardo:;)

    "></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="
    " type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="640" height="385"></embed></object>


  • Moderatore

    Perfetto, grazie RoPa.

    E' una modifica all'algoritmo e non è temporanea. Gli effetti sono più facilmente visibili sulle long tail ma riguarda tutte le query (ho capito bene?).


  • ModSenior

    Grazie per il contributo, soprattutto per l'orario.
    Come sempre, se la sostanza c'è ...

    Valerio Notarfrancesco


  • ModSenior

    Questa la mia ipotesi basata su alcuni miei siti.

    Per alcune key phrase sono stato nelle prime 3 posizioni costantemente negli ultimi 6 mesi.
    A livello quntitativo e qualtativo non penso che si possa offrire di più su un particolare aspetto di un particolare di un particolare di una nicchia e così via.

    Penso che la gente che cercava per quelle key phrase, dopo un po' si è abituata alle mie informazioni, uscendo immediatamente dalle mie pagine appena entrata perché le aveva già viste e già prima non ero riuscito a soddisfare le loro necessità (aumenta percentuale di rimbalzo).

    In una successiva fase forse hanno imparato a riconoscere direttamente il mio url e non cliccarlo più, un po' come io stesso faccio quando cerco un albergo e da tempo ignoro i vari portali e aggregatori.

    Forse Google ha introdotto un algoritmo per rilevare queste "preferenze" e proporre direttamene alla gente i risultati già filtrati e ordinati in questo modo. :gtsad:

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    @WWW said:

    Gli effetti sono più facilmente visibili sulle long tail ma riguarda tutte le query (ho capito bene?).

    Si è così
    infatti nel caso che seguo io sono scese anche altre parole chiave


  • User Attivo

    nessuna differenza sostanziale sulla frequenza di rimbalzo nei siti che gestisco che hanno un traffico molto altalenante.
    Altri con traffico un po' più stabile sono migliorati, anche se di pochissimo.
    In serp però nessuna variazione nelle posizioni e siti molto vecchi e non più aggiornati sono ancora lì dov'erano 2 settimane fa.
    Che l'aggiornamento abbia toccato solo alcuni settori o alcune tipologie di siti?


  • Super User

    @Giorgiotave said:

    Sto lavorando su questo aspetto per renderle molto forti, voglio vedere se è solo una questione di link 🙂
    Ci potresti tenere informati in merito?
    Saluti


  • Community Manager

    Si assolutamente 🙂


  • User

    La mia opinione è questa:
    Ho osservato attentamente alcune delle query oggetto di forti cambiamenti nel corso del mese di maggio.
    La mia impressione è stata quella che Google stesse testando il click through rate (o un parametro diverso per cogliere la pertinenza dei risultati), facendo cambiamenti significativi nell'ordine di visualizzazione e verificandone il risultato (per poi trarre da esso la struttura successiva).
    Il fatto che i cambiamenti all'algoritmo abbiano fatto ballare parecchio le posizioni mi spinge a considerare come questi debbano agire, per forza di cose, in via dinamica. Un cambiamento di tipo statico (es. nei pesi di valutazione), avrebbe invece prodotto un mutamento in SERP più repentino e stabile, con un assestamento ridotto e veloce. Ciò che è accaduto, nella mia esperienza, è stato l'opposto.

    Saluti.


  • Super User

    Vi dico pure la mia opinione, che in parte rispecchia quanto detto sulla qualità.

    Devo fare un passo indietro.

    Google da 5-6 anni circa monitora i click sulle SERP, e questo è un dato di fatto.

    Come usa questi dati?

    Secondo me in questo modo.

    Se io cerco "pinco pallino", clicco sul primo risultato, poi torno indietro e clicco sul secondo e ci rimango, Google attribuisce un punteggio positivo al secondo risultato.

    Ora un discorso del genere è possibile farlo solo sulle query molto ricercate, perché per le long tail non avrà mai sufficienti dati statistici, e la capacità di elaborarli in tempo reale ... sarebbero troppi.

    Ultimamente Google ha pensato:
    se un utente mi fa una ricerca long tail di 4 parole, invece che mostrargli siti di bassa qualità che le contengono tutte e 4, ne mostro di maggiore qualità anche se magari ne contengono solo 3, o che sono simili.

    Come calcola la qualità in questo caso?

    E' possibile che abbia esteso a livello di dominio il discorso che faceva a livello di pagina.

    Cioè raggruppa tutte le query long tail che hanno interessato quel sito e va a vedere come si comportano gli utenti.

    Riassumendo

    Da 2004-5: query famosa -> grado di soddisfazione dell'utente su quella URL per quella query

    Da maggio 2010: query long tail -> grado di soddisfazione dell'utente su "tutte" le query long tail di quel dominio

    E' una ipotesi ovviamente.