• Super User

    La parola d'ordine è chiarezza!
    Siate chiari prima di tutto con voi stessi, poi siatelo anche con i clienti.

    Se il contratto che gli proponete prevede che le pagine non saranno cedute ma "affittate", e che risiederanno su vostri spazi appositamente creati, allora è un conto.

    Se invece il cliente ha pagato per altro, rimuovere le modifiche apportate al sito può portare anche a conseguenze legali.


  • User Attivo

    Sono pienamente daccordo... Le pagine "seo" saranno esclusivamente funzionali per il posizionamento: finito il posizionamento, scadute le pagine.. e questo il cliente lo sa.

    Comunque credo che riuscirò a spuntarla e a cambiare tecnica: forse creerò spazi in domini di nostra proprietà per inserirvi le pagine posizionamento, linkate al sito cliente vero e proprio. Saranno queste le pagine spinte per il posizionamento, non quelle nel sito cliente. Scaduto il posizionamento, saranno tolti i link tra le pagine in un nostro dominio ed il sito cliente.
    L'unica cosa che mi preoccupa è la scarsa attinenza fra nome dominio e contenuti delle landing pages... :mmm:


  • User Attivo

    @antonico said:

    I clienti pagano un tot semestrale, annuale o triennale per avere il sito nella prima pagina dei motori e, sinceramente, rimangono al 95% soddisfatti del mio operato, ottenendo un notevole incremento di richieste di informazioni. Il problema si ha quando il cliente, per un motivo o per un altro decide di non fare più il posizionamento (specialmente quando capisce che nel breve periodo, pur cessando il servizio di posizionamento, le cosa cambiano di poco), non rinnovando il contratto precedente. Cosa fare in questo caso? In questo modo il suo sito "campa di rendita", specialmente per siti anziani e operanti su mercati di nicchia che prima di essere scalzati da altri, deve passare un bel po di tempo di inattività in ambito seo.

    Ciao Antinoco, io non sono per nulla d'accordo col tuo pensiero nei riguardi del cliente.
    Tu dici che se il cliente non rinnova lui campa di rendita per il lavoro svolto. Io credo il contrario, la società dove lavori vive di rendita proponendo contratti di quel tipo cioè annuali.
    E dico questo perché, ed anche tu converrai con me, per posizionare un sito c'è un grosso lavoro di start up e poi un minino lavoro di mantenimento.
    In pratica quando acquisite un cliente che possiede un sito non ottimizzato, per prima cosa lavorate intensamente sui contenuti e sull'aumento della popolarità. Un lavoro dispendioso senza dubbio. Ma raggiunta la prima pagina, come tu stesso ammetti il sito può camminare da solo, grazie a link spontanei e alla maggiore visibilità. Pertanto se il cliente rinnova il contratto per un altro anno, dove sta il vostro lavoro? Nell'aggiungere ogni tanto qualche backlink o aggiornare qualche pagina?
    Non penso perché il cliente ha raggiunto la prima pagina deve pagare come ringraziamento il servizio a vita.
    Ti faccio un esempio concreto. Se io voglio far posizionare un mio sito e contatto una società allo scopo. Cos'è che voglio? arrivare in prima pagina punto. Non penso di andare a firmare un contratto a vita. E non rinnovandolo temere delle ritorsioni perdendo i benefici di un servizio pagato.
    Non so come è strutturato il servizio dell'azienda presso la quale lavori, ma a mio giudizio un servizio adeguato richiede due tipi di lavoro. Il primo il posizionamento del sito, che data la quantità di lavoro richiede un costo sostanziale. Il secondo tipo di servizio è il mantenimento delle posizioni acquisite e che richiede un costo decisamente minore, quasi da canone.
    Per chiarire meglio il mio concetto ti faccio questo esempio. Quando ero commerciante dovevo tenere un registratore di cassa il cui costo era sui 1.500 euro. Mentre il rivenditore me lo vendeva mi proponeva un abbonamento di 100 euro circa per eventuali interventi di manutenzione. Qualsiasi guasto fosse accorso al mio registratore loro sarebbero intervenuti celermente senza alcun costo sia di manodopera che di sostituzione di pezzi. Fatti due conti ho accettato l'abbonamento.
    Lo stesso per il servizio seo. Se io ho speso X per arrivare in prima pagina e mi si dice che posso prorogare il servizio con un canone minimo per mantenerlo in quelle posizioni accetterò senz'altro.
    Ma, e scusa la provocazione, tu fai intendere che il cliente che non rinnova si è fatto furbo perché ha capito che mantenere quel servizio è inutile (oltre che dispendioso), il problema semmai è di chi è fesso è paga vita natural durante per qualcosa che probabilmente non è più necessario.
    Scusa, ma è solo la mia opinione. :ciauz:


  • Community Manager

    Sposto la discussione in posizionamento nei motori di ricerca 🙂


  • User Attivo

    Beh, però come logica non mi sembra del tutto sbagliata quella del pagamento per il periodo di servizio ottenuto.. io parlo di clausole contrattuali, poi è chiaro che c'è dialogo tra azienda e cliente e che si possono trovare soluzioni personalizzate. Il cliente non sa come funziona il posizionamento nei motori e per questo si affida a personale capace di ottenere risultati.
    Il posizionamento nei motori di ricerca rientra nel piano di webmarketing ed è o dovrebbe essere una voce di bilancio dell'azienda (sicuramente lo è per le aziende che si affidano molto all'attività nella rete). Tu lavori con internet e vuoi che la gente ti trovi tramite i motori di ricerca; la gente ti trova e compra i tuoi beni o servizi; hai un ritorno dell'investimento;tra i costi avrai il pagamento del posizionamento e tra i ricavi le vendite dei prodotti. Certo, meno costi ci sono e più alto sarà il guadagno, ma facendo un piano a medio lungo termine, è facile calcolare il rapporto fra l'investimento nel posizionamento e il suo ritorno dato dall'aumento di visite-vendite in un determinato tempo (uno-due-tre anni di posizionamento).
    Poi il discorso del risparmio, nel pagare meno il mantenimento rispetto lo start up è un discorso di concorrenza/professionalità del servizio... in fondo i risultati, in alcuni casi, li può ottenere anche uno smanettone che lavora nel sito la sera prima di andare a letto, ma di certo non è la stessa cosa che avere un'azienda partner.

    PS. ripeto, la mia idea personale non si rispecchia nell'approccio commerciale, sono molto più vicino all'aspetto etico della questione... :ciauz:


  • User

    Io sono d'accordo con Actarus. Il mantenimento e l'assistenza successivi alla prima grossa mole di lavoro sono necessari, ma non comportano quell'impegno iniziale. Pertanto, se un cliente mi chiede il posizionamento di un sito, dopo la fase iniziale, io propongo una vera e propria assistenza/mantenimento, che si concretizza nell'accrescere la link popularity e soprattutto nello studiare i log statistici e apportare delle correzioni, migliorare qua e là.

    Ma tutto nel solco del grosso progetto iniziale, che ha avuto un costo e che il cliente valuta come diretto al posizionamento. Non vedo perchè io, scaduto il primo periodo, debba disconoscere il mio lavoro, quando è stato pagato.

    • Un saluto a tutti, vi leggevo da tempo, questo è il mio primo intervento!

  • User Attivo

    Mah, a me sembra semplicemente assurdo porsi anche solo il problema. Il cliente paga per un servizio, quello di posizionarsi in prima pagina nei motori. Una volta posizionato può tranquillamente scegliere di non rinnovare. Non vedo il motivo di smantellare quanto costruito, dato che il cliente ha pagato.

    E comunque non vedo alcun altro modo serio di fare posizionamento se non quello di fornire un servizio che porti a risultati solidi e duraturi nel tempo. Altro che link che scompaiono una volta scaduto il contratto: casomai dovrebbe accadere il contrario!

    Ciao


  • Super User

    @antonico said:

    Si, ma se il cliente è abbastanza 'birbo' da capire che pur non rinnovando il contratto camperà di rendita anche per un discreto periodo di tempo? Magari poi torna dopo un anno richiedendo di nuovo un lavoro di posizionamento.. si è fatto un anno di contatti da google a sbafo...
    Come dice Karapoto devi essere chiaro prima di tutto con te stesso.

    Perché fai un contratto a tempo?

    Da un punto di vista SEO il posizionamento è una grossa spesa di risorse
    iniziale più un mantenimento.
    Se vuoi un contratto trasparente è questo che devi proporre (grossa
    spesa iniziale più un mantenimento).

    Si può proporre, e non è sbagliato, anche un contratto diverso.

    Posso ad esempio lavorare sottocosto il primo anno e poi recuperare nei
    successivi.

    Questo "trucco" mi da un grosso vantaggio commerciale (il mio preventivo
    sembra molto più basso del reale), ma questo vantaggio lo pago nei termini
    del rischio lamentato più sopra.

    Posso anche diminuire il rischio con il metodo di Karapoto, ma a quel punto,
    secondo me, dovrei anche diminuire la tariffa perché quello che gli stò
    vendendo NON è un posizionamento, ma qualcosa di molto inferiore:
    lui ottiene solo il traffico derivato dal posizionamento.

    Non credere, ma anche questo metodo presenta inconvenienti....

    E' più facile che ti consigli a qualcuno il cliente soddisfatto, ma che se ne
    va, oppure quello a cui hai venduto solo il traffico?
    Cioè tra i due, chi ha l'impressione di aver speso meglio i propri soldi?
    Chi ha ottenuto un servizio di maggior valore?

    Perché quel metodo non equivale al posizionamento, ma piuttosto lo
    puoi paragonare all'aver acquistato gli annunci di google, o qualsiasi altro
    spazio pubblicitario.
    😉

    Secondo me ci si può muovere come si vuole, ma dobbiamo farlo in modo
    corretto verso i nostri clienti.

    :ciauz:


  • User

    Mi allineo a tutti quelli che pensano che sia sbagliato, poco etico e poco professionale il ragionamento di offrire un'attività seo diciamo "in leasing".

    Mi è parso di capire che anche tu capisca che in realtà il lavorare sul sito del cliente, in temini di link popularity, a te aiuta moltissimo, di fatto rendendo più semplice il tuo lavoro.
    Di fatto è un rapporto di reciproco aiuto, le sue potenzialità e il tuo know-how, che è giustamente sbilanciato dalla parte del cliente.....perchè è lui che ha le potenzialità.
    Tu sei solo un bravo "allenatore", e come tutti gli allenatori utile, a volte fondamentale, ma mai indispensabile quanto il campione che alleni.

    Detto questo volevo aggiungere alla discussione che anche lavorando su landing "propietarie", se non ben specificato nel contratto, e forse anche se specificato, corri il rischio di una causa.
    Poichè è molto discutibile la proprietà intellettuale di un tale lavoro.
    Infatti è un lavoro su commissione del cliente, con contenuti del cliente e a beneficio del cliente.....anche se per contratto dichiari di essere il proprietari intellettuale di tale lavoro, complicandoti la fase commerciale, davanti ad un giudice rischi.

    Se i danni sono risibili, magari corri il rischio.
    Ma se fossero ingenti ?

    Io ci penserei bene anche dal punto di vista legale, oltre che da quello etico e professionale.

    Se invece vuoi mantenere il cliente coccolalo, stimolalo, dimostragli ogni giorno che ha mille opportunità che non coglie e vedrai che continua....perchè si fida di te, perchè lo aiuti a crescere, perche fai il consulente e non l'avvoltoio che sfrutta le sue potenzialità e la sua ignoranza.

    Se il tuo problema sono quelli un po' svegli che capiscono che possono vivere di rendita (da quando essere svegli è un reato) il mio consiglio è individuali in fase commerciale come "una botta e via" e allora alza subito le tue pretese (prezzo/durata contratto/pay per performance) e magari trattali in maniera professionale, ma senza metterci il cuore....del resto è un rapporto meramente di natura utilitaristica.

    Spero di aver aggiunto spunti a questa brillante conversazione.
    Saluti

    Paolo


  • Moderatore

    Sono completamente d'accordo con Seo_Roma, non ha senso far crollare il sito del cliente se non viene rinnovato il servizio: casomai è molto più sensato alzare i prezzi e far pagare più lo startup e meno il mantenimento, rendendolo più una "garanzia" e un "pronto intervento" per qualsiasi imprevisto.
    D'altro canto il posizionamento nei motori di ricerca sta diventando sempre meno tecnico e sempre più user-oriented, dietro ad un buon posizionamento deve esserci un buon sito ed una buona campagna di Web Marketing e un lavoro fatto veramente bene a mio parere è fatto con il cliente, tenendo contatti, spiegandogli come collaborare, che tipo di articoli scrivere se gestisce un blog o cosa potrebbe essere utile fare in generale, anche al livello di sviluppo brand.

    Attualmente sto posizionando un sito per una key secca molto competitiva e i risultati sono ottimi, arrivato ad un certo punto il mio lavoro diventa più un lavoro off-site e di web marketing che un lavoro di ottimizzazione interna: bisogna far capire al cliente che arrivati a certi livelli bisogna puntare oltre per la promozione del nostro sito e che noi possiamo farlo, possiamo aiutare a sviluppare il brand in rete o semplicemente possiamo far lievitare le visite anche con fattori diversi dal semplice posizionamento nei motori di ricerca..

    Se il nostro lavoro vuole essere solo un lavoro di "semplice" posizionamento e magari lavoriamo su key semplici che possono essere "conquistate" dopo poco tempo e che il nostro cliente saprà mantenere da solo semplicemente aggiornando il sito allora le opzioni principalmente sono due:

    • Pagamento in 2 rate: Startup e Fine Lavoro
    • Pagamento in 2 rate+periodico: Startup, "Fine Lavoro" e poi un tot per un aumento costante della lin popularity ed una specie di pronto intervento.

    Paolo


  • ModSenior

    Complimenti. Mi piace questo thread.
    Vorrei aggiungere qualche considerazione personale.

    @stefano
    Ti quoto per aver tirato fuori un aspetto importante: il fattore rischio imprenditoriale.

    Invece concordo poco con il sottocosto.
    Perché dovrei "svendere" le mie conoscenze per posizionare bene un sito se il grosso del lavoro -stando a questa discussione- lo fai proprio il primo anno?

    @seo_roma_biz:
    concordo con il "tastare il polso" del cliente e adottare, se necessario, un contratto diverso in base al cliente.

    Detto questo però non trovo scorretto concedere in licenza d'uso delle landing page (se lo specifico nel contratto e lo spiego al cliente).
    Ho usato più volte questa modalità ed è stata ben accolta senza tante remore.

    @antonico
    Ok, proponi un contratto "a tempo" e il rischio è che il cliente rimanga posizionato anche dopo la scadenza del contratto. Allora perché non provare a cambiare il punto di vista?

    Non dovresti sprofondare il posizionamento del cliente togliendo backlink, o traffico. Suggerirei invece di guardare a vantaggi per la tua azienda non specificamente economici.

    Chiediti questo: "in quale modo posso 'ottenere un vantaggio' dal fatto di posizionare (o aver posizionato) un cliente?"
    Questo potrebbe permetterti:
    a) di vendere un posizionamento a prezzo più elevato;
    oppure
    b) di aumentare la credibilità dell'azienda per cui lavori.

    Scusami per questi ultimi 2 punti volutamente sibillini ma sono sicuro che con un pizzico d'ingegno i tuoi commerciali potrebbero trarne spunto in fase di contratto 🙂


  • Super User

    @mister.jinx said:

    @stefano
    .....
    Invece concordo poco con il sottocosto.
    Perché dovrei "svendere" le mie conoscenze per posizionare bene un sito se il grosso del lavoro -stando a questa discussione- lo fai proprio il primo anno?
    Non ho detto che io lo farei o che lo faccio 😉
    dico solo che può avere un senso commerciale farlo.

    Spesso nella realtà quotidiana le persone (e le aziende ancora di più)
    preferiscono pagare di più in totale ma "uscire" inizialmente con cifre più
    basse.

    Se io mi metto nei panni di un'azienda che "ci crede, ma fino ad un certo
    punto
    " e gli propongo una cifra iniziale più bassa, il rischio imprenditoriale
    cala drasticamente!

    Ovvero io azienda esco il primo anno con una spesa di 5 (invece di 10).
    Se ottengo ritorni finanzio proprio con i ritorni il secondo anno, se invece
    non ho ritorni, ho speso solo 5 e non 10.

    Se ci pensi bene è la stessa logica del 30/60/90: ovvero ti pago con i soldi
    che incasso dalla vendita dei prodotti.....
    ... cioè riduco al minimo lo "scoperto" iniziale!

    Viceversa chiederei la cifra alta al buio, e la cifra bassa quando l'azienda
    già guadagna dal mio intervento (e quindi sarebbe molto più disposta a
    pagare).

    Sottolineo: personalmente non l'ho mai fatto e non ho la minima intenzione
    di farlo, semplicemente dico che ha una sua logica.

    @mister.jinx said:

    Chiediti questo: "in quale modo posso 'ottenere un vantaggio' dal fatto di posizionare (o aver posizionato) un cliente?"
    Questo potrebbe permetterti:
    a) di vendere un posizionamento a prezzo più elevato;
    oppure
    b) di aumentare la credibilità dell'azienda per cui lavori.

    Scusami per questi ultimi 2 punti volutamente sibillini ma sono sicuro che con un pizzico d'ingegno i tuoi commerciali potrebbero trarne spunto in fase di contratto 🙂
    Questo è proprio quello che volevo sottolineare....

    Prova a pensare se ti proponi al cliente dicendogli: ho clienti che dopo solo
    un anno hanno ricevuto talmente tanti contatti e visibilità che non hanno

    • avuto bisogno di me!

    Tu pensa a quel tuo ex-cliente che magari parla con un altro imprenditore
    (in una riunione alla confartigianato? oppure confcommercio? o anche al
    circolo del golf?) dicendogli che grazie a te ha ottenuto cos'ì tanto
    spendendo cos'ì poco!

    Sai, gli imprenditori amano parlare del loro lavoro e di come sono bravi a
    fare gli affari.
    😉

    :ciauz:


  • User Attivo

    @mister.jinx said:

    Vorrei aggiungere qualche considerazione personale.

    @antonico
    Ok, proponi un contratto "a tempo" e il rischio è che il cliente rimanga posizionato anche dopo la scadenza del contratto. Allora perché non provare a cambiare il punto di vista?

    Non dovresti sprofondare il posizionamento del cliente togliendo backlink, o traffico. Suggerirei invece di guardare a vantaggi per la tua azienda non specificamente economici.

    Chiediti questo: "in quale modo posso 'ottenere un vantaggio' dal fatto di posizionare (o aver posizionato) un cliente?"
    Questo potrebbe permetterti:
    a) di vendere un posizionamento a prezzo più elevato;
    oppure
    b) di aumentare la credibilità dell'azienda per cui lavori.

    Stare in prima pagina per un lungo periodo vale molto di più che sapere di poterci stare solo per pochissimo tempo, magari anche a rischio di essere penalizzati.


  • ModSenior

    Ciao playagain,

    quello che dici è lapalissiano, ma se rileggi con attenzione il mio post, con quello che ho scritto (e che hai quotato) stavo suggerendo un'altra cosa ad antonico e cioè questa: sfruttare in termini di marketing -e non di SEO- il posizionamento fatto ottenere al cliente per rafforzare la credibilità dell'azienda dove antonico lavora con i punti a) e b) che ho indicato.


  • User

    Provo a rigirare la questione:

    • per quale motivo fai pagare il servizio a canone annuale?

  • User Attivo

    Thread veramente interessante.
    Io preferisco lavorare per obiettivi e non per tempo.
    Ovvero mi faccio un'idea di quanto ($$$$) mi server per posizionare una pagina (o sito) e ovviamente più o meno il tempo.
    Una volta raggiunto l'obiettivo fissato col richiedente, l'accordo può finire oppure il committente può voler posizionare altro o puntare più in alto nelle SERP dunque continuo il lavoro per lui.
    Se non ha bisogno di alto, finito lì. Non certo lo ricatto in qualche modo perchè si affidi a me.
    Questo comunque è un altro discorso perchè non sono un'azienda ma mi arrangio in proprio, però eticamente (come s'è già ribadito nel resto della discussione) mi rifiuto di danneggiare il richiedente che poi potrebbe fornire un feedback negativo a potenziali altri committenti oppure non contattarmi più per altri compiti.
    La reputazione è tutto.


  • Moderatore

    Salve :),

    il thread è molto bello ed interessante. Secondo me bisogna vedere la situazione sotto due punti di vista:

    • quello etico, e concordo con chi giudica non molto corretto, far perdere il posizionamento al cliente che non ci paga più.

    • quello economico e professionale, ed in questo caso, secondo me sarebbe corretto farsi pagare per il mantenimento delle posizioni acquisite.

    Il lavoro di posizionamento non lo si può equiparare a quello di altre attività professionali (come ad esempio un ingegnere che ci fa un progetto, lo paghiamo e tutto finisce li).

    Mantenere il posizionamento, sopratutto in ambiti molto competitivi richiede un lavoro costante e continuativo ed un aggiornamento di metodologie di lavoro.

    Non concordo con chi dice, che dopo aver posizionato un sito, dopo si campa di rendita perchè c'è poco da fare... Dipende molto dall'ambito e dalla competitività in cui si lavora.

    Io posiziono siti in ambito turistico e posso dirvi che la concorrenza è molto agguerrita, ed il lavoro costante nel tempo è un obbligo.

    Detto questo secondo me, la soluzione più giusta sarebbe quella di farsi pagare una cifra iniziale più alta per la fase di start up, dell'ottimizzazione e del raggiungimento della posizione.
    Successivamente, mettere un canone più basso per il mantenimento della posizione.

    Cosa succede se il cliente non paga più?

    Posso portare l'esempio di tanti miei siti concorrenti che si sono rivolti a agenzie SEO molte famose a livello nazionale, che avevano posizionato i siti dei clienti sfruttando siti di altri clienti, siti personali e comunque contatti ad altri siti turistici. Scaduto il contratto il posizionamento di questi siti è precipitato perchè tutta la popolarità è stata completamente riportata a zero.

    Concludo quindi dicendo in settori molto competitivi come quello turistico e su chiavi molto rilevanti, una prima pagina in serp, economicamente vale tantissimo e ne sono consapevoli sia i clienti (proprietari dei siti turistici) sia le agenzie seo che vi operano ad altissimo livello.

    Tra etica e business, specialmente dove in ballo vi sono centinaia di migliaia di euro, purtroppo (o giustamente) prevale sempre la seconda.

    :ciauz:


  • Super User

    @pacoweb said:

    Tra etica e business, specialmente dove in ballo vi sono centinaia di migliaia di euro, purtroppo (o giustamente) prevale sempre la seconda.

    A mio modo di vedere etica e business non sono in contrapposizione.
    Il tutto dipende da quello che dico al cliente, dal come mi pongo....

    Se io dico al cliente, prima di firmare il contratto:[INDENT]"Guardi, il suo settore è molto competitivo, al punto che non è
    realistico pensare di fare un posizionamento ed aspettarsi che
    questo sia duraturo "da solo", ma andrà costantemente
    monitorato e sviluppato... pena una sicura discesa..."
    [/INDENT]Oppure:[INDENT]"Per riuscire a posizionare il suo sito in un settore così
    competitivo è indispensabile acquistare dei link, ed i link
    vengono venduti a tempo.... questo significa che ..."

    [/INDENT]In questi casi se il cliente smette di rinnovare, ovvio che io smetto di
    lavorarci, quindi il sito cala da solo, e lui lo sapeva benissimo: non vedo
    problemi etici.

    Nello stesso modo, non tolgo i link acquistati (nei miei siti o di terzi), ma più
    semplicemente non rinnovo i servizi link (nei miei siti o di altri).

    Se ho un contratto chiaro con il cliente, questi link avranno pure una data
    di scadenza condivisa tra le parti.....
    Non sia mai che poi il cliente mi dica: "facciamo così, per il momento
    rinnoviamo solo i link e vediamo che succede".

    Sarà, ma a mio modo di vedere lavorare in modo etico paga sempre.
    😉

    Il problema etico c'è nel momento in cui io dico al cliente una cosa e nè
    faccio un'altra, oppure evito di dirgli una cosa confidando nella sua
    ignoranza del settore.

    :ciauz:


  • Moderatore

    Ciao Stefano,

    il tuo discorso è giusto, ma spesso succede che alcuni nostri colleghi promettono mare monti giocando sulla poca conoscenza del cliente, non dando limiti temporali, ne scendendo troppo nei dettagli tecnici (e non parlo per sentito dire...).

    Finita l'attività di posizionamento, con regole e patti poco chiari, se il cliente non paga, in settori competitivi, succede che si ha una rimozione istantanea di tutta la popolarità acquisita grazie a network di cui è proprietario il seo stesso, siti dei suoi clienti etc...

    Quindi il mio discorso sull'etica professionale si riferiva a quello.

    :ciauz:


  • User Attivo

    Anche a me come credo a tanti altri SEO è successa la stessa identica questione che ha posto Antonico... anzi direi che si tratta di una di quelle questioni "cruciali" che tutti quelli che hanno a che fare quotidianamente con i motori di ricerca si sono trovati ad affrontare e per questo si "ingegnano" a trovare il modo migliore anzi peggiore per poter far sentire al cliente il peso di una scelta a nostro avviso assolutamente incomprensibile e di sicuro difficile da digerire.

    Inizialmente anche io ragionavo come il titolare/i di Antonico, ovvero alla ricerca costante della soluzione efficace affinchè chi decidesse di non rinnovare il mio servizio potesse non beneficiarne più in maniera definitiva e possibilmente dal giorno dopo a quello a cui seguiva la disdetta.

    Ma dopo esser giunto a varie conclusioni anche simili a quelle che sono venute fuori dalle verie risposte (landing page, link da pagine su siti esterni, collegamenti a network vari ecc...) non riuscivo mai ad essere totalmente soddisfatto di quello che potevo togliere al posizionamento ottenuto dal sito del cliente, e mi sono poi reso conto che alla fine avrei sprecato più tempo ed energie ad annullare quello che avevo con tempo fatto crescere, tuttavia non riuscendo mai totalmente nel mio intento e magari anche espondendomi a rischi legali.

    Cosi ho iniziato a ragionare all' inverso e a tirare 2 somme ovvero: ho 100 siti ai quali ho venduto il servizio di posizionamento, di questi 90 hanno rinnovato il servizio periodico e ne sono soddisfatti, 20 hanno invece deciso di non farlo perchè si aspettavano di più oltre alle buone posizioni ottenute tra le prime 10 di Google (ovvero credevano di ricevere 3 volte tanto le prenotazioni ottenute oppure di vendere il doppio dei prodotti del loro Ecommece ecc..) cosi anzichè far di tutto per penalizzare chi ha scelto di non darmi più fiducia ho iniziato ad analizzare quali fossero stati i fattori che ne hanno determinato la fine del rapporto, possibilmente anche sentendo l' altra campana, e fare cosi tesoro degli errori o di quello che magari in fase di colloquio iniziale posso aver fatto "immaginare" di ottenere e che invece non si è poi realizzato, per evitare di ripetermi.

    Inoltre quando ho fatto un buon lavoro su un sito di qualche cliente che poi mi è "sfuggito" e ha continuato a mantenere le posizioni da me ottenute, quelle posizioni continuo a mostrarle ai clienti in fase di colloquio iniziale, e al posto del rimpianto per un rinnovo perso ho spesso ottenuto delle nuove gratificazioni.