• Moderatore

    Sono completamente d'accordo con Seo_Roma, non ha senso far crollare il sito del cliente se non viene rinnovato il servizio: casomai è molto più sensato alzare i prezzi e far pagare più lo startup e meno il mantenimento, rendendolo più una "garanzia" e un "pronto intervento" per qualsiasi imprevisto.
    D'altro canto il posizionamento nei motori di ricerca sta diventando sempre meno tecnico e sempre più user-oriented, dietro ad un buon posizionamento deve esserci un buon sito ed una buona campagna di Web Marketing e un lavoro fatto veramente bene a mio parere è fatto con il cliente, tenendo contatti, spiegandogli come collaborare, che tipo di articoli scrivere se gestisce un blog o cosa potrebbe essere utile fare in generale, anche al livello di sviluppo brand.

    Attualmente sto posizionando un sito per una key secca molto competitiva e i risultati sono ottimi, arrivato ad un certo punto il mio lavoro diventa più un lavoro off-site e di web marketing che un lavoro di ottimizzazione interna: bisogna far capire al cliente che arrivati a certi livelli bisogna puntare oltre per la promozione del nostro sito e che noi possiamo farlo, possiamo aiutare a sviluppare il brand in rete o semplicemente possiamo far lievitare le visite anche con fattori diversi dal semplice posizionamento nei motori di ricerca..

    Se il nostro lavoro vuole essere solo un lavoro di "semplice" posizionamento e magari lavoriamo su key semplici che possono essere "conquistate" dopo poco tempo e che il nostro cliente saprà mantenere da solo semplicemente aggiornando il sito allora le opzioni principalmente sono due:

    • Pagamento in 2 rate: Startup e Fine Lavoro
    • Pagamento in 2 rate+periodico: Startup, "Fine Lavoro" e poi un tot per un aumento costante della lin popularity ed una specie di pronto intervento.

    Paolo


  • ModSenior

    Complimenti. Mi piace questo thread.
    Vorrei aggiungere qualche considerazione personale.

    @stefano
    Ti quoto per aver tirato fuori un aspetto importante: il fattore rischio imprenditoriale.

    Invece concordo poco con il sottocosto.
    Perché dovrei "svendere" le mie conoscenze per posizionare bene un sito se il grosso del lavoro -stando a questa discussione- lo fai proprio il primo anno?

    @seo_roma_biz:
    concordo con il "tastare il polso" del cliente e adottare, se necessario, un contratto diverso in base al cliente.

    Detto questo però non trovo scorretto concedere in licenza d'uso delle landing page (se lo specifico nel contratto e lo spiego al cliente).
    Ho usato più volte questa modalità ed è stata ben accolta senza tante remore.

    @antonico
    Ok, proponi un contratto "a tempo" e il rischio è che il cliente rimanga posizionato anche dopo la scadenza del contratto. Allora perché non provare a cambiare il punto di vista?

    Non dovresti sprofondare il posizionamento del cliente togliendo backlink, o traffico. Suggerirei invece di guardare a vantaggi per la tua azienda non specificamente economici.

    Chiediti questo: "in quale modo posso 'ottenere un vantaggio' dal fatto di posizionare (o aver posizionato) un cliente?"
    Questo potrebbe permetterti:
    a) di vendere un posizionamento a prezzo più elevato;
    oppure
    b) di aumentare la credibilità dell'azienda per cui lavori.

    Scusami per questi ultimi 2 punti volutamente sibillini ma sono sicuro che con un pizzico d'ingegno i tuoi commerciali potrebbero trarne spunto in fase di contratto 🙂


  • Super User

    @mister.jinx said:

    @stefano
    .....
    Invece concordo poco con il sottocosto.
    Perché dovrei "svendere" le mie conoscenze per posizionare bene un sito se il grosso del lavoro -stando a questa discussione- lo fai proprio il primo anno?
    Non ho detto che io lo farei o che lo faccio 😉
    dico solo che può avere un senso commerciale farlo.

    Spesso nella realtà quotidiana le persone (e le aziende ancora di più)
    preferiscono pagare di più in totale ma "uscire" inizialmente con cifre più
    basse.

    Se io mi metto nei panni di un'azienda che "ci crede, ma fino ad un certo
    punto
    " e gli propongo una cifra iniziale più bassa, il rischio imprenditoriale
    cala drasticamente!

    Ovvero io azienda esco il primo anno con una spesa di 5 (invece di 10).
    Se ottengo ritorni finanzio proprio con i ritorni il secondo anno, se invece
    non ho ritorni, ho speso solo 5 e non 10.

    Se ci pensi bene è la stessa logica del 30/60/90: ovvero ti pago con i soldi
    che incasso dalla vendita dei prodotti.....
    ... cioè riduco al minimo lo "scoperto" iniziale!

    Viceversa chiederei la cifra alta al buio, e la cifra bassa quando l'azienda
    già guadagna dal mio intervento (e quindi sarebbe molto più disposta a
    pagare).

    Sottolineo: personalmente non l'ho mai fatto e non ho la minima intenzione
    di farlo, semplicemente dico che ha una sua logica.

    @mister.jinx said:

    Chiediti questo: "in quale modo posso 'ottenere un vantaggio' dal fatto di posizionare (o aver posizionato) un cliente?"
    Questo potrebbe permetterti:
    a) di vendere un posizionamento a prezzo più elevato;
    oppure
    b) di aumentare la credibilità dell'azienda per cui lavori.

    Scusami per questi ultimi 2 punti volutamente sibillini ma sono sicuro che con un pizzico d'ingegno i tuoi commerciali potrebbero trarne spunto in fase di contratto 🙂
    Questo è proprio quello che volevo sottolineare....

    Prova a pensare se ti proponi al cliente dicendogli: ho clienti che dopo solo
    un anno hanno ricevuto talmente tanti contatti e visibilità che non hanno

    • avuto bisogno di me!

    Tu pensa a quel tuo ex-cliente che magari parla con un altro imprenditore
    (in una riunione alla confartigianato? oppure confcommercio? o anche al
    circolo del golf?) dicendogli che grazie a te ha ottenuto cos'ì tanto
    spendendo cos'ì poco!

    Sai, gli imprenditori amano parlare del loro lavoro e di come sono bravi a
    fare gli affari.
    😉

    :ciauz:


  • User Attivo

    @mister.jinx said:

    Vorrei aggiungere qualche considerazione personale.

    @antonico
    Ok, proponi un contratto "a tempo" e il rischio è che il cliente rimanga posizionato anche dopo la scadenza del contratto. Allora perché non provare a cambiare il punto di vista?

    Non dovresti sprofondare il posizionamento del cliente togliendo backlink, o traffico. Suggerirei invece di guardare a vantaggi per la tua azienda non specificamente economici.

    Chiediti questo: "in quale modo posso 'ottenere un vantaggio' dal fatto di posizionare (o aver posizionato) un cliente?"
    Questo potrebbe permetterti:
    a) di vendere un posizionamento a prezzo più elevato;
    oppure
    b) di aumentare la credibilità dell'azienda per cui lavori.

    Stare in prima pagina per un lungo periodo vale molto di più che sapere di poterci stare solo per pochissimo tempo, magari anche a rischio di essere penalizzati.


  • ModSenior

    Ciao playagain,

    quello che dici è lapalissiano, ma se rileggi con attenzione il mio post, con quello che ho scritto (e che hai quotato) stavo suggerendo un'altra cosa ad antonico e cioè questa: sfruttare in termini di marketing -e non di SEO- il posizionamento fatto ottenere al cliente per rafforzare la credibilità dell'azienda dove antonico lavora con i punti a) e b) che ho indicato.


  • User

    Provo a rigirare la questione:

    • per quale motivo fai pagare il servizio a canone annuale?

  • User Attivo

    Thread veramente interessante.
    Io preferisco lavorare per obiettivi e non per tempo.
    Ovvero mi faccio un'idea di quanto ($$$$) mi server per posizionare una pagina (o sito) e ovviamente più o meno il tempo.
    Una volta raggiunto l'obiettivo fissato col richiedente, l'accordo può finire oppure il committente può voler posizionare altro o puntare più in alto nelle SERP dunque continuo il lavoro per lui.
    Se non ha bisogno di alto, finito lì. Non certo lo ricatto in qualche modo perchè si affidi a me.
    Questo comunque è un altro discorso perchè non sono un'azienda ma mi arrangio in proprio, però eticamente (come s'è già ribadito nel resto della discussione) mi rifiuto di danneggiare il richiedente che poi potrebbe fornire un feedback negativo a potenziali altri committenti oppure non contattarmi più per altri compiti.
    La reputazione è tutto.


  • Moderatore

    Salve :),

    il thread è molto bello ed interessante. Secondo me bisogna vedere la situazione sotto due punti di vista:

    • quello etico, e concordo con chi giudica non molto corretto, far perdere il posizionamento al cliente che non ci paga più.

    • quello economico e professionale, ed in questo caso, secondo me sarebbe corretto farsi pagare per il mantenimento delle posizioni acquisite.

    Il lavoro di posizionamento non lo si può equiparare a quello di altre attività professionali (come ad esempio un ingegnere che ci fa un progetto, lo paghiamo e tutto finisce li).

    Mantenere il posizionamento, sopratutto in ambiti molto competitivi richiede un lavoro costante e continuativo ed un aggiornamento di metodologie di lavoro.

    Non concordo con chi dice, che dopo aver posizionato un sito, dopo si campa di rendita perchè c'è poco da fare... Dipende molto dall'ambito e dalla competitività in cui si lavora.

    Io posiziono siti in ambito turistico e posso dirvi che la concorrenza è molto agguerrita, ed il lavoro costante nel tempo è un obbligo.

    Detto questo secondo me, la soluzione più giusta sarebbe quella di farsi pagare una cifra iniziale più alta per la fase di start up, dell'ottimizzazione e del raggiungimento della posizione.
    Successivamente, mettere un canone più basso per il mantenimento della posizione.

    Cosa succede se il cliente non paga più?

    Posso portare l'esempio di tanti miei siti concorrenti che si sono rivolti a agenzie SEO molte famose a livello nazionale, che avevano posizionato i siti dei clienti sfruttando siti di altri clienti, siti personali e comunque contatti ad altri siti turistici. Scaduto il contratto il posizionamento di questi siti è precipitato perchè tutta la popolarità è stata completamente riportata a zero.

    Concludo quindi dicendo in settori molto competitivi come quello turistico e su chiavi molto rilevanti, una prima pagina in serp, economicamente vale tantissimo e ne sono consapevoli sia i clienti (proprietari dei siti turistici) sia le agenzie seo che vi operano ad altissimo livello.

    Tra etica e business, specialmente dove in ballo vi sono centinaia di migliaia di euro, purtroppo (o giustamente) prevale sempre la seconda.

    :ciauz:


  • Super User

    @pacoweb said:

    Tra etica e business, specialmente dove in ballo vi sono centinaia di migliaia di euro, purtroppo (o giustamente) prevale sempre la seconda.

    A mio modo di vedere etica e business non sono in contrapposizione.
    Il tutto dipende da quello che dico al cliente, dal come mi pongo....

    Se io dico al cliente, prima di firmare il contratto:[INDENT]"Guardi, il suo settore è molto competitivo, al punto che non è
    realistico pensare di fare un posizionamento ed aspettarsi che
    questo sia duraturo "da solo", ma andrà costantemente
    monitorato e sviluppato... pena una sicura discesa..."
    [/INDENT]Oppure:[INDENT]"Per riuscire a posizionare il suo sito in un settore così
    competitivo è indispensabile acquistare dei link, ed i link
    vengono venduti a tempo.... questo significa che ..."

    [/INDENT]In questi casi se il cliente smette di rinnovare, ovvio che io smetto di
    lavorarci, quindi il sito cala da solo, e lui lo sapeva benissimo: non vedo
    problemi etici.

    Nello stesso modo, non tolgo i link acquistati (nei miei siti o di terzi), ma più
    semplicemente non rinnovo i servizi link (nei miei siti o di altri).

    Se ho un contratto chiaro con il cliente, questi link avranno pure una data
    di scadenza condivisa tra le parti.....
    Non sia mai che poi il cliente mi dica: "facciamo così, per il momento
    rinnoviamo solo i link e vediamo che succede".

    Sarà, ma a mio modo di vedere lavorare in modo etico paga sempre.
    😉

    Il problema etico c'è nel momento in cui io dico al cliente una cosa e nè
    faccio un'altra, oppure evito di dirgli una cosa confidando nella sua
    ignoranza del settore.

    :ciauz:


  • Moderatore

    Ciao Stefano,

    il tuo discorso è giusto, ma spesso succede che alcuni nostri colleghi promettono mare monti giocando sulla poca conoscenza del cliente, non dando limiti temporali, ne scendendo troppo nei dettagli tecnici (e non parlo per sentito dire...).

    Finita l'attività di posizionamento, con regole e patti poco chiari, se il cliente non paga, in settori competitivi, succede che si ha una rimozione istantanea di tutta la popolarità acquisita grazie a network di cui è proprietario il seo stesso, siti dei suoi clienti etc...

    Quindi il mio discorso sull'etica professionale si riferiva a quello.

    :ciauz:


  • User Attivo

    Anche a me come credo a tanti altri SEO è successa la stessa identica questione che ha posto Antonico... anzi direi che si tratta di una di quelle questioni "cruciali" che tutti quelli che hanno a che fare quotidianamente con i motori di ricerca si sono trovati ad affrontare e per questo si "ingegnano" a trovare il modo migliore anzi peggiore per poter far sentire al cliente il peso di una scelta a nostro avviso assolutamente incomprensibile e di sicuro difficile da digerire.

    Inizialmente anche io ragionavo come il titolare/i di Antonico, ovvero alla ricerca costante della soluzione efficace affinchè chi decidesse di non rinnovare il mio servizio potesse non beneficiarne più in maniera definitiva e possibilmente dal giorno dopo a quello a cui seguiva la disdetta.

    Ma dopo esser giunto a varie conclusioni anche simili a quelle che sono venute fuori dalle verie risposte (landing page, link da pagine su siti esterni, collegamenti a network vari ecc...) non riuscivo mai ad essere totalmente soddisfatto di quello che potevo togliere al posizionamento ottenuto dal sito del cliente, e mi sono poi reso conto che alla fine avrei sprecato più tempo ed energie ad annullare quello che avevo con tempo fatto crescere, tuttavia non riuscendo mai totalmente nel mio intento e magari anche espondendomi a rischi legali.

    Cosi ho iniziato a ragionare all' inverso e a tirare 2 somme ovvero: ho 100 siti ai quali ho venduto il servizio di posizionamento, di questi 90 hanno rinnovato il servizio periodico e ne sono soddisfatti, 20 hanno invece deciso di non farlo perchè si aspettavano di più oltre alle buone posizioni ottenute tra le prime 10 di Google (ovvero credevano di ricevere 3 volte tanto le prenotazioni ottenute oppure di vendere il doppio dei prodotti del loro Ecommece ecc..) cosi anzichè far di tutto per penalizzare chi ha scelto di non darmi più fiducia ho iniziato ad analizzare quali fossero stati i fattori che ne hanno determinato la fine del rapporto, possibilmente anche sentendo l' altra campana, e fare cosi tesoro degli errori o di quello che magari in fase di colloquio iniziale posso aver fatto "immaginare" di ottenere e che invece non si è poi realizzato, per evitare di ripetermi.

    Inoltre quando ho fatto un buon lavoro su un sito di qualche cliente che poi mi è "sfuggito" e ha continuato a mantenere le posizioni da me ottenute, quelle posizioni continuo a mostrarle ai clienti in fase di colloquio iniziale, e al posto del rimpianto per un rinnovo perso ho spesso ottenuto delle nuove gratificazioni.


  • Super User

    Ciao a tutti. Intervengo per quanto di competenza: io mi porrei il problema se una condotta antiseo dopo la scadenza contrattuale sia un illecito. Ovvero se io pongo in essere comportamenti che sono tesi a sfavorire il nostro ex cliente potrei rientrare nel caso di atti emulativi (*) o persino di inadempimento contrattuale.
    Quindi direi di fare bene attenzione a tutti quegli interventi che possono essere appena al di là della gestione autonoma dei propri siti.
    Spero di essere stato utile.
    Ciao.

    (*) si definisce atto emulativo o atto di emulazione quell'atto, costituente esercizio di un diritto, che non abbia altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri.


  • User Attivo

    Intervengo in ritardo ma faccio delle considerazioni rapidissime.

    1. Esiste il contratto, l'etica è rilativa. L'onestà e la correttezza la conosciamo sta a noi applicarla.
    2. Di solito i contratti seo sono o a tempo o ad obbiettevi (mmmm), rispettati i termini non vi è motivo di danneggiare l'ex-cliente, fa parte del commercio. Se un giardiniere mi sistema il giardino per un po di tempo l'avrò a posto, finchè il giardino resterà bello il giardiniere non può pretendere di essere pagato in continuazione.
    3. Di solito si fanno "integrazioni" all'attività seo: link su vari siti, banner, campagne sui blog/forum ecc.: basta specificare al cliente che scaduto il contratto tali "plus" non vi saranno più. E poi scusate: se un sito riceve tante visite solo perchè ha un link su un portale frequentatissimo e tolto quel link "precipita", significa che non abbiamo fatto un bel lavoro seo...

    Ciaooo


  • Moderatore

    Ciao a tutti, che si parli di etica o professionalità o "comodo" poco importa...secondo me l'importante è la soddisfazione del cliente (che tra l'altro riassume tutte le cose dette prima).
    Tra tutto quello che è stato detto in questo 3ad secondo me c'è la "tecnica" giusta..o per lo meno quella che io ritengo più corretta.

    Startup a prezzo adeguato + canone assistenza annuale.

    Nel fare posizionamento e popularity di un sito ovviamente si interviene onpage e offpage. I fattori onpage oramai li abbiamo sistemati e quindi il sito ne gode i benefici (fino a quando l'algoritmo lo consente). I fattori offpage sono condizionati al "mio" lavoro, quindi fare scambio o compravendita link, comunicati stampa, article marketing, campagne banner ecc ecc. E questo, come sappiamo, se non è costantemente monitorato con il tempo perde i suoi benefici. Se poi di quei link tanti vengono da miei network o siti non c'è nulla di male.

    A questo punto la soluzione è abbastanza ovvia. Mantenimento pagato, il lavoro e quindi i link continuano ad esistere...mantenimento non pagato, al termine del servizio i link spariscono, i comunicati e gli articoli non vengono più fatti...e il cliente perde i benefici.

    Tutto questo per dire che non dobbiamo "punire" noi chi crede che il nostro lavoro sia solo uno startup e poi sia un vivere di rendita, perchè si punirà da solo vedendo i suoi risultati calare e magari vedendo il suo diretto concorrente (che seguiamo noi 🙂 ) crescere...

    ...chi pensa che io abbia detto castronerie faccia sapere 😉 ....


  • User Attivo

    Io penso se sei bravo fatti pagare fin da subito e non svenderti, cerca di essere sempre professionale al massimo e di fidelizzare i clienti.
    Se a me un cliente mi chiede voglio essere posizionato per tot parole io gli dico questo è il prezzo e questo è per quanto tempo lavorerò. Minimo dico un anno perchè voglio che la crescita del sito sia costante e il mio lavoro professionale, non voglio sparargli 1000 baclink in due giorni poi chi si è visto si è visto.
    E se dopo un anno il cliente rinnova bene, se non rinnova pazienza non ho solo un cliente . . . e se dopo aver disdetto ritorna per problemi vari o perchè si accorge che in fondo ciò che stavo facendo è essenziale bè sicuramente il mio preventivo sarà più alto che se lui avesse rinnovato il contratto.