• User

    @Karapoto said:

    ...

    Il pr non serve a nulla, ed al momento google sta sicuramente facendo un ricalcolo.
    ....
    Sono convinto che il ricalcolo non abbia nulla a che vedere con scambi, acquisto e vendita di link e ce ne accorgeremo tra qualche settimana, quando i test saranno finiti.

    Se davvero la causa fosse la compravendita di link, avremmo assistito a stragi nelle serp, ...

    😄

    Ciao! Karapoto

    Non credi che quello che stai dicendo sia vero solo in questa fase transitoria in cui deve ancora ricalcolare molti PR e tutto sia stato fatto per dare in seguito più importanza al PR (e quindi dargli più peso nelle serp future??

    Io penso che Google stia ripulendo i vari PR secondo le sue linee guida (giuste o sbagliate che siano) per poi dargli più importanza anche nelle serp.

    In fondo la trovata del PR è stata x google una grandissima trovata di marketing, perchè dovrebbe rinunciarci? , tutti ne parlano dunque perchè non tentare di renderlo più credibile e rilanciarlo come elemento importante per il posizionamento?


  • Super User

    @Webtronic said:

    Io ero inervenuto solo per dire che, secondo me, quel testo può inficiare i rislutati di un test su altri aspetti.
    si certo, la mia è stata una provocazione su quello che ormai considero (anche) un luogo comune, ovvero scrivere per gli utenti e non per i MDR ...

    tra parentesi un criterio che ho sempre cercato di seguire 🙂

    ... poi google se ne esce con il tag nofollow obbligatorio per links venduti ecc ... ma all'utente del tag nofollow non frega nulla ... 😄


  • Super User

    @sughero3 said:

    ... tutto vero, ma il tag nofollow non è certo per gli utenti, è solo per il MDR (ovvero google) .... questa come la spieghiamo? :bho:
    Personalmente l'ho interpretata in questo modo:
    un link venduto è un link in più, un link che NON ci dovrebbe essere.

    Un link venduto e addirittura "nascosto" è un link che agli utenti sicuramente non serve ad un tubo (infatti è nascosto).

    Google perché dovrebbe calcolare questo link come voto al sito?

    Comunque concordo, il nofollow è in se un obrobrio...
    E' come dire: ci metto questo link ma preferirei che non ci fosse.

    Io credo che il modo più corretto per interpretare queste cose sia:

    • un link nascosto è indice solo di un qualcosa di strano....
      Se lo devo nascondere allora l'unica cosa che ha senso (pensando agli utenti) è toglierlo.

    • un link venduto è indice di un sito che acquista visibilità, uno spazio pubblicitario, non del PR.
      Un compromesso può essere tenere il link (ben visibile) con il nofollow (visibilità si, PR no).

    • un link vero è indicativo della presenza di una risorsa, e come tale da valore alla pagina che lo contiene, ed alla pagina che viene menzionata.
      Inserire il nofollow in questo caso è togliere valore ad entrambe le pagine.


  • Super User

    @Stefano said:

    Personalmente l'ho interpretata in questo modo:
    un link venduto è un link in più, un link che NON ci dovrebbe essere.

    Un link venduto e addirittura "nascosto" è un link che agli utenti sicuramente non serve ad un tubo (infatti è nascosto).

    Google perché dovrebbe calcolare questo link come voto al sito?

    Comunque concordo, il nofollow è in se un obrobrio...
    E' come dire: ci metto questo link ma preferirei che non ci fosse.

    Io credo che il modo più corretto per interpretare queste cose sia:

    • un link nascosto è indice solo di un qualcosa di strano....
      Se lo devo nascondere allora l'unica cosa che ha senso (pensando agli utenti) è toglierlo.

    • un link venduto è indice di un sito che acquista visibilità, uno spazio pubblicitario, non del PR.
      Un compromesso può essere tenere il link (ben visibile) con il nofollow (visibilità si, PR no).

    • un link vero è indicativo della presenza di una risorsa, e come tale da valore alla pagina che lo contiene, ed alla pagina che viene menzionata.
      Inserire il nofollow in questo caso è togliere valore ad entrambe le pagine.
      concordo su moti punti, però va anche detto che un link venduto non è per forza scadente, si può vendere link anche a siti interessanti e autorevoli :bho:

    premetto che personalmente non ho mai venduto un link, ma se un sito che reputo interessante me lo chiedesse vorrei essere libero di farlo senza dover usare "per forza" il tag nofollow ... poi saranno gli utenti a dire se ho visto giusto o se ho preso una cantonata :ciauz:


  • Ora è ufficiale

    http://googlewebmastercentral.blogspot.com/2007/12/information-about-buying-and-selling.html
    http://www.mattcutts.com/blog/selling-links-that-pass-pagerank/
    http://groups.google.com/group/Google_Webmaster_Help-Indexing/browse_thread/thread/218bef9ae9f83203

    per la versione in italiano il post del Taglia
    http :// blog. tagliaerbe.com/2007/12/pagerank-vendita-link-e-penalizzazioni-google-finalmente-chiarisce.html

    Alla fine era esattamente come scrivevo io, permettetemi questa piccola soddisfazione 🙂
    TUTTE le forme pubblicitarie dovranno riportare il "nofollow", inclusi i banner e altri forme... l'unica alternativa sarà quella o di usare un redirect (ad server) o il file robots.txt

    L'aggiornamento è stato proprio incentrato a penalizzare la vendita di links e Google si riserva il diritto di annullare completamente il PR in uscita di un sito, se questo vende pubblicità in un modo difforme da quello che prevedono loro.

    Offrono ai "malfattori" la possibilità di essere reinclusi (nel conteggio del PR) dal WebMasterTools una volta eliminati i links o disattivati con nofollow.

    Giusto per aggiornare la situazione.

    Non solo.
    Leggetevi il post di Matts, ci va giù ancora più duro, e parla anche dei links all'interno dei testi.
    Ho l'impressione che la delazione diventerà lo strumento più importante per google e che incentiveranno anche la segnalazione di questi links che apparentemente non sembrano sell-buy links.
    E il messaggio non è solo "non ingannate il motore di ricerca" (e quindi nofollow), ma anche, visto l'esempio che ha fatto, è "immorale" vendere pubblicità in quel modo... insomma... passate da zio AdWords e risolvete i problemi 🙂 ... se poi AdSense piazza un ads porno sul mio sito serio, questo invece è ammissibile 🙂 o un ads di ricerca selvaggia di oggetti archeologici con MD in un post dove si condanna l'uso di metal detector, questo è un uso "corretto" della pubblicità 🙂
    (sono battute volutamente provocatorie, prendetele come tali e non troppo seriamente)


  • Super User

    @archeoita said:

    E il messaggio non è solo "non ingannate il motore di ricerca" (e quindi nofollow), ma anche, visto l'esempio che ha fatto, è "immorale" vendere pubblicità in quel modo... insomma... passate da zio AdWords e risolvete i problemi 🙂 ...
    Sarò strano io (probabile), ma non ci vedo questo...

    Questa cosa non tocca minimamente chi vende traffico o visibilità, ma solo chi vende PR.

    Personalmente ci vedo solo una grossa difficoltà di GG a riconoscere un link comprato da un link naturale: se fosse in grado di riconoscerlo con una buona approssimazione non farebbe tutto sto casino, ma semplicemente li sterilizzerebbe con una grossa risata.
    😄

    Io leggo e mi chiedo: perché ha bisogno di dirti di metterci il nofollow?
    Se lui è in grado di riconoscerlo questo benedetto link comprato, perché più semplicemente non toglie quel link dal calcolo del PR?

    Se fossi in lui mi sbellicherei dalle risate pensando a tutti quelli che pagano per un link che non sortisce nessun effetto!

    Sinceramente parlando qui ci leggo una dichiarazione di impotenza, non una prova della sua forza.
    :ciauz:


  • Se Google tiene visibile il PR ha le sue ragioni, che per me non c'entrano nulla con il MR, bensì riguardano strategie commerciali.

    Sinceramente io mi chiedo perché Matts ha usato quell'esempio forte, e dal mio punto di vista ci vedo del moralismo, ovviamente un moralismo a senso unico (quello di Google)... esempio tipico di puritanesimo d'oltreoceano.
    Ma poiché ritengo che Matts non scriva certe cose di getto... beh... io le mie idee su quel post le ho.

    ciao


  • Super User

    @Stefano said:

    Personalmente ci vedo solo una grossa difficoltà di GG a riconoscere un link comprato da un link naturale: se fosse in grado di riconoscerlo con una buona approssimazione non farebbe tutto sto casino, ma semplicemente li sterilizzerebbe con una grossa risata.
    😄

    Io leggo e mi chiedo: perché ha bisogno di dirti di metterci il nofollow?
    Se lui è in grado di riconoscerlo questo benedetto link comprato, perché più semplicemente non toglie quel link dal calcolo del PR?

    Se fossi in lui mi sbellicherei dalle risate pensando a tutti quelli che pagano per un link che non sortisce nessun effetto!

    Sinceramente parlando qui ci leggo una dichiarazione di impotenza, non una prova della sua forza.
    :ciauz:

    quoto e aggiungo: ma così facendo non si rischia di indurre i wm a mettere il tag nofollow su ogni links in uscita? ... e a questo punto che facciamo? ogni sito diventa un'isola e se stante nel web? :():

    ... ma guarda un po' se deve essereci il terrore di mettere un link ... e lo scambio link? punito anche quello?

    tanto si sa come va a finire i siti forti diventeranno ancora + forti e i links verranno venduti sottobanco 😉

    va a finire che anche in rete devi avere "qualche santo in paradiso" per emergere, almenoché non venga rivalutata la qualità onsite :ciauz:


  • Super User

    @sughero3 said:

    quoto e aggiungo: ma così facendo non si rischia di indurre i wm a mettere il tag nofollow su ogni links in uscita?
    Si, il rischio può essere proprio questo.

    @sughero3 said:

    almenoché non venga rivalutata la qualità onsite
    Io credo che l'obiettivo sia proprio questo.... ma....

    Che cos'è la qualità on-site?
    La key nel <title>/<H1>/<B>/ ecc. non è qualità, come la lunghezza del testo o la ripetizione della key stessa NON sono qualità.

    Il PR nasce proprio perché si erano svalutati gli indici on-site, in quanto ritenuti inaffidabili.

    Certo noi parliamo di IR, di web semantico, di espansione della query, ecc. ma fino a che punto un motore riesce ad applicare algoritmi complessi su una mole di dati così vasta quanto internet?

    Il "bello" del PR (per google) era proprio che si trattava di calcoli tutto sommato molto semplici: veloci da fare e che implicano poche risorse macchina.

    Personalmente temo che la tecnologia (prima di tutto l'hardware) non sia in grado, oggi, di valutare in modo serio la qualità on-site.

    Cioè, in attesa di pc più potenti google parla di nofollow.
    :ciauz:


  • Super User

    @Stefano said:

    Si, il rischio può essere proprio questo.

    Io credo che l'obiettivo sia proprio questo.... ma....

    Che cos'è la qualità on-site?
    La key nel <title>/<H1>/<B>/ ecc. non è qualità, come la lunghezza del testo o la ripetizione della key stessa NON sono qualità.

    Il PR nasce proprio perché si erano svalutati gli indici on-site, in quanto ritenuti inaffidabili.

    Certo noi parliamo di IR, di web semantico, di espansione della query, ecc. ma fino a che punto un motore riesce ad applicare algoritmi complessi su una mole di dati così vasta quanto internet?

    Il "bello" del PR (per google) era proprio che si trattava di calcoli tutto sommato molto semplici: veloci da fare e che implicano poche risorse macchina.

    Personalmente temo che la tecnologia (prima di tutto l'hardware) non sia in grado, oggi, di valutare in modo serio la qualità on-site.

    Cioè, in attesa di pc più potenti google parla di nofollow.
    :ciauz:
    lo è facile ... ma devo (ri)quotarti

    google sta attuando una sorta di accanimento teraupetico sul pr :ciauz:


  • User Attivo

    Attenzione però... se tutti i link in uscita avessero veramente il nofollow quello che ci rimetterebbe di più forse sarebbe proprio google...


  • User Attivo

    @ceccus said:

    Attenzione però... se tutti i link in uscita avessero veramente il nofollow quello che ci rimetterebbe di più forse sarebbe proprio google...

    E' quello che ho sempre pensato. a me il noflollow sembra una cavolata.
    Il web senza link è un web vuoto... ermetico, chiuso in se stesso.

    Vorrebbe dire che un sito è isolato dal web.... fuori da ogni interscambio positivo.

    google non riconosce la pulizia dei link. E' questo il problema... e come lo risolvono? imponendo il nofollow per non inficiare le serp!! Ma ci potrà mai essere una serp pulita??


  • User Attivo

    a proposito di questo oggi ho letto un articolo sul tagliablog in cui si diceva che la link popularity è in fin di vita e il futuro è il vertical search.
    Ehm qualcuno mi puo'spiegare sto vertical search cos'è?
    grazie


  • User Attivo

    Un piccolo aggiornamento ...

    Oggi mi ha appena segnalato un mio collega che il sito in firma,
    ha di nuovo PR4
    Io .. per non inc...mi più ho tolto la googlebar e non vedo la barretta verde,
    ma da alcuni tool ... dice veramente che ho di nuovo PR4.

    Questo è quello che è successo:

    • primo abbassamento da PR4 a PR2
    • secondo abbassamento a PR0
    • di nuovo a PR4 in poco tempo

    Cosa ho fatto ?
    Messo solamente il NOFOLLOW
    su quei pochi link in uscita che ho in home page e basta !

    Ora riflettendoci bene,
    io ho scartato la possibilità che in automatico Google possa avere ripristinato il PR,
    ... è stato un rispristino manuale ??


  • Moderatrice

    @indieta said:

    Un piccolo aggiornamento ...

    Oggi mi ha appena segnalato un mio collega che il sito in firma,
    ha di nuovo PR4
    Io .. per non inc...mi più ho tolto la googlebar e non vedo la barretta verde,
    ma da alcuni tool ... dice veramente che ho di nuovo PR4.

    Questo è quello che è successo:

    • primo abbassamento da PR4 a PR2
    • secondo abbassamento a PR0
    • di nuovo a PR4 in poco tempo

    Cosa ho fatto ?
    Messo solamente il NOFOLLOW
    su quei pochi link in uscita che ho in home page e basta !

    Ora riflettendoci bene,
    io ho scartato la possibilità che in automatico Google possa avere ripristinato il PR,
    ... è stato un rispristino manuale ??
    Ti confermo che hai pr 4
    Ciao


  • Moderatrice

    @indieta said:

    Un piccolo aggiornamento ...

    Oggi mi ha appena segnalato un mio collega che il sito in firma,
    ha di nuovo PR4
    Io .. per non inc...mi più ho tolto la googlebar e non vedo la barretta verde,
    ma da alcuni tool ... dice veramente che ho di nuovo PR4.

    Questo è quello che è successo:

    • primo abbassamento da PR4 a PR2
    • secondo abbassamento a PR0
    • di nuovo a PR4 in poco tempo

    Cosa ho fatto ?
    Messo solamente il NOFOLLOW
    su quei pochi link in uscita che ho in home page e basta !

    Ora riflettendoci bene,
    io ho scartato la possibilità che in automatico Google possa avere ripristinato il PR,
    ... è stato un rispristino manuale ??
    anche html.it che sappiamo essere passato a pr4 (subito dopo ha messo sui link in uscita il nofollow) ha ripreso il pr7. Che dire...


  • Super User

    @indieta said:

    Ora riflettendoci bene,
    io ho scartato la possibilità che in automatico Google possa avere ripristinato il PR,
    ... è stato un rispristino manuale ??
    Sono curioso, che cosa ti ha fatto pensare che sia manuale?

    :ciauz:


  • Super User

    @indieta said:

    Un piccolo aggiornamento ...

    Oggi mi ha appena segnalato un mio collega che il sito in firma,
    ha di nuovo PR4
    Io .. per non inc...mi più ho tolto la googlebar e non vedo la barretta verde,
    ma da alcuni tool ... dice veramente che ho di nuovo PR4.

    Questo è quello che è successo:

    • primo abbassamento da PR4 a PR2
    • secondo abbassamento a PR0
    • di nuovo a PR4 in poco tempo

    Cosa ho fatto ?
    Messo solamente il NOFOLLOW
    su quei pochi link in uscita che ho in home page e basta !

    Ora riflettendoci bene,
    io ho scartato la possibilità che in automatico Google possa avere ripristinato il PR,
    ... è stato un rispristino manuale ??
    la domanda è : hai messo il tag nofollow perché i links in uscita sono venduti oppure sono link spontanei o frutto di uno scambio link?

    ... e non è cosa da poco saperlo 🙂
    @Stefano said:

    Sarò strano io (probabile), ma non ci vedo questo...

    Questa cosa non tocca minimamente chi vende traffico o visibilità, ma solo chi vende PR.:ciauz:
    [gassetto mio] - sei sicuro Stefano? ... ho l'impressione che si stia diffondendo la sindrome da nofollow, infatti un link in index senza il *famigerato *tag può essere causa di penalizzazioni (o almeno questo è il dubbio che assale migliaia di webmaster in tutto il mondo), anche se è un link assolutamente spontaneo, o magari frutto di uno scambio link fatto anni fa ...

    la domanda del webmaster è: - google come valuterà la cosa? ... magari mi penalizza ... - :mmm:

    nel dubbio, che fa il nostro bravo wm? mette il tag nofollow, è ovvio!! :bho:

    @Stefano said:

    Personalmente ci vedo solo una grossa difficoltà di GG a riconoscere un link comprato da un link naturale: se fosse in grado di riconoscerlo con una buona approssimazione non farebbe tutto sto casino, ma semplicemente li sterilizzerebbe con una grossa risata.
    😄

    Io leggo e mi chiedo: perché ha bisogno di dirti di metterci il nofollow?
    Se lui è in grado di riconoscerlo questo benedetto link comprato, perché più semplicemente non toglie quel link dal calcolo del PR?

    Se fossi in lui mi sbellicherei dalle risate pensando a tutti quelli che pagano per un link che non sortisce nessun effetto!

    Sinceramente parlando qui ci leggo una dichiarazione di impotenza, non una prova della sua forza.

    [grassetto mio] - concordo pienamente con questa tua analisi 😄

    ed è proprio per questo che la faccenda è intrinsecamente pericolosa, proprio perché google non sa riconoscere un link spontaneo da un link venduto (eccetto casi ecclatanti)

    a mio modesto avviso la cura proposta da google rischia di essere peggiore della malattia :rollo:


  • Super User

    Vero, sughero3 ha ragione... 🙂

    Ma sicuramente lo fanno per chi vende e compra link in funzione del PR, infatti attualmente comprare un link su un sito trust (anche se questo ha in corso una penalizzazione del PR) porta ancora risultati in SERP.

    Però questa informazione la sanno i SEO e alcuni Webmaster... quindi gran parte degli utenti no...

    La politica quindi è quella di scoraggiare l'acquisto, non penalizzare la vendita.

    Questo perchè se il PR contasse nel posizionamento, questa fobia da nofollow, sarebbe controproducente per Google, che basa il proprio ranking sul linking... 😉


  • Super User

    @niubbo said:

    a proposito di questo oggi ho letto un articolo sul tagliablog in cui si diceva che la link popularity è in fin di vita e il futuro è il vertical search.
    Ehm qualcuno mi puo'spiegare sto vertical search cos'è?
    grazie

    La Ricerca Verticale (Vertical Search) che fa parte di un più vasto sottogruppo noto come Ricerca Specializzata, è un concetto relativamente nuovo nel settore della ricerca su Internet consistente nella focalizzazione dei motori di ricerca su specifici settori.

    Mentre i grandi Motori di ricerca come Google e Yahoo! continuano a dominare il mercato della ricerca online effettuata dai consumatori, la ricerca di numerosi osservatori dimostra che diversi piccoli motori di ricerca specializzati stanno emergendo nell'indirizzare particolari informazioni richieste da settori di nicchia di un pubblico professionale.

    ** Origini della ricerca verticale **
    I motori di ricerca di nicchia non sono una novità.
    Siti web che aiutano gli utenti a trovare persone, negozi ed ottenere informazioni commerciali esistono da anni. Ma il loro numero è notevolmente aumentato negli ultimi anni.
    La ricerca locale è già un sottoinsieme nascente, con Google Local e la sempre maggiore diffusione di giornali locali che offrono questa funzionalità.
    Come i consumatori, anche le imprese utilizzano Internet per una vasta gamma di esigenze. A volte hanno bisogno di ogni informazione possibile su di un dato argomento, ed allora possono preferire l'uso di Google o di Yahoo per la ricerca.
    Ma più spesso sono alla ricerca di qualcosa di molto più specifico legato alle loro imprese. E' da questa esigenza che scaturisce la Ricerca Verticale di siti. I Motori di Ricerca Verticale offrono alle imprese ciò che i grandi Motori di Ricerca non possono restituire senza l'uso di complesse combinazioni di parole chiave; attinenti e pertinenti contenuti contro un generalizzato e sfibrante ritorno di informazioni generiche.

    ** Ricerca Verticale contro ricerca su vasta scala. **
    Per sapere come questi siti si differenziano, è utile sapere come sono progettati. Il termine "motore di ricerca" si riferisce a un programma che setaccia il Web per trovare documenti per una determinata parola chiave e restituisce l'elenco di pagine in cui la parola chiave è stata trovata.
    Su vasta scala i motori di ricerca come Google o Yahoo recuperano un gran numero di documenti utilizzando Web spider. Un altro programma chiamato indexer legge questi documenti e crea un indice di ricerca basato sulle parole contenute in ciascun documento. Ogni motore di ricerca utilizza un appropriato algoritmo per creare i suoi indici in modo da offrire, idealmente, solo significativi risultati per ogni ricerca.

    I Motori di Ricerca Verticali invece, inviano i loro spider su una base di dati già molto raffinati, ed i loro indici contengono informazioni su argomenti ben specifici. Di conseguenza, essi risultano maggiormente fruibili per chi è interessato in una particolare settore di ricerca; inoltre, le aziende che usano quei motori di ricerca per lanciare i loro messaggi pubblicitari raggiungono un pubblico fortemente attinente ed interessato all'argomento trattato.

    Ad esempio, ci sono motori di ricerca per veterinari, medici e pazienti, e poi per cercare un lavoro, una casa o per viaggiare e fare shopping, per citarne alcuni.

    **L'utente della Ricerca Verticale **
    I grandi motori di ricerca operando su vasta scala offrono ampie e generalizzate risposte, ma spesso fortemente non rispondenti alla ricerca specifica dell'utente. Questo è diventato sempre più frustrante per gli utenti, portandoli a rivolgersi ai piccoli motori di ricerca verticale per trovare informazioni su argomenti specializzati, sia che si tratti di informazioni locali, di viaggio o siti specifici di canali commerciali.

    Questo vale particolarmente per l'area commerciale. Nel marketing delle attività professionali, termini che hanno significati molto specifici risulteranno particolarmente introvabili ed in certi settori si otterranno una serie di risultati irrilevanti quanto inutilizzabili.

    Ad esempio, immaginiamo la ricerca di un dentista per informazioni su ceramica, che è un materiale comunemente usato nel lavoro di chirurgia odontoiatrica. Se il dentista esegue una ricerca su Google per la parola chiave "ceramica", otterrà milioni di risultati, ma la maggior parte delle voci sulle prime pagine gli risulterà inservibile.

    D'altro canto, se il dentista esegue la stessa ricerca su DentalProducts.net, pur considerando gli esigui mezzi tecnici del sito Web, otterrà serp di risultati molto più specifici ed attinenti.

    LookSmart ad esempio, ha lanciato più di 180 Motori di Ricerca Verticale, e sostenendo che gli utenti Web utilizzeranno sempre più Internet connettendosi su televisioni via cavo, offre loro una scelta di canali specializzati che rispondono direttamente alle loro richieste e necessità.

    Questa società sostiene che i motori di ricerca verticali sostituiranno in larga misura Google e Yahoo, allo stesso modo di come la TV via cavo, con canali come National Geographic Channel, ha fortemente intaccato l'utenza dei telespettatori tradizionali. :ciauz: