• User

    Ciao fausand,
    l'attività prevalente è quella da dipendente quindi credo che per ciò che ho trovato scritto anche in questo forum e per la risposta fornitami via web dal sito dell'inps dovrebbe essere tutto a posto ma un impiegato inps, per telefono, mi ha detto il contrario... ora per togliermi ogni dubbio dovrei leggermi la normativa, gli articoli di legge che regolamentano tali situazioni,

    tu me li sapresti indicare?

    Qualcuno sa dirmi dove trovarli?

    Grazie mille


  • User Attivo

    Tutto parte dall'articolo di legge del 23 dicembre 1996, n. 662, i commi interessati sono il 203 e 208.
    Ti posto il link:
    http://www.parlamento.it/leggi/96662l05.htm#1.210

    chiarimenti a questa situazione, sono state tutte affrontate con circolari interne all'INPS, che non ricordo, ma ti mando un link per le consultazioni:

    http://ricerca.inps.it/circolari/default.asp

    Se trovi qualcosa di interessante, ti prego di postarlo, poichè questo argomento interessa a molti utenti di questo forum.

    Fausand


  • Super User

    L'equivoco nasce probabilmente dai termini utilizzati nella tua domanda.
    In effetti "lavoratore autonomo" non identifica normalmente chi fa attività d'impresa, termine intorno al quale si sarebbe invece dovuto costruire il quesito.

    Perchè l'eventuale problema dei minimi inps nascerebbe solo in caso di impresa esercitata secondariamente rispetto al lavoro dipendente, mentre nell'altro caso (lavoro autonomo) l'obbligo contributivo (seppur senza minimi) esisterebbe comunque anche per l'attività secondaria.

    Probabilmente la confusione è nata lì.

    In ogni caso reputo possa essere tranquillamente esercitata come attività secondaria.

    Paolo


  • User

    Ciao Paolo,
    quindi provo un pò a ricapitolare ciò che poi devrò riportare al mio commercialista (uno dei convinti che debba pagare i minimi inps...).

    io sono e rimango un dipendente a tempo indeterminato (attualmente in part-time di 5 ore al giorno, 25 ore settimanali), possessore di partita iva, dunque lavoratore autonomo e sono iscritto a gestione separata inps.

    L'attività secondaria che voglio fare mi ruberà in media 14 ore settimanali, si tratta di pubblicità via web in primo luogo e se ci sono introiti, successivamente penserò all'intermediazione posti letto e prodotti tipici.

    Devo quindi proseguire in questo stato di cose ed iscrivermi alla CCIAA come lavoratore autonomo? Cioè, non ho capito bene il tuo ultimo intervento, come devo fare per evitare i 2.500 euro minimi dell'inps? Se faccio pubblicità si tratta di attività d'impresa e quindi mi devo iscrivere alla CCIAA perchè da lav. autonomo non si può poichè si tratterebbe di fornire servizi in maniera continuativa. Ciò che voglio fare è secondario al lavoro da dipendente. Insomma, ora si che mi sento un pò confuso. Ora alla luce di quanto detto sino ad ora mi sapresti indicare la formula esatta necessaria al mio caso per non incorrere a problemi futuri?

    Poi quando dici che può essere "esercitata come attività secondaria" si intende sempre come lavoratore autonomo iscritto alla CCIAA?

    Grazie mille Paolo&Co


  • Super User

    Sinceramente se puoi direi di valutare la "raggruppabilità" di tutto quanto sta ora come secondario sotto un unico cappello di "IMPRESA" con una unica partita iva (magari chiudendo l'attività di lavoratore autonomo).

    A questo punto avremmo una attività da dipendente principale e maggiormente rilevante ed una secondaria di impresa..... che appunto in quanto secondaria consentirebbe di bypassare i contributi inps (commercianti/artigiani).
    In questo modo si sottrarrebbe anche l'attuale reddito da p.iva al contributo alla gestione separata, con un risparmio previdenziale, dunque.

    Ripeto valuterei questa strada.... non ho detto che è con assoluta certezza praticabile, anche se a primo acchito direi di si.

    Paolo


  • User

    Uèèèè Paolo, ti ho beccato online...

    Quindi, per la seconda attività, tu prospetteresti una impresa individuale iscritta alla CCIAA ma non con l'attuale p. iva o ce ne vorrebbe una nuova? Cioè si possono aggiungere i cod. attività necessari a quello che ho (72600)?!

    E quindi non dovrei neanche iscrivermi alla gestione separata, ovvero bastano i contributi dovuti all'attività primaria di dipendente?


  • Super User

    Io valuterei di procedere così:

    chiusura p.iva attuale da professionista e chiusura gestione separata inps.

    Riapertura p.iva come impresa individuale non artigiana con iscrizione al registro imprese presso la camera commercio, con codici attività 72600 e eventualmente quello per studi pubblicitari (non lo ricordo, lo trovi in altri topic vecchi) se i ricavi assumono un % diciamo di almeno il 10% di quelli totali come impresa. A questo punto, secondo le nostre conoscenze e la tua attuale situazione, saresti esonerato dai contributi inps.... cogliendo anche il vantaggio di sottrarre anche la parte del 72600 a contributi.

    Paolo


  • User

    Ciao a tutti, ho un'informazione in più da dare, purtroppo negativa, conferma della possibilità di iscrizione a CCIAA come detto in + post sino ad ora e conferma della non obbligatorietà del versamento dei contributi inps ma solo se si è assunti a tempo indeterminato e si svolge l'attività prevalente per tutta la giornata lavorativa di 8 ore. Nel mio caso assunto a tempo indeterminato ma con prestazione part-time decade tutto e sono obbligato a versare i fatidici 2.500,00 euro circa all'inps!!!

    Cmq, questo mi è stato detto da dei funzionari inps, se voi ne sapete d+...

    Morale della favola, se sei un lavoratore a tempo pieno e vuoi intraprendere una seconda attività allora non paghi i contributi inps, se sei un lavoratore a tempo parziale e quindi che hai bisogno di lavorare per tirare a campare devi pagare questi ulteriori 2,000 euro inps!!! Sapete come si può fare per far cambiare sta legge? Naturalmente sto scherzando.

    GRrazie di nuovo a tutti, alla prossima


  • User Attivo

    @fausand said:

    Ciao ferweb,

    A mio parere l'equivoco nasce dal fatto che
    l'attività come dipendente prevalente rispetto al lavoro autonomo che ti porta a non versare il minimo contributivo per la seconda attività,
    è quella a tempo pieno e per tutto l'anno.

    Ti era infatti già stato detto qulache post fà.


  • User

    Quindi che mi consigli di fare? Magari parlo con un consulente del lavoro, che dici? O ti viene in mente altro?


  • User Attivo

    Mi dispiace non ho al momento soluzioni da darti.
    Gli unici mestieri che pagano i contributi calcolati sull'effettivo reddito sono gli affitta camere e gli agenti assicurativi.


  • User

    @i2m4y said:

    Hai capito correttamente.

    Recenti colloqui con funzionari inps (visto che non sono un predidenzialista) mi hanno confermato la non obbligatorietà per l'impresa individuale di iscrizione all'inps gestione artigiani/commercianti allorquando l'attività sia secondaria rispetto ad un prevalente lavoro dipendente a tempo pieno indeterminato che già genera i contributi inps.

    Paolo

    Gentile Paolo, sono un "quasi tuo colelga" (mi manca l'iscrizioen all'albo) ed ho un problea analogo a quello su trattato: dipendente di agenzia interinale (ccnl casse rurali banche cred. cooperativo...) e pertanto a tempo indeterminato vorrebbe iniziare attività di commercio al dettaglio di articoli di bigiotteria ecc. in sede fissa. Premesso che in via precauzionale richiederà autorizzazione a datore di lavoro, a quanto pare non esistono incompatibilità con l'iscrizione al R.Imprese sez. speciale piccoli imprenditori commerciali rispetto alla posizione di lavoratore dipendete, ed anche per il comune nulla osta. All'INPS, al fine di dimostrare la non prevalenza dell'attività commerciale rispetto al lavoro dipendente hanno chiesto di dimostrare la stessa, in sede di ricorso avverso l'iscrizione alla gestione commercianti (automatica), con la comunicazione al comune dell'orario (relegato alle ore serali) di apertura inferiori sicuramente alle 40 ore settimanali di lavoro dipendete. stando così le cose cancellerebbero ex tunc dalla gestione commercianti. Pare non vi sia l'obbligo di iscrizione alla gestione separata.
    MA......... mi fai sorgere un dubbio: parli di lavoro dipendente a tempo pieno INDETERMINATO al fine dell'esonero alla doppia iscrizione. Per forza INDETERMINATO??? Non mi risulta.
    P.S.: mi sono per la prima volta iscritto ad un forum e non ne conosco il funzionamento. chissà se riuscirò a leggere la ta risposta. Inotre, già ho avuto modo di leggere le tue risposte con semplici ricerche sul motore e mi sembri molto professionale. saluti


  • User

    NAturalmente ho errato nella rpima parte: dipendente di agenzia interinale a tempo determinato inferiore all'anno ma rinnovato all'infinito.


  • User Newbie

    ferweb come posso far valere questa cosa anche qui.Io sono di Bari e lavoro full time con contratto a tempo indeterminato e voglio aprirmi una attività di vetrine ma l'inps mi risponde che devo contruibuire lo stesso.Come hai fatto ad avere queste informazioni? Grazie


  • User

    Ciao molly1977, come ho fatto? Ho sbattuto la testa personalmente con l'inps, con la CCIAA, ho frequentato questo forum, ho tel. al numero verde dell'inps. Un mio amico che ha lo stesso problema, è andato a parlare con due funzionari inps.
    Risultato ti puoi iscrivere alla CCIAA, ma ciò che conta è che il lavoro prevalente rimanga quello da dipendente. Io sono rimasto fregato (x così dire) xkè sono assunto a tempo indeterminato, sì, ma attualmente a part-time e non a full-time!!! Ecco la fregatura, ovvero se mi invento qualcosa per racimolare qualche schifoso euro è proprio xkè sono in difficoltà (ho un contratto a part-time) quindi guadagno poco ma se guadagno poco e voglio fare una seconda attività (non prevalente) devo pagare i contributi minimi all'inps di 2.500 euro circa. Se invece avessi avuto un contratto full time e quindi avrei guadagnato d+, con la seconda attività non avrei dovuto pagare!!!

    Lo vogliamo chiamare paradosso?!?! Bah?!?! Comunque la situazione è questa, nei post precedenti ci sono anche i link alle normative, ti invito a leggerle e soprattutto ti auguro di aver a che fare con persone preparate come tante, ad esempio, che moderano questo forum.

    Alla prossima molly1977


  • User

    Salve molly. anch'io sono di Bari ed ho affrontato il medesimo tuo problema. In sintesi, ai fini INPS, se riuscissi a dimostrare che l'attività d'impresa è secondaria rispetto a quella di lavoro dipendente, allora non avresti i requisiti per l'iscrizione alla "Gestione Commercianti INPS" in quanto la legge di riferimento prevede la "prevalenza" (in termini di tempo) del lavoro diretto nella tua impresa ai fini del versamento aggiuntivo dei relativi contributi IVS commercianti. In pratica se la tua attività prevede ad esempio l'apertura di un esercizio di commercio in sede fissa (il negozio) potresti provare la "secondarietà" della tua attività d'impresa comunicando al comune, contestualmente all'invio della "comunicazione di esercizio di vicinato", l'orario di apertura giornaliera. A tale prova si aggiunge naturalmente la tua condizione di lavoratore dipendente (se è full time risulta molto più semplice, considerato il problema sollevato da ferweb). Una volta fatta l'iscrizione in CCIAA l'INPs provvederà in automatico ad iscriverti alla gestione commercianti e tu dovrai, una volta ricevuta la relativa notifica (chissà dopo quanto tempo), proporre ricorso all'INPS stesso che vale come "autotutela". L'INPS dunque ti cancellerà dalla gestione comemrcianti per mancanza del requisito di prevalenza. Occorrerà poi sperare che tutto vada liscio. Nulla assicura un risultato in tal senso se non il principio per cui, in mancanza di uno dei requisiti richiesti dalla legge (vedi post sopra) l'INPS non può iscriverti alla gestione commercianti. PAre che il libero arbitrio di coloro che esamineranno il ricorso sia l'unica certezza.Il dubbio che mi è sorto, entrando casualmente in questa discussione, è il requisito di contratto a tempo "indeterminato", avendo l'inps incentrato la questione sul fatto che lo stesso debba essere full time e dunque che la prevalenza sia in termini giornalieri. Il dubbio mi riassale!!!!
    Ferweb, pare che il tuo problema sia di dimostrare la non prevalenza della tua attività autonoma aggravata dalla tua condizione di lavoratore a tempo parziale. Se fosse compatibile la tua esistente attività di autonomo con quella d'impresa allora, in base alla stessa legge del 1975 e dalle circolari INPS, configurando la sub-prevalenza dell'attività autonoma rispetto a quella commerciale saresti tenuto all'iscrizione alla Gestione separata. Ma siamo proprio a livello di fanta-previdenza e forse mi sfugge qualcosa (incompatibilità). A presto e grazie a voi ed agli amministratori.


  • User

    Ciao ergo222, scusami ma non ho capito bene che intendi per compatibile, ovvero, nel post precedente, vi sono nelle ultime 4-5 righe dei concetti che non mi sono chiari, potresti spiegarmeli meglio per favore?

    Cmq, io ciò che credo che se l'attività di lavoratore dipendente a tempo ind. e a part-time mi occupa 5 ore al giorno e quella d'impresa (seconda attività) mi occupa un tempo che addirittura varia di giorno in giorno come può dire l'inps che l'attività di dipendente non è prevalente? Per la seconda attività potrebbero esserci anche dei giorni in cui io non farei proprio nulla se non controllare la posta elettronica!!! Tempo di esecuzione di questa attività 5 minuti!!! Ok, rispondo alle e-mail... altri 10 minuti... ma insomma, non capisco, cmq, la cosa che mi dà fastidio (...e molto) è che in questo caso non mi è permesso neanche rimandare alla dimostrazione che il tempo impiegato è inferiore alle ore lavorative come dipendante, non so se mi sono spiegato.

    Tu che ne dici? Sai siccome ne ho sentite tante potrebbe essere che in questo frangente i due funzionari inps abbiano sbagliato o quantomeno erano poco informati. Che dici?


  • User Newbie

    Ciao Ergo222,
    signori dell'inps di Bari non mi hanno mai parlato di attività prevalente e così via, per loro i contributi si devono versare e basta.Sono stata io a parlargliene, ma loro niente, questa cosa non esiste per loro.
    L'attività che voglio intraprendere è di consultazione sito internet, nel senso che sto costruendo un sito internet a livello nazionale dove saranno pubblicizzate le aziende di commercio e servizi che ne faranno richiesta, pertanto sarà un sito vetrine.Quindi non ci sarebbe neanche bisogno della mia presenza fisica costante e lavorerò quando avrò tempo e quando le aziende mi contatteranno per la pubblicità. Io ho un lavoro full time, quindi lavoro 40 ore settimanali ( cosa devo dimostrare qui, il contratto ce l'ho e parla da solo, i contributi inps pure, pertanto io cosa mai devo dimostrare!!!!!) e per questa attività autonoma lavorerò al massimo 10 ore settimanali.Io mi chiedevo come posso dichiarare questa cosa subito senza dover fare poi il ricorso e sperare che l'accettino e poi vorrei conoscere i criteri che i signori dell'inps adottano quando devono sentenziare.Io sto cercando delle circolari inps che dicano questo ma non ho trovato nulla in proposito.Inoltre, in questo form ho scoperto anche che questo tipo di attività potrebbe essere configurata come libera professione e pertanto non ci sarebbe neanche l'obbligo dell'iscrizione nel registro delle imprese ( qui un'altra storia con la camera di commercio di Bari che sostiene naturalmente che non è così ).Spero che riesca a risolvere questi dilemmi al più presto perchè vorrei partire subito con l'attività.
    Se i signori dell'inps che dovranno decidere la prevalenza di uno o l'atro lavoro ( che poi ripeto, per loro questo discorso non esiste) sono gli stessi che mi hanno risposto a Bari, allora è sicuro che mi faranno pagare i contributi inps. Pertanto vorrei trovare un modo per raggirare queste persone, che al di là di questo, mi hanno dato delle informazioni di contorno che non centravano proprio niente col quesito da me posto.Bene, se sono queste le persone che devono valutare la mia situazione, non c'è neanche bisogno che mi preoccupo di capire.Come posso fare a far si che vengano rispettate le disposizioni ( se esistono) che regolano il mio caso?Naturalmente lo chiedo a tutti.Ciao.


  • User

    Spero si legga. Ma come mai non mi dà la risposta rapida nell'ultima pagina? (sono un macaco informatico).
    A parte gli scherzi:
    per Molly: io sono stato a Bari, presso l'INPS, e presentatomi come consulente (sono più che altro fiscalista), ho prospettato la situazione di cui ho parlato. Non troverai mai alcuna circolare che sancisce esplicitamente l'"esonero" dal versamento dei contributi. In nostro soccorso viene la stessa legge di riforma art.1 comma 203 e 208 nonchè la circolare INPS n. 29 del 7/02/1984 n. rif 900324. Infatti tu, lavorando prevalentemente durante la giornata come lavoratore dipendente (lo devi dimostrare non so come nel tuo caso) non puoi essere iscritta nella Gestione commercianti perchè carente del requisito oggettivo: "...partecipino personalmente al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza..." ed in più, vedi la circolare di cui sopra al punto n. 2. Circa 'interpretazione di questo principio si dice che:...accertare se il titolare eserciti, con carattere di prevalenza e abitualità, l'attività commerciale, non solo nel caso di esercizio di più attività automnome (nota:come esplicitamente previsto dal comma 208 di cui sopra), ma in ogni caso. Hai ragione per ciò che dici su Bari.Un altro caso mi è capitato in passato (commercio all'ingrosso senza sede fissa) e nemmeno abbiamo proposto ricorso in quanto i funzionari erano convinti della loro tesi contraria. devo dirti però che l'ultima mia visita all'INPS di BAri mi ha portato alla conclusione di cui sopra. Nei tuoi calcoli di convenienza pertanto ti consiglio di valutare il pericolo di soccombere nel ricorso!!!!!!.Rivolgiti ad un avvocato o commercialista!!!


  • User

    Per Ferweb, Intendevo:

    1. sei lavoratore dipendente al 50% del tempo;
    2. nel restante 50% che ti resta, siccome sei un ragazzo molto volenteroso e pieno di iniziativa, decidi di intreprendere un'attività autonoma non commerciale (quello che credo già faccia) ed in più avvii un'attività di carattere comemrciale collaterale alla stessa e ad essa secondaria. Pertanto potresti conservare l'iscrizione alla egstione separata in quanto autonomo privo di cassa previd. e chiedere la cancellazione dall'iscrizione alla gestione comercianti che avviene all'atto dell'iscrizione al R.Imprese CCIAA.
      Sembra previdenza creativa e forse lo è. é un'idea priva di qualunque fondamento di prassi e normativo. Credo che possano esistere delle incompatibilità. A tal proposito avrei voluto ascoltare il "collega" Paolo che probabilmente sarà come me impegnato nelle ultimissime quadrature di bilancio