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L'avevamo centrata visto pur non essendo proprio la nostra materia?!?!?
Bene
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E così mi ritrovo ancora a parlare di inps, contributi ecc. ecc.
Dopo aver ricevuto la risposta dal servizio INPS Risponde attraverso la quale si confermava la NON obbligatorietà al pagamento dei contributi per almeno 2500 ?, mi hanno telefonato a casa, io non c'ero ed ha risposto mia madre. Gli hanno detto, un funzionario/impiegato inps, che non potevo esercitare l'attività ampiamente descritta nei threads precedenti!!! Così, chiamo al numero verde e mi confermano la risposta data attraverso internet ed il servizio INPS Risponde!!! Gli racconto della telefonata, l'operatore non sa più rispondermi, tuttavia controlla la legge di riferimento, pare sia la legge Biagi, e mi conferma quanto espresso via internet. Così riscrivo al servizio chiedendo spiegazioni, mi chiama il funzionario/impiegato e mi dice addirittura che io posso eserciatare l'attività, dunque non posso iscrivermi alla CCIAA ma posso soltanto esercitare come lav. autonomo!!! Insomma dopo che io ho risposto al signor INPS dicendo che non mi sembrava fosse così, mi ha detto che forse è meglio presentarmi in sede con delle carte per esaminare meglio!!!
Ora mi chiedo e vi chiedo, ma possibile tutto ciò!?!?!?!?!? Inoltre, conoscete quali sono gli articoli che trattano tali tematiche? Possibile che in tutta Italia vi sono di questi problemi e la stessa INPS risponde in maniera così contraddittoria?!?!?!?!?!?!?!!
Mah?!?!?!?
Vi ringrazio anticipatamente per la sicura solidarietà e l'altrattanto sicura risposta, Ferdinando
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Ciao ferweb,
A mio parere l'equivoco nasce dal fatto che
l'attività come dipendente prevalente rispetto al lavoro autonomo che ti porta a non versare il minimo contributivo per la seconda attività,
è quella a tempo pieno e per tutto l'anno.
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Ciao fausand,
l'attività prevalente è quella da dipendente quindi credo che per ciò che ho trovato scritto anche in questo forum e per la risposta fornitami via web dal sito dell'inps dovrebbe essere tutto a posto ma un impiegato inps, per telefono, mi ha detto il contrario... ora per togliermi ogni dubbio dovrei leggermi la normativa, gli articoli di legge che regolamentano tali situazioni,tu me li sapresti indicare?
Qualcuno sa dirmi dove trovarli?
Grazie mille
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Tutto parte dall'articolo di legge del 23 dicembre 1996, n. 662, i commi interessati sono il 203 e 208.
Ti posto il link:
http://www.parlamento.it/leggi/96662l05.htm#1.210chiarimenti a questa situazione, sono state tutte affrontate con circolari interne all'INPS, che non ricordo, ma ti mando un link per le consultazioni:
http://ricerca.inps.it/circolari/default.asp
Se trovi qualcosa di interessante, ti prego di postarlo, poichè questo argomento interessa a molti utenti di questo forum.
Fausand
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L'equivoco nasce probabilmente dai termini utilizzati nella tua domanda.
In effetti "lavoratore autonomo" non identifica normalmente chi fa attività d'impresa, termine intorno al quale si sarebbe invece dovuto costruire il quesito.Perchè l'eventuale problema dei minimi inps nascerebbe solo in caso di impresa esercitata secondariamente rispetto al lavoro dipendente, mentre nell'altro caso (lavoro autonomo) l'obbligo contributivo (seppur senza minimi) esisterebbe comunque anche per l'attività secondaria.
Probabilmente la confusione è nata lì.
In ogni caso reputo possa essere tranquillamente esercitata come attività secondaria.
Paolo
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Ciao Paolo,
quindi provo un pò a ricapitolare ciò che poi devrò riportare al mio commercialista (uno dei convinti che debba pagare i minimi inps...).io sono e rimango un dipendente a tempo indeterminato (attualmente in part-time di 5 ore al giorno, 25 ore settimanali), possessore di partita iva, dunque lavoratore autonomo e sono iscritto a gestione separata inps.
L'attività secondaria che voglio fare mi ruberà in media 14 ore settimanali, si tratta di pubblicità via web in primo luogo e se ci sono introiti, successivamente penserò all'intermediazione posti letto e prodotti tipici.
Devo quindi proseguire in questo stato di cose ed iscrivermi alla CCIAA come lavoratore autonomo? Cioè, non ho capito bene il tuo ultimo intervento, come devo fare per evitare i 2.500 euro minimi dell'inps? Se faccio pubblicità si tratta di attività d'impresa e quindi mi devo iscrivere alla CCIAA perchè da lav. autonomo non si può poichè si tratterebbe di fornire servizi in maniera continuativa. Ciò che voglio fare è secondario al lavoro da dipendente. Insomma, ora si che mi sento un pò confuso. Ora alla luce di quanto detto sino ad ora mi sapresti indicare la formula esatta necessaria al mio caso per non incorrere a problemi futuri?
Poi quando dici che può essere "esercitata come attività secondaria" si intende sempre come lavoratore autonomo iscritto alla CCIAA?
Grazie mille Paolo&Co
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Sinceramente se puoi direi di valutare la "raggruppabilità" di tutto quanto sta ora come secondario sotto un unico cappello di "IMPRESA" con una unica partita iva (magari chiudendo l'attività di lavoratore autonomo).
A questo punto avremmo una attività da dipendente principale e maggiormente rilevante ed una secondaria di impresa..... che appunto in quanto secondaria consentirebbe di bypassare i contributi inps (commercianti/artigiani).
In questo modo si sottrarrebbe anche l'attuale reddito da p.iva al contributo alla gestione separata, con un risparmio previdenziale, dunque.Ripeto valuterei questa strada.... non ho detto che è con assoluta certezza praticabile, anche se a primo acchito direi di si.
Paolo
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Uèèèè Paolo, ti ho beccato online...
Quindi, per la seconda attività, tu prospetteresti una impresa individuale iscritta alla CCIAA ma non con l'attuale p. iva o ce ne vorrebbe una nuova? Cioè si possono aggiungere i cod. attività necessari a quello che ho (72600)?!
E quindi non dovrei neanche iscrivermi alla gestione separata, ovvero bastano i contributi dovuti all'attività primaria di dipendente?
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Io valuterei di procedere così:
chiusura p.iva attuale da professionista e chiusura gestione separata inps.
Riapertura p.iva come impresa individuale non artigiana con iscrizione al registro imprese presso la camera commercio, con codici attività 72600 e eventualmente quello per studi pubblicitari (non lo ricordo, lo trovi in altri topic vecchi) se i ricavi assumono un % diciamo di almeno il 10% di quelli totali come impresa. A questo punto, secondo le nostre conoscenze e la tua attuale situazione, saresti esonerato dai contributi inps.... cogliendo anche il vantaggio di sottrarre anche la parte del 72600 a contributi.
Paolo
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Ciao a tutti, ho un'informazione in più da dare, purtroppo negativa, conferma della possibilità di iscrizione a CCIAA come detto in + post sino ad ora e conferma della non obbligatorietà del versamento dei contributi inps ma solo se si è assunti a tempo indeterminato e si svolge l'attività prevalente per tutta la giornata lavorativa di 8 ore. Nel mio caso assunto a tempo indeterminato ma con prestazione part-time decade tutto e sono obbligato a versare i fatidici 2.500,00 euro circa all'inps!!!
Cmq, questo mi è stato detto da dei funzionari inps, se voi ne sapete d+...
Morale della favola, se sei un lavoratore a tempo pieno e vuoi intraprendere una seconda attività allora non paghi i contributi inps, se sei un lavoratore a tempo parziale e quindi che hai bisogno di lavorare per tirare a campare devi pagare questi ulteriori 2,000 euro inps!!! Sapete come si può fare per far cambiare sta legge? Naturalmente sto scherzando.
GRrazie di nuovo a tutti, alla prossima
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@fausand said:
Ciao ferweb,
A mio parere l'equivoco nasce dal fatto che
l'attività come dipendente prevalente rispetto al lavoro autonomo che ti porta a non versare il minimo contributivo per la seconda attività,
è quella a tempo pieno e per tutto l'anno.Ti era infatti già stato detto qulache post fà.
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Quindi che mi consigli di fare? Magari parlo con un consulente del lavoro, che dici? O ti viene in mente altro?
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Mi dispiace non ho al momento soluzioni da darti.
Gli unici mestieri che pagano i contributi calcolati sull'effettivo reddito sono gli affitta camere e gli agenti assicurativi.
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@i2m4y said:
Hai capito correttamente.
Recenti colloqui con funzionari inps (visto che non sono un predidenzialista) mi hanno confermato la non obbligatorietà per l'impresa individuale di iscrizione all'inps gestione artigiani/commercianti allorquando l'attività sia secondaria rispetto ad un prevalente lavoro dipendente a tempo pieno indeterminato che già genera i contributi inps.
Paolo
Gentile Paolo, sono un "quasi tuo colelga" (mi manca l'iscrizioen all'albo) ed ho un problea analogo a quello su trattato: dipendente di agenzia interinale (ccnl casse rurali banche cred. cooperativo...) e pertanto a tempo indeterminato vorrebbe iniziare attività di commercio al dettaglio di articoli di bigiotteria ecc. in sede fissa. Premesso che in via precauzionale richiederà autorizzazione a datore di lavoro, a quanto pare non esistono incompatibilità con l'iscrizione al R.Imprese sez. speciale piccoli imprenditori commerciali rispetto alla posizione di lavoratore dipendete, ed anche per il comune nulla osta. All'INPS, al fine di dimostrare la non prevalenza dell'attività commerciale rispetto al lavoro dipendente hanno chiesto di dimostrare la stessa, in sede di ricorso avverso l'iscrizione alla gestione commercianti (automatica), con la comunicazione al comune dell'orario (relegato alle ore serali) di apertura inferiori sicuramente alle 40 ore settimanali di lavoro dipendete. stando così le cose cancellerebbero ex tunc dalla gestione commercianti. Pare non vi sia l'obbligo di iscrizione alla gestione separata.
MA......... mi fai sorgere un dubbio: parli di lavoro dipendente a tempo pieno INDETERMINATO al fine dell'esonero alla doppia iscrizione. Per forza INDETERMINATO??? Non mi risulta.
P.S.: mi sono per la prima volta iscritto ad un forum e non ne conosco il funzionamento. chissà se riuscirò a leggere la ta risposta. Inotre, già ho avuto modo di leggere le tue risposte con semplici ricerche sul motore e mi sembri molto professionale. saluti
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NAturalmente ho errato nella rpima parte: dipendente di agenzia interinale a tempo determinato inferiore all'anno ma rinnovato all'infinito.
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ferweb come posso far valere questa cosa anche qui.Io sono di Bari e lavoro full time con contratto a tempo indeterminato e voglio aprirmi una attività di vetrine ma l'inps mi risponde che devo contruibuire lo stesso.Come hai fatto ad avere queste informazioni? Grazie
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Ciao molly1977, come ho fatto? Ho sbattuto la testa personalmente con l'inps, con la CCIAA, ho frequentato questo forum, ho tel. al numero verde dell'inps. Un mio amico che ha lo stesso problema, è andato a parlare con due funzionari inps.
Risultato ti puoi iscrivere alla CCIAA, ma ciò che conta è che il lavoro prevalente rimanga quello da dipendente. Io sono rimasto fregato (x così dire) xkè sono assunto a tempo indeterminato, sì, ma attualmente a part-time e non a full-time!!! Ecco la fregatura, ovvero se mi invento qualcosa per racimolare qualche schifoso euro è proprio xkè sono in difficoltà (ho un contratto a part-time) quindi guadagno poco ma se guadagno poco e voglio fare una seconda attività (non prevalente) devo pagare i contributi minimi all'inps di 2.500 euro circa. Se invece avessi avuto un contratto full time e quindi avrei guadagnato d+, con la seconda attività non avrei dovuto pagare!!!Lo vogliamo chiamare paradosso?!?! Bah?!?! Comunque la situazione è questa, nei post precedenti ci sono anche i link alle normative, ti invito a leggerle e soprattutto ti auguro di aver a che fare con persone preparate come tante, ad esempio, che moderano questo forum.
Alla prossima molly1977
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Salve molly. anch'io sono di Bari ed ho affrontato il medesimo tuo problema. In sintesi, ai fini INPS, se riuscissi a dimostrare che l'attività d'impresa è secondaria rispetto a quella di lavoro dipendente, allora non avresti i requisiti per l'iscrizione alla "Gestione Commercianti INPS" in quanto la legge di riferimento prevede la "prevalenza" (in termini di tempo) del lavoro diretto nella tua impresa ai fini del versamento aggiuntivo dei relativi contributi IVS commercianti. In pratica se la tua attività prevede ad esempio l'apertura di un esercizio di commercio in sede fissa (il negozio) potresti provare la "secondarietà" della tua attività d'impresa comunicando al comune, contestualmente all'invio della "comunicazione di esercizio di vicinato", l'orario di apertura giornaliera. A tale prova si aggiunge naturalmente la tua condizione di lavoratore dipendente (se è full time risulta molto più semplice, considerato il problema sollevato da ferweb). Una volta fatta l'iscrizione in CCIAA l'INPs provvederà in automatico ad iscriverti alla gestione commercianti e tu dovrai, una volta ricevuta la relativa notifica (chissà dopo quanto tempo), proporre ricorso all'INPS stesso che vale come "autotutela". L'INPS dunque ti cancellerà dalla gestione comemrcianti per mancanza del requisito di prevalenza. Occorrerà poi sperare che tutto vada liscio. Nulla assicura un risultato in tal senso se non il principio per cui, in mancanza di uno dei requisiti richiesti dalla legge (vedi post sopra) l'INPS non può iscriverti alla gestione commercianti. PAre che il libero arbitrio di coloro che esamineranno il ricorso sia l'unica certezza.Il dubbio che mi è sorto, entrando casualmente in questa discussione, è il requisito di contratto a tempo "indeterminato", avendo l'inps incentrato la questione sul fatto che lo stesso debba essere full time e dunque che la prevalenza sia in termini giornalieri. Il dubbio mi riassale!!!!
Ferweb, pare che il tuo problema sia di dimostrare la non prevalenza della tua attività autonoma aggravata dalla tua condizione di lavoratore a tempo parziale. Se fosse compatibile la tua esistente attività di autonomo con quella d'impresa allora, in base alla stessa legge del 1975 e dalle circolari INPS, configurando la sub-prevalenza dell'attività autonoma rispetto a quella commerciale saresti tenuto all'iscrizione alla Gestione separata. Ma siamo proprio a livello di fanta-previdenza e forse mi sfugge qualcosa (incompatibilità). A presto e grazie a voi ed agli amministratori.
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Ciao ergo222, scusami ma non ho capito bene che intendi per compatibile, ovvero, nel post precedente, vi sono nelle ultime 4-5 righe dei concetti che non mi sono chiari, potresti spiegarmeli meglio per favore?
Cmq, io ciò che credo che se l'attività di lavoratore dipendente a tempo ind. e a part-time mi occupa 5 ore al giorno e quella d'impresa (seconda attività) mi occupa un tempo che addirittura varia di giorno in giorno come può dire l'inps che l'attività di dipendente non è prevalente? Per la seconda attività potrebbero esserci anche dei giorni in cui io non farei proprio nulla se non controllare la posta elettronica!!! Tempo di esecuzione di questa attività 5 minuti!!! Ok, rispondo alle e-mail... altri 10 minuti... ma insomma, non capisco, cmq, la cosa che mi dà fastidio (...e molto) è che in questo caso non mi è permesso neanche rimandare alla dimostrazione che il tempo impiegato è inferiore alle ore lavorative come dipendante, non so se mi sono spiegato.
Tu che ne dici? Sai siccome ne ho sentite tante potrebbe essere che in questo frangente i due funzionari inps abbiano sbagliato o quantomeno erano poco informati. Che dici?