• Community Manager

    @Nereo said:

    PS: In Italia l'investimento in SEO non vale il 10% dell'investimento in PPC (!)

    Voi cosa ne dite?

    Ciao Nereo,

    questa affermazione che tu fai io l'ho interpretata in due modi:

    1. Che se investi 100€ in Seo e 100€ in PPC con il primo guadagni X che sarebbe meno del 10% guadagnato con il secondo (molto improbabile, quindi la escludo).

    2. Che si spende in SEO in Italia meno del 10% di quello che si spende in PPC

    Penso che sia la seconda, ma sai, oggi è stata dura per me 🙂

    Quindi, dato per buona che sia la seconda, penso una serie di cose:

    • ci sono poche aziende che sanno fare davvero SEO in Italia (e non possono avere 54375 clienti al SEO, richiede più energie)
    • ci sono molte aziende che tentano di farlo rovinando poi il cliente
    • ci sono molte aziende che pur di non farsi sfuggire questa ondata (o il cliente) propongono il PPC improvvisandosi (perchè è molto più facile improvvisare il PPC che il SEO, parlo ovviamente di nozioni base).

    Ora, non dobbiamo guardare alle grandi aziende Italiane, ma alle altre. Che succede? Che negli anni passati hanno fatto un casino di siti web senza sapere niente di Ottimizzazione, dopo un pochino arrivano clienti che chiedono anche accessi.

    In quel momento allora ci si informa, come si fa?

    PPC > più veloce, immediato
    SEO > tempo e studio

    L'azienda "studia" e inizia a muovere i passi sul PPC. Allora tutti i concorrenti che vedono le nuove offerte nei siti si informano anche loro.

    Facile, il cliente vuole il sito visitato, gli dicono che lo mettono primo su Google, dopo un giorno lo fanno uscire per la chiave agriturismi, gli arrivano gli accessi e lui tutto contento, funziona!

    Ed il SEO? E no...il seo non è così 🙂

    Premesso che sono convinto che il PPC sia molto difficile da mettere in pratica davvero bene, tanto da essere sicuro di non saperlo fare, a tutti viene più facile improvvisarsi il PPC che la SEO.

    Ora, anche guardando questo Forum, la maggior parte dei SEO si avvicina a questo mondo per il proprio sito, come hobbysta.

    Insomma, non è proprio la stessa cosa.

    Il PPC è ovviamente molto più diffuso e ci sono altri mille parametri che facilitano questo; ad esempio trovatemi un'agenzia SEO nella Riviera Romagnola che oggi prenderebbe un sito web NUOVO sul settore turismo per posizionare una singola struttura.

    Che investimento occorrerebbe?
    Dopo quanto tempo arrivano i risultati?
    Siamo sicuri che questi arrivino?

    E dopo che hai preso un lavoro di questi, sei capace di fare lo stesso con un altro?

    E' un pochino un casino, quindi meglio il PPC, tanto puoi farlo per quante strutture vuoi e ti semplifica il lavoro, inoltre, lo puoi fare da solo.

    Ovvio ragazzi, sto parlando in generale.

    Un altro motivo è che il PPC è ottimo per testare i prodotti. Quanti investono in campagne test?

    Secondo me tra i due settori non c'è paragone d'investimeno e non ci può essere proprio.

    Sono convinto che siano due settori da far viaggiare insieme ed essere consapevoli di alcune cose, cose che Nero ha scritto chiaro:

    • il CPC del canale sponsorizzato è destinato a crescere sempre
    • il CPC del SEO (che è basato su costi fissi) cala sempre
    • se fai solo PPC potresti arrivare a non poter più sostenere l'investimento
    • conclusione: metti anche il SEO nel tuo SEM Mix

    Mi trovo d'accordo tranne che nell'affermazione del CPC del SEO, dipende dai progetti e dai settori....e sopratutto dai contratti.

    :ciauz:


  • User

    farm
    Anzi MARLOG, se hai tempo puoi postare i titoli ?
    Nel mio powerpoint ho indicato i seguenti libri, che sono poi i principali che ho anche personalmente letto e di cui posso garantire la validità, e che fanno parte della dotazione del team di Sems (sicuramente poi in commercio ce ne sono anche di più, alcuni li devo ancora leggere):

    di Eric T. Peterson

    • the Big Book of Key Performance Indicators
    • Web site measurement hacks
    • Web analytics demystified

    di Jim Sterne

    • Web metrics

    Io li compro sempre su Amazon.com, non so se siano disponibili anche nelle librerie (magari in quelle specializzate in testi stranieri).


  • User

    Buona la seconda Giorgio.

    In effetti la mia è stata una presentazione "minimal" e mi spiace per le necessarie e brutali semplificazioni che servivano (spero) allo scopo di far percepire agli investitori in sala una soluzione a un problema serio: la sostenibilità di un investimento solo nel canale sponsorizzato.

    Cosa succede ad esempio se i tuoi investimenti in PPC da 1/10/20.000 ? al giorno (di quello si parlava) dovessero nel tempo non essere più convenienti/sostenibili?

    Il tuo Giorgio è un ragionamento correttissimo dal punto di vista del rapporto agenzie - cliente finale.
    Una sola nota: spesso però in questo mercato il cliente "acquista visibilità sul mezzo" e non è neanche detto che sia in grado (o voglia) capire come in realtà sta investendo. E - soprattutto - non è detto che chi gli sta vendendo queste cose faccia parte dell'agenzia che poi la realizzerà (!).

    Infine il discorso sul CPC del SEO che non vorrei avessi frainteso: dire che il CPC del SEO cala, vuol dire solo che nel tempo di vita di un sito, dopo aver sommato tutti i costi che hai sostenuto per il SEO indipendentemente dal numero di visitatori che ti arriveranno, hai una cosa che puoi chiamare "costo fisso" (proprio perché non dipende da quanti click ricevi... lo paghi e basta).
    Dopo di che aspetti che i visitatori arrivino dall'organico, li conti e dividi questo costo fisso per i visitatori che ricevi.
    E' quest'ultimo valore che cala tutti i giorni: ogni nuovo visitatore ti aumenta il denominatore e ti abbassa il CPC del SEO.

    Non è una considerazione di mercato ("il CPC delle attività di SEO cala") ma una considerazione sul tuo specifico progetto ("il tuo CPC da SEO cala").

    Lo so, mannaggia... ci sono delle formulette 🙂
    Però credo/spero (vorrei che) siano comprensibili!

    Ciao,
    Nereo

    PS: Giorgio, il fatto di scrivere un paio di volte all'anno ha il curioso effetto collaterale di far comparire il banner contestuale di un software che si chiama come me 🙂


  • User

    Mi associo ai complimenti ai relatori.
    Ho partecipato anch'io alla seconda giornata.
    Il workshop sul Search al pomeriggio è stato davvero molto interessante (non lo dico solo perché due dei quattro relatori si sono palesati in questo thread).
    Sto fremendo per poter rileggere con calma le presentazioni, perché gli spunti lungo tutta la giornata sono stati davvero tanti. Occorrerà qualche settimana, forse, per "digerirli" tutti adeguatamente.

    🙂


  • Community Manager

    @Nereo said:

    Dopo di che aspetti che i visitatori arrivino dall'organico, li conti e dividi questo costo fisso per i visitatori che ricevi.
    E' quest'ultimo valore che cala tutti i giorni: ogni nuovo visitatore ti aumenta il denominatore e ti abbassa il CPC del SEO.

    Condivido pienamente.

    Inoltre faccio notare che io ho un punto di vista per quello che rappresenta la mia piccola esperienza che è diversa da quella della posizione che occupi Tu.

    Trovo fortemente motivante poter dialogare con...Voi 🙂

    @Nereo said:

    PS: Giorgio, il fatto di scrivere un paio di volte all'anno ha il curioso effetto collaterale di far comparire il banner contestuale di un software che si chiama come me 🙂

    E si ho visto, ma non preoccuparti, i tuoi post sono molto interessanti quindi...fai comparire questo banner tutti i giorni 😄

    :ciauz:


  • User

    Ciao

    sul sito di Sems è stata caricata la presentazione powerpoint che ho utilizzato giovedì scorso nel mio workshop (qui il link diretto, il file è in .pdf e pesa circa 1,8 MB).
    In mattinata aprirò sul mio blog un post dedicato a domande e risposte sul tema affrontato nel workshop.
    Ringrazio intanto per tutti i positivi feedback che ho avuto sia in pubblico che in privato.
    ML


  • User

    Grazie per i titoli dei libri MARLOG.
    Se te ne viene in mente qualcun'altro magari anche in italiano è un suggerimento ben gradito.
    A proposito della tua presentazione a me è sembrata molto interessante, peccato fosse un po' veloce.


  • User Attivo

    Beh, grazie a chi ha postato "i riassunti" e le impressioni dei seminari. 🙂


  • Super User

    Abbandonato dall'ADSL casalinga (aihme! quanto durerà? 🙂 ) riesco a reintervenire soltanto oggi...

    Mi unisco ai ringraziamenti per gli interventi e i commenti di Sciutto e Loguercio qui sul Forum... del resto ce lo siamo meritati vista la numerosa delegazione GT presente all'evento! 🙂

    Nelli ha già esaurientemente riportato i dettagli degli interventi della seconda giornata ... a me interessa solo aggiungere alcune impressioni sparse:

    In generale mi è parso che per quanto ho letto della prima giornata e per quanto ho invece vissuto della seconda che lo IAB e i suoi associati , (ma anche i loro clienti, alcuni dei quali hanno raccontato i loro "case studies") siano espressione certamente preparatissima del mondo SEO / SEM ma certamente rivolti TUTTI (parlo in generale) ad una clientela TOP, di grandi aziende o comunque aziende con una forte propensione al web e all'Internet Advertising... mi è sembrato insomma un evento rivolto ad attirare sul web l'attenzione dei grandi "spender" dell'advertising dei media tradizionali... ma se in Italia le aziende sopra i 50 dipendenti sono 24.000 non si possono dimenticare i 4.000.000 e passa di PMI che costituiscono l'ossatura della ns economia e che mi sembra siano state un po' dimenticate nei "messaggi" del Forum IAB molto, molto, ma molto "milanese!:) " ... passatemi questa espressione come piccola provocazione... ma molti dei miei clienti sarebbero impalliditi di fronte al tipo di approccio e di investimenti che si sono visti ... penso alla testimonianza di Fiat 500, dell'INAIL... dei milioni di euro di gestioni pubblicitarie dichiarate dalle aziende relatrici, ecc ecc ...

    ...ma il mio piccolo, "classico" agriturismo, se fosse venuto allo IAB, cosa avrebbe davvero capito?? 🙂

    Forse un area (espositiva, o a livello di "speech", o altro..) di piu' basso profilo non avrebbe fatto male... (comunque non c'è che dire: Mauro Lupi e Layla Pavone : complimenti per l'ottima organizzazione!)

    Riguardo la mattina del secondo giorno una sola frase: users is the content ! (forse Stuart 2.0 deve cambiare motto? 🙂 )

    Riguardo la seconda giornata e il convegno del pomeriggio:

    Concordo a metà con Sciutto sulla sua affermazione (estremizzo) PPC= facile e caro, Seo organico= difficile ma conveniente ... primo perchè non ritengo facilissimo gestire professionalmente campagne PPC con buoni ROI (Luca Ascani di ADVance anche lo ha sottolineato nel suo intervento) secondo perchè trovo il lavoro organico piu' rischioso ed incostante nel tempo...
    Ma credo comunque che quella che si è vista non voleva essere una contrapposizione fra PPC e SEO ma forse piu' semplicemente una sottilineatura differente fra le varie aziende relatrici, di due aspetti che comunque mi pare TUTTI indistintamente ritengono far parte delle attività di SEO/SEM verso i clienti.

    Mi resta certo la curiosità di sapere se quel CPC di 0,07 € nell'esempio citato da Sciutto, sia davvero vicino ai costi reali delle loro campagne SEO...

    Nessuno pero' ha parlato della tipologia delle attrività SEO svolta, nel senso del piu' o meno "etico" 😉 ... sinceramente pensavo che questo punto (dopo l'avvento dei QR di Google) fosse diventato una caratteristica importante di discriminante fra le aziende SEO/SEM... che tipo di attività viene proposta ai clienti? in linea con le linee guida dei motori o no? 😉 ..in fondo mi pareva che qualcuno lo sottolineasse... troppo poco tempo al SEO/SEM allo IAB? 🙂

    Ho notato invece poca attenzione alle attività di SEM, ridotto un po' al solo PPC (certo gli interventi erano brevissimi) , ma l'impressione , penso, per la parte di platea dei non addetti ai lavori (in minoranza mi sento di dire) sia stata SEO= posizionamento organico, SEM = PPC , fatto salvo l'ultimo intervento della bravissima Miriam Bertoli di TSW che ha sottolineato invece alcuni interessanti aspetti del lavoro del SEM nel era del 2.0

    (...del resto, e lo dico con simpatia, anche l'attenzione che le aziende SEO "TOP" hanno ad esempio in questo thred non sono altro che una espressione di attività di Marketing sul web, di verifica guidata della propria reputazione o di cio' che dice il mondo di loro, ... o no? 🙂 )

    A Miriam Bertoli, avrei invece voluto chiederle se non trovasse anche lei, che pur essendo passato un secolo dagli albori della rete al 2.0, in fondo sono proprio i motori di ricerca quelli ad essere cambiati meno (escluso certo la qualità dei loro risultati) nel senso "stretto" dell'esperienza dell'utente: query--> "paginazione di 10 risultati testuali ordinati verticalmente" che da Altavista a oggi mi pare rimasta la stessa.... e che non sia proprio in questo aspetto che dovremo prepararci al SEO/SEM del futuro e alle possibili novità e cambiamenti, piu' che allo sviluppo del 2.0 "social"...

    Infine una considerazione sul pubblico presente... ho visto ragazzi farsi fotografare insieme ai relatori a fine intervento 🙂 (in particolare è successo a Loguercio) quasi fossero delle star del pallone.... forse c'è ancora un velo di ammirazione e sorpresa nel vedere aziende e addetti al lavoro che ottengono successi e risultati a cosi' alto livello.. forse ci si aspetta ancora di andare allo IAB come ad un corso o un convegno sul SEO, oppure a vedere che cosa stanno facendo e come lavorano i BIG o a fare le foto ai Guru (come al Motorshow per le standiste!)... e forse ci si dimentica invece che lo IAB è in fondo una "fiera" in cui si cerca di far conoscera aziende e servizi ai clienti... altro che autografi da star! 😉

    Bè .. come concludere? ..buon lavoro a tutti! 😄

    :ciauz:
    Nicola


  • User Newbie

    @nelli said:

    ma veniamo a **Myriam Bertoli, **last but not least, di TSW.

    il suo intervento è partito da una rapida storia/evoluzione del search marketing da 10 anni a oggi (è stato buffo vedere citato il motore di ricerca Altavista :1: sottolineando che allora l'approccio era più tecnico che marketing oriented.

    Ciao Nelli!

    Come promesso eccomi qua, volevo segnalare che abbiamo messo on line sul sito TSW la presentazione di Miriam: http://www.tsw.it/risorse-approfondi...orum-2006.html

    A presto
    Lucia


  • Super User

    ciao lucia!!!!!!!!:yuppi::yuppi:
    benvenuta!

    ti ringrazio per il link (che ho corretto perchè non funzionava) e spero che scriverai presto anche in altre sezioni.

    ciao
    :ciauz:


  • User

    Benvenuta Scattofelino,
    ma che fai saluti solo Nelli ? Ed io 🙂
    Scherzo....mi fa piacere che tu sia dei nostri, sicuramente potrai dare un contributo su molte delle discussioni che affrontiamo.
    A proposito, più guardo la vostra brochure e più mi piace.
    Complimenti a chi l'ha ideata.


  • User Newbie

    @farm said:

    Benvenuta Scattofelino,
    ma che fai saluti solo Nelli ? Ed io 🙂
    Scherzo....mi fa piacere che tu sia dei nostri, sicuramente potrai dare un contributo su molte delle discussioni che affrontiamo.
    A proposito, più guardo la vostra brochure e più mi piace.
    Complimenti a chi l'ha ideata.

    Ciao carissimo Farm!
    Grazie per i complimenti, fanno molto piacere perché lì dentro c'è la nostra passione, li girerò a tutte le persone che ci hanno lavorato 🙂


  • Super User

    benvenuta lucia :ciauz:


  • User

    Come promesso provo a fare un mio personale resoconto dei 2 giorni allo IAB.
    L' 8 Novembre ho assistito oltre agli interventi del Ministro Gentiloni (che sembra essere un blogger e tutti dicevano per la prima volta uno che si occupa di cose che utilizza quotidianamente) e poi di Giulio Malgara (Presidente UPA) e di Danny Meadows Klue (Iab Europe CEO) introdotti dalla bravissima Layla Pavone (presidente Iab Italia e Europa).
    Il ministro Gentiloni, ha sottolineato l'anomalia italiana in cui oltre l'80% degli investimenti pubblicitari è assorbito dalla tv. Ha poi fatto notare l'interesse di Google anche per la raccolta pubblicitaria sulla carta stampata.

    Giulio Malgara, ha detto che secondo lui è necessario incanalare gli investimenti delle aziende medio-piccole (che sono la stragrande maggioranza in Italia), verso il web. Per farlo servono persone che spieghino agli imprenditori (lui citava quelli del Nord-est) l'imoportanza e le potenzialità.
    Lui faceva l'esempio del piccolo imprenditore (con molti soldi da investire) che va da lui e gli chiede cosa fare per promuove il "vanghetto" che produce. Ovviamente, per il vanghetto la pubblicità televisiva non è efficace, mentre il web è perfetto. Però serve formare gli imprenditori. Informarli ed istruirli sulle potenzialità dell'advertising online.
    Lui ha prospettato un periodo positivo per le agenzie che sapranno parlare agli imprenditori un linguaggio semplice ma efficace (senza troppi inglesismi). E vede nella potenza del web una opportunità unica di fare soldi 🙂

    Infine, l'intervento di Danny Meadows Klue, simpaticissimo.
    Subito saltava all'occhio lo stile per parlare in pubblico utilizzato da Danny.
    Mentre tutti gli italiani erano inchiodati al loro banchetto. Danny, utilizzava con sapienza tutto il corpo, muovendosi su e giù per il palco, gesticolando,facendo battute e dicendo cose interessantissime.
    Ha parlato dell'importanza della definizione di nuovi modelli pubblicitari per stimolare l'intereazione fra aziende e consumatori. Ha citato molti dati e ad alcuni esempi in Europa. E' necessario che le aziende capiscano che il
    CON-SUMER è diventato un PRO-SUMER (un produttore ed autore di contenuti) e le aziende non devono avere paura di questo perchè se saranno capaci di interpretare le esigenze e i messaggi dei consumatori avranno la possibilità di entrare in relazione con lui come mai finora era stato possibile fare.
    Il Social Network è una grande opportunità per le aziende che sapranno approcciarsi ad esso con onestà, in maniera non intrusiva.

    Ecco queste sono le cose che ho colto dalla prima giornata allo Iab. Purtroppo ho perso l'intervento di Layla Pavone (che presumo sia stato interessante, perchè ogni qualvolta è intervenuta durante lo IAB ha sempre posto l'accento con chiarezza su questioni rilevanti), se qualcuno l' ha sentito e volesse farci partecipi è benvenuto.
    Se poi (e mi spingo nel mondo dei sogni) Layla, volesse intervenire e postare un link della sua presentazione saremmo tutti contenti.

    p.s.
    piccolo OT, grazie a tutti per le belle parole che avete avuto per me, anche io sono stato molto bene in vostra compagnia e davvero lo IAB è stata una ricarica di entusiasmo e mi ha fatto venire 1000 idee bellissime.


  • Community Manager

    Faccio un **Benvenuta **a Lucia nel Forum GT 🙂

    :ciauz:


  • User Attivo

    è piuttosto impegnativo fare un quadro chiaro e organico di quello che è stato detto nei due giorni di IAB, magari si potrebbe dividere questo post in più parti.. :inso:

    Il mio piccolo contributo lo riporto parlando di un intervento che mi ha colpito molto, per la chiarezza e la schiettezza del relatore:

    La creatività nell'era digitale
    di Maurizio Sala, Presidente Art Director Club.

    Sala ha parlato di velocità, velocità con cui le nuove modalità di advertising si stanno proponendo, e velocità spiazzante con la quale vengono percepite dal potenziale cliente.

    Questa velocità però rischia di generare parecchia confusione: ha fatto l'esempio di un cliente che gli chiedeva una *killer application *per la sua campagna pubblicitaria, ma che poco dopo gli chiedeva cosa fosse youtube visto che ne sentiva sempre parlare.

    Lui sostiene quindi che i *grandi player *del mercato devono essere istruiti: bisogna far cultura.

    Ma non semplice cultura informativa: quella ci penserà il mondo a farla.

    Quello che bisogna far capire è la **differenza di modello, **e che le nuove forme comunicative non sono solo forme a basso costo.

    Bisogna spiegare all'azienda che*** se l'utente ti offre spunti o addirittura ti manipola il commercial***, è un vantaggio, e non uno svantaggio.

    Qui potete trovare un interessante podcast del dopo intervento.

    :ciauz:


  • User Newbie

    Ciao a tutti, ormai siamo più vicini al Convegno GT che allo IAB forum, ringrazio nelly per l'invito ad un Live, sentiamoci! Spero che ci sarà anche l'occasione di approfondire gli spunti che sono usciti dopo il workshop dello IAB, per esempio concordo con te nbriani - è stato un piacere conoscerti! - per ora i motori sono cambiati pochissimo nella presentazione dei risultati, anche se esperimenti ce ne sono e ce ne sono stati. Sembra però che in qualche modo 'less is more'.


  • Super User

    @misciab said:

    Ciao a tutti, ormai siamo più vicini al Convegno GT che allo IAB forum, ringrazio nelly per l'invito ad un Live, sentiamoci! Spero che ci sarà anche l'occasione di approfondire gli spunti che sono usciti dopo il workshop dello IAB, per esempio concordo con te nbriani - è stato un piacere conoscerti! - per ora i motori sono cambiati pochissimo nella presentazione dei risultati, anche se esperimenti ce ne sono e ce ne sono stati. Sembra però che in qualche modo 'less is more'.

    complimenti ancora per l'intervento allo IAB, e speriamo che si riesca davvero ad organizzare questo Live... :ciauz:


  • Super User

    @misciab said:

    Ciao a tutti, ormai siamo più vicini al Convegno GT che allo IAB forum, ringrazio nelly per l'invito ad un Live, sentiamoci!

    Ciao Miriam e benvenuta sul Forum GT!

    Mi auguro proprio che Nelli e Giorgio organizzino presto il Live... potrebbere essere proprio quello il posto giusto dove approfondire i vari spunti :

    @misciab said:

    Spero che ci sarà anche l'occasione di approfondire gli spunti che sono usciti dopo il workshop dello IAB, per esempio concordo con te nbriani - è stato un piacere conoscerti! - per ora i motori sono cambiati pochissimo nella presentazione dei risultati, anche se esperimenti ce ne sono e ce ne sono stati. Sembra però che in qualche modo 'less is more'.

    (Grazie delle parole gentili assolutamente ricambiate!) .. "less is more", si è vero ma 10 anni sono un eternità per pensare che non si possa imporre un modello diverso... ti faccio, ad esempio, una considerazione che penso spesso (come utente): ma siamo sicuri che non cominci ad essere un limite che a seguito di una query di ricerca che trova 2 o 3 milioni di documenti "utili" vi sia davvero tutta questa differenza di importanza fra , che so', il 7° documento con il 23° ? (sappiamo bene quanti utenti si fermeranno a quel primo risultato rispetto a quelli che "gireranno pagina") ... dico 2.000.000 di documenti ordinati secondo un ranking algoritmico devo avere un esperienza cosi' limitante di consultazione? .. ma è proprio il modello giusto? oppure si deve cominciare a pensare (visto il numero sempre maggiore di risultati "utili") a qualcosa di diverso?

    .. Clusty ad esempio, oppure un MDR che presenta in maniera random i primi xx risultati di una determinata query di ricerca quando magari con ranking simili (ci sarebbe da impazzire per noi! 🙂 ) oppure esperienze di cluster di risultati verticali ma che si dislocano orizzontalmente nella pagina, ... o chissà cos'altro...

    Spero di rincontrarti quindi presto, magari qui, magari al convegno...

    Salutoni,
    :ciauz:
    Nicola