• Super User

    @nelli said:

    è vero che si puo' parlare di argomenti vari, anche senza legarli a eventi specifici (forse proprio quello era l'obiettivo iniziale di questi siti), ma penso che i comunicati stampa possano costituire una buona parte dei siti di AM.

    un sito di article marketing dovrebbe essere "bersagliato" da tutti quegli uffici stampa che più che promuovere un sito, devono promuovere un evento, una notizia o un luogo.

    concordo, ho avuto modo di parlare del progetto con diversi Addetti ai lavori, alcuni anche inaspettati, i comunicati stampa vanno molto bene poichè più immediati da scrivere (fino a un certo punto) ma in numero di articoli proposti regge bene il confronto 🙂

    @nelli said:

    credo che degli esempi di "questo è un buon articolo" potrebbero servire.

    non ti propongo link 🙂

    un articolo può essere buono per 2 motivi

    1. informa l'utente, quindi raggiunge lo scopo
    2. se scritto bene ha maggiori possibilità di essere distribuito

    vuoi scrivere? fallo senza pensare 😉 (ovunque)


  • Super User

    @"nelli" said:

    credo che degli esempi di "questo è un buon articolo" potrebbero servire. 🙂 Here you are:

    http://www.articolista.com/mangiare-e-bere/limportanza-di-tagliare-gli-ingredienti.html
    e, per par condicio ( 😄 ) http://www.fastpopularity.com/article_marketing/casa/cucina_e_ricette/pentole_in_rame_stagnato.php

    Come funziona l'article marketing in un mondo perfetto:

    Il **Dr. Francesco "Fradefra" De Francesco **noto esperto di culinaria (senza offesa) girando per la Rete viene a conoscenza di un paio di siti che permettono di scrivere e pubblicare articoli suddivisi per argomento.
    Siccome i mezzi per far circolare il proprio nome non sono mai abbastanza, decide fare sfoggio della sua cultura in materia di utensili da cucina e pubblica due articoli, uno sui coltelli, uno sulle pentole in rame.

    Io, Mr. Stuart, ho un sito all'interno del quale pubblico ricette, e argomenti inerenti il mondo della gastronomia. Cercando un po' di news in Rete arrivo a articolista.com e fastpopularity.com
    Li visito e scopro che, nientepopodimenoche, Fradefra scrive per questi siti. Non me lo faccio dire due volte, grabbo i due articoli e li ripubblico. Non capita tutti i giorni di avere Fradefra che scrive sul tuo sito, no? 😉

    Fradefra ha così rapidamente diffuso il suo nome, le sue competenze, e il suo sito maisazi.com e mr Stuart ha due bei contenuti di qualità per il suo sito.

    Ogni situazione diversa è confinata in un limbo tra il "Comunicato Stampa" e il "Search Engine copywriting".

    Per un esempio oltreoceano, visita ad esempio
    www.goarticles.com
    www.isnare.com
    www.submityourarticle.com
    www.articlecity.com
    www.exchangenet.com
    www.article-directory.com
    www.freezinesite.com

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    gulp! sul serio hai una sezione con le ricette? Naaaaa! Non ci credo! 🙂


  • User Attivo

    @Stuart said:

    ....
    Cordialmente,
    Stuart
    Ottimo daccordo su tutta la linea... discutevo diversi mesi fa proprio con un paio di webmaster che avevano tirato su dei siti per la raccolta di articoli orientandoli ai webmaster piuttosto che agli utenti ed alla condivisione della scrittura...

    Sono siti che nascono senza anima, indipendentemente dal fatto che abbiano dietro dei grossi finanziamenti o meno.... e senza anima si va poco lontano...

    Comunque ultimamente sto notando che diversi utenti (possessori di loro blog) scrivono i propri articoli su altri siti, in maniera che mi sembra spontanea ... Forse si inizia veramente anche in Italia


  • Super User

    c'è un problema non indifferente per la diffusione dell'article marketing in italia.

    il problema non sta certo nei siti di AM, o non solo. ad esempio, quello di Rinzi mi sembra (per quel che ho potuto vedere, e per quel che han detto coloro che ci hanno scritto) molto ben fatto. lo strumento in sè, quindi, c'è.

    il problema sta nel contenuto. il problema sta nella domanda che il webmaster si pone, o meglio non si pone.
    perchè non è con la pubblicazione di un articolo su un sito che si aumenta la popolarità. si aumenta con la pubblicazione di un articolo su tanti siti.
    e qui viene il problema. basta infatti vedere il 99% degli articoli inviati per rendersi conto che pressochè nessuno si pone la domanda chiave "perchè un sito dovrebbe ripubblicare questo articolo?".

    guardate che non è una cosa da poco. cioè, è una cosa da poco, ma dagli effetti devastanti.

    per fare con successo article marketing, oltre ovviamente a scrivere in italiano corretto, bisognerebbe scrivere articoli interessanti, non promozionali. bisognerebbe linkare risorse utili, non fare google bombing.

    la popolarità, poi, si raggiunge tramite l'autorevolezza dell'autore, non tramite il posizionamento su google.

    quando i webmaster capiranno questo, potranno ottenere successo con questo strumento.

    ed è legato a questo motivo che non sono i webmaster il target ideale per l'AM. un autore non sa e non gli interessa sapere cosa sia la link popularity, il pagerank, etc.
    un autore che vuole scrivere su un sito vuole la popolarità, quella tradizionale, come la trovate su un dizionario di italiano. e quindi non scrive articoli promozionali, scrive articoli interessanti.

    un webmaster che vuole riprodurre articoli riprodurrà quelli interessanti, non quelli promozionali.

    scrivete articoli interessanti, e ne trarrete giovamento.


  • User Attivo

    @fradefra said:

    gulp! sul serio hai una sezione con le ricette? Naaaaa! Non ci credo! 🙂

    http://www.ricetteincucina.net/articoli/:sbonk:


  • Super User

  • Super User

    @Tagliaerbe said:

    @"fradefra" said:
    gulp! sul serio hai una sezione con le ricette? Naaaaa! Non ci credo! 🙂
    http://www.ricetteincucina.net/articoli/:sbonk:
    :ot:

    Non è mio... io non vado più in là dell'hamburger e delle barrette proteiche.

    Stu.


  • Super User

    @Stuart said:

    :ot:

    Non è mio... io non vado più in là dell'hamburger e delle barrette proteiche.

    Stu.

    :0009005:


  • Super User

    non mi sporcate la discussione! :nonono:
    ora che persino **must **è intervenuto (wow in questa discussione c'è la creme de la creme del forum :2:

    ok must ho capito quello che dici: scrivete articoli interessanti.

    ma la domanda è: **se io scrivo articoli interessanti, perchè dovrei venire a farlo su articolista? **(un esempio casuale)
    non parlo a nome personale, visto che io - seppur sbagliando sezione - l'ho fatto, ma parlo di chi ha veramente cose interessanti da dire..
    perchè dovrebbe venire su un sito di AM? magari se, come dici tu, una persona ha tanto da dire, scriverà tanti articoli ma allora forse si aprirà il suo blog, forum, sito ecc..
    o no?

    (ovviamente si fa per il piacere di discutere e per quelli che manco sanno cosa sia l'AM e a cosa serva..)


  • Super User

    piccola premessa: se intervengo in questo thread, è perchè l'ho sottoscritto dall'inizio. e siccome li sottoscrivevo solo quando rispondevo, evidentemente in una delle pagine precedenti ero già intervenuto 😛

    detto questo, ottima riflessione, nelli.

    ma già con la tua domanda hai implicitamente diviso i casi possibili in due tipi: uno che ha da scrivere molti articoli aprirà un blog/sito/antani, uno che ne ha da scrivere pochi no. e quindi, questi ultimi sono, già solo per questo motivo, ottimi candidati.
    ma anche i primi lo sono. d'altra parte, se mando un articolo a articolista, fastpopularity, o uno dei tanti altri servizi del genere, non posso poi pubblicare lo stesso articolo anche sul mio sito? la risposta è ovviamente si.

    quindi, ad un sito di AM si possono inviare anche tutti gli articoli pubblicati negli anni passati (consultate sempre le policy dei singoli siti di AM, prima, ma di solito l'importante è che siano inviati da - o per conto di - l'autore).

    che poi io sono un pessimo esempio pratico, perchè trovai il tempo di scrivere un articolo per un sito di AM e mai, come promessomi, di ripubblicarlo su un mio sito. ma vabbè... 😄


  • Super User

    @must said:

    d'altra parte, se mando un articolo a articolista, fastpopularity, o uno dei tanti altri servizi del genere, non posso poi pubblicare lo stesso articolo anche sul mio sito? la risposta è ovviamente si.

    ripropongo la domanda fatta in precedenza da altri (non ricordo chi, era nelle prime pagine) ma la duplicazione dello stesso contenuto su più siti non è penalizzante?
    rinzi (mi pare) ha detto di no, perchè cambia tutto quello che c'è intorno..
    ma volevo esserne sicura.


  • Super User

    @nelli said:

    ripropongo la domanda fatta in precedenza da altri (non ricordo chi, era nelle prime pagine) ma la duplicazione dello stesso contenuto su più siti non è penalizzante?
    rinzi (mi pare) ha detto di no, perchè cambia tutto quello che c'è intorno..
    ma volevo esserne sicura.
    No, nessuna penalizzazione. Confermo quanto scritto da Rinzi.

    Cordialmente,
    Stuart


  • Super User

    servirá a poco, ma confermo pure io.


  • Super User

    @must said:

    servirá a poco, ma confermo pure io.
    confermo anche io ... :mmm: ma lo avevo detto io :mmm: ...si !?! vabbè mi confermo 😄


  • User Attivo

    Effettivamente secondo me, come fa notare Stuart, l'AM andrebbe considerato più come una strategia che non come un contenuto in sè , però non ci vedo nulla di male nel fatto che chi scrive gli articoli lo faccia con un secondo fine (non necessariamente negativo ...)

    Una cosa simile avviene sulla carta stampata con quelli che in gergo si chiamano speciali , si prende una mezza pagina e si dice ad un giornalista di scrivere un articolo su chenesò i materassi , poi si contattano le ditte che vendono materassi e gli si dice se sono interessate a comprare quello speciale spazio pubblicitario tematizzato ...
    in fondo non cambia molto il principio scrivo un articolo in modo da veicolare un messaggio con cui tematizzare il mio link , il problema è se quell'articolo ha senso di esistere anche senza il link o no .

    Non credo che il problema sia che chi scrive lo faccia per puro piacere o per secondi fini quanto piuttosto il risultato ... il problema è che nel caso del web è come se si chiedesse all'inserzionista di scrivere lui anche l'articolo di giornale 😄 ed è qui infatti che nascono i problemi

    tuttavia credo che basterebbe selezionare meglio gli articoli in modo da garantire contenuti credibili ...

    personalmente mi sto avvicinando solo da poco al mondo seo/marketing e mi sono interessato subito all'article marketing perchè ho pensato fosse un modo "pulito" (passatemi il termine) e per farsi conoscere attraverso un'offerta di contenuto ...

    Personalmente ho scritto anche articoli per sfruttare i link interni, ma paradossalmente è una cosa che ho fatto successivamente (quando ho capito meglio che potevano servire ...:D) all'inizio volevo solo disporre di uno spazio (non legato a me o al mio nome) attraverso cui veicolare un messaggio ... (sempre per un discorso di marketing ma offrendo qualcosa ... il contenuto appunto)

    Proprio Rinzi se non mi sbaglio nel post sulla sua iniziativa parlava dell'importanza data dalla possibilità di approfondire l'argomento trattato cliccando su un link fornito alla fine dell'articolo relativo all'autore o alla fonte del contenuto ...
    magari basterebbe bandire i link interni all'articolo per pulirli un pò (ripeto che li ho usati anche io ma non avrei problemi a non metterli) .

    È Diverso invece, secondo me, il discorso riguardo ai comunicati stampa in cui magari si presenta il proprio sito , lì effettivamente il contenuto è la presentazione del sito stesso e la cosa è decisamente più autopromozionale per forza di cose ...

    :ciauz:


  • Super User

    @robyweb said:

    Proprio Rinzi se non mi sbaglio nel post sulla sua iniziativa parlava dell'importanza data dalla possibilità di approfondire l'argomento trattato cliccando su un link fornito alla fine dell'articolo relativo all'autore o alla fonte del contenuto ...
    magari basterebbe bandire i link interni all'articolo per pulirli un pò (ripeto che li ho usati anche io ma non avrei problemi a non metterli) .

    a mio parere non è necessario bandire i link all'interno degli articoli, basta rendersi conto che quei link sono approfondimenti ed eliminare quelli inutili in fase di approvazione


  • Super User

    segnalo un bel [url=http://www.marketingroutes.com/2006/11/22/article-marketing-online-su-articolistacom/]post su marketing routes 🙂


  • User Attivo

    Mandare lo stesso articolo a diversi giornali, è il modo migliore per non avere più pubblicato nulla (appena uno dei giornali se ne accorge).

    Mettere lo stesso articolo su più siti di article-marketing è il modo migliore per farsi chiudere l'account, se il sito è serio. I motori non centrano nulla.
    Il punto non è questo.

    Se si è seri, si da un valore ed un costo ad ogni articolo. Non si otterrà mai nulla se si tenta di risparmiare sul costo, mandando a tutti lo stesso testo o ponendolo anche sul proprio sito.

    Ogni articolo deve essere diverso. Questo è un aspetto fondamentale.

    Io scrivo buoni contenuti (ipotiziamo). Perché ho interesse a metterli su vari siti di article-marketing, invece che su un mio sito ed amen?
    Ci sono varie leggi che guidano la cosa, ma la più semplice è che la visibilità ha un suo parametro che è l'ampiezza della distribuzione. Dieci articoli sullo stesso sito, valgono molto molto molto meno di un solo articolo per ognuno di dieci siti diversi.

    Altra cosa, l'effetto psicologico della ricorrenza. Per le persone, vedere il nome su siti diversi, implica autorevolezza della persona (che sia giusto o no, lasciamo stare). Non diventi noto perché scrivi diecimila pagine. Diventi noto perché scrivi su centinaia di siti.

    Poi, ci sono vari altri motivi. A voi la palla.


  • User Attivo

    @fradefra said:

    Altra cosa, l'effetto psicologico della ricorrenza. Per le persone, vedere il nome su siti diversi, implica autorevolezza della persona (che sia giusto o no, lasciamo stare). Non diventi noto perché scrivi diecimila pagine. Diventi noto perché scrivi su centinaia di siti.

    Assolutamente daccordo... , dal basso della mia ignoranza/inesperienza in materia posso testimoniare che effettivamente questa è l'idea che mi ha spinto (ancora prima di iniziare a studiare la materia) ad interessarmi all'article marketing come mezzo per promuovermi ...

    Sostanzialmente mi sono chiesto se non era meglio inserire un contenuto direttamente sul mio sito invece che su di un altro ma poi ho fatto questo ragionamento:

    • Il mio sito è quello della società che vende il prodotto quindi i contenuti sicuramente arricchiscono ma:
    1. Tendono ad essere meno credibili (paradossalmente, visto che comunque li scrivo io, firmandoli)
    2. Riducono l'essenzialità del sito (che secondo me in determinati casi può essere un valore)

    Un'altra considerazione che mi sono trovato a fare è stata quella di consideare la possibilità che l'articolo funzionasse come ponte tra l'utente e il mio sito e che sostanzialmente potesse posizionarsi meglio della/e pagina/e sul mio sito relativo all'argomento trattato. ( in quanto contenuto puro)
    Effettivamente questo è quello che mi è successo... (l'articolo si è posizionato esattamente prima del prodotto a cui si riferisce sul mio sito) ...ma non lo vedo come un problema

    Ovviamente le mie considerazioni si riferiscono ad un carto tipo di azienda e sostanzialmente a quello che si può definire sito vetrina .

    ciao