• Bannato Super User

    Bene vedo che se pur giovane il 3d butta bene per non dire benissimo !

    Domanda per tutti !

    Che sia una buona idea veramente questa dei minisiti ?

    E se lo fosse che struttura dare ? Quante Pagine Fare ? Andrebbero Linkati Fra loro ? Il metodo migliore e sicuro per farli recensire in DMOZ ?
    I sito principale dovrebbe ritornare il link ? Se si da quale pagina interna o home page ?

    Bla bla bla bla

    🙂


  • Super User

    @Dell'Orto Fabio said:

    Che sia una buona idea veramente questa dei minisiti ?

    🙂

    beh innoqui mini siti , magari non eccessivamente ottimizzati , da proporre in dmoz e una volta dentro trasformare in qualcosa di più di un siti a tema ma un siti per veicolare utenti e BL validi verso il sito principale 😄

    continuando a rispondere alle tue domande..

    una struttura semplice, una 30ina di pagine , nessun collegamento con il sito principale (almeno inizialmente)


  • Super User

    Un chiarimento sul concetto di "siti piccoli e con pochi link verso l'esterno".

    Quello che intendevo dire è che, a differenza del concetto classico di hub, che identifica siti generalmente corposi e che consigliano molti link, in un nuovo modello come il TrustRank la grandezza del sito e la quantità di link verso l'esterno è più o meno irrilevante.

    Nel senso: anche un sito piccolo e con pochi link verso l'esterno può essere considerato dai motori un'ottima fonte per individuare altri siti di qualità (o altri siti di spam).

    Questo merita una considerazione interessante: visto che nel TrustRank i siti che formano il "seed" sono scelti secondo precisi criteri, il vero obiettivo sarebbe non tanto quello di ottenere link dai siti selezionati bensì quello di creare un sito che, per le sue caratteristiche, possa meritare di entrare tra quelli inizialmente scelti.

    Nota finale: non è possibile che il PageRank sia "morto" lasciando spazio al TrustRank, perché il TrustRank si basa in parte sul PageRank.


  • Super User

    Quello che mi confonde è questo: se è ormai universalmente riconosciuto tra i seo (quelli bravi 😄 ) che il pagerank non ha molta importanza per il posizionamento e, se come dice Low, il Trustrank si basa e deriva dal Pagerank, allora l'equazione dovrebbe essere rispettata: il Trustrank non serve al posizionamento e quindi è meglio contniuare a creare (o tentare di farlo) contenuti unici, interessanti a misura di utente, poi pr o tr quello che viene, viene...

    :bho:


  • Bannato Super User

    La mia opinione è che il mix sia questo:

    la popolarità esterna si calcola con il trust, quella delle pagine interne... altresì importanti con il page.

    🙂


  • User Attivo

    Chi dice che il PR è morto, lo dice perchè non ha siti con PR 7 sulla home e PR 6 sul 50% delle pagine!

    Sono in troppi a cantare inni in memoria di qualcuno che non è morto, solo perchè non hanno modo di provare. Fanno le prove su siti con PR4 e poi proiettano su quelli con PR6.

    Il comportamento di Google non è affatto proporzionale, invece. Vi garantisco che anche solo un PR5 di PR medio su tutte le pagine, con un minimo di anzianità, fa schizzare in cima alle serp come niente altro, ciò che "linka". Non servono trucchi, non servono door, non servono esperimenti. Basta saper scrivere mettendo assieme quelle keyword che secondo Google formano un argomento.

    Riconoscendo il valore del trust rank, comunque, vorrei fare alcune considerazioni, partendo da una premessa. Google ragiona come gli uomini-programmatori che stanno dietro ai suoi algoritmi, che cercano di implementare quello che il buonsenso suggerisce, anche se non sempre ci riescono per problemi di tecnologia.

    1. chi pagherebbe per un dominio che non porta nulla? Se un sito non viene mai aggiornato, ma qualcuno continua a pagarne il dominio, un motivo ci sarà, no?

    2. se un sito ha un tema fortemente specifico per una percentuale altissima delle sue pagine, indipendentemente da quante sono, un motivo ci sarà, no?

    3. se un sito ha una buona LP da molti siti diversi, un motivo ci sarà, no?

    4. se qualcuno ha realizzato un sito che ha tre sole pagine che occupano da sole tutto il dominio, un motivo ci sarà, no?

    5. se un sito piccolissimo, con forte tematizzazione delle pagine, con tema che si ripete uguale sul 100% della pagine ed è riuscito ad entrare in Yahoo, Dmoz, Virgilio, ecc. tutte directory editate da persone, un motivo ci sarà, no?

    Adesso io potrei andare avanti con questa lista ancora per due o tre pagine, ma era solo un esempio. La cosa importante è che un sito è importante in funzione dell'incrocio di varie di queste considerazioni, alcune delle quali apparentemente si negano, ma che legate assieme ad altre diventano coerenti.

    Faccio qualche esempio.
    Non conta che il sito sia grande o piccolo. Se è piccolo ed è entrato in tutte le directory più importanti (non in una sola), pare evidente che ha superato parecchi controlli umani. Si dirà che su alcune directory si paga. Che vuol dire? Pagare è ancora una volta un'attestazione di una certa importanza. Chi pagherebbe per far entrare sistematicamente un sito nelle directory? Inoltre anche pagando, su Yahoo non si ha la garanzia di inserimento...

    Un sito è enorme? Niente da fare, non conta. Se però ha 10 mila pagine tutte con lo stesso tema ed è in una directory, diventa di colpo importante, perchè almeno un controllo anti-spam l'ha superato ed i contenuti sono troppi per essere casuali.

    Un sito esprime il tema in modo completo? Che vuol dire? Che non si tratta di una sola o poche key, ma ci sono tutte quelle che contano per quel tema. Il buon senso dice che non è casuale.

    Ovviamente si può contestare qualcuna di queste considerazioni, ma credo di aver indicato cosa penso, indipendentemente dal caso specifico.

    Vogliamo ora trovare un metodo per cercare quei siti considerati importanti da Google?

    1. un sito che ha rilevanza per molte chiavi attinenti ad un certo tema, mi pare già un ottimo candidato.

    2. un sito che è presente nelle principali directory è un ottimo candidato.

    3. un sito che ha forte tematizzazione, anzianità di servizio, pochi link in uscita (ma non nessuno), è un ottimo candidato.

    4. un sito di chiara ispirazione giornalistica, è un ottimo candidato (come fa a saperlo? c'è modo, c'è modo 😄 )

    Però, Fabio, non stiamo parlando di una cosa di cui s'era già discusso un paio di anni fa in occasione di un incontro a Gazzada, quando si diceva dell'importanza del sito nel suo insieme e non della singola pagina? Ricordi? Già allora era nato il Trust Rank, solo che nessuno lo chiamava così 😄


  • Super User

    So che questo post non aggiunge nessun valore al thread, ma voglio complimentarmi con FradeFra per questo post che secondo me è uno di quelli da stampare ed "appendersi davanti alla scrivania".

    Quoto tutto 🙂


  • Bannato Super User

    Il know how di Francesco non lo scopriamo certo noi... mi associo a Beke

    🙂


  • User

    @Dell'Orto Fabio said:

    dai siti che forniscono stabilmente news ufficiali a GG, non credo che l?infame metta online news da siti ?non certificati?,

    Mica vero: un mio sito di news è stato bannato per un anno (nessun risultato neppure cercando il nome del dominio ed accessi azzerati da G) ma le news continuavano a comparire regolarmente su Google News (e di conseguenza gli accessi).


  • Super User

    Cari Beke e Fabio, mi associo ad entrambi 🙂

    D'altra parte e' da tempo che mi appendo di questi post sulle scrivanie; ve ne passo uno che conoscete sperando di non alterare equilibri arcaici:
    http://www.velocipedi-equestri.com/VE_da_Fradefra.htm


  • Super User

    @fradefra said:

    Si dirà che su alcune directory si paga. Che vuol dire? Pagare è ancora una volta un'attestazione di una certa importanza.

    Sono d'accordo su tutte le osservazioni che hai fatto tranne che quella quotata, perché motori di ricerca diversi valutano diversamente la disponibilità economica (e di solo questo si tratta) del proprietario di un sito web.

    Se esistono motori che rifiutano persino le indicizzazioni a pagamento (indicizzazioni, nemmeno posizionamento) per non voler dare una priorità a chi ha una disponibilità economica maggiore, dubito fortemente che gli stessi motori siano poi propensi ad inserire tra i fattori positivamente influenti la capacità economica di un proprietario di acquistare spazi promozionali nelle directory. Se lo facessero, non sarebbero coerenti.


  • User Attivo

    @LowLevel said:

    Sono d'accordo su tutte le osservazioni che hai fatto tranne che quella quotata, perché motori di ricerca diversi valutano diversamente la disponibilità economica (e di solo questo si tratta) del proprietario di un sito web.
    ...

    Avevo già detto che alcune potevano essere contestabili, quindi se non sei d'accordo solo con questa, direi che siamo ad un buon punto 🙂


  • User Attivo

    @Catone said:

    Quello che mi confonde è questo: se è ormai universalmente riconosciuto tra i seo (quelli bravi 😄 ) che il pagerank non ha molta importanza per il posizionamento e, se come dice Low, il Trustrank si basa e deriva dal Pagerank, allora l'equazione dovrebbe essere rispettata: il Trustrank non serve al posizionamento e quindi è meglio contniuare a creare (o tentare di farlo) contenuti unici, interessanti a misura di utente, poi pr o tr quello che viene, viene...

    :bho:

    Io credo che quello che ha detto Catone sia l'unica cosa da perseguire.

    Se un sito propone cose interessanti e contenuti originali, nel medio-lungo periodo sara' premiato.

    Adesso se ci fate caso ci sono siti primi in SERP, anche abbastanza competitive, che non avrebbero i numeri per stare lì (PR, BL e non usano trucchi). Perchè sono lì?
    La risposta è perchè hanno contenuti di qualità.

    Il motore di ricerca si evolverà a tal punto che sarà in grado di selezionare i siti di qualità senza partire da HUB o da BL importanti. Il motore di ricerca prima o poi dovrà utilizzare questa benedetta intelligenza artificiale.

    Non credete anche voi che l'ambizione di un motore di ricerca sia quella di riuscire a crearsi un DB di siti di buona qualità?

    Allora invece di mini siti perchè non creiamo contenuti buoni?


  • User Attivo

    A distanza quasi di un anno, sarei interessato a sapere se ci sono nuovi punti da tenere in considerazione, e come fare per guadagnarsi un buon trust rank.

    🙂


  • Community Manager

    @EthanDane said:

    A distanza quasi di un anno, sarei interessato a sapere se ci sono nuovi punti da tenere in considerazione, e come fare per guadagnarsi un buon trust rank.

    🙂

    Ti puoi aggiornare cercando nel Forum, io ed altri abbiamo fatto post anche nell'ultimo mese per capire come funziona il TrustRank 🙂

    Cerca nel forum posizionamento la chiave TrustRank o Trust Rank 🙂


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Ti puoi aggiornare cercando nel Forum, io ed altri abbiamo fatto post anche nell'ultimo mese per capire come funziona il TrustRank 🙂

    Cerca nel forum posizionamento la chiave TrustRank o Trust Rank 🙂

    Non lo trovo... help me Giorgio. (
    (è vero pure che c'ho un mal di teeeesta!!!)


  • User Attivo

    l'inteligenza artificiale non avrà mai un parere soggettivo...o almeno ci vorrà qualcosa in più che uan decina d'anni!

    Quindi per forza di cose gli inserimenti nella serp si baseranno sempre e comunque su dei calcoli statistici8...dove il "crescendo" è una cosa buona, e il "diminuendo" delle performance è una cosa cattiva!

    D'altronde un computer non capirà mai quanto sia "buono " un contenuto!
    Non avendo "parere" si può basare su cosa?

    Lunghezza dei testi, studio della semantica di un testo? Armonicità di un testo?

    Non credo sia inteligente basarsi solo su questo...pensate se il signore einstenio fosse vissuto ai giorni nostri,,,dato che era uno sfigato avrebbe pubblicato E=mc2 su internet!

    Se il motore di ricerca si basasse solo su un analisi sua del desto la pagina internet con il miglior contenuto della storia di tutta l'umanità sarebbe stata snobbata!!!

    Quindi per forza di cose l'inteligenza artificiale si deve basare sulle preferenze degli uomini!

    Posso fare un sito di una sola homepage con una bellissima poesia o canzone in streaming e senza mai modificare più la pagina posso arrivare in prima pagina per le keyword "bella canzone"
    peché se la canzone è bella ci sarà una vera fermentazione di link...

    Il bot ha già trovato il modo migliore su cui fare le proprie valutazioni...ora deve renderlo efficiente e anti-"truffe"


  • Community Manager

  • User Attivo

    Premetto che apprezzo l'impegno di quanti di voi vogliano approfondire e vederci più chiaro negli algo del plex, però alcune personalissime considerazioni le vorrei fare e sono le seguenti.

    Secondo me il rischio in questo specifico thread è che si esca dai binari della logica. Che invece è quella che ci dovrebbere muovere. Tutti.

    Ho sentito parlare di mini siti con poco ma buon content. Ho letto domande del tipo 'qual è un modo per individuare i siti trusted'. Pochi link o tanti link.

    Vorrei ridurre le affermazioni dei più a pochi semplici ragionamenti logici che magari suonano banali, e magari lo sono anche, ma che ritengo veritieri (e spontanei).

    Se non so quali siti sono il riferimento di un settore, è probabile che io quel settore non lo conosca. Il che mi consente solo relativamente di poter contribuire con i miei contenuti.

    Fare tanti mini siti (sa molto di spam questo ragionamento) per spingere nelle serp il dominio principale? Ma a che serve scusate? Perchè assumere questo approccio così artificioso?

    Voglio dire, se avete da dire la vostra su un topic, se siete 'esperti', guru, o anche persone normalissime che sanno offrire spunti interessanti su un qualsivoglia argomento, perchè dovreste aprire decine di siti per spingerne un altro

    Non potete concentrarvi unicamente sul vostro unico sito e farlo diventare un big (anche in termini di dimensione), un punto di riferimento del settore? Se siete bravi, preparati, originali, vedrete che col tempo sarete seppelliti spontaneamente da una valanga di link (non riesco a immaginare nulla di più trusted di un voto spontaneo), di gente che vi legge e apprezza quello che dite.

    Piano piano crescerete anche voi, solo che mi pare di capire che a molti interessi solo bruciare le tappe con strategie frettolose. Se posso permettermi un consiglio, dedicherei molto più tempo a sviluppare content utile ed interessante, piuttosto che a preoccuparmi di ciò che i penosi algoritmi di google potrebbero pensare del vostro operato.

    Anche io come molti di voi mi occupo, tra le varie cose, di SEO. E questo dovrebbe dirvi qualcosa.


  • User Attivo

    @scangilli said:

    Fare tanti mini siti (sa molto di spam questo ragionamento) per spingere nelle serp il dominio principale? Ma a che serve scusate? Perchè assumere questo approccio così artificioso?

    Voglio dire, se avete da dire la vostra su un topic, se siete 'esperti', guru, o anche persone normalissime che sanno offrire spunti interessanti su un qualsivoglia argomento, perchè dovreste aprire decine di siti per spingerne un altro

    Non potete concentrarvi unicamente sul vostro unico sito e farlo diventare un big (anche in termini di dimensione), un punto di riferimento del settore? Se siete bravi, preparati, originali, vedrete che col tempo sarete seppelliti spontaneamente da una valanga di link (non riesco a immaginare nulla di più trusted di un voto spontaneo), di gente che vi legge e apprezza quello che dite.

    Piano piano crescerete anche voi, solo che mi pare di capire che a molti interessi solo bruciare le tappe con strategie frettolose. Se posso permettermi un consiglio, dedicherei molto più tempo a sviluppare content utile ed interessante, piuttosto che a preoccuparmi di ciò che i penosi algoritmi di google potrebbero pensare del vostro operato.

    Anche io come molti di voi mi occupo, tra le varie cose, di SEO. E questo dovrebbe dirvi qualcosa.
    L'approccio che proponi non è sempre attuabile quando si opera su un sito che non è il proprio 😉