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Scusate, secondo me c'è confusione con gli URL da visualizzare.
Se osserviamo la pagina https://www.3bmeteo.com/community/fotogallery/4074, al netto del bannerone pubblicitario che da mobile è abbastanza invadente, compare una gallery molto più adatta al mobile dell'altro sito (dove sembra la versione desktop più piccola), e se l'intento è quello di avere in modo rapidissimo immagini del meteo a Milano, dà un'esperienza di fruizione decisamente più veloce (è istantanea).
Ma tutto questo, Google non riesce ad interpretarlo alla grande. O meglio, secondo i miei test ci riesce, ma dipende dal budget che ha a disposizione per la "seconda ondata", dove va a considerare il renderizzato lato client.Concordo con la poca cura dei segnali in pagina come breadcrumb, filtri, ricerca, ecc..
Ma provate a non guardare solo la pagina hub dell'altro sito e a navigare le foto (ovvero l'intento di ricerca primario è un delirio.
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@kal quindi secondo te il fatto che l'ultima foto del primo sito risalga al 2019 è una cosa positiva lato esperienza d'uso?
Oppure tu ritieni che sia il banner il problema? Esperimento fattibile quello di spostarlo, ma vedrai non cambierà nulla. Prima era sotto, ma non cambiava nulla
Sul breadcrumb diciamo che potrei anche darvi un briciolo di ragione...ma parliamo di una sezione dove uno arriva e vuole vedere foto. Se vuole andare altrove può usare la ricerca che è molto più rapida di un breadcrumb per navigare in un contesto mobile.
Avete mai visto un app mobile nativa voi con i breadcrumb?
Mi sembra una cosa poco utile ai fini della fruizione dei contenuti fotografici quando hai un motore di ricerca che funziona bene.
Comunque prendo nota per altri test.
1 Risposta -
@sermatica ha detto in Riflessione post esperimento: UX, SEO, Richiesta Feedback:
le altre sono "nascoste sotto e sono costretto a scrollare per vederle".
ma veramente pensiamo ancora che in un contesto mobile lo scroll sia un problema? E soprattutto in un contesto di contenuti multimediali?
Comunque grazie per le opinioni, ma proviamo a pensarle su un uso reale non da un punto di vista solo tecnico. Immergetevi un attimo in un caso d'uso dove veramente siete interessati a questo tipo di contenuto.
Veramente trovate lo scroll un impedimento?
1 Risposta -
Comunque la cosa curiosa è che anche il mobile friendly tool dice che il primo non è mobile friendly. Ha oggettivi problemi di sizing e aree di tap.
1 Risposta -
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@juanin ha detto in Riflessione post esperimento: UX, SEO, Richiesta Feedback:
@kal quindi secondo te il fatto che l'ultima foto del primo sito risalga al 2019 è una cosa positiva lato esperienza d'uso?
No, ma l'utente che arriva da Google non lo sa.
L'utente che arriva da Google vede "una foto del tempo a Milano". Che è datata FORSE, lo scopre dopo. Più probabilmente non se ne accorge. L'utente su internet è distratto. Sul cellulare è distratto x2.
Oppure tu ritieni che sia il banner il problema? Esperimento fattibile quello di spostarlo, ma vedrai non cambierà nulla. Prima era sotto, ma non cambiava nulla
Il banner probabilmente è parte del problema, non IL problema.
Sul breadcrumb diciamo che potrei anche darvi un briciolo di ragione...ma parliamo di una sezione dove uno arriva e vuole vedere foto. Se vuole andare altrove può usare la ricerca che è molto più rapida di un breadcrumb per navigare in un contesto mobile.
Avete mai visto un app mobile nativa voi con i breadcrumb?
Mi sembra una cosa poco utile ai fini della fruizione dei contenuti fotografici quando hai un motore di ricerca che funziona bene.
Comunque prendo nota per altri test.
Anche sta cosa dei breadcrumb ritengo che si aparte del problema, ma non IL problema.
A livello di UX secondo me non bisognerebbe concentrarsi su aspetti troppo generici di UX... ma su UN aspetto molto specifico, ovvero: l'esperienza dell'utente che arriva da una ricerca.
Mi spiego meglio: un utente che cerca [foto meteo milano] è più contento di trovare una foto o tante foto? Sta cercando Milano ma magari vuole una zona precisa e può trovare utile degli strumenti di raffinazione della query?
Alcuni indizi:
Google è sta roba qua che guarda, sono pronto a scommetterci.
E questa roba qua "vale" nei primi 0,5 secondi di esperienza utente, diciamo un lasso di tempo molto breve pre e post ricerca.
Schematizzando:
1 [Utente con un bisogno] ---> 2 [Utente apre Google + formula la query + scansiona i risultati + clicca + atterra sulla pagina + conferma cognitiva di aver trovato quello che stava cercando] ---> 3 [Utente resta sul sito e naviga | Utente torna in SERP | Utente abbandona]
Il punto centrale è quello che interessa a Google.
Noi possiamo influenzare solo la snippet (per farci notare rispetto ai concorrenti) ed i primissimi istanti di navigazione del sito, quelli in cui l'utente cerca una conferma cognitiva di aver trovato quello che stava cercando. In questi istanti l'utente è ancora "un utente di Google" e non è ancora "un utente del sito". Quindi la UX "del sito" è irrilevante.
L'unica cosa rilevante è la UX "di Google".
Di cui il sito fa parte per un breve istante. Diciamo che l'occhio dell'utente è sul sito, ma il suo cervello non ancora.
Infatti il ritorno sulla SERP è ancora nel reame delle possibilità...
Un utente non ritornerà sulla SERP solo nei casi in cui:
- è soddisfatto di quello che ha trovato (feedback positivo)
- è stato distratto da qualcosa e non intende proseguire la ricerca (feedback neutro)
Se non è soddisfatto di quello che ha trovato E intende proseguire con la ricerca... tornerà in SERP. E questo lo sappiamo che è un segnale di un certo peso per Google.
Se poi guardi anche gli screenshot di Google Search Console, sono un'istantanea della pagina all'atterraggio dell'utente e basta.
È solo un'indizio naturalmente, ma è coerente con il quadro che ho dipinto.
1 Risposta -
@kal quindi uno che si accorge che ci sono foto del 2019 secondo te cosa fa?
Non torna indietro?
Comunque l'intento era proprio quello di avere un punto di vista esterno. Quindi grazie. Vediamo di fare altri interessanti esperimenti sulla base dei feedback considerando che è una sezione a traffico pseudo nullo. Quindi tutto utile solo a scopo di esperimento.
I segnali utente sono zero. Le correlate sono invenzioni di Google e non veri raffinamenti delle ricerche. Sono correlate rispetto al topic complessivo.
PS: Comunque sul discorso breadcrumb proprio il fatto che sia un utente di Google li rende ancora più inutili.
1 Risposta -
@juanin ha detto in Riflessione post esperimento: UX, SEO, Richiesta Feedback:
@kal quindi uno che si accorge che ci sono foto del 2019 secondo te cosa fa?
Non torna indietro?È una ottima domanda! Secondo me no. Dice "BAH" e chiude la sessione.
Chi fa una query come quella (e le mille simili) ha "motivazione" zero. Il 90% manco si accorge che son foto vecchie perché manco le clicca. Una piccolissima percentuale forse scrolla la pagina.
@juanin ha detto in Riflessione post esperimento: UX, SEO, Richiesta Feedback:
I segnali utente sono zero.
I segnali utente sono zero, ma comunque Google l'analisi della pagina la fa con i suoi modelli ML che includono ANCHE i dati utente.
I dati utente in se e per se non sono importanti.
Ma la reazione che ci aspettiamo da un utente che atterra dalla ricerca su una pagina per me invece lo è eccome.
I dati utente di Google casomai "rinforzano" una posizione o permettono di "aggiustarla" per le query a più alto volume.
1 Risposta -
@kal ha detto in Riflessione post esperimento: UX, SEO, Richiesta Feedback:
È una ottima domanda! Secondo me no. Dice "BAH" e chiude la sessione.
Chi fa una query come quella (e le mille simili) ha "motivazione" zero. Il 90% manco si accorge che son foto vecchie perché manco le clicca. Una piccolissima percentuale forse scrolla la pagina.Questa è una visione un po' grossolana secondo me.
Stai dando per scontato che l'utente faccia una ricerca che non gli interessa. Non mi pare uno scenario reale. Saranno delle nicchie, ma quelle nicchie che cercano queste cose fidati che sono di solito appassionati quindi verificano e come se è una risorsa vecchia.
Insomma è accettabile avere una serie di feedback basati su valutazioni euristiche, ma non è la realtà. Mi sembra che stai andando verso una opinione.
Si punta il dito sul breadcrumb, ma si perde l'attenzione sul contenuto che è il vero padrone di una eventuale ottima esperienza. E la realtà è che nel primo il contenuto non c'è. Quindi Google di fatto offre un risultato totalmente inutile.
La fine è che il motore non è assolutamente in grado di valutare il contenuto reale in termini di reale utilità. Soprattutto se non ha segnali utente consistenti.
1 Risposta -
@juanin ha detto in Riflessione post esperimento: UX, SEO, Richiesta Feedback:
Stai dando per scontato che l'utente faccia una ricerca che non gli interessa. Non mi pare uno scenario reale.
No, no, sono arciconvinto della cosa.
Lo capisci solo guardando la query, cosa sta cercando DAVVERO uno che scrive [foto meteo milano]?
Io catalogo quella query come informazionale in fase di scoperta. Ovvero: sta cercando informazioni ma non ha ancora ben chiaro che cosa vuole. È una query che già solo per come è formulata chiama una raffinazione successiva.
Probabilmente è una query periferica e non centrale... ma resta comunque una forte impronta di vaghezza di una persona che non sa bene cosa vuole e si affida al motore di ricerca per aiutarsi a chiarirsi le idee.
Mettendomi nei panni dell'utente provo ad immaginare cosa sta cercando in realtà.
Sta cercando foto ORA, in altre parole sta cercando una webcam... e infatti "webcam" sta nelle correlate in modo piuttosto preponderante. E anche "ora" sta nelle correlate. E probabilmente sta cercando pure un posto in particolare, visto che Google prova a metterci i nomi dei posti nelle correlate (ma trattandosi come detto di una query periferica ci butta un po' di robe
a cazzo di canecon il machine learning).Fa comunque tutto parte di una "nuvola" di query tra loro correlate grazie a innumerevoli sessioni di ricerca.
Probabilmente la user journey "normale" di chi usa quella query è:
[foto meteo milano] --> bounceback --> [webcam milano] --> fine sessione
O qualcosa di simile.
@juanin ha detto in Riflessione post esperimento: UX, SEO, Richiesta Feedback:
Si punta il dito sul breadcrumb, ma si perde l'attenzione sul contenuto che è il vero padrone di una eventuale ottima esperienza. E la realtà è che nel primo il contenuto non c'è. Quindi Google di fatto offre un risultato totalmente inutile.
Giusto due note:
- il primo contenuto contiene il link alla sezione "Webcam". Raffinamento della query servito all'utente su un piatto d'argento.
- il primo contenuto contiene comunque delle immagini che assomigliano molto alle Webcam (con tanto di orario).
@juanin ha detto in Riflessione post esperimento: UX, SEO, Richiesta Feedback:
Mi sembra che stai andando verso una opinione.
Sto facendo un'analisi utilizzando il framework che uso abitualmente (ovvero il PIKAC).
Certo, è un'opinione, ma non è basata sul nulla.
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Comunque, un esperimento si fa anche facile: prova a mettere bene in evidenza il link alla sezione "Webcam" pertinente (attualmente assente) e metti orario e data delle foto come sottotitolo.
Se non cambia nulla, ho sbagliato l'analisi.
1 Risposta -
@kal centra poco foto con webcam. Chi cerca webcam lo sa benissimo e infatti ha volumi buoni anche se sempre marginali.
Il discorso delle correlazioni varie è molto relativo. Qui conta altro che esula da segnali on-page.
Ma sono curioso di fare test per capire se qualcosa on page possa cambiare le sorti...anche se so già la risposta.
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@homeworker ha detto in Riflessione post esperimento: UX, SEO, Richiesta Feedback:
o "webcam milano" se voglio vedere in diretta il tempo o curiosare.
E se non sai cos'è una webcam?
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@homeworker quindi proviamo a fare un test con una keyword diversa?
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@juanin ha detto in Riflessione post esperimento: UX, SEO, Richiesta Feedback:
Scrivo questo dopo aver letto le ottime osservazioni di Kal ma penso che una buona base sia sistemare il problema che ho rilevato della galleria immagini, poi sistemare la pubblicità come già detto e infine lavorare come suggerisce Kal agevolando l'utente con le key correlate.
Veramente trovate lo scroll un impedimento?
Si ma questo perchè entrando non vedo una galleria di foto ma una sola foto, tra l'altro tagliata. Per di più è impossibile vedere la galleria ma sarei costretto a vedere una foto per volta.
1 Risposta -
@homeworker il test è definito nel primo post, ma forse non sono stato chiaro.
L'ipotesi iniziale deriva dalla propaganda UX.
Quindi in generale interessanti le opinioni di @sermatica di @kal e di @homeworker (che ovviamente hai centrato in realtà la vera motivazione - ossia la UX comunque non centra niente. Ci sono altri fattori molto più determinanti).
Però in generale tendo ad essere d'accordo che non siamo d'accordo
I suggerimenti hanno senso se vediamo l'esperienza da un punto di vista di Google. Ma quando fai un sito vero che ragioni i vari punti d'ingresso o funnel chiamateli come volete. Ma io quando penso la UX il motore di ricerca è una parte non è l'obiettivo.
E infatti il classico path di arrivo a quelle pagine è sempre da un'altra pagina interna del sito che è generalmente quella previsionale delle località. Da lì chi è interessato snocciola foto, webcam, video etc.
L'altro path è dell'appassionato che fotosegnala.
E infatti l'idea è stata proprio quella di pensare più alla UX che alla SEO e dunque:
- fare un titolo sensato per il contesto e non forzato per la chiave. Infatti se vedete il titolo è Foto Località. Non Foto Meteo Località. E' un sito di meteo e la parte meteo per un utente che lo usa è implicita.
- fare un contenuto rapido, veloce e che consenta di fruire velocemente le foto senza dove andare avanti e indietro all'infinito.
- provare un contenuto tutto client side e dunque dove serve rendering.
- mettere una ricerca full text in grado di mostrare facilmente le foto che uno vuole.
Tutte cose che se le guardiamo solo lato SEO non sono necessariamente sufficienti.
Dalle vostre opinioni io vedo un BIAS SEO a differenza del mio BIAS che grazie a voi voglio togliermi per fare altre prove.
Quindi il punto è la UX. Non la SEO. La SEO è una conseguenza come proselita Google.
Personalmente ritengo che:
- lo scroll da mobile sia naturale. L'utente è abituato. Sa scrollare. Deve scrollare. Siamo in un mobile context. I vostri assunti che l'utente non scrolla sono fallaci. La ricerca sul campo lo dimostra.
- Il breadcrumb da mobile soprattutto in un funnel search centrico è inutile. Anche questo lo dimostra la ricerca sul campo.
- Il banner vi posso dare anche credito.
Quindi detto questo arriviamo al nocciolo. Voi dite bene che la ricerca non è una ricerca chiara e infatti nessuno la fa da un motore di ricerca. Però il punto è proprio questo. Se io ottimizzo la UX del caso d'uso classico in modo corretto la conseguenza che Google lo metta piazzato bene in qualcosa per cui il contenuto è contestuale lui dovrebbe considerarlo bene, ma in realtà non è così.
Quindi per concludere...quando si parla di UX alla fine si parla di FUFFA da un punto di vista di Google.
Google non è in grado di capire chi offre una buona UX e lo dimostra anche la sua incapacità di comprendere il sentiment o altre cose difficili da automatizzare con anche tutta l'intelligenza artificiale che voleteIn sintesi quando si fa un contenuto posizionabile va comunque sempre pensata il punto di vista del motore di ricerca (e non dell'utente purtroppo). Non c'è modo purtroppo di pensare la migliore UX per l'utente se si vuole performare bene anche sul motore di ricerca.
E questo è un fatto.
Dal punto di vista UX e ranking i motori di ricerca degli app store sono un po' più avanti grazie ad alcuni segnali diretti che possono usare. Ma poi sono molto più indietro su altri n-mila aspetti.
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