• Contributor

    @amorloi ha detto in Il Garante Privacy del Belgio multa IAB Europa per 250.000€ a causa di TCF:

    Questo agitarsi dei vari garanti dei singoli paesi è solamente MOAR CHAOS, senza dare soluzioni.

    Non sono d'accordo.

    Questi provvedimenti appaiono caotici solo a chi non ha seguito l'evolversi della cosa nel mondo legale/privacy. La legge è chiara (consenso, privacy by design) ed il regolamento ePrivacy non sarà differente, ha gli stessi principi fondanti della GDPR (ovvero un sostanziale e radicale protezionismo dei dati personali per i cittadini EU).

    Di fatto, qualunque operazione di brokeraggio di dati è già ora (e sarà ancora di più in futuro) da considerarsi illegale... a meno che le organizzazioni non siano in grado di fare auditing DI TUTTA LA SUPPLY CHAIN.

    A monte, non a valle.

    Questa è la direzione e a me pare davvero limpida, non capisco davvero quando si dice che è caotica e incongruente.

    Il dato personale va gestito accuratamente, come se fosse una persona.

    Tutte le situazioni da mercato del pesce (incluso il marketplace RTB, visto che di quello si parla) non hanno futuro per come sono concepite oggi all'interno dell'EU.

    PS:

    @amorloi ha detto in Il Garante Privacy del Belgio multa IAB Europa per 250.000€ a causa di TCF:

    ho tentato di leggermi tutto, ma avete scritto uno sfracello.

    I forum ❤


    F 1 Risposta
  • Moderatore

    @kal la privacy by design che tu millanti è rendere il programmatic illegale, che si può fare, ma è un'altra questione.

    La GDPR descrive che se vuoi tracciare l'utente devi chiedergli il consenso, il TCF è un framework che ha generalizzato e reso comune il modo di chiedere il consenso, se poi dei vendors non rispettano il sistema non è colpa del framework che fa il suo lavoro: chiedere il consenso e renderlo disponibile ai vendor.

    Nel tuo ragionamento allora un sito internet che chiede il login all'utente non dovrebbe salvare i dati, perché nel momento in cui li salva non è privacy by design. Ma il GDPR prevede invece che gli chieda il permesso per:

    • marketing
    • profilazione
    • vendita del dato

    sono dei semplici flag che puoi rispettare o meno, se non li rispetti non sei compliant, sta succedendo esattamente la stessa cosa con il TCF che sopra descrivi, non è un problema di TCF.

    Nel dettaglio, visto che l'ho affrontato con il team, Criteo sta usando una schifezza che è un opzione del consenso previsto dalla legge del GDPR che è l'interesse legittimo, na schifezza non più prevista dall'ultima direttiva del garante della privacy italiano.

    Il problema è sempre il vendor e possono essere fatte schifezze immani vedi il bug di safari che permetteva di creare il finger printing leggendo la history.
    Ma allora puniamo anche Apple perché Safari non è privacy by design per colpa di vendor che cercano il limite.
    Allora il programmatic è il male perché ci sono vendor a limite.

    Se ragioniamo così quante attività sarebbero da chiudere?


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @filtro ha detto in Il Garante Privacy del Belgio multa IAB Europa per 250.000€ a causa di TCF:

    Nel tuo ragionamento allora un sito internet che chiede il login all'utente non dovrebbe salvare i dati, perché nel momento in cui li salva non è privacy by design.

    Ma no! Il login è necessario per fornire i servizi che stanno dietro login. In questo caso la privacy by design è non chiedere all'utente più dati di quelli strettamente necessari al servizio.

    Il problema del marketplace RTB è che una volta che il dato è venduto sulla piazza, non hai più il controllo su dove finisce.

    Se io utente acconsento che SITO-A fornisca i dati sui miei interessi a FORNITORE-ONESTO-B e questo fa da broker e permette l'accesso a FORNITORE-NON-SEMPRE-ONESTO-C e quest'ultimo per prassi fa da broker decine di SUB-FORNITORI-LADRI-XYZ... capisci che c'è un problema.

    Perché io il consenso l'ho dato solo al trasferimento del dato tra A e B. Ma il sistema stesso permette l'accesso a XYZ senza alcun controllo preventivo (e si può ben verificare che è così).

    Ora, non è il mio mestiere e qui mi fermo... ma il sistema perché sia compliant deve essere progettato per impedire questa cosa.


    F juanin 2 Risposte
  • Moderatore

    @kal ha detto in Il Garante Privacy del Belgio multa IAB Europa per 250.000€ a causa di TCF:

    Di fatto, qualunque operazione di brokeraggio di dati è già ora (e sarà ancora di più in futuro) da considerarsi illegale... a meno che le organizzazioni non siano in grado di fare auditing DI TUTTA LA SUPPLY CHAIN.

    Ma non è vero, la GDPR pretende che sia chiesto il permesso e che i vendor rispettino il consenso dell'utente. Certo se gli utenti non danno il consenso allora i dati non posso essere venduti, non posso profilarlo ecc. ecc.

    @kal continui a portare in tutti i modi la tua visione senza guardare il resto, posso anche condividere il fatto che alcune persone possono preferire non essere profilate, ma ti faccio una domanda: quando sei su un ecommerce quante volte le personalizzazioni dei risultati di ricerca o i prodotti consigliati ti hanno aiutato a fare l'acquisto?

    Buona parte di quei modelli sono sviluppati usando dati cross dominio, raccolti con il consenso degli utenti, profilando l'utente. usando un 3rdparty cookie, anche quello sono il male?


    kal 1 Risposta
  • Moderatore

    @kal ma il problema è il vendor, mappare il vendor che fanno schifezze si può fare è complicato, il problema non è RTB è cosa fanno i vendor.

    non capisci il principio, ma allora vietiamo di raccogli i permessi di marketing perché in realtà sappiamo tutti che non vengono rispettati?


  • Contributor

    @filtro ha detto in Il Garante Privacy del Belgio multa IAB Europa per 250.000€ a causa di TCF:

    Ma non è vero, la GDPR pretende che sia chiesto il permesso e che i vendor rispettino il consenso dell'utente.

    Peccato che nella pratica non succede.

    this study still observed many instances of ad tech vendors and data brokers creating unique user identifiers and performing user data syncs with other vendors.

    Utenti che acconsentono solo per il network di Google (che dovrebbe essere super bravo sulla carta) in un contesto di laboratorio (quindi con metodologia controllata), si vedono tracciati anche da altri network. Come mai succede questa cosa? Non dovrebbe succedere.

    Questo nei fatti.

    È un problema di auditing fatto coi piedi? È un problema del protocollo? Chi è da considerarsi responsabile?

    Il garante belga pensa che IAB Europa sia responsabile.

    Il resto sono miei pareri personali che poca rilevanza hanno con la questione 😁


    F 1 Risposta
  • Moderatore

    @kal e quindi???

    è un problema del TCF, del protocollo RTB o del vendor???

    direi del vendor.
    Come sei io raccogliessi i dati di contatto, e ritessi colpevole l'azienda che sviluppa il form perché l'azienda che ha il contatto lo vende senza aver il permesso.


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @filtro ha detto in Il Garante Privacy del Belgio multa IAB Europa per 250.000€ a causa di TCF:

    è un problema del TCF, del protocollo RTB o del vendor???

    Mah, secondo il Garante belga è un problema di TCF.

    Secondo me è un problema del marketplace RTB per sua stessa natura sregolato (l'esatto opposto di privacy by design... potremmo quasi dire spy by design), ma io non sono nessuno e non faccio testo 😁


  • Admin

    @kal ha detto in Il Garante Privacy del Belgio multa IAB Europa per 250.000€ a causa di TCF:

    Ma no! Il login è necessario per fornire i servizi che stanno dietro login. In questo caso la privacy by design è non chiedere all'utente più dati di quelli strettamente necessari al servizio.

    In una registrazione non c'è nulla di Privacy By Design.

    Già il fatto che ho una mail lo rende potenzialmente soggetto a ogni tipo di truffa o breach se chi tratta quei dati è un truffatore.

    Quindi stai facendo assunti totalmente fuori luogo. Il problema è il vendor truffatore non il framework o protocollo. Secondo il tuo assunto la colpa dei DDoS è colpa del protocollo TCP/IP.


  • Contributor

    Probabilmente non ci capiamo su una cosa.

    Quando io acconsento al tracciamento, io acconsento con il sito che sto visitando. Il sito ha il mio permesso per condividere le informazioni con una terza parte.

    Se la terza parte poi rivende ulteriormente il dato senza il mio permesso... il responsabile è comunque il sito che gliel'ha passato. Perché io sono il proprietario del dato e con il sito ho fatto un contratto (sì, il consenso è un contratto).

    Nel caso di TCF, il Garante belga contesta a IAB Europe la corresponsabilità per aver progettato un sistema che permette alle terze parti di rivendere ulteriormente il dato (è dimostrabile e dimostrato) senza alcuna reale capacità di controllo sul processo (la capacità di auditing di IAB si ferma al client).

    A me pare assolutamente sensato e davvero non capisco l'incredulità o tutti questi paralleli strani.

    (poi ci sarebbe da toccare il tasto legale di quanto sia effettivamente da considerare legittimo per un sito richiedere il consenso e prendersi la responsabilità in vece dei vendor che poi fanno quello che gli pare... e questa cosa la dicevo ancora in tempi non sospetti eh...)


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    Ma forse non capisci l'assurdità di quello che si sostiene.

    Un conto se punisco IAB perché è data controller e non ha in piedi un sistema di data processing agreement con le sotto parti con cui condivide i dati (e poi tutti i vendor in realtà sono listati con relativo accetta/rifiuta a livello atomico).

    Un conto è che punisco l'uso errato che viene fatto di un Framework.

    Attenzione perché sono cose parecchio, ma parecchio diverse.


  • Contributor

    Ora, potrei essermi perso dei pezzi anche perché ho letto soprattutto commenti ed il provvedimento non è sempre decifrabile, ma... il Garante ha punito e sanzionato chi quel sistema lo ha progettato.

    Gli viene contestato il ruolo di Joint Controller, perché è IAB Europe che ha determinato lo standard. Questo vuol dire che chi aderisce a TCF è solo in parte responsabile, perché s'è trovato 'na roba prendere o lasciare.

    Ma evidentemente è proprio lo standard a non essere compliant.

    Sul perché o il percome lascio il lavoro ad altri.


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    @kal e infatti il problema è il ruolo di IAB nella vicenda. Non il framework. Almeno spero. Perché altrimenti sarebbe assurdo. Ogni sistema può essere utilizzato in modo che violi la legge. Non si scappa. Qualsiasi cosa che raccoglie un dato. Basti pensare alla storia che mette al bando gli IP. Abbastanza eloquente. Ma il problema non è l'IP mi pare chiaro.


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @juanin il dato può essere raccolto legittimamente dalla prima parte, sempre.

    I problemi nascono quando parte la catena della rivendita a terzi.


    F 1 Risposta
  • Moderatore

    @kal però il concetto di prima parte è molto labile legalmente.

    se io nel mio contratto scrivo che accettando quel contratto accetto anche i termini e condizioni dei vendor A, B, C

    e quindi nel momento in cui vendo il dato ad A che nei suoi termini e condizioni c'è scritto che lo può vendere a sua volta, il problema diventa legale non di audit, ma di quando sono bravi i legali a scrivere i contratti.

    poi siamo sempre lì se riteniamo personale un cookie od un ip perché in modo truffaldino una terza parte potrebbe far fare login alle persone ed arrivare a nome, cognome, indirizzo ecc. ecc. stiamo mettendo ad una pezza al fatto che il legislatore non riesce a fare controlli.

    Ma proprio per quest'ultimo motivo le truffe continueranno ad esserci perché chi vuole fare la truffa un modo lo trova.


    kal 1 Risposta
  • Admin

    Comunque è certo che dobbiamo aspettarci il peggio. I vari Garanti Europei pare che si siano accordati per svolgere azioni congiunte e dunque distribuirsi tematiche per stato.

    Pare che quello Belga si sia preso a cuore questa storia del Programmatic. Il problema poi sembra anche essere che i Garanti sono sotto l'occhio attento dei vari attivisti in cerca di attenzione quindi sono molto strict.


    F 1 Risposta
  • Moderatore

    @juanin mi chiedo se siano loro ad aver scelto ho Shremps mandando i diversi casi. Sono 101 casi, ne sono uscita 3/4 ad oggi. Sarà divertente nelle prossime settimane


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @filtro non credo che questo del Garante belga dipenda dai reclami di NOYB, comunque sì ci sono anche quelli che bollono in pentola e verranno tutti fuori nei prossimi mesi.

    La lista sta qui: https://noyb.eu/en/eu-us-transfers-complaint-overview

    Ruotano tutti o quasi attorno all'esportazione di dati in USA, questo caso di IAB Europe / TCF è differente.


  • Contributor

    @filtro ha detto in Il Garante Privacy del Belgio multa IAB Europa per 250.000€ a causa di TCF:

    se io nel mio contratto scrivo che accettando quel contratto accetto anche i termini e condizioni dei vendor A, B, C
    e quindi nel momento in cui vendo il dato ad A che nei suoi termini e condizioni c'è scritto che lo può vendere a sua volta, il problema diventa legale non di audit, ma di quando sono bravi i legali a scrivere i contratti.

    O di quanto sono brave le Autorità Garanti a stracciare i contratti scritti dai suddetti avvocati 😁

    Perché a occhio, visti i principi fondativi della GDPR, una terza parte non può tanto legittimamente rivendere oltre senza il consenso diretto (libero, informato, inambiguo, etc.) del proprietario dei dati personali.


    aMorloi 1 Risposta
  • User

    @kal è che il dato lo puoi anche vendere, è il consenso che non vendi. Nei fatti i dati, se lo specifichi nei termini, possono essere ceduti (a meno che non siano sensibili), ma poi chi li riceve, diventando titolare del trattamento, deve ottenere il consenso ex-novo, sottoponendo all'utente i termini del trattamento, le policy etc.