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schede prodotto e canonical
ecommerce con prodotti uguali ma con colori differenti, si è scelto di dedicare una URL ad ogni versione/colore.
la descrizione, va da sé, è identica. ho pensato di scegliere un colore, magari uno di quelli teoricamente più cercati su google, e canonicalizzare gli altri colori, per ridurre le porzioni di testo duplicate. è una buona pratica?inoltre si è scelto di aggiungere a ogni scheda prodotto un testo di una cinquantina di parole uguale per ogni "collezione", ho segnalato che sarebbe anche questo un contenuto duplicato ma mi è stato risposto che a google non importa. è vero?
ragazzi scusate sempre, io sto studiando molto ma credo di essere un po' tardo
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Domanda: l'analisi delle ricerche che dice?
Il colore è una componente delle query della gente su Google?
Se sì, allora non canonicalizzare, lascia tutto scansionabile... perché le differenze di Colore sono rilevanti.
Qualora non lo fosse... personalmente non lo farei lo stesso. Credo sia una preoccupazione troppo grossa per l'effetto finale.
Per quanto riguarda il testo boilerplate: è sempre una buona idea limitarlo, ma:
- 50 parole è poca roba
- se è utile agli utenti non starei a farmi troppi patemi
X 1 Risposta -
@kal ho sviluppato una vera e propria fobia per i contenuti duplicati, ma purtroppo è la scarsa esperienza
comunque tutto chiarosì comunque il colore è piuttosto cercato
quanto all'utilità è piuttosto relativa, mi sembra puramente estetico... ma questo è un problema del copywriter mi sa
1 Risposta -
@xavi ha detto in schede prodotto e canonical:
sì comunque il colore è piuttosto cercato
E allora confermo: è una buona idea avere le varianti colore separate.
È vero che sembra poca differenza... ma se gli utenti cercano, allora non è affatto poca. Anzi.
@xavi ha detto in schede prodotto e canonical:
@kal ho sviluppato una vera e propria fobia per i contenuti duplicati
HAHAHAHAHA
Comprensibile! Comunque non sono quelli i VERI contenuti duplicati.
I vero contenuti duplicati, specialmente nell'ecommerce, li fai con la navigazione a faccette.
Inizi a capire il fulcro della questione se ti metti a fare delle scansioni con un crawler come Screaming Frog o Visual SEO Studio... quando sei lì che aspetti che finisca la scansione e sei al 95%... e poi BAM una milionata di nuove URL viene aggiunta alla coda di scansione se finisce che ti manca l'80%.
Le maledizioni che tiri a quel punto sono le stesse che tira Googlebot quando scansiona il contenuto duplicato
X 2 Risposte -
@kal
ho notato che le varie combinazioni di filtro sono ben canonicalizzate di default, wordpress+yoast in questo m'hanno aiutato
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@kal ha detto in schede prodotto e canonical:
E allora confermo: è una buona idea avere le varianti colore separate.
Che però si traduce nel garantire una buona distinzione nei contenuti delle schede.
Quindi non solo title / h1.Il rischio è trovarsi la canonicalizzazione su un colore deciso da Google.
Se invece canonicizzi a mano, è buona norma ricordarsi di inserire in modo "forte" le alternative di colore nella scheda scelta come master (canonica).
1 Risposta -
@merlinox ha detto in schede prodotto e canonical:
Che però si traduce nel garantire una buona distinzione nei contenuti delle schede.
Quindi non solo title / h1.
Il rischio è trovarsi la canonicalizzazione su un colore deciso da Google.Le immagini giocano un ruolo importantissimo in questo.
Se hai una bella immagine grande ad esempio, il grosso dello spazio-pixel è occupato da quella.
Esempio stupido al volo:
Google con le entità delle immagini, in particolar modo associate ad un prodotto (notare le iconcine del markup prodotto) e ad un brand (notare i brand come entità nella navigazione secondaria), ci fa delle cose pazzesche.
Vado a naso, ma secondo me una buona foto in una scheda ecommerce vale il 70% del posizionamento.
E con le foto è "facile" fare contenuto unico... perché le scarpe rosse son rosse... lo stesso modello blu sono blu. È un prodotto differente e si vede ad occhio in pochi millisecondi.
1 Risposta -
@kal la foto è sicuramente importante, da vedere l'evidenza in fase di canonicalizzazione delle pagine se cambia solo quella.
1 Risposta -
@merlinox si possono cambiare anche solo parte dei titoli e delle descrizioni, sostituendo solo i termini rilevanti (es. "rosso") e lasciando il resto invariato.
Nella mia esperienza è più che sufficiente per evitare la canonicalizzazione automatica di Google.
Questo se, come detto, gli utenti usano quei termini nelle loro query.
Vale a dire, se cercano "scarpe da ginnastica rosse" e non solo semplicemente "scarpe da ginnastica".
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se google canonicalizza in un modo che non ci piace, si può porre rimedio successivamente, con la search console?
1 Risposta -
@xavi Google "ha sempre ragione".
Puoi solo agire unificando tu stesso i contenuti... oppure lavorando per differenziarli.
Ma questo io lo ritengo utile solo in caso vi sia un margine di guadagno, differenziare il contenuto è un'attività costosa.
Devi vedere che cosa ci guadagni.
Consolidare centinaia di migliaia di URL duplicate è una cosa ad alto impatto e vale la pena metterci mano.
Fare lo stesso lavoro per poche decine di URL a mio parere non vale la pena.
X 1 Risposta -
@kal quindi se li differenzio a dovere e richiedo l'indicizzazione dovrebbe sbloccarsi la situa
ma ovviamente deve valerne la pena
tutto chiaro, grazie