• Community Manager

    Passaggi e Subtopics: l'AI di Google ci lavora, cosa dobbiamo fare?

    In questo articolo di Google ci sono due cose interessanti:

    1. Passages
    Very specific searches can be the hardest to get right, since sometimes the single sentence that answers your question might be buried deep in a web page. We’ve recently made a breakthrough in ranking and are now able to not just index web pages, but individual passages from the pages. By better understanding the relevancy of specific passages, not just the overall page, we can find that needle-in-a-haystack information you’re looking for. This technology will improve 7 percent of search queries across all languages as we roll it out globally.

    Lasciamo stare l'infelice affermazione che indicizzano i passaggi dalle pagine (non li indicizzano, li riconoscono): questo fa capire quali siano le informazioni rilevanti.

    Un po' come questo che mostravo qui e che recentemente stanno ampliando sul desktop.

    Ho anche aperto questa discussione dove viene approfondito il concetto dei passaggi.

    Subtopics
    We’ve applied neural nets to understand subtopics around an interest, which helps deliver a greater diversity of content when you search for something broad. As an example, if you search for “home exercise equipment,” we can now understand relevant subtopics, such as budget equipment, premium picks, or small space ideas, and show a wider range of content for you on the search results page. We’ll start rolling this out by the end of this year.

    Nel video di oggi che ho condiviso qui su Connect affronto anche queste due cose importanti quindi, Passages e Subtopics.

    I Subtopics rientrano per me nel concetto della mappa mentale dell'argomento e influenzano la Pertinenza dei Contenuti. Anche i passaggi potrebbero influenzarla, ma la differenza tra i Passaggi e i Subtopics è che i primi servono più all'utente che cerca, vengono evidenziati, ma non so se c'è un effettivo vantaggio SEO.

    I subtopic invece influenzano la parte di ottimizzazione > pertinenza dei contenuti.

    Ovviamente in lingua inglese tutti sono concentrati sui primi per il casino della parola indicizzazione.

    Quindi, secondo me, l'informazione che oggi abbiamo in più è la seguente.

    Qui https://www.google.com/intl/en_us/search/howsearchworks/algorithms/

    Relevance of Webpages oggi è composta di 4 passaggi secondo me. Cioè io trasformo quella pagina in questo:

    Schermata 2020-10-27 alle 10.19.47.png

    Pertinenza, la parte più vicina a quella che noi chiamiamo Ottimizzazione.

    Il punto della mia slide è questo:

    These relevance signals help Search algorithms assess whether a webpage contains an answer to your search query, rather than just repeating the same question. Just think: when you search for “dogs”, you likely don’t want a page with the word “dogs” on it hundreds of times. With that in mind, algorithms assess if a page contains other relevant content beyond the keyword “dogs” — such as pictures of dogs, videos, or even a list of breeds.

    Ora, in questo contento, si inseriscono i Subtopics. NEL CONTESTO DELL'INDICIZZAZIONE. Comprende meglio la QUERY

    Che ne pensate?


    lulu3 1 Risposta
  • Community Manager

    Aggiungo una nota al volo sui passaggi e l'indicizzazione che poi magari scrivo meglio:

    L'indicizzazione per come la intendono significa che Google ha degli Scaffali. Ogni scaffale corrisponde a una parola + altro (che non so esattamente). Se tu in pagina hai 200 parole diverse, il processo di indicizzazione significa che quella pagina finisce in 200 scaffali.

    L'indicizzazione è rivolta alle URL, sono le URL che vengono infilate negli scaffali. Una parola, un passaggio, non può essere indicizzato.

    Il passaggio, per come lo intendo io, è come questo


  • Moderatore

    @giorgiotave tu ritieni che il fatto che Google "scrolli" gli utenti direttamente fino allo snippet evidenziato possa vere effetti collaterali? Ad esempio l'utente potrebbe interagire meno con la pagina (sarebbe interessante tracciare quanto scrollano, o permangono in pagina, gli utenti condotti fino alla risposta rispetto a chi deve partire dall'inizio di un articolo); oppure potrebbe perdersi una CTA (per questo replicarle 2-3 volte può avere senso), un banner pubblicitario o qualsiasi altra cosa possa essere rilevante per noi...


    giorgiotave 1 Risposta
  • Moderatore

    In un articolo appena pubblicato su searchengineland viene riportato il parere di alcuni professionisti in merito al "passage indexing". Pete Meyers, marketing scientist at Moz per es. dichiara: “As Google rolled out Featured Snippets and became more focused on topical authority, there was a movement toward much more focused content. If the algorithm can understand the relevance of passages, we can hopefully relax a bit about this and not go overboard, we don’t need a page for every question a visitor might ask, for example.”
    Rispetto a questa tendenza all'iper-focalizzazione cosa ne pensate? Vi sembra significativa anche in Italia?
    E la possibilità di Google di collegare specifici passaggi di un articolo a specifiche query potrebbe portare a preferire l'esaustività all'interno del singolo articolo (very long form) più che produrre dei cluster di articoli focalizzati su altrettanti sub-topic, e magari linkati a un pillar centrale (secondo il noto framework di Hupspot)?


  • Contributor

    L'idea che mi sono fatto io è che questa cosa l'hanno introdotta perché si sono accorti che c'è un'abitudine DIFFUSISSIMA di riempire un articolo di fuffa e mettere le cose rilevanti solo in fondo.

    E questo generalmente inseguendo un intento di ricerca che potremmo definire "Know simple".

    Sapete sicuramente a cosa mi riferisco... avrete certamente anche voi cercato qualche informazione semplice e poi cliccato su un articolo per poi trovare parole su parole scritte attorno al nulla e solo in fondo all'articolo l'informazione che serviva a noi.

    L'algoritmo di Google percepisce comunque come rilevante l'articolo, perché comunque di quello parla anche se in modo "gonfiato d'aria" per così dire e quindi glielo restituisce con un ranking alto. Anche perché nel settore fanno letteralmente TUTTI così, non c'è alcuna competizione al miglioramento, è una competizione al ribasso, a chi gonfia di più.

    MA infatti Google ha rilevato segnali utente di generale insoddisfazione con la ricerca.

    (giustamente, se l'intento è Know Simple, voglio la risposta in fretta... mi rompo i maroni di scrollare o peggio ancora paginare)

    In estrema sintesi: han capito che l'insoddisfazione è dovuta alle suddette prassi editoriali diffuse... e quindi:

    1. prima di tutto hanno introdotto lo scroll to text (premessa tecnologica necessaria)
    2. poi hanno fatto sta cosa del "passage ranking" per fottere la suddetta pratica editoriale portando direttamente l'utente al paragrafo di interesse

    Questa cosa avrà un effetto a mio parere DEVASTANTE sui KPI dei siti che hanno fatto uso di questa prassi editoriale.

    Come si risolve?

    Smettendo di inseguire l'utente dietro gli intenti di ricerca Know Simple.

    Lo dicevo al Search Marketing Connect nel 2019 per chi si ricorda... lasciate stare il Know Simple. Vince Google su quello, è impossibile da battere.

    Se lo insegui, prima o poi Google ti fotte.

    Che fare quindi?

    Io direi di ampliare il campo e guardare alla strategia complessiva:

    1. smettiamola di soddisfare l'intento Know Simple producendo contenuto gonfiato attorno a informazioni semplici. 1000 volte meglio un articolo approfondito che 10 pieni d'aria.
    2. se proprio, può essere utile con un articolo coprire più intenti Know Simple, se correlati tra di loro. Questo perché potrebbero effettivamente esserci dei topic adiacenti ed un utente magari parte da una ricerca Know Simple e poi espande rimanendo però sul tuo articolo. Ad esempio utilizzando il formato "FAQ" o comunque un formato di articolo leggero "10 cose da sapere su". Ma su questi contenuti non potremo comunque in generale aspettarci grandi performance sui nostri KPI editoriali. L'utente clicca, entra, legge, è contento e se ne va.

    In generale comunque: per chiunque stia basando la sua strategia editoriale sulla produzione di moltissimi contenuti di scarso spessore... è meglio che si prepari da subito a cambiare strategia. L'impatto con l'aggiornamento di Google potrebbe essere devastante.


  • Community Manager

    @MaxxG ha detto in Passaggi e Subtopics: l'AI di Google ci lavora, cosa dobbiamo fare?:

    @giorgiotave tu ritieni che il fatto che Google "scrolli" gli utenti direttamente fino allo snippet evidenziato possa vere effetti collaterali?

    No, reputo di no 🙂

    @MaxxG ha detto in Passaggi e Subtopics: l'AI di Google ci lavora, cosa dobbiamo fare?:

    Rispetto a questa tendenza all'iper-focalizzazione cosa ne pensate? Vi sembra significativa anche in Italia?
    E la possibilità di Google di collegare specifici passaggi di un articolo a specifiche query potrebbe portare a preferire l'esaustività all'interno del singolo articolo (very long form) più che produrre dei cluster di articoli focalizzati su altrettanti sub-topic, e magari linkati a un pillar centrale (secondo il noto framework di Hupspot)?

    Condivido quanto dice @kal al punto 2 specialmente. Appieno, è proprio su questo che vorrei fare un video settimana prossima 🙂

    Era un po' quello che dicevo nel video degli Aranzulliani Convinti.

    Qua c'è gente che ha fatto creare "un articolo per ogni passaggio" e invece Google li stava fregando alla grande. Per me, sul Know Simple, è come dice @kal da un bel po' 🙂


    kal MaxxG 2 Risposte
  • Contributor

    @giorgiotave ha detto in Passaggi e Subtopics: l'AI di Google ci lavora, cosa dobbiamo fare?:

    Qua c'è gente che ha fatto creare "un articolo per ogni passaggio"

    Con quello stile da "volete fare questa cosa? Fantastico, ora ve lo spieghiamo. Bene, questa cosa succede quando c'è questa e quest'altra cosa che succedono assieme..." e via in un volo pindarico assolutamente inutile per 4 paragrafi di premesse e storie collaterali, rigorosamente intervallati da posizioni pubblicitarie, che terminano con due righe "... e quindi ecco che per fare questa cosa devi fare questo e questo."

    Ce ne sono migliaia e migliaia di articoli così.


  • Moderatore

    @giorgiotave ha detto in Passaggi e Subtopics: l'AI di Google ci lavora, cosa dobbiamo fare?:

    Qua c'è gente che ha fatto creare "un articolo per ogni passaggio" e invece Google li stava fregando alla grande. Per me, sul Know Simple, è come dice @kal da un bel po'

    Concordo in pieno, io avevo su un sito migliaia di articoli consistenti in una domanda fatta da un utente e la risposta di un medico. Ho fatto un gran lavoro accorpando tematicamente 10-15 domande e facendo scrivere una introduzione. Il risultato che l'articolo risultante si posiziona su molte più chiavi e fa molto più traffico rispetto alla domma dei singoli articoli che lo compongono, e poi grazie ai dati strutturati ho ottenuto decine di featured snippet.


  • Moderatrice

    @giorgiotave possiamo affermare che i passages funzionano secondo lo stesso meccanismo dei featured snippet? No scusami ho approfondito meglio e la differenza è questa: i featured snippet sono i migliori passaggi del topic, non soltanto i passagi: https://www.seroundtable.com/google-passage-indexing-vs-featured-snippets-30310.html... Però resto confusa.


    giorgiotave 1 Risposta
  • Community Manager

    @lulu3 ci faccio un video di approfondimento settimana prossima, mi chiarisco un attimo le idee su come dire meglio quanto detto da tutti qui 🙂

    Alla fine, infatti, è molto importante come si dicono le cose 🙂


  • Community Manager

    @lulu3

    Per ora ho spiegato i Passaggi, domani i Subtopic


    lulu3 1 Risposta
  • Moderatrice

    @giorgiotave Buongiorno video già ascoltato questa mattina. Intervento realmente molto, molto interessante. C'è sempre quello spunto in più che studiandolo da solo non noti, e, se il diavolo è nascosto nei dettagli... Il dettaglio è tanta roba.


  • Moderatore

    @giorgiotave secondo me la differenza tra passaggi e subtopic è che i primi sono riferiti a ricerche molto precise e circoscritte, che richiedono una risposta mirata.

    Mentre i subtopic riguardano query molto generiche e ampie, e quindi necessitano di espandere l'argomento. Tu che ne pensi?

    @kal c'è un tweet interessante secondo me di Search Liaision (forse l'avevi già visto) che ti riporto qui per comodità:
    In genere, valutiamo tutto il contenuto di una pagina Web per determinare se è pertinente a una query. Ma a volte le pagine web possono essere molto lunghe o su più argomenti, il che potrebbe diluire il modo in cui parti di una pagina sono rilevanti per query particolari….

    Questo in teoria farebbe pensare che Google preferisca contenuti molto più stringati e specifici, il che porterebbe a fare più articoli su un argomento più ampio, invece di realizzare un argomento "pigliatutto". Forse non ho ben capito cosa dicevi te sul Know Simple.


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @dario-scarano ha detto in Passaggi e Subtopics: l'AI di Google ci lavora, cosa dobbiamo fare?:

    Forse non ho ben capito cosa dicevi te sul Know Simple.

    Dalla guida dei Quality Rater di Google:

    Know Simple queries are a special type of Know query. Know Simple queries seek a very specific answer, like a fact, diagram, etc. This answer has to be correct and complete, and can be displayed in a relatively small amount of space: the size of a mobile phone screen. As a rule of thumb, if most people would agree on a correct answer, and it would fit in 1-2 sentences or a short list of items, the query can be called a Know Simple query.

    https://static.googleusercontent.com/media/guidelines.raterhub.com/it//searchqualityevaluatorguidelines.pdf

    Pagina 71.

    E' untipo ben specifico di intento di ricerca, per il quale Google ha addestrato i Quality Rater in modo che lo riconoscano.

    Obiettivo: soddisfare efficacemente in modo algoritmico questo tipo di intento di ricerca, in modo che gli utenti non debbano per forza cliccare per soddisfare la loro ricerca.

    Tutto a vantaggio suo (e dell'utente) e zero vantaggio per chi ospita il contenuto sul web.


  • Moderatore

    @kal so cosa sono i Know Simple, anche se ti ringrazio per l'esauriente spiegazione.

    Purtroppo mi rendo conto che spesso non mi so esprimere bene.

    Intendevo dire che tu promuovevi la creazione di articoli grandi che affrontassero un tema anche in maniera più orizzontale, mentre Google sembra che non approvi molto questo atteggiamento.

    Forse lo consigliavi solo per cercare di prendere un po' di traffico su query "monopolizzate" da Google?


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @dario-scarano perdonami, avevo capito male!

    E mi sono anche spiegato male, provo a spiegarmi meglio.

    Dunque, il mio ragionamento è il seguente: con il passage ranking Google entra a gamba tesa per soddisfare le ricerche brevi ad ampissimo spettro.

    Puntare solo alle ricerche brevi per un editore è un suicidio: vince Google. Ed anche l'utente se clicca, clicca legge il tuo paragrafo breve e poi se ne va.

    E qui devi essere bravo, se sui passaggi brevi vuoi comunque puntare... a collegarli tra di loro all'interno dell'articolo (semanticamente e perché no, magari anche fisicamente, con anchor interne), per continuare a soddisfare l'utente.

    In modo magari equivalente a quello che fa Google stesso con il riquadro "le persone hanno chiesto anche": continua a presentarti nuove domande da esplorare.

    Questo è probabilmente l'unico modo ancora sensato di utilizzare del contenuto "Know Simple"... Il contenuto mordi e fuggi nel formato consueto "articolo lungo e fuffoso con le informazioni in fondo" sta per essere nuclearizzato.


    MaxxG 1 Risposta
  • Moderatore

    @kal secondo Splitt (vale la pena guardare tutto il video) il passage ranking sarà un beneficio per lunghi articoli poco focalizzati da cui verrà posizionato un passaggio non necessariamente breve. Trattandosi di blue link, i click non saranno influenzati visto che, al contrario del featured snippet, non verrà proposta all'utente la short answer alla sua query.
    A me conferma, almeno su alcuni progetti, di continuare a lavorare su articoli molto esaustivi invece di approfondire alcuni sub_topic in articoli separati e interrelati (creando spesso inutili ridondanze). Peccato Splitt non sappia se l'implementazione prevederà URL parametrici per portare direttamente al passaggio posizionato per una determinata query.
    www.searchenginejournal.com/google-passage-ranking-martin-splitt/388206/